Chapter 8
Isabel's pov
Niall sarebbe stato felice se fossi andata via per colpa sua, ma non potevo dargli questa soddisfazione. Così scossi la testa, asciugandomi le lacrime.
«No Ally, non voglio dargli questa soddisfazione. Ora torniamo lì e dopo andiamo agli allenamenti di football.» Annuii, guardandola negli occhi.
Sospirò scuotendo la testa e mi prese sotto braccio, tornando in mensa. «Io davvero non so come fai ad essere così forte.»
Risi guardandola e ci avvicinammo al tavolo dove erano seduti tutti. Tornai a sedermi accanto a Louis, che mi avvolse un braccio attorno alle spalle, facendomi poggiare la testa sulla sua spalla.
«Oh la piccolina ha pianto?» disse Niall con tono ironico.
Lo ignorai semplicemente, ma stavolta furono altri a tacerlo al mio posto.
«E smettila, testa di cazzo!» dissero Liam, Louis e Zayn all'unisono.
Probabilmente capì che aveva davvero esagerato, poiché non sentii più una parola lasciare quelle bellissime labbra rosee. Sì, per quanto poteva essere stronzo e per quanto potessi odiarlo, era un ragazzo bello da mozzare il fiato.
«Beh io vado, mi sto annoiando qui» disse con voce squillante la ragazza che era con Niall.
«Finalmente!» Sussurrò Louis, facendomi ridere.
Ormai il silenzio regnava al nostro tavolo e nessuno osava proferire parola. Stavo iniziando a pensare che tutti ce l'avessero con Niall, anche perché lo stavano ancora guardando male.
Beh in realtà si stava comportando davvero male con me, senza una ragione precisa poi.
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Avevamo appena finito tutte le lezioni e ci stavamo dirigendo tutti presso il campetto di football. Io, Allyson e Hope ci sedemmo sugli spalti, guardando i ragazzi allenarsi, nel mentre chiacchieravamo un pò.
Hope fu costretta, da parte di Allyson, a confessarci cosa stava succedendo con Liam. Si vedeva da lontano un miglio che era follemente innamorata di lui, e forse anche a lui sotto sotto era molto attratto da lei; anche perché Hope era davvero una ragazza molto bella: alta, capelli biondi e mossi, occhi azzurri....una Barbie praticamente.
In tutto questo, colsi in fragrante Niall che mi stava fissando. Cosa aveva da fissarmi?
Scossi la testa, riportando lo sguardo su Hope e Allyson, che avevano smesso di parlare, spostando l'attenzione su di me.
«Cosa c'è?» Aggrottai la fronte, guardando le loro espressioni divertite.
«Cosa sono questi sguardi tra te e Niall, signorina?» disse Hope, con tono scherzoso, trattenendo una risata.
Alzai entrambe le sopracciglia, guardandola. Come poteva pensare che ci fosse qualcosa tra me e Niall? Dopo tutti i litigi che avevamo avuto davanti ai loro occhi, non poteva pensare che ci fosse qualcosa.
«Oh assolutamente nulla, credimi! Non potrebbe mai esserci nulla.» Risi.
«Però ammettilo che è figo!» Mi guardò come se volesse leggermi nel pensiero.
«Potrà essere bello quanto vuole, ma rimane comunque uno stronzo, Hope.» Annuii, alzando gli occhi al cielo.
«Hey ragazze» Una voce calda e familiare mi fece voltare verso la persona da cui essa proveniva: Joseph. Mi rivolse un sorriso, così come lo rivolse alle altre ragazze, ma quello che rivolse a me era diverso. Sembrava che avesse capito dal mio sguardo che dovevamo parlare.
«Uhm Belle, puoi venire un attimo? Dobbiamo parlare.» Si morse il labbro inferiore, infilando le mani nelle tasche dei jeans.
Annuii semplicemente e mi alzai, seguendolo sugli spalti più alti, in modo da essere lontani dalle ragazze. Stranamente però sentivo di nuovo lo sguardo di Niall su di me, e quando succedeva, avevo una strana sensazione, faceva un certo effetto essere guardata in quel modo.
Riportai lo sguardo su Joseph che mi fece cenno di sedermi accanto a lui.
«Senti io...» dicemmo all'unisono e questa cosa ci fece ridere.
«Prima tu» gli dissi sorridendo.
«Allora, volevo scusarmi per ieri sera. Ero un pò brillo e non ero proprio cosciente delle mie azioni, quindi scusami. So di aver detto cose insensate e che dette da uno che hai conosciuto solo quel giorno, può sembrarti una scusa per portarti a letto. Cosa che non ho intenzione di fare!» Precisò. «Avrei voluto parlartene stamattina, ma quando sei andata via ieri sera, ci ho dato dentro con l'alcohol e avevo i postumi della sbornia.»
«Oh menomale! Credevo che fossi serio quando mi hai detto quelle parole, però poi ho iniziato a farmi i film mentali, pensando che ci fosse una scommessa al di sotto di tutto o cose del genere. Lo so, leggo troppi libri e guardo troppi film!» Mi giustificai. «Questo non vuol dire che ti perdonerò. Mi hai lasciata tutto il giorno a sopportare Niall.» Scherzai, incrociando le braccia al petto e facendo il labbruccio.
Rise, avvolgendo le braccia attorno alle mie spalle, abbracciandomi. «Scusami Belle, la prossima volta non ti lascerò sola. Ti farò ubriacare, così la mattina dopo avrai i postumi» disse con tono scherzoso.
Risi, dandogli uno schiaffetto sul petto, per poi avvolgere le braccia attorno al suo busto.
«Beh cosa mi sono perso oggi?»
«Oh nulla di tanto eccitante, credimi. L'unica cosa interessante, o almeno credo, è che ho dato del coglione a Styles e credeva di mettermi soggezione, quindi mi ha chiesto di ripeterlo, ma quando gliel'ho ripetuto, è rimasto scioccato.» Risi, ricordando quel momento. «Dovevi vedere la sua faccia!»
«Io adoro te e tua sorella, vi distinguete dalla massa di ochette che ci sono in questa scuola e poi, diamine, avete avuto il coraggio di dirne quattro a quei due, nonostante siate delle ragazze.» Sorrise ampiamente, guardandomi.
«È solo che non vogliamo farci mettere i piedi in testa da nessuno.» Scrollai le spalle, accennando un sorriso.
Era vero, nessuno avrebbe dovuto o potuto mettermi i piedi in testa, solo perché ero nuova. Ma neanche in qualsiasi altra situazione. Tutti meritano rispetto ed è giusto pretendere rispetto. Ogni persona ha una dignità.
«Torniamo dalle altre» disse Joseph prendendomi la mano e scendendo gli spalti, per arrivare da Ally e Hope.
«Tu inizia ad andare, io vado in bagno e torno subito.» Annuii, svoltando a destra per andare negli spogliatoi, dove si trovava il bagno.
Una volta arrivata negli spogliatoi, sentii dei passi dietro di me e sospirai, esitando a voltarmi.
«Jo, non c'è bisogno che tu mi faccia da guardia del corpo, devo solo andare in bagno!» Mi voltai, ma quello che avevo davanti non era Joseph.
«Mi dispiace bambolina, non sono Joseph» disse con un sorriso divertito, avvicinandosi a me. «Sai, non riuscivo a toglierti gli occhi di dosso. Anche se sei una stronza patentata, sei davvero molto bella, White.» Sussurrò leccandosi le labbra, mentre continuava ad avvicinarsi a me.
«Oh cristo!» Alzai gli occhi al cielo, incrociando le braccia al petto. «Posso sapere quale rara malattia affligge quel tuo cervellino? Dio Niall, non ne posso più, mi perseguiti! Cosa ti costa lasciarmi in pace?» Sbuffai, esasperata.
C'erano ormai pochi centimetri a dividerci, quindi poggiò una mano alla base del mio collo, iniziando a lasciarci dei baci. Cosa aveva al posto del cervello? Il pene?
Mi scansai subito dal suo tocco, anche se dovevo ammettere che era una sensazione piacevole.
«Cosa vuole da te quel Joseph?» Sussurrò al mio orecchio. Non si allontanò neanche di un centimetro e neanch'io potevo, visto che ero bloccata contro un muro.
«Sicuramente non quello che vuoi tu.» Sussurrai a sua volta, inarcando un sopracciglio.
Il suo solito sorriso sghembo fece ritorno sulle sue labbra e il suo sguardo vagava dalle mie labbra ai miei occhi.
«Queste labbra che mi fanno impazzire ogni volta che mi urli contro o quando sorridi ironicamente. Questi occhi furbi che ti ritrovi.» Sussurrò passando il pollice sul mio labbro inferiore, «se non fossi così diversa dalle altre e se non fossi così stronza, ci proverei con te, White.» Sussurrò nuovamente, avvicinando il viso al mio.
Ero ufficialmente in uno stato di trance. Era così bello da così vicino.
Il suo profumo mi inebriava il cervello, rendendomi incapace di pensare o di proferire alcuna parola.
Riuscivo ormai a sentire il suo respiro sulle mie labbra, ma prima che queste potessero toccare le mie, mi risvegliai dallo stato di trance, tirandogli uno schiaffo. Riuscivo a vedere l'impronta della mia mano sulla sua guancia.
«Psicopatico.» Sussurrai, spingendolo all'indietro, uscendo così dallo spogliatoio, infuriata.
Mi avvicinai velocemente ad Allyson e Hope che stavano ancora parlando. Dio, ma quanto parlavano?
«Belle! Cosa è successo?» chiese Allyson, accigliandosi, vedendomi infuriata.
«Quello è pazzo, è fottutamente pazzo!» Scossi la testa, prendendo le mie cose velocemente, mentre sentivo i ragazzi nel campo chiedere divertiti a Niall di chi era l'impronta stampata sulla sua guancia.
Lo capirono subito appena mi videro andare via, ancora infuriata. Infatti Louis corse verso di me, afferrandomi il polso e facendomi girare verso di lui.
«Hey Belle, mi chiedevo se avessi voglia di venire a casa mia stasera, ci saranno anche gli altri, ovviamente. Stavamo pensando di mangiare una pizza e di vedere un film tutti insieme.» Si morse il labbro, passandosi una mano tra i capelli, portandoli all'indietro.
Era sempre così carino con me.
«Vengo solo se il tuo amico tiene le mani e le labbra al loro posto.» Annuii, sorridendogli.
«Tranquilla, ci penso io. Oh e non preoccuparti, non ho escluso tua sorella nell'invito.» Mi fece l'occhiolino, ridendo.
Risi scuotendo la testa. «Ciao Lou.» Ripresi a camminare verso l'uscita del campetto, per tornare a casa.
Avevo detto ad Allyson e Joseph che sarei andata a studiare, quindi salii in macchina, pronta a dirigermi verso casa.
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Avevamo lasciato alla zia un'altra sera libera col suo nuovo fidanzato, infondo però non le dispiaceva che eravamo sempre fuori con i nostri nuovi amici. Era una grande donna e aveva fatto davvero tanto per noi. Ci restava solo lei e senza lei saremmo state perse.
Io e Allyson eravamo fuori casa di Louis, avevamo deciso di portare le birre per tutti. Suonammo al campanello, aspettando che qualcuno ci aprisse e con mia grande sorpresa, ci venne ad aprire Harry fantasma muto Styles. Sì, lo avevo soprannominato così.
«Ciao.» Sorrisi entrando in casa, seguita da Ally e andai in cucina, dove vi trovai tutti impegnati a litigare per quale pizza prendere. «Vedo che siete troppo impegnati a litigare per vedere queste.» Sorrisi, poggiando le birre sull'isola in cucina.
«Oddio sei una santa!» Gridò Zayn, alzando le braccia al cielo con le mani chiuse in due pugni.
Risi guardandoli mentre si fiondavano sul cartone, prendendo ognuno la propria birra. Solo dopo riuscii a prendere la mia.
«Venendo qui mi è venuta un'idea» dissi aprendo la birra, per poi berne un sorso.
«Spara» disse Liam, sorseggiando la birra.
«Invece di vedere un film, perché di sicuro litigheremo su quale film vedere, potremmo giocare ad obbligo o verità. Ma non il solito, cioè, tratteremo degli argomenti anche hot, se è necessario, ma dovremmo essere sinceri.» Guardai le loro facce una ad una, che intanto mi stavano fissando con un sorriso divertito.
«Ci sto» disse Niall per primo, il che mi sorprese.
«Sì, anch'io.» Anche Harry accettò.
Fortunatamente nessuno era contrario alla mia proposta, quindi decidemmo di ordinare due mega pizze, così ci saremmo riempiti per bene.
Passammo del tempo a sfidarci con la xbox a vari videogiochi, a ballare e a prendere in giro Liam e Hope che non stavano distanti un attimo. Erano attaccati come lo sono le cozze allo scoglio. Inutile dire che ricevemmo millioni di insulti dai due.
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Eravamo tutti seduti in cerchio e avevo tra le mani una bottiglia di plastica. Dopo aver spiegato le regole, iniziammo il primo giro. Toccò a Zayn fare una domanda a Niall.
«Vorrei tanto sapere chi e perché ti ha dato lo schiaffo oggi, bro?» Chiese divertito, sorridendo.
Alzò gli occhi al cielo per poi guardarlo. «Perché non lo chiedi a lei?» chiese annoiato.
«Eh no, la bottiglia ha toccato te e devi rispondere tu!» risposi, incrociando le braccia al petto.
«okay okay!» Sbuffò. «È stata Isabel e mi ha dato lo schiaffo perché credeva che stessi per baciarla.» Mentì sull'ultima parte.
«Tu cosa?» Chiese Allyson con la bocca che formava una 'O'.
«Sì, gli ho dato uno schiaffo, ma ha mentito sull'ultima parte. Mi stava per baciare davvero, sentivo il suo respiro sulle labbra.» Inarcai un sopracciglio, lanciandogli un cuscino, che afferrò prontamente.
«Horan, non mentire, abbiamo capito che con lei non puoi farti figo» disse Zayn, ridendo.
Gli avevo fatto fare la figura del cretino illuso davanti a tutti, ma questo non m'importava affatto.
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