Chapter 4
Isabel's pov
Fortunatamente il primo giorno di scuola era andato. Non era stato come l'avevo immaginato, ma mi accontentavo di poco. L'indomani sarebbe stato un giorno migliore. Chissà come era andata ad Allyson, speravo che non avesse avuto qualcuno che le aveva rotto le scatole come Niall aveva fatto con me.
Chiusi il mio armadietto, sistemando la borsa nude sulla spalla e tirai fuori dalla tasca il mio cellulare per chiamare Allyson. Nel frattempo mi dirigevo verso l'uscita della scuola, così che avrei sentito meglio la voce di mia sorella. Sentii una voce richiamare la mia attenzione, quindi mi voltai, notando Joseph correre verso di me.
«Hey, aspetta, Bel!» disse fermandosi davanti a me. Si piegò in avanti, poggiando le mani sulle ginocchia mentre riprendeva fiato.
«Fai con calma, Jo!» Risi guardandolo. Incrociai le braccia al petto, aspettando che fosse pronto a parlare.
Si tirò su, guardandomi negli occhi e mi sorrise passandosi una mano tra i capelli.
«Volevo dirti che questa sera c'è una festa a casa di Lily...oh diamine, dimenticavo che sei nuova!» disse schiaffeggiandosi la fronte in modo molto comico, cosa che mi fece ridere. «Uhm.. ti mando l'indirizzo, nel caso avessi intenzione di esserci.» Aggiunse sorridendo.
«Sì, certo che ci sarò. Non è un problema se porto anche mia sorella, vero? Siamo un pacchetto.» Scrollai le spalle, sorridendogli a 32 denti.
«Ma no, figurati, siete le benvenute!»Sorrise facendomi l'occhiolino. Infine mi salutò, scappando via.
Ripresi quindi a comporre il numero di Allyson, premendo sul tasto verde, aspettando che avrebbe risposto.
-Bel! Dove sei?-
-Ally, muoviti, ti aspetto nel cortile. Dobbiamo andare al centro commerciale, stasera abbiamo una festa.- Dissi entusiasta mentre mi avvicinavo alla macchina che era parcheggiata nel cortile.
-ODDIO- Risi sentendola urlare dall'altro capo del cellulare. -Di chi è la festa?- Aggiunse.
-Uhm.. una certa Lily.-
-Non vedo l'ora, arrivo subito!- Disse entusiasta per poi chiudere la chiamata.
Mi poggiai alla macchina, incrociando le braccia al petto mentre aspettavo mia sorella. Ma la mia pace dei sensi fu interrotta dalla persona che in quel momento odiavo di più al mondo: Niall. Non ci potevo credere, era sempre tra i piedi pronto a rompere le scatole alle persone innocenti.
Lo ignorai semplicemente, prima che potesse iniziare a provocarmi ancora una volta e far crollare di nuovo la facciata che mi ero creata da sola per persone come lui.
«Oh guarda un pò chi si rivede!»
disse con un ghigno, avvicinandosi a me. Si poggiò col gomito alla macchina, guardandomi.
«Vattene» dissi guardando altrove.
«Perché, piccola vittima? Ti infastidisco per caso?» Rise, girandomi il viso verso il suo.
Tolsi bruscamente la sua mano dal mio viso, guardandolo negli occhi.
«Sì, mi infastidisci, non sai quanto. Ti piace proprio tanto rompere le palle alle persone innocenti. Io proprio non capisco cosa ti ho fatto, non ci conosciamo neanche! Non vedo il motivo per cui dovresti infastidirmi, eppure lo stai facendo e non capisco perché ti piace farlo!»
«Te l'ho detto, perché sei una delle tante matricole inutili. Nessuno ti prenderà mai sul serio, White. Vedrai, ti prenderanno tutti per il culo e si approfitteranno di te.» Scrollò le spalle, continuando a guardarmi con quell'odioso ghigno sulle labbra.
Feci schioccare la lingua al palato e misi su il suo stesso ghigno.
«Peccato che i tuoi amici e Joseph non la pensino come te.» Sorrisi soddisfatta. Vidi poi arrivare Allyson, quindi feci il giro della macchina, salendo al lato del guidatore.
Mia sorella salì in macchina guardandomi incredula. Dopo aver visto Niall, sicuramente si chiese cosa gli avessi detto da farlo restare lì immobile.
«Cosa gli hai detto?» Mi chiese, aggrottando le sopracciglia.
«Nulla.» Scrollai le spalle, mettendo in moto e accesi la radio. Iniziai poi a guidare verso il centro commerciale.
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Eravamo da circa tre ore in quel centro commerciale e non avevamo ancora trovato nessun vestito adatto a noi, né adatto alla serata. Allyson stava iniziando a disperarsi e a sclerare, siccome aveva provato tipo 40 vestiti ma nessuno di quelli era quello adatto. Però c'era un negozio in particolare che mi tentava e qualcosa mi diceva di entrarci perché lì avrei trovato il vestito adatto, quindi presi Allyson da un braccio e la trascinai con me nel negozio.
Girammo tutto il negozio speranzose di trovare il vestito adatto e proprio nel momento in cui stavamo per arrenderci, due vestiti attirarono la nostra attenzione e corremmo verso lo stand.
Il mio vestito era a tubino, di un rosa nude, con delle bretelle sottili ed uno scollo a V sul seno, abbastanza profondo. Inoltre aveva anche delle paillettes disparse sul vestito.
Quello di Allyson invece aveva il corpetto stretto e di pizzo blu, mentre la gonna era di tulle nero.
Provammo i vestiti ed erano proprio perfetti per noi. Rientravano perfettamente nel nostro stile. Eravamo prontissime per andare alla festa, bastava solo una ritoccatina al trucco e ai capelli.
«Ora li faremo parlare per bene delle 'nuove matricole'.» Sorrisi, mettendo in moto la macchina e iniziando a guidare verso casa.
«Oh puoi dirlo forte, facciamo vedere a tutti chi sono le sorelle White.» Rise accendendo la radio e iniziò a canticchiare.
Dopo un paio di minuti parcheggiai la macchina nel garage ed entrammo in casa, trovando la zia già all'opera in cucina. Cavolo! Avevo dimenticato di avvisare che non saremmo state a casa per cena!
«Oddio zia, scusami, ho dimenticato di chiamarti per dirti che stasera andremo ad una festa.» Mi morsi il labbro guardandola dispiaciuta.
Mi sorrise, scuotendo le spalle e mi accarezzò una guancia per rassicurarmi.
«Non devi scusarti, tesoro. Non sarò sola stasera. Volevo presentarvi il mio fidanzato, ma sarà per la prossima volta, stasera saremo soli soletti.» Rise facendoci l'occhiolino.
«Zia!» La rimproverò Allyson ridendo, «E da quando hai un fidanzato? Non ci hai mai detto nulla.» Le sorrise maliziosamente.
«Beh magari voleva tenerlo per se, Ally. Tanto lo avresti scoperto comunque, visto che sei una ficcanaso.» Risi, spingendola appena.
«Hey!» Mise il broncio, incrociando le braccia al petto.
«Su, andiamo a prepararci!» dissi per poi salire al piano di sopra. Andai nella mia camera e iniziai a prepararmi.
Il mio make-up era uno smokey eyes sui toni del grigio/nero con un rossetto nude, giusto per non spezzare troppo col vestito. Mentre Allyson aveva fatto una semplice linea di eye-liner, con tanto mascara e un rossetto rosato.
Avevo lasciato i capelli sciolti e li avevo piastrati per bene, facendoli sembrare più lunghi del solito, mentre Ally aveva fatto una treccia alla francese.
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Eravamo finalmente alla festa. C'erano tantissime persone e l'80% di questi erano ubriachi fradici, erano dappertutto: in giardino, sulle scale dell'entrata, sul vialetto, vicino la porta. Entrammo in quella casa immensa e da questa cosa capii che quella Lily doveva essere sicuramente la figlia di un miliardario.
Il mio sguardo frugava tra la gente per trovare Joseph e quando riuscii ad individuarlo, mi avvicinai a lui, in compagnia di Ally.
«Hey!» Sorrisi ampiamente, abbracciandolo.
«Hey, Bel! Finalmente sei qui!» Sorrise, ricambiando l'abbraccio.
«Lei è mia sorella, Allyson. Lui è Joseph.» Li presentai, sorridendo ad entrambi. Mentre i due si scambiavano i saluti, il mio sguardo si incrociò con un altro sguardo, molto familiare.
Uno sguardo misterioso, mozzafiato, affascinante, ma allo stesso tempo, stronzo e bastardo. Proprio lui: Niall. Ormai mi perseguitava.
«Oh guarda, ci sono i ragazzi!» disse Allyson entusiasta.
«Uhm..sì, ho notato, vai, ti raggiungiamo dopo.» Annuii sorridendole, guardandola poi avvicinarsi a loro.
«Non li sopporti proprio eh?» Joseph richiamò la mia attenzione, sorridendomi appena incrociai il suo sguardo.
Scrollai le spalle, arricciando il naso. «Mi sono simpatici tutti, tranne uno che crede di potermi giudicare senza conoscermi, tutto qui.»
«Beh, posso solo dirti di lasciarlo perdere, in futuro si renderà conto della bella persona che sei.» Sorrise, porgendomi un drink.
«Grazie.» Gli sorrisi, riflettendo sulle sue parole, «Come fai a dire che sono una bella persona se ci conosciamo a malapena?» Risi guardandolo.
«Si capisce, Bel, i tuoi occhi parlano chiaro.» Annuì, sorseggiando il proprio drink.
Gli sorrisi semplicemente. Non sapevo se mi stesse mentendo oppure se fosse serio. Magari davvero i miei occhi parlavano. Gli occhi sono lo specchio dell'anima, ma non credevo più che i miei fossero lo specchio della mia anima, ormai avevo costruito una facciata che non lasciava trasparire nulla.
«Andiamo a ballare?» Mi chiese, risvegliandomi dal mio stato di trance.
«Certo.» Annuii, posando il drink sul bancone e mi feci spazio tra la gente. Arrivammo alla pista da ballo e iniziai a ballare con lui a ritmo di musica.
Mi stavo davvero divertendo con lui. Ma ovviamente la fortuna è da sempre mia amica e mi vuole tanto bene da farmi vedere sempre le persone che più odio al mondo. Come non detto, Niall si avvicinò a noi, chiedendo a Joseph di potergli rubare per un attimo "la matricola inutile".
«Ma cosa vuoi da lei, Horan?» Sbuffò lasciandomi e voltandosi verso di lui.
«Oh cosa c'è? La stai forse difendendo?» Rise divertito, indicandomi, «Dai Davis, sappiamo benissimo entrambi che la stai trattando così solo perché poi vuoi portartela a letto!»
«Mi dispiace dirtelo, bro, ma stai chiaramente parlando di te stesso. Non le fare mai una cosa del genere, e non ti stai rendendo per niente figo in questo momento, anzi.» Gli rivolse un sorriso, incrociando le braccia al petto.
«Oh mio dio, non posso credere a quello che hai appena detto!» Sbuffai, alzando gli occhi al cielo, «Mi dispiace deluderti, Horan. Non sono di certo come una delle puttane che ti porti a letto. No, non ho paura di risponderti a tono, se è questo che ti stai chiedendo. Non sei nessuno per poter vantarti in questo modo e lasciatelo dire: ti stai mettendo in ridicolo da solo in questo momento.» Scossi la testa, sospirando e afferrai il braccio di Joseph.
Lo portai lontano dagli altri, prima che qualcuno avrebbe potuto farsi del male. Ci mancava solo questa.
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