Chapter 32
Isabel's pov
Lasciai che Niall mi stringesse tra le sue forti braccia, che mi stesse vicino senza proferire parola.
In quel momento i suoi gesti, i suoi sguardi, valevano molto più di mille parole.
Chiusi gli occhi lasciando andare un sospiro pesante, nascondendo poi il viso nell'incavo del suo collo.
Una della sue mani si infilò tra i miei capelli per massaggiarne la cute, l'altra invece si muoveva su e giù per la mia schiena.
Da quella sera in poi avrei avuto molto da fare per mettere quei due a marcire dietro le sbarre.
Come diavolo avevano potuto fare una cosa del genere ai nostri genitori? Con quale coraggio?
«Vuoi tornare a casa?» mi chiese Niall, sussurrando al mio orecchio, quasi come se il tono naturale della sua voce potesse spezzarmi.
Annuii semplicemente, alzando il volto per incontrare il suo.
Mi prese il viso tra le sue grandi mani, le quali accarezzavano delicatamente le mie guance.
Si avvicinò stampandomi un bacio sulla fronte e successivamente sulle labbra.
«Ci sono io con te, andrà tutto bene.» Sussurrò, con gli occhi fissi nei miei.
Dopo aver recuperato Allyson ed Harry, entrammo in macchina e Niall iniziò a guidare in direzione di casa nostra.
Sarebbero rimasti a dormire a casa nostra quella sera, cosa che avevano già fatto milioni di volte, ma quella sera avevamo bisogno di loro più che mai.
—
Una volta arrivati a casa, ci eravamo chiusi tutti e quattro nella mia camera per discutere delle procedure da prendere per quei due squilibrati.
Harry era seduto sulla poltrona posta nell'angolo, accanto alla finestra, con Allyson sulle sue gambe, la quale si era cambiata velocemente per stare più comoda.
Io e Niall invece eravamo seduti sul letto e mentre raccoglievo tutte le idee possibili, legavo i capelli in una lunga coda di cavallo.
«Allora, cosa avete in mente di fare?» Harry ruppe il silenzio, facendomi alzare il viso per guardarlo.
«Direi che sarebbe meglio andare a Seattle per raccogliere delle prove e» Infilai una mano nella pochette tirando fuori il cellulare, «siccome sono troppo paranoica, affamata di vendetta, e temevo sarebbe successo qualcosa simile alla situazione Malik, ho la registrazione della conversazione tra Allyson e Max, sul suo cellulare e sul mio» dissi mentre ad ogni mia parola le loro espressioni erano sempre più sorprese. «Ovviamente prima di uscire di casa ho acceso il registratore sul tuo cellulare, Ally» precisai.
«Cazzo, la mia ragazza è un agente della CIA!» disse con tono incredulo Niall.
Risi dandogli uno schiaffetto sulla nuca, per poi scuotere la testa.
Una lampadina però si accese nella mia testa e quando Allyson se ne accorse, emise un lamento.
«Oh no...Cos'altro c'è?» Piagnucolò.
Frugai velocemente nella pochette e successivamente tirai fuori una bustina trasparente che conteneva l'accendino di Tyler, quello con cui aveva appiccato il fuoco entrambe le volte.
«Non può essere. Non ci credo...» scosse la testa Harry, «Come cazzo fai ad essere così geniale? Quanti film hai visto per avere questo dono?»
«Mah giusto un paio, guarda.» Scrollai le spalle, ridendo.
«Grazie Dio per avermela fatta conoscere e per avermi dato l'opportunità di conquistarla!» Urlò Niall, alzando le braccia al cielo.
Scoppiammo tutti a ridere, mentre lui si gettò su di me abbracciandomi forte e stampandomi un lungo bacio sulle labbra.
«Sei un'idiota» gli dissi sorridendo.
«Un'idiota fortunato però!» sorrise.
«Io sono letteralmente scioccata, ma loro sono letteralmente dietro quelle sbarre.» Sorrise Allyson, gettandosi velocemente tra le mie braccia. «Sei la sorella migliore del mondo.»
«Avevo fatto loro una promessa, ed io le promesse le mantengo, ad ogni costo.» Sussurrai stringendola forte a me.
«Meriti il meglio, lo sai» disse staccandosi per un attimo dall'abbraccio per guardarmi negli occhi.
«Anche tu.» Le sorrisi.
—
Dopo aver chiacchierato un bel pò con Harry ed Allyson, io e Niall ci preparammo per andare a dormire.
Mi sfilai il vestito, mentre lui si buttò sul letto con solo i boxer.
«Mi stai tentando per caso?» chiese, girandosi su un fianco, mentre poggiava la guancia sulla mano chiusa in un pugno.
«No, perché dovrei? Non è la prima volta che mi vedi in intimo.» Scrollai le spalle, afferrando la sua t-shirt e infilandola. «Tu piuttosto, mi stai tentando.» Indicai il suo corpo con un cenno del capo.
«Che problema c'è? Basta chiedere, amore!» Allargò le braccia, facendomi poi segno di raggiungerlo.
Scossi la testa sorridendo, mentre spegnevo la luce e lo raggiungevo sul letto.
Mi accolse tra le sue braccia possenti, facendomi poggiare il viso sul suo petto.
«Grazie per la t-shirt comunque.» Ridacchiai.
«Immagino che non la riavrò mai più, giusto?» Rise, iniziando a giocare con una ciocca dei miei capelli.
«Giusto» confermai la sua teoria, stringendomi forte a lui.
«Comunque, volevo semplicemente dirti che sei fottutamente sexy quando reciti la parte di agente segreto.» Sussurrò al mio orecchio, mordendone appena il lobo.
«La mia non è recitazione. È pura realtà ciò che vedi.» Scherzai sussurrando, mentre voltavo il viso verso il suo.
Si morse il labbro, per poi mettere su un ghigno malizioso. «Mhh sexy.»
Sorrisi fiondandomi sulle sue labbra. Una mano si intrufolò tra i suoi capelli e le sue mani vagavano su e giù per il mio corpo, fino a farmi sedere a cavalcioni su di lui.
I miei denti affondarono di istinto nel suo labbro inferiore quando percepii la protuberanza nei suoi boxer.
Una delle sue mani strinse in essa una delle mie natiche, provocandomi un calore nel basso ventre.
«Ti voglio Niall, ho bisogno di sentirti.» Ansimai sulle sue labbra.
«Non immagini quanto ti voglia io, Isabel» disse prima di dare inizio ad un bacio focoso.
Iniziai a muovere il bacino avanti e indietro sulla sua protuberanza, la quale diventava sempre più presente.
Le sue mani si infilarono sotto la t-shirt e la alzarono lentamente, per poi farla passare sopra la mia testa e gettarla da qualche parte sul pavimento della mia camera.
Lasciai che le mie mani scivolassero sul suo petto nudo nel mentre che le sue labbra lasciavano languidi baci lungo il mio collo. Chiusi gli occhi istintivamente, raggiungendo l'elastico dei boxer e lo liberai finalmente da quella sensazione fastidiosa; stessa cosa fece lui pochi secondi dopo: portò una mano a slacciarmi il reggiseno, mentre con l'altra mi tolse gli slip.
Mi allontanai abbastanza da riuscire a guardarlo negli occhi, «direi che non abbiamo bisogno di nessun preliminare questa volta.» Sussurrai sulle sue labbra, vedendolo mettere su un ghigno malizioso che ricambiai all'istante.
Lasciò scivolare un dito in me inaspettatamente, provocando così un sospiro da parte mia. «Concordo.» Sussurrò mordendosi il labbro.
Recuperò velocemente un preservativo dal portafogli, che aveva precedentemente poggiato sul comodino alla sua sinistra, per poi infilarlo con cautela.
Invertì le posizioni, sdraiandomi così sotto il suo corpo, guidò la punta verso la mia entrata per poi entrare lentamente in me.
Gettai la testa all'indietro afferrando il labbro inferiore tra i denti, dopodiché sentii le labbra di Niall toccare e baciare la pelle del mio collo, mentre il respiro usciva a sbuffi dalle sue labbra.
Infilai una mano tra i suoi capelli dietro la nuca quando iniziò a muoversi velocemente dentro di me. Nella stanza si udivano solo i leggeri gemiti, i nostri sospiri, gli schiocchi che producevano le nostre labbra ogni volta che si toccavano.
«Ti amo Isabel.» Sussurrò al mio orecchio, ansimante.
«Ti amo anch'io, Niall.» Sussurrai prima che un gemito potesse essere soffocato da uno dei suoi baci.
Quella sera raggiungemmo il culmine insieme, dopo aver detto di amare l'un l'altra non solo con le parole, ma con gli sguardi, con le carezze ed infine con i baci.
—
Il giorno dopo mi svegliai con ancora Niall che dormiva accanto a me: i capelli biondi, le labbra rosee semi aperte, un braccio stretto attorno al mio fianco ed un'espressione letteralmente angelica.
Sorrisi alla vista di quella mattina, sperando di poterla avere per sempre lì al mio risveglio. Mi avvicinai appena per stampargli un leggero bacio sulle labbra; stranamente bastò quel bacio per farlo svegliare e ricambiarlo, abbracciandomi.
«Buongiorno piccola» disse con la voce impastata dal sonno.
«Buongiorno amore» Sorrisi ampiamente accarezzandogli i capelli, «dormito bene?»
«Più che bene.»
«Andiamo a fare colazione? Avrei leggermente fame» dissi facendo una smorfia e toccandomi lo stomaco che brontolava.
Annuì per poi abbassare lo sguardo sul lenzuolo che teneva il mio corpo coperto fino e sopra al seno.
«Però prima vestiamoci!»
Inarcai entrambe le sopracciglia guardandolo, «ma va? Avevo intenzione di andare a fare colazione nuda, insieme ad Harry, Allyson e la zia!» dissi ironicamente, facendolo ridere.
«Okay, hai ragione, ho detto una cosa troppo scontata!» Alzò le mani in segno di resa, scuotendo poi la testa.
Scossi la testa a sua volta ridacchiando, per poi alzarmi dal letto e rivestirmi velocemente con l'intimo pulito e la t-shirt che avevo preso in prestito da Niall la sera prima.
Dopo che anche Niall fu pronto, scendemmo al piano di sotto, trovando già i tre intenti a fare colazione.
«Buongiorno!» dicemmo io e Niall all'unisono.
«Ma buongiornissimo!» disse Harry, rivolgendoci un sorriso malizioso, venendo subito appoggiato da mia sorella. Sapevo già dove volevano arrivare.
«buongiorno dormiglioni.» La zia Emily ci rivolse un sorriso, passandoci i piatti con la colazione.
Ci sedemmo di fronte ad Harry e mia sorella, che intanto non facevano altro che rivolgerci dei ghigni divertiti, per questo roteai gli occhi al cielo e rivolsi il mio sguardo alla zia Emily.
«Zia come va con Andrew?» chiesi, curiosa di sapere come stesse andando la sua relazione.
«Oh direi che va molto molto bene, sono contenta che tu l'abbia chiesto!» disse entusiasta con una luce particolare negli occhi.
«E...c'è qualcosa che vuoi dirci?» Inarcai un sopracciglio, sorridendole.
«Uhm...In realtà sì: Io ed Andrew ci sposiamo!» Il suo sguardo vagò tra me ed Allyson, prima di reagire lei stessa alla notizia.
Io e mia sorella ci guardammo incredule per poi tirare un urlo di gioia e correre ad abbracciare la zia Emily.
«Siamo così felici per te!» disse Allyson, stringendoci in un abbraccio.
La zia sorrise ampiamente stringendoci a se come non mai.
«E mi raccomando, voglio un cugino o una cugina al più presto!» La avvertii, inarcando entrambe le sopracciglia.
Scoppiarono tutti a ridere e nell'abbraccio si aggiunsero anche Niall ed Harry.
Quella era la mia famiglia e non potevo desiderare altro.
Eravamo tutti finalmente felici.
Mi bastavano loro 4, anzi 5 compreso Andrew, per essere felice.
—
Eravamo rimasti solo noi 4 a casa, dopo che la zia uscì per andare a lavoro, quindi dopo aver sistemato la casa ci fiondammo tutti sul divano.
«Comunque potreste essere un pochino più delicati quando fate sesso? Sapete, noi vorremmo dormire in pace!» Ci rimproverò Harry.
Gli lanciai un cuscino che però riuscì a scansare prontamente. «Sapevo che avresti tirato fuori l'argomento non appena saremmo stati senza la zia Emily!» Sbuffai, incrociando le braccia al petto.
«Hey! È un mio diritto dormire in pace!» Scherzò rilanciando il cuscino.
«La prossima volta compra dei tappi per le orecchie amico e ringrazia di non aver sentito versi.» disse Niall ridendo.
«Beh evidentemente non le è piaciuto tanto!» Scherzò ancora Harry, ricevendo in cambio uno schiaffo dietro la nuca da parte di Allyson.
«Oh no è perché abbiamo soffocato tutti i gemiti con i baci» Niall gli rivolse un dito medio, «Almeno sono romantico.»
«Okay, okay, può bastare, state proprio avendo una caduta di stile.» Mi intromisi tra i due, arrossendo.
«Forse hai ragione.» Rise Harry.
«Comunque, passando a cose più importanti, ho già mandato tutto il materiale necessario allo sceriffo e mi ha detto che con ciò sono riusciti ad ottenere un mandato di arresto per i bellissimi, carissimi, simpaticissimi e figli di grandissima Z: Tyler e Max.» Guardai Niall, notando un mezzo sorriso sul volto, lo stesso che aveva ogni volta che mi comportavo in quel modo da "agente segreto", e ciò mi faceva ridere.
«E quando li arresteranno?» chiese Harry per Allyson, siccome sapevo non voleva parlarne.
Accesi la tv, sintonizzandomi sul tg. «Un'ora fa.» Guardai lo schermo che in quel momento stava dando le immagini di quei due assassini ammanettati.
«È finita.» Sussurrò Allyson incredula.
«Si, è finita sorellina.» Sorrisi ampiamente, guardandola.
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