Chapter 24
Isabel's pov
Jessica Davis.
Quel nome rimbombava nella mia testa ormai da un'ora. Cercavo di capire chi fosse, se l'avessi mai sentita nominare, se magari Niall mi avesse parlato di lei. Nulla, non ricordavo nulla.
Decisi così di fare una cosa, di cui mi sarei sicuramente pentita.
Tirai fuori il cellulare dalla tasca dei miei jeans e mandai due messaggi: uno a Niall, l'altro a Tyler.
"Chi è Jessica Davis? Oggi mi ha detto che ti conosce, come mai? -Isabel."
Mentii, sperando che uno dei due mi desse la risposta che tanto stavo desiderando.
Sapevo benissimo che a Tyler non andava genio il fatto che stavo uscendo con Niall, quindi il mio sesto senso mi disse che, dietro tutta quella storia, c'era lo zampino di Tyler.
Il messaggio di Niall non tardò ad arrivare: "Non ho idea di chi sia, credimi. Perché? -Niall."
"Nulla, curiosità. -Isabel."
«Niall non la conosce.» Dissi improvvisamente, alzando lo sguardo per guardare Louis ed Allyson.
Mia sorella aggrottò la fronte, guardandomi. «E tu come fai a saperlo?» incrociò le braccia al petto, inarcando un sopracciglio.
«Gli ho scritto un messaggio. Lo stesso messaggio l'ho scritto anche a Tyler.» annuii, guardando Louis, preparandomi mentalmente ad una sua predica.
«Cosa?» il suo tono di voce acquistò un'ottava in più, «come cazzo ti viene in mente di scrivere a Tyler, Belle?»
Scrollai le spalle, guardandolo e sospirai. «Dovevo sentire entrambe le campane. Nel senso che siccome a Tyler ha dato tanto fastidio che uscissi con Niall, ci dev'essere per forza il suo zampino.»
«Intelligente la ragazza!» Allyson mi rivolse un sorriso malizioso, battendomi il cinque successivamente.
«Vedi? Lei mi capisce!» tirai una pallina di mollica di pane sul viso di Louis.
Sbuffò infastidito e si passò una mano tra i capelli, «siete due idioti irresponsabili.»
Risi ma mentre stavo per rispondere, il mio sguardo fu catturato dal ragazzo biondo che faceva la sua entrata nella mensa.
Trattenni un sorriso, mentre si avvicinava insieme ad Harry, Liam ed Hope, e stranamente, c'era anche la presunta "ragazza" di Louis.
«Possiamo sederci?» La voce di Liam e il bacio sulla mia guancia da parte di Hope, mi risvegliarono dal mio stato di trance.
Eravamo rimasti a fissarci per tutto quel tempo. Come poteva quel ragazzo avermi fatta innamorare così in fretta?
La domanda di Liam però era rivolta più a me e ad Allyson, che a Louis. Così mi affrettai a rispondere.
«Sì, certo.» annuii, distogliendo lo sguardo da quegli occhi blu come il mare.
«Oh bene.» mi sorrise Liam, sedendosi accanto a Niall, di fronte a me, «come sta andando la giornata?»
Louis avvolse con un braccio le spalle della ragazza che si era seduta al suo fianco, per poi riportare lo sguardo su Liam, «una merda, ho preso un 2 al compito di Spagnolo.»
«Se puoi posso darti una mano a recuperare.» Disse la ragazza, scrollando le spalle.
«No, no. Grazie, c'è già Isabel che mi aiuta.» si affrettò a rispondere.
Aggrottai la fronte girandomi a guardarlo di scatto. Aveva organizzato tutto lui ed io non sapevo nulla?
«Potresti aiutare anche me, Isabel.» La voce di Niall rimbombò nella mia testa, facendomi voltare verso di lui.
Stava facendo di tutto pur di restare con me per più di un minuto.
Volevo perdonarlo, buttarmi fra le sue braccia, poggiare finalmente le labbra sulle sue e lasciare che mille brividi mi percorressero la schiena.
Ma prima dovevo scoprire cosa c'era che non sapevo. Anche se sapevo che non conoscesse nessuna Jessica Davis, volevo scoprire cosa avesse in mente Tyler.
La vibrazione del mio cellulare mi fece tornare sulla terra.
Avevo un messaggio da parte di Tyler: "Perché bambolina?"
"Curiosità. Allora? La conosci?"
"Chi tace acconsente ;)"
Mostrai subito i messaggi ad Allyson, vedendola sgranare gli occhi. Scossi la testa, prendendo un respiro profondo e chiusi gli occhi nel mentre lo facevo.
«Io lo ammazzo con le mie stesse mani e poi ammazzo lei.» Mormorai battendo un pugno sul tavolo, alzandomi di scatto subito dopo e mi incamminai verso l'uscita più in fretta possibile.
Nel mentre stavo già chiamando Tyler, che non tardò a rispondere con il suo tono, rigorosamente, sarcastico.
-dimmi tut...-
-muoviti a raggiungermi a scuola.-
-arrivo.-
Niall's pov
Si era alzata di scatto, dopo essersi infastidita per qualche messaggio che le era arrivato. Avevo provato a raggiungerla ma Allyson, mi aveva fermato, con la forza.
«Cosa le è successo?» Sbuffai per la millesima volta, siccome ero preoccupato per lei.
«Nulla, Niall, deve risolvere una questione che aveva in sospeso.» Alzò gli occhi al cielo, sospirando.
«E quale sarebbe questa questione in sospeso?»
«Madonna, bro, mangia e sta un pò zitto!» Disse Liam, esasperato, infilandomi delle patatine fritte in bocca per zittirmi.
Masticai velocemente le patatine, per poi alzarmi dal tavolo. «Io ci vado comunque.»
Allyson stava per controbattere ma Louis la fermò, prima che potesse ripetermi di stare al mio posto.
«Lascialo andare, tanto non ti ascolterebbe comunque.»
«Grazie amico!» Gli sorrisi, mentre lui alzava gli occhi al cielo.
Corsi verso l'uscita, spingendo qualsiasi persona che mi ritrovavo davanti, fregandomene degli insulti che stavo ricevendo.
Percorsi tutti i corridoi della scuola, fino ad arrivare in cortile. La individuai subito, con quel verme del suo ex: Tyler; quest'ultimo appena mi vide, iniziò ad avvicinarsi a lei, con l'intento di baciarla, ma fui più veloce di lui.
Mi avvicinai a lei, che era di spalle, la feci voltare verso di me e poggiai le labbra sulle sue, sentendomi da subito appagato da quel contatto che mi era mancato troppo.
«Niall...ma che...» Sussurrò sulle mie labbra ma non esitò a ricambiare il bacio.
«Shh.» La zittii premendo le labbra sulle sue, portando una mano su una sua guancia, che accarezzai con la mano.
Inclinai il viso da un lato, chiudendo gli occhi per godermi quel bacio.
Le sue labbra combaciavano perfettamente con le mie, così come le sue mani con le mie. Le nostre labbra continuavano a sfiorarsi e a desiderare un bacio più profondo, così lasciai scivolare la lingua sul suo labbro inferiore, schiuse le labbra per permettermi di accarezzare la sua lingua con la mia e rendere il bacio ancora più bisognoso e passionale.
«Andate a fare in culo entrambi.» Mormorò Tyler, con tono schifato, per poi entrare in macchina e andarsene.
Quel suo commento ci fece sorridere e ci fece anche capire quanto, infondo, fossimo simili sotto molti punti di vista.
Improvvisamente si staccò, lasciando che le nostre producessero uno schiocco. Aprì gli occhi, guardandomi negli occhi.
«Ci vediamo oggi a casa mia, per le ripetizioni di spagnolo.» Sussurrò, trattenendo un sorriso, per poi tornare in mensa, lasciandomi lì come un cretino.
Isabel's pov
Tornai di corsa in mensa, andando subito a prendere Allyson ed Hope per raccontare quello che era successo.
Mi seguirono, lontano dai ragazzi e iniziai a raccontare tutto con un sorriso fisso sulle labbra.
«Ci siamo baciati.»
«Cosa?» Allyson sgranò gli occhi.
«Si! Cioè è stato lui a baciarmi, ma non sono riuscita a non ricambiare» spiegai gesticolando, «mi era mancato così tanto baciarlo, non potete capire! Però tra noi non è ancora risolto nulla.» sospirai.
«Merda, sei proprio innamorata persa» Hope fece una smorfia, per poi scoppiare a ridere, dopo aver ricevuto il mio sguardo omicida, «dov'è la Isabel fredda di un tempo eh?» sorrise ampiamente, scompigliandomi i capelli.
«A proposito!» mia sorella quasi urlò, «cosa ti ha detto Niall stamattina quando ti ha fermata? Mi ha detto che ci tentava perché era per una buona causa.» Scrollò le spalle.
Ci misi un pò per capire cosa intendesse, ma appena capii a cosa si riferisse, le mie guance iniziarono a prendere fuoco.
«Beh...ha detto di amarmi» mi presi una pausa, mentre entrambe le ragazze sgranavano gli occhi, «davanti tutta la scuola.» Stavolta, le loro mascelle toccarono il pavimento.
«Stiamo sempre parlando di Niall Horan?» Chiese Hope, incredula delle mie parole.
«Sì» risi, mordendomi il labbro, «io lo amo, ragazze, non sono mai stata così bene con qualcuno. Non so se lo merito oppure no, ma mi fa sentire speciale, mi fa sentire me stessa. Niall ha tirato fuori la vera me, quella che da un anno a questa parte era nascosta dietro la facciata che mi ero creata.»
«Sono felice che sia così, meriti davvero qualcuno che ti apprezzi e ti ami alla follia, Belle!» Disse Hope, sorridendomi ampiamente per poi stringermi in un forte abbraccio.
«Okay okay, ora mi sono ripresa dallo shock!» mia sorella scosse la testa, portandosi una mano sul petto, riprendendo poi a parlare, «però se ti fa soffrire di nuovo, giuro che gli stacco le palle.» inarcò entrambe le sopracciglia.
Scoppiammo a ridere tutte insieme, mentre formavamo un abbraccio di gruppo.
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Erano circa le 15:00, alle 16:00 sarebbero arrivati Louis e Niall. Nel frattempo, avevo appena finito di pulire la cucina e mi fiondai sul divano assieme ad Allyson.
Nello stesso momento però, suonarono al campanello; sbuffai alzandomi controvoglia da divano, andando ad aprire la porta.
«Cosa ci fai già qui?» aggrottai la fronte, guardandolo, spostandomi poi su un lato dell'entrata per farlo entrare, «avevamo detto alle 4.»
«Lo so, lo so, piccola, però io non ho bisogno di ripetizioni di spagnolo.» Mi fece un'occhiolino, stampandomi un bacio sulla guancia, mentre entrava in casa.
«Niall, non pensare che la questione sia risolta, quindi non chiam...»
«Shh.» mi zittì, premendo l'indice sulle mie labbra.
Alzai gli occhi al cielo, mentre lui si sedeva sul divano accanto ad Allyson, la quale aveva sbuffato quando aveva notato la sua presenza.
«Vado a prendere qualcosa da bere.» Dissi andando in cucina e presi una lattina di Coca Cola dal frigorifero, tornando poi in salone.
Niall afferrò la lattina appena gliela porsi e incrociò il mio sguardo, alzandosi dal divano.
«Possiamo parlare? Ti prego.» quasi sussurrò, guardandomi negli occhi.
Annuii semplicemente, ma in realtà volevo buttarmi fra le sue braccia, lasciare che mi stringesse al suo petto. Volevo baciarlo fino a restare senza fiato, volevo che mi dicesse ancora una volta che mi amava, volevo essere felice con lui. Volevo lui.
Salii le scale, facendogli un cenno con la mano, come per dirgli di seguirmi, e non se lo fece dire una seconda volta, visto che mi raggiunse a passo svelto nella mia camera, sedendosi sul mio letto, lasciando un pò di spazio accanto a lui, così che potessi sedermi.
Prese un sospiro profondo, per poi iniziare a parlare, «Belle... So che non è tutto risolto e proprio per questo voglio che ascolti quello che ho da dirti, e ti prego, non interrompermi» aspettò un mio cenno per continuare a parlare, il quale non tardò, «ammetto di aver sbagliato quando ho baciato Meredith, ma come ti ho già detto, ero ubriaco e non c'è stato nulla dopo il bacio. Vuoi sapere il perché? Perché ho iniziato a parlarle di te, Isabel. Ho iniziato a parlarle di quanto fossi bella, di quanto ti amassi, di come mi hai rubato il cuore. Le ho detto che non avrei voluto assolutamente baciarla, ma l'ho fatto solo perché ero incazzato e ubriaco, non mi interessa se si è offesa; per me esisti solo tu, Isabel, solo tu sei capace di rendermi protettivo, solo tu sei capace di rendermi vulnerabile, solo tu sei capace di farmi sentire me stesso. Solo tu, Isabel, sei capace di farmi amare.»
Le mie guance erano ormai state rigate da centinaia di lacrime, lacrime dovute ad un mix di emozioni che solo lui riusciva a tirar fuori.
Portò i pollici ad asciugarmi le lacrime, accarezzandomi poi entrambe le guance e mi prese il viso tra le sue mani.
«Puoi credere a ciò che vuoi, di certo non posso costringerti a credermi. Dovevo spiegarti come stavano le cose, Belle, stavo impazzendo perché non sapevi tutta la verità e non mi davi modo di lasciarmi spiegare.» sospirò, baciandomi la fronte e subito dopo tornò a guardarmi negli occhi per un pò.
Fece sfiorare delicatamente i nostri nasi, poggiando la fronte contro la mia e chiuse gli occhi.
Riuscivo a sentire il suo respiro caldo sulle mie labbra, ma non osava baciarmi, si stava godendo quel momento di tranquillità.
Volevo perdonarlo. Le sue parole erano sincere e quel pomeriggio ero arrivata alla conclusione che dietro tutta quella storia, c'era lo zampino di Tyler.
Mi sporsi leggermente in avanti, lasciando che le nostre labbra si sfiorassero. Cercai le sue mani e non appena le trovai, incrociai le nostre dita, mentre un brivido mi percorreva la spina dorsale. Poggiai definitivamente le labbra sulle sue, le quali non appena si accorsero di quel contatto, iniziarono a muoversi contro le mie in modo lento. Sembrava quasi che avesse paura che quel bacio sarebbe stato l'ultimo e che sarebbe finito troppo presto.
Poggiai una mano sul suo petto, spingendolo all'indietro sul letto, fino a che la schiena aderì completamente al materasso. Salii a cavalcioni sul suo bacino, chinandomi a baciarlo nuovamente; mentre le mie mani vagavano dal suo petto ai suoi capelli, le sue si infilarono al di sotto della mia felpa grigia e le sue dita iniziarono a disegnare dei cerchi immaginari sul mio ventre.
La sua lingua scivolò tra le mie labbra, unendosi subito dopo alla mia. Chinò la testa da un lato, approfondendo ancora di più il bacio; feci lo stesso, mentre alzavo lentamente la sua maglia, finendo poi per sfilargliela del tutto. Stava per fare la stessa cosa, ma proprio in quel momento, bussarono alla porta della camera.
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