Chapter 16
Isabel's pov
Credevo che Allyson stesse scherzando, ma data la sua espressione, mi convinsi che quello che mi aveva appena detto era vero.
Mi infilai le mani tra i capelli, puntando lo sguardo in un punto non ben definito sul pavimento. Stavo pensando a cosa potevamo fare per liberarci di loro, cosa alquanto impossibile.
Come avevano fatto a trovarci? Non avevamo detto a nessuno dei nostri amici dove ci saremmo trasferite!
«Ti prego Belle, dì qualcosa!» Disse esasperata Allyson, tenendo gli occhi fissi su di me.
«È questo il problema, Ally! Non so cosa dire, né cosa fare!» Sbuffai alzandomi dal divano, iniziando a camminare avanti e indietro per il salone.
«Non possiamo fare nulla!» Scosse la testa, fermandomi.
«Sì che possiamo fare qualcosa, Ally. Non possiamo stare ai loro comodi e non possiamo farci trattare come delle bambole.» La guardai negli occhi per poi sospirare e abbracciarla forte. «Non ci faranno del male, te lo prometto.»
«Non puoi saperlo, Belle, e non puoi sempre prenderti tutte le responsabilità.» Sospirò, stringendomi a se.
«Devo, l'ho promesso a mamma e papà.» Affermai decisa, prima di staccarmi dall'abbraccio. «Dai, ora vado a studiare, non possiamo mancare anche domani a scuola.» Cambiai discorso velocemente.
Allyson annuì semplicemente, quindi salimmo al piano di sopra, entrando ognuna nella propria camera, in modo da essere più concentrate.
Il problema però, era che io non ero per nulla concentrata su ciò che dovevo studiare. Il mio pensiero era fisso su Tyler e sul fatto che volevo parlarne a tutti i costi con Louis, ma non potevo assolutamente farlo. Si sarebbe messo nei guai e questa era l'ultima cosa che avrei voluto.
Sbuffai, chiudendo bruscamente il libro e lo poggiai svogliatamente sul pavimento. Mi sistemai meglio sul letto, prendendo uno dei tanti cuscini che strinsi subito dopo al petto.
Cosa avrei potuto fare per non mettere nessuno nei guai e per mandare via quei due?
Nessuno avrebbe potuto aiutarmi in quel momento, e quella era la cosa che più mi rendeva ansiosa. Tyler e Max sapevano essere davvero cattivi.
Li odiavamo così tanto. Eravamo davvero piccole quando li conoscemmo, avevamo circa 16 anni quando iniziammo a frequentarli, loro erano più grandi di qualche anno. Eravamo molto attratte da loro, però
dopo tre mesi, iniziarono a voler andare oltre, ma ci rifiutammo. Iniziarono a privarci di troppe cose: non ci facevamo uscire da sole o con le amiche, se non con loro. Eravamo semplicemente troppo ingenue e troppo attratte per capire cosa ci stessero facendo. Fino a quando, nostro padre non ci fece aprire gli occhi, e dopo un anno li lasciammo.
Tyler:
Max:
Da quel giorno non si fecero più vedere, quindi ora mi sembrava fin troppo strano che spuntassero così dal nulla, dopo tanti anni per giunta.
Ad interrompere i miei pensieri fu la suoneria del cellulare. Guardai il nome sul display, e stranamente ed automaticamente, un sorriso nacque sulle mie labbra. Infatti, non sprecai neanche un minuto prima di rispondere.
-Pronto?-
-Belle, è tutto okay? Allyson ti ha trascinata via così velocemente e vedendo la sua espressione, mi sono preoccupato.-
-Hey! No, tranquillo, è tutto okay.- mentii.
-Sei sicura?-
-Sì!-
-Okay..uhm domani vorrei parlarti...riguardo al bacio di oggi.-
-Non ce ne sarebbe neanche bisogno, Niall, sei stato chiaro...o almeno credo di aver capito cosa intendessi.-
-Ma voglio parlarne comunque.-
-va bene, va bene!-
-a domani, White.-
-Ciao, Horan.-
Poggiai nuovamente il cellulare sul comodino e con ancora il sorriso sulle labbra, caddi in un sonno profondo.
----------------------------------------------
A svegliarmi fu la zia Emily, che mi stava scuotendo da circa 10 minuti.
Aprii un solo occhio, con fatica, aspettando che fosse lei a parlare.
«È pronta la cena, tesoro.» Mi sorrise dolcemente, portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Sì, arrivo.» Dissi con la voce ancora impastata dal sonno.
Uscì dalla camera ed io rimasi un paio di minuti seduta al centro del letto, cercando di risvegliarmi un pò. Avevo dormito davvero tanto.
Mi alzai finalmente dal letto, passandomi una mano tra i capelli per cercare di sistemarli, ma fallii miseramente.
Una volta arrivata in cucina, presi posto a tavola e iniziai a mangiare in silenzio, mentre Allyson e zia Emily, parlavano di Harry.
Si erano baciati di nuovo quel giorno, ed ero abbastanza sorpresa, però ero troppo assonnata per poter esprimere ogni tipo di emozione.
«E tu Belle, non hai conosciuto nessun ragazzo?» Zia Emily mi rivolse uno sguardo malizioso, come per spronarmi a parlare.
Allyson però parlò prima che potessi negare. «Sì, si chiama Niall. All'inizio si odiavano, ma ora si comportano come due piccioncini, si baciano di tanto in tanto e lui è geloso.»
La fulminai con lo sguardo, per poi alzare gli occhi al cielo.
«Non è geloso, Allyson. E comunque, anche se lui mi bacia, non vuol dire che ci fidanzeremo.» Scossi la testa, guardandola.
«Beh questo non puoi saperlo!» Zia Emily mi fece l'occhiolino.
«Okay, ho capito, vi farò sapere quando le cose si faranno più serie!» Dissi in tono sarcastico, guardandole. «Sognate troppo.» Scossi la testa, ridacchiando.
«Non direi!»Mi rispose Allyson, facendomi una smorfia.
Dopo cena io ed Allyson, aiutammo la zia a pulire e sistemare la cucina, e subito dopo, salimmo al piano di sopra, andando a dormire.
----------------------------------------------
La mattina dopo mi svegliai prima di tutte, stranamente. Mi alzai dal letto, andando da subito in bagno per prepararmi, così avrei potuto fare colazione con calma.
Dopo un pò uscii dal bagno e andai in cucina, per preparare la colazione.
Mentre sistemavo il cibo nei piatti, una figura maschile, che era nel giardino di casa nostra, attirò la mia attenzione.
Scossi la testa, sospirando pesantemente e uscii velocemente dalla porta che portava sul giardino.
«Cosa ci fai qui, Tyler?» Incrociai le braccia al petto, fingendo un sorriso.
Avevo un piano. Gli avrei dovuto far credere che ero ancora attratta da lui, così che, tra una cosa e l'altra, mi avrebbe dato la risposta a tutte le mie domande. Avrebbe dovuto dirmi perché erano spariti dalla città e perché proprio in quel momento si erano fatti vivi.
«Ciao Belle, ti dispiace che io sia qui?» Inarcò un sopracciglio, sorridendo furbamente e allargò le braccia, come per dirmi di abbracciarlo.
Scossi la testa, andandogli incontro e avvolsi le braccia al suo busto, sentendo le sue chiudersi attorno alla mia vita, successivamente.
«Da quanto tempo!» Dissi cercando di tirare fuori qualche informazione.
«Eh sì, ho avuto molto da fare, ma questo non importa. Tu cosa mi dici invece?»
«Nulla.» Scrollai le spalle, staccandomi dall'abbraccio. «Anche Max ha avuto da fare, come te?» Inarcai un sopracciglio, guardandolo negli occhi.
«Uhm sì, era con me.» Annuì, spostando lo sguardo altrove. Evidentemente non riusciva a reggere il mio sguardo, poiché stava sicuramente mentendo.
«Capisco.» Sospirai, infilando le mani nelle tasche dei jeans chiari.
«Ti vedo in ottima forma, piccola.» Mi fece l'occhiolino, mordendosi il labbro inferiore, per poi mettere su un ghigno.
«Beh grazie. Ora però devo andare, rischio di fare tardi a scuola.» Gli sorrisi falsamente. «Ci si vede.»
«Ciao Belle.» Mi sorrise un'ultima volta, prima di sparire totalmente dalla mia vista.
Solo quando ero certa che Tyler non fosse più nei paraggi, tornai in casa, mettendo i piatti a tavola, siccome Allyson e la zia erano sveglie.
----------------------------------------------
«Tu sei completamente pazza, Isabel! Come ti è venuto in mente?» Quasi urlò esasperata, Allyson, mentre usciva dalla macchina.
Avevamo appena parcheggiato fuori scuola e proprio in quel momento avevo finito di raccontarle il mio piano.
«Cosa dovevo fare? Metterceli contro di certo non sarà l'opzione giusta!» Gesticolai mentre ci avvicinavamo al nostro gruppo di amici.
«Sì, ma sai che facendo così lui se ne approfitterà, senza pensarci due volte!» Scosse la testa guardandomi, per poi sospirare quando finalmente realizzò che non avevo intenzione di cambiare idea.
«So cosa faccio, Allyson.» Annuii, salutando tutti i ragazzi appena li raggiungemmo.
«Cosa c'è White A? Ti vedo agitata.» Disse Harry, con un sorriso divertito sulle labbra, mentre avvolgeva un braccio attorno alle spalle di Allyson.
«Nulla, lunga storia.» Risposi al suo posto.
«L'ultima volta che hai detto questa frase, c'era qualcosa di grave dietro di essa. Ora almeno possiamo stare tranquilli?» Disse Niall, aggrottando la fronte, mentre mi guardava negli occhi.
Ci misi un pò a formulare una frase di senso compiuto, per due motivi: 1. Ero ipnotizzata dai suoi occhi.
2. C'era qualcosa di grave dietro quella frase.
«Sì, potete stare tranquilli.» Mentii. «Però basta che non inizi ad insultarmi di nuovo, perché dopo che ho detto questa frase l'ultima volta, hai iniziato a farlo.» Risi guardandolo, facendo ridere anche tutti gli altri.
«Oh tranquilla, non lo farò, White.» Mi fece l'occhiolino, sorridendo.
«Comunque, cambiando discorso. Qualcuno di voi ha visto Zayn? È da un pò che non lo vediamo!» Disse Allyson, assumendo un'espressione preoccupata.
«Perché ti interessa così tanto, dopo quello che stava per farti, Allyson?» Dal tono che aveva usato Harry, era sembrato un tantino geloso.
«Ma..» Allyson iniziò a parlare ma la interruppi.
«Ha ragione Harry, e poi è meglio che non si fa vivo, altrimenti lo faccio a pezzi con le mie stesse mani e vendo i suoi organi.»
«Hey, hey! Piano Simba!» Disse Louis ridendo, beccandosi un'occhiataccia da Niall, ma lui lo ignorò.
«Io dico che farebbe bene a reagire così.» Disse Niall, incrociando le braccia al petto.
«Però potrebbe farle del male, Niall.» Sospirò.
«Non glielo permetterei mai.» Scrollò le spalle, zittendosi appena notò che tutti lo stavamo guardando straniti.
----------------------------------------------
Le prime ore erano passate davvero in fretta, infatti eravamo già in fila alla mensa.
Ci andammo a sedere al nostro solito tavolo, solo che quella volta, a differenza delle altre volte, ero seduta accanto a Niall e a dir la verità, mi faceva un pò strano.
Avevamo passato tanto di quel tempo ad insultarci e ad odiarci, ed ora invece eravamo amici...forse non proprio amici, visto che ci eravamo baciati un paio di volte, ma eravamo degli amici speciali.
Okay, forse un pochino mi piaceva Niall, però non volevo ammetterlo. Lui mi aveva confessato di essere interessato a me, però non sapevo se mi stesse mentendo.
Al tavolo stavamo parlando del più e del meno, nel mentre consumavamo il pranzo poco commestibile della mensa. Smisi di ridere però, quando notai la figura slanciata di Tyler, attraversare la porta della mensa, guardandosi intorno per trovare la mia figura.
«Oh cazzo, no.» Sussurrai, ma per mia sfortuna, Niall mi sentì e aggrottò la fronte guardandomi, per poi spostare lo sguardo nella direzione di Tyler.
Mi alzai velocemente dalla panca, andandogli incontro. Una volta arrivata davanti a lui, poggiai una mano sul suo petto, quasi come se volessi spingerlo fuori dalla mensa.
«Cosa diavolo ci fai qui a scuola, Tyler?»
«Ti stavo cercando, cosa posso mai farci secondo te?» Inarcò entrambe le sopracciglia, poggiando la mano sulla mia, ma lo scansai velocemente.
«Non puoi presentarti qui così! E non puoi stalkerarmi!» Sbuffai, incrociando le braccia al petto.
«Oh guarda un pò chi abbiamo qui, la piccola Isabel, come stai?» La figura un pochino più bassa di Tyler, Max, affiancò l'amico, rivolgendomi un sorriso.
«Ciao Max, stavo bene prima di vederti.» Roteai gli occhi al cielo.
«Cosa cazzo ci fai tu qui?» Sentii la voce di Allyson alle mie spalle.
«Sono venuto a trovarti, te l'avevo detto, bambola.» Le fece l'occhiolino, sorridendole mentre con una mano le sfiorò una guancia.
«Non mi toccare.» Con un gesto veloce gli allontanò la mano.
«Max, Tyler, dovete andarvene, per favore. Abbiamo da fare.» Sospirai, spingendoli fuori dalla mensa.
«Okay okay! Ce ne andiamo!» Disse Tyler, alzando le mani in segno di resa.
«Ci si vede!» Disse Max dopo di lui, uscendo poi dalla mensa.
Tornammo al tavolo pronte alle mille domande che ci avrebbero fatto i ragazzi.
«Chi erano quei due?» Chiese Harry, aggrottando la fronte e cercando di nascondere la sua gelosia.
«Degli amici che sono venuti a trovarci da Seattle.» Rispose Allyson, semplicemente.
«Da come erano vicini non direi.» Disse Niall, guardando Harry che annuì alle parole dell'amico.
«Se siamo così vicini non vuol dire per forza che c'è qualcosa di malizioso alle spalle!» Scrollai le spalle, guardandolo.
----------------------------------------------
Io ed Allyson uscimmo da scuola per tornare a casa, e incontrammo Max e Tyler, di nuovo.
Cercarono di convincerci ad uscire con loro due e Tyler era sempre più vicino al mio corpo, stava cercando di baciarmi, ma per mia fortuna, arrivarono Harry e Niall.
«Isabel, dobbiamo parlare.» Mi guardò negli occhi. «Ti accompagno io a casa dopo.»
«Uhm...okay.» Annuii, dando le chiavi della macchina ad Allyson, in modo che potesse tornare a casa. Ma prima mi assicurai che Harry stesse con lei e non la lasciasse da sola con quei due maniaci.
Io e Niall entrammo quindi nella sua macchina, e iniziò a guidare verso una meta a me sconosciuta. Durante tutto il tragitto, nessuno dei due proferì parola, però di certo non rinunciammo a lanciarci degli sguardi.
Arrivammo dinanzi ad un ponte e scese dalla macchina, invitandomi a fare lo stesso e a seguirlo. Così feci come mi aveva detto e presi posto accanto a lui su un muretto.
«Di cosa volevi parlarmi?»
«Cosa stai combinando, Isabel? Prima ricambi il mio bacio, poi baci Louis, ricambi il mio bacio, mi baci ed ora arriva questo che ti sta col fiato sul collo. Si può sapere a che gioco stai giocando?» Gesticolò, mentre aggrottava la fronte, chiaramente confuso.
«Niall...non è quello che pensi!» Sospirai, decidendo che era l'ora di dirgli tutta la verità. «Max e Tyler sono i nostri ex, sono spuntati qui improvvisamente dopo che noi li abbiamo lasciati, grazie a mio padre. Da quel giorno non si sono fatti più vedere, non abbiamo detto a nessuno dove ci saremmo trasferite, quindi sto cercando di capire cosa c'è sotto. È un mio piano: fingere di essere ancora attratta da lui, solo per ricavare delle risposte! Mi dispiace che tu abbia pensato ad altro.»
Sospirò, chiaramente frustrato, passandosi una mano tra i capelli. «Belle, sai che puoi dirmi tutto! Non c'era bisogno di mentirmi, posso aiutarti in questa cosa, anche perché non puoi fare tutto da sola e non puoi affrontare una cosa più grande di te.» Scosse la testa. «Ci sono io ad aiutarti, non devi fare tutto da sola.» Portò una mano ad accarezzarmi una guancia.
«Scusami.» Sussurrai, abbassando lo sguardo e mordendomi il labbro inferiore.
«Vieni qui.» Mi tirò a se, avvolgendo le braccia attorno al mio corpo, stringendomi al suo petto.
Affondai la testa nel suo petto, mentre lui mi accarezzava i capelli lentamente.
«La piccola, testarda e forte Isabel.» Sussurrò, stampandomi un bacio sulla fronte.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top