Chapter 14

Isabel's pov

Quella notte ero riuscita a dormire molto poco, avevo passato più tempo a guardare le foto dei miei genitori e a farmi prendere dalla malinconia.
La sveglia suonò ma io ero già sveglia, quindi il suo suono mi servì solo per invogliarmi ad alzarmi dal letto.

Scesi al piano di sotto, con dei capelli improponibili, dove vi trovai Ally e Harry che dormivano insieme nel divano-letto. Aggrottai la fronte guardandoli, ma guardando meglio Harry, mi accorsi che era sveglio.

«Oh buongiorno.» Dissi a malapena con un filo di voce.

«Buongiorno Isabel, hai dormito bene?» Inarcò un sopracciglio, aspettandosi forse una risposta positiva.

«In realtà non ho dormito. Invece scommetto che tu hai dormito benissimo.» Dissi in tono scherzoso, indicando mia sorella con un cenno del capo.

Andai in cucina, prima che potesse controbattere, ma mi raggiunse in cucina, per aiutarmi a preparare la colazione per tutti noi.

«Beh questo non puoi saperlo, ma una cosa è certa, sarò più bello di te oggi.»

Gli diedi una gomitata nel fianco, fulminandolo con lo sguardo. «Idiota.»

Mi sorrise, per poi tornare serio. «Mi dispiace per quello che successo ai tuoi, Belle. E mi dispiace anche per quello che è successo con Niall, non avevi torto ieri sera, ma credo che non l'abbia fatto con cattiveria, né l'abbia fatto di proposito.»

Sospirai, alzando gli occhi al cielo, girandomi verso di lui. «In quel momento non mi interessava l'intenzione con cui l'aveva fatto, Harry. Stava parlando dei miei genitori, in mia assenza. Se ci fosse stata Allyson, allora lo avrei accettato, ma invece non c'era. E per favore, non mi parlare di lui, non so più chi sia. Un giorno mi prende per il culo, poi cerca di baciarmi, poi fa lo stronzo, poi fa il carino e mi bacia, poi fa finta di nulla, mi urla contro e dopo dice improvvisamente di essere interessato a me. Cosa dovrei pensare?» Dissi gesticolando.

«Hai pienamente ragione, ma non possiamo farci nulla, Belle. Niall è fatto così, è un pò coglione!» Prese il coltello che avevo in una mano, per paura che gesticolando, lo avrei ferito.

«Si, si.» Cambiai discorso velocemente. «Allora? Perché mia sorella ha dormito con te?» Gli rivolsi un mezzo sorriso, facendogli l'occhiolino.

Alzò gli occhi al cielo, guardando altrove, per poi riprendere a preparare la colazione.

«Non sono cavoli tuoi, White.» Trattenne un sorriso, ma stava fallendo miseramente.

«Tanto me lo dirà lei!» Risi, scrollando le spalle.

Dopo un pò, zia Emily e Allyson entrarono in cucina, entrambe in perfette condizioni anche da appena sveglie.

«Buongiorno ragazzi.» Dissero all'unisono, mentre si sedevano a tavola.

«Buongiorno, signorine.» Disse Harry, porgendo i piatti ad entrambe.

Lo guardai, inarcando entrambe le sopracciglia. «Oh ma andiamo, da quando sei così don Giovanni e formale?»

«Da sempre, Isabel.» Mi fece un'occhiolino, passandomi accanto, mentre Allyson, cercava di non scoppiare a ridere.

«Sì certo, e io sono la madonna.» Risi, dandogli una leggera spinta.

«Dai ragazzi, sedetevi!» Disse la zia con tono autoritario.

Ci sedemmo entrambi a tavola e iniziammo a fare tutti colazione, mentre parlavamo del più e del meno, ma sia io che zia Emily, non potremmo fare a meno di notare gli sguardi che si scambiavano Harry ed Allyson.

«Zia, potresti venire un attimo in camera? Ho bisogno di un consiglio per un vestito.» Inventai una scusa, per lasciarli da soli, ma li avremmo comunque spiati.

Come non detto, Allyson mi lanciò un'occhiata omicida, ma la ignorai semplicemente.

«Certo tesoro, andiamo!» Mi sorrise, capendo le mie intenzioni.

Ci alzammo da tavola e uscimmo di fretta dalla cucina, per poi nasconderci dietro una parete, quella esterna alla cucina.

«Senti Allyson, per quanto riguarda il bacio di ieri sera, mi...» Harry iniziò a parlare, ma Allyson lo interruppe.

«Lascia perdere Harry, so che è stato uno sbaglio e che non era nulla di speciale, facciamo finta di nulla, okay?» Sembrava infastidita. A mia sorella piaceva Harry, ed io me ne rendevo conto solo in quel momento.

«No, no...non era questo quello che intendevo.» Sospirò. «È significato qualcosa, ma non so dirti precisamente cosa.»

«Prenditi tutto il tempo che vuoi, Harry.» Disse semplicemente.

Si erano baciati, lo sapevo!

Mi trattenni da saltare di gioia o urlare, altrimenti ci avrebbero beccate, ma ero felicissima che finalmente si fossero baciati.
Il mio pensiero però andò subito a Louis e a Niall. Erano entrambi interessati a me, oppure solo Louis lo era seriamente? Mi dispiaceva far soffrire le persone e proprio in quel momento, l'ultima cosa che avrei voluto fare, sarebbe stata far soffrire Louis. Gli volevo troppo bene e non volevo che la nostra amicizia andasse a puttane.

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Dopo esserci preparati, Harry ci offrì un passaggio per raggiungere gli altri, ma non sapevamo precisamente dove fossero.
Avevamo deciso di saltare tutti la scuola, in realtà però, l'idea era partita da me che dopo la giornata del giorno prima, non avevo proprio la testa di seguire le lezioni; così i ragazzi decisero di saltare tutti la scuola per farmi compagnia e accertarsi che non sarei stata depressa tutto il giorno.

Harry chiamò uno dei ragazzi, che gli disse il posto in cui erano, quindi iniziò a guidare.
Ci fermammo dinanzi ad un grande edificio, ma solo quando entrammo mi resi conto che era una palestra. Credevo fosse un centro commerciale, quindi ci rimasi un pò male, ma appena il mio sguardo cadde sul ragazzo biondo che si stava allenando, cambiai subito idea.

«Cazzo.» Sussurrai ad Allyson, stando attenta a non farmi sentire da Harry.

Rise scuotendo la testa. «Vai da lui!» Mi sussurrò mia sorella.

«Cosa? No!» Scossi la testa, incrociando le braccia al petto.

Sospirò alzando gli occhi al cielo e prima che potessi dire qualcos'altro, mi spinse nella direzione di Niall. Mi girai verso di lei, facendole il dito medio, ma prima che potessi tornare indietro, sentii una voce chiamare il mio nome.

«Isabel, non pensavo ci fossi anche tu con Harry.» Mi girai, ritrovando Niall a pochi passi da me.

«Invece sono qui.» Annuii imbarazzata. «Uhm, posso provare?» Indicai il sacco da boxe, con un cenno del capo.

Annuì semplicemente, passandomi i guantoni e mi poggiò una mano sulla schiena, guidandomi verso il sacco. Mi tenne il sacco ed io iniziai a tirare colpi senza sosta, ma i miei occhi erano fissi nei suoi e non sul sacco. Mi meravigliai come non gli ruppi il naso.

Bloccò improvvisamente il sacco e mi sfilò i guanti, non proferendo neanche una misera parola. Continuava solo a guardarmi negli occhi, e a dirla tutta, anch'io non riuscivo a dire nulla, ero troppo imbambolata da quei bellissimi occhi azzurri.

«Aiutami ad allenarmi, devo fare le flessioni, tu conta, okay?»

«Okay.» Mi sedetti a terra, ma lui mi guardò aggrottando la fronte e mi spinse leggermente all'indietro, facendomi stendere sotto di lui.

«Intendevo così.» Mi fece l'occhiolino, sorridendo appena.

Alzai gli occhi al cielo, scuotendo la testa. «Ovviamente! Come potevi non essere malizioso, Horan?» Chiesi sarcastica.

«Beh, non posso non esserlo, White.» Si leccò le labbra, abbassando per un attimo lo sguardo sulle mie, iniziando a fare le flessioni.

Ad ogni flessione i muscoli dei suoi bicipiti si contraevano, diventando ogni volta molto evidenti, così come quelli sul suo petto, e non oso immaginare i muscoli della schiena.
Smettila Isabel.
Ad ogni flessione i nostri nasi si sfioravano, non sarebbe dovuta essere una cosa casuale, ero certa che lo faceva apposta.

Mi guardai intorno per un attimo e mi accorsi che il resto dei ragazzi non c'erano, eravamo solo noi due.

«Gli altri sono andati via.» Mi voltai verso di lui, e in quel momento, le nostre labbra si sfiorarono.

Mi mancava il respiro, non riuscivo a ragionare dopo quel contatto così diretto. Se fosse successo in quel momento, sarebbe stato diverso, quella volta ero sobria.

«Saranno andati al bar. Ti dispiace stare qui con me?» Sussurrò ad appena due centimetri dalle mie labbra.

«Sì.» Riuscii a dire semplicemente.

«A me non sembra, White.» Un ghigno si fece spazio sulle sue labbra stupende.

«Oh fidati che è cos...» Venni interrotta dalle sulle labbra, che in quel momento erano premute contro le mie, iniziando a muoversi con decisione. Si lasciò andare su di me, facendo aderire i nostri corpi, mentre le sue mani scivolavano lungo i miei fianchi, per intrecciarle poi con le mie.
Ricambiai da subito il bacio, inizialmente lento, ma andando avanti, iniziò a farsi sempre più passionale.

Infatti si staccò un attimo, alzandosi dal pavimento del ring e aiutò anche me a fare lo stesso, ma poi mi guidò negli spogliatoi.
Una volta lì, mi bloccò tra il muro e il suo corpo, premendo nuovamente le labbra sulle mie. Le mie mani vagavano dal suo collo, la nuca ed infine i capelli, che tiravo piano, di tanto in tanto.

«Louis ha fatto un grande sbaglio a baciarti, Belle.» Sussurrò tra un bacio e l'altro.

«Non mi interessa. Tanto so che per te è solo un gioco questo, sono solo una delle tante.» Sussurrai a sua volta, scuotendo la testa.

«Chi te lo dice questo?» Si staccò giusto qualche centimetro, in modo da poter guardarmi negli occhi.

«Si capisce, Niall.» Risi amaramente, scuotendo la testa. «Dai, non posso interessarti sul serio. Non potrebbe mai funzionare tra noi!»

«Queste sono solo cazzate che ti dice la testa, Isabel. Evidentemente, non hai ancora capito che ero e sono serio.» Scosse la testa, sfiorandomi il labbro inferiore col pollice, per poi premere le labbra sulle mie, così che non potessi dire altro.

Lasciò scivolare una mano lungo il mio fianco, fino ad arrivare al sedere, che strinse appena tra le dita. In quello stesso momento, la porta dello spogliatoio si aprì e la voce di Liam, ci costrinse a staccarci.

«Oh...uhm...Isabel, Allyson ti stava cercando.» Disse imbarazzato, visto le circostanze in cui ci aveva trovato, e il suo sguardo vagava tra me e Niall.

Mi morsi il labbro imbarazzata e annuii, allontanando appena Niall, dirigendo poi verso la porta dove c'era Liam, che intanto, la teneva ancora aperta.

«Ti aspetto.» Disse Niall, sedendosi su una delle panche.

«Non sono un giocattolo, Niall.» Dissi riferendomi alla conversazione che avevamo avuto pochi minuti prima, gli avrei risposto in quel modo, se non mi avesse zittita.

Rimase abbastanza perplesso dopo la mia risposta. Volevo tornare, ma gli altri avrebbero capito tutto, quindi era meglio lasciar perdere. Non volevo creare casini.

Sorpassai Liam, mentre le mie guance si coloravano di mille sfumature di rosso, e raggiunsi mia sorella al di fuori della palestra, che era in compagnia di Louis.

«Oh ciao Lou.» Gli sorrisi, mordendomi poi il labbro quando le immagini della sera prima mi tornarono in mente.

«Belle, Louis voleva chiarire per quello che è successo ieri sera.» Mi disse mia sorella, incrociando le braccia al petto.

«Belle, mi dispiace per quello che è successo, non volevo farti sentire in quel modo. Magari avrei dovuto aspettare, visto che stavi già male per cose personali. Ma sai una cosa? Non ce la facevo più.» Sospirò pesantemente, passandosi una mano tra i capelli. «Non voglio perdere né te, né Niall, siete entrambi miei amici e vi voglio un mondo di bene. Mi dispiace per essermi comportato così.»

Gli sorrisi ampiamente, gettandogli le braccia al collo, lasciando che lui avvolgesse le braccia attorno al mio busto, ricambiando l'abbraccio.

«Tranquillo Lou, è tutto okay. Io sto bene, solo che credo dovresti chiedere scusa a Niall e non a me. Se lui è davvero interessato a me come dice, ha lui bisogno delle scuse, non io.» Annuii, stringendolo forte a me. «E comunque, non mi perderai mai, te lo prometto.» Sussurrai appena al suo orecchio.

«Ti voglio bene, Belle.» Sussurrò sorridendo, dandomi un bacio tra i capelli.

«Io me ne vado, non voglio più stare qui.» La voce di Niall riecheggiò alle mie spalle, aveva usato un tono abbastanza infastidito, quindi mi staccai da Louis, per evitare che se la prendesse con lui.

Lo seguii velocemente, prima che potesse salire in macchina.

«Niall, aspetta!» Urlai, correndo appena, fino ad arrivare davanti a lui, con il fiatone.

«Cosa c'è, Isabel? Cosa c'è ancora?» Si girò verso di me, incrociando le braccia al petto. «Volete baciarvi ancora davanti a me? Vai! Fate pure! Tanto a Niall non fotte un cazzo di Isabel. Niall Horan non può essere attratto e interessato da Isabel. Ma no, vai, tanto non mi dà fastidio che ti stia sempre così attaccato!» Sputò velenoso. «Perché cazzo, Isabel, credi che lui possa essere interessato a te ed io no? Sarò stronzo, ma sono sempre capace di provare qualcosa, non credi?» Alzò leggermente il tono di voce, guardandomi negli occhi.

Non riuscivo a trovare le giuste parole per rispondere alle sue domande. Era vero quello che diceva, perché non credevo che lui potesse essere interessato a me? Infondo aveva dei sentimenti anche lui.
Eppure era proprio lui che riusciva a farmi mancare il respiro, anche solo guardandomi.

Ancora non riuscivo a trovare qualcosa da dire, quindi lui visto la scena muta, scosse la testa e mi diede le spalle, aprendo la macchina.
Mi avvicinai a lui, facendolo voltare verso di me, gli presi il viso tra le mani e feci sfiorare le nostre labbra, prima di premerle del tutto sulle sue e iniziare un bacio lento.

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