Chapter sixty-two
Incrocio quei profondi occhi verdi, che sono colmi di emozioni contrastanti. I ricci gli ricadono in modo disordinato sulla fronte, madida di sudore. Una goccia di sangue gli scorre dalla spaccatura che ha sul sopracciglio destro, lungo la guancia. Il suo respiro è affannoso e per qualche strano motivo, lo è anche il mio. Non è la stanchezza della corsa, ma qualcosa di diverso. Di più intenso. Un macigno preme sul mio petto, mentre il cuore batte all'impazzata. La sensazione negativa di cui parlavo questa mattina con Sam si fa sentire ancora più forte, tanto da farmi capire che quel qualcosa di brutto è arrivato.
Sposto lo sguardo sull'uomo accanto a lui, mio padre. I suoi occhi azzurri, sono identici a quelli di mio fratello. Il viso ben delineato e le labbra piene lo rendono molto attraente. Un ciuffo di capelli biondi gli copre leggermente la visuale, ma riesco a vedere ancora un po' di gel tra quei capelli scompigliati, molto probabilmente a causa della lite che da poco si è interrotta. È un uomo bello, alto e dal suo completo elegante deduco che abbia anche un certo stile. Trasuda potere, ricchezza e strafottenza.
«Hai capito bene, purtroppo» mio fratello risponde alla mia domanda, risvegliandomi dallo stato di trance nel quale ero caduta.
«E che cosa è venuto a fare?» continuo a parlare con Jack, come se lui non ci fosse.
«Chiedilo a Travis» afferma con astio.
«Travis?» chiedo incredula, incrociando i suoi occhi ora terrorizzati.
Che cosa c'entra lui con mio padre?
«Becks, posso spiegarti tutto» sussurra, avvicinandosi.
«Sì, spiegagli che lurido pezzo di merda sei» sputa mio fratello.
«Io non ci sto capendo niente» ammetto, nella confusione più totale.
«Rebecca, bambina mia» si intromette mio padre, facendomi spostare l'attenzione su di sé «Quanto ti sei fatta bella» continua, con voce tremante.
«È davvero la prima cosa che ti viene in mente da dirmi, dopo essere sparito per anni?» ringhio furiosa.
Improvvisamente tutta la rabbia che ho represso dentro di me a causa sua, esplode in un solo colpo.
«Non è così bambina mia, non è così» si lamenta, raggiungendomi. O almeno è quello che avrebbe voluto fare, ma Travis lo blocca prima che sia troppo vicino a me.
«Non ti azzardare» lo minaccia, facendomi da scudo con il suo corpo.
«Voi due vi conoscete?» domando, sorpassandolo e posizionandomi tra i due.
Ma che cazzo sta succedendo qui?
«Sì» rispondono entrambi.
«Che cosa vuoi da me?» continuo, rivolgendomi all'uomo che mi ha generato.
Sì, perché lui è solo quello. Solo un donatore di sperma. Non è mai stato altro, e mai lo sarà.
«Sono venuto qui per farti conoscere tutta la verità» i suoi occhi mi trasmettono sincerità, ma come faccio ad esserne sicura se nemmeno lo conosco?
«E sentiamo, quale sarebbe questa verità?» ribatto, incrociando le braccia al petto.
«Non vi ho mai abbandonati, mai» si sofferma sull'ultima parola, guardando prima me e poi mio fratello.
«Mi stai prendendo per il culo?» commento, facendomi sfuggire una risata nervosa.
«No bambina mia, è la verità» riprende a parlare, buttando tutto fuori «Ho provato ad avere contatti con voi dopo che me ne sono andato, ma vostra madre e i vostri nonni non me l'hanno permesso».
«Avranno avuto i loro buoni motivi» lo interrompo, prendendo le loro difese «E comunque, ormai è troppo tardi per i sensi di colpa».
Se quello che dice è vero, pretendo di sapere la verità. Più tardi chiamerò la mamma, per chiederle delle spiegazioni a riguardo.
«Non è mai troppo tardi» mormora, con un filo di voce.
«Invece sì, è fottutamente tardi» gli vomito contro tutto il dolore che mi ha causato «Non c'eri quando la mamma faceva i doppi turni per mantenerci. Non c'eri quando Jack ha dovuto farmi da padre. Non c'eri alle feste, alle recite, quando avevo la febbre. Non c'eri né per le cose belle, né per le cose brutte» il mio petto si alza e si abbassa a causa di tutte le emozioni che si susseguono in me, ma continuo senza sosta «In tutti questi anni non ci sei mai stato e se pensi che ora bastino delle ridicole scuse per mettere tutto apposto, ti sbagli di grosso. Nulla potrà mai indurmi a perdonare le tue scelte, perché la verità è che la tua è stata una scelta. Hai scelto di sparire per sempre dalle nostre vite e ora non puoi tornare e pretendere che vada tutto bene, che si faccia finta di niente, perché non sarà mai così. Non per me almeno!» guardo mio fratello negli occhi e capisco che ho dato voce anche ai suoi pensieri.
Come osa solo pensare che sarebbe bastato così poco per recuperare tutto ciò che si è perso? Per cancellare la sofferenza che ci ha accompagnato per anni? Sto avendo la riprova che la mamma ha sempre avuto ragione, quest'uomo è davvero uno stronzo!
«Ora smettila di provare a impietosirmi con tutte queste cazzate e dimmi realmente perché sei qui» aggiungo, mettendo fine a questo ridicolo teatrino.
«Per proteggerti» confessa, senza troppi giri di parole.
«Da cosa?» domando irritata.
«Da lui» indica Travis al mio fianco.
«Tutto questo è veramente ridicolo» rido per ciò che ha appena detto, ma il mio sorriso scompare nell'istante in cui vedo l'espressione seria di mio fratello «Che cazzo sta dicendo?» mi volto verso il mio fidanzato, con un'enorme punto interrogativo stampato sulla faccia.
«Come ti ho detto prima, posso spiegarti tutto» tenta di gestire con calma la situazione, ma qualcosa mi dice che non andrà a finire bene.
«A quanto pare, non sono l'unico ad aver fatto delle scelte sbagliate» ridacchia mio padre, mandando Travis su tutte le furie.
«Chiudi la bocca prima che ti faccia cadere tutti i denti» lo minaccia, serrando i pugni.
«Avanti Travis, racconta a Becky del tuo piccolo segreto» lo stuzzica Jack, camminando verso di noi.
Allora Louis aveva ragione, Travis mi sta davvero nascondendo qualcosa. Purtroppo, il mio presentimento non era sbagliato.
«Travis, che cosa devi dirmi?» la paura si fa strada dentro di me, mentre gli pongo questa domanda.
«Ti giuro che all'inizio non ne sapevo niente» comincia, ma viene nuovamente interrotto da mio fratello.
«Stronzate, hai sempre saputo tutto! È per questo che ti sei avvicinato a lei!» grida, non riuscendo più a trattenersi.
«Travis...» sussurro, mentre un'orribile pensiero si forma nella mia mente.
«Diglielo» continua Jack «Digli perché per la prima volta in vita tua hai deciso di intraprendere, con un ragazza, una relazione che vada oltre il sesso» lo raggiunge, posizionandosi di fronte a lui «Diglielo, o sarò io a farlo!»
«Non aspettavi altro, vero?» questa volta è Travis ad urlare, mentre spinge il suo migliore amico all'indietro.
«No, io ti avevo avvisato di stare lontano da lei» ricambia la spintonata «Ma la verità è che tu ami solo te stesso. Prima di tutto ci sei tu e poi tutti gli altri. Purtroppo, però, hai giocato con la persona sbagliata!» gli tira un pugno in pieno viso e corro a dividerli, prima che si ammazzino.
«Vi prego, ditemi che cosa sta succedendo» li supplico.
«Travis si è messo con te solo per fare un dispetto a nostro padre» le parole di Jack mi lasciano di stucco.
Acciglio immediatamente lo sguardo, non capendo. Torno a guardare Travis, che ha il capo chino. Lo tiro all'insù, incatenando i miei occhi ai suoi. Sono lucidi, come se stesse per piangere e la cosa mi rende molto nervosa.
«Credo di non aver capito» mormoro, con il cuore in gola.
«Tuo padre è il compagno di mia madre» confessa, colpevole e consapevole del dolore che mi sta per procurare.
Allontano immediatamente le mie mani dal suo viso, come se tutto ad un tratto scottasse.
Davanti ai miei occhi rivivo una scena ben precisa. Eravamo noi due sul tetto e lui mi confidava qualcosa di sua madre. Il compagno le aveva chiesto di sposarla e aveva minacciato Travis di allontanarlo da lei. Lui gli aveva promesso che l'avrebbe fatto soffrire, distruggendo la cosa che più amava al mondo. Ma nonostante tutto, continuo a non capire.
Cosa c'entro io con lui?
«Sei tu Becks, sei tu la cosa alla quale tiene di più al mondo» Travis risponde alla mia domanda, come se mi avesse letto nel pensiero «Tutto ciò che ha detto, è la verità».
Lo guardo con gli occhi spalancati, mentre tutto inizia a prendere forma. Sento un noto alla gola che mi blocca il respiro e le ginocchia che non smettono di sbattere l'una contro l'altra. Improvvisamente ogni cosa attorno a noi sparisce, ci siamo solo io e lui.
«T-tu volevi distruggermi?» balbetto.
«No. Cioè sì, ma era prima di conoscerti» si corregge, come se cambiasse qualcosa.
«Perché?» è l'unica cosa che riesco a dire, mentre la fiaba che avevo costruito nella mia mente si rivela solo un'enorme bugia.
Travis non risponde, continua semplicemente a guardarmi in silenzio.
«Perché tu ottieni sempre ciò che vuoi, vero?» aggiungo, ripetendo una frase che mi diceva spesso all'inizio e solo ora ne comprendo il vero significato «Io ti ho dato tutta me stessa Travis, ti ho dato il mio cuore» trattengo le lacrime che minacciano di uscire.
Ripercorro con la mente tutti i momenti passati insieme. Il nostro primo bacio sul tetto, la sorpresa sulla spiaggia, il luna park, la baita. E ancora, la nostra canzone, il tatuaggio, le nostre promesse. È stato tutto finto, tutto progettato per arrivare ad un unico scopo. Ferire, per non essere ferito.
«Era tutto finto» arrivo ad una triste consapevolezza, che mi spezza il cuore in due.
«No Becks, non lo è mai stato» questa volta è lui a prende il mio viso tra le sue mani «Te lo giuro, ho mandato il piano a puttane nell'esatto momento in cui ho capito di amarti» sussurra talmente piano che faccio quasi fatica a sentirlo.
Stento a credere che sia questa la prima volta che dice di amarmi. E questo, non fa altro che farmi sentire ancora più disgustata da lui, ma soprattutto dal suo comportamento.
«Tu non sai neppure che cosa significhi amare un'altra persona» prendo le distanze da lui, rivolgendogli un'espressione schifata.
«Sì che lo so, me lo hai insegnato tu» afferma, disperato «Lo so che ho sbagliato Becks, ma possiamo superarlo. Io e te, ricordi?» prova a toccarmi, ma lo scanso.
«Io e te non esiste più Travis, hai rovinato tutto!» scuoto la testa, camminando all'indietro.
Si sente perso, lo capisco da come mi guarda, e probabilmente è anche terrorizzato dall'idea di perdermi. Lo sono anche io, e ciò che sente in questo momento non è per niente paragonabile a ciò che sto provando io. Mi ha usata, mi ha tradita, ferita e fatta a pezzi. Si è preso ogni cosa, per poi svuotarmi e non lasciarmi più nulla su cui aggrapparmi.
«Me l'avevi promesso» riesce ad afferrare il mio polso, per poi avvicinarmi a sé «Mi avevi promesso che avresti scelto me, a qualsiasi condizione».
Ora comprendo perfettamente il perché di quella promessa e mi viene la nausea al solo pensiero di come abbia studiato ogni cosa nei minimi dettagli.
«Anche tu avevi promesso che non mi avresti spezzato il cuore» gli ricordo «A quanto pare, nessuno dei due è bravo a mantenere le promesse» mi libero dalla sua presa, correndo verso camera mia. Sorpasso Jack e mio padre che hanno assistito a tutta la scena, senza proferire parola. Raggiungo la mia stanza e mi ci chiudo dentro, prima che arrivi anche lui.
«Becks, ti prego» batte un pugno contro la porta «Io... io ti amo» questa volta non ha paura di dirlo, si sta giocando il tutto per tutto.
«È troppo tardi Travis, è troppo tardi» bisbiglio, mentre lascio che le lacrime scorrano senza sosta sul mio viso.
Tutta la forza che sono riuscita ad avere fino a questo momento, scompare in un batter d'occhio. Scoppio in un pianto disperato, mentre lo sento colpire ancora contro la mia porta. Scivolo sul pavimento, coprendomi le orecchie con le mani per non sentirlo più. E vorrei che fosse così facile anche per il mio cuore, ma purtroppo non c'è cosa che possa zittire, alleviare o far scomparire tutto il dolore e la delusione che sto provando.
Recupero il mio cellulare e faccio partire una chiamata verso l'unica persona che sarà in grado di aiutarmi in questo momento. L'unica di cui abbia veramente bisogno. Dopo un paio di squilli, finalmente risponde.
«Ehi» mi saluta, con un'entusiasmo che mi da il voltastomaco.
«Sam, sto tornando a casa».
#Spazio autrice 🌹🖤
Ed eccoci all'ultimo spazio autrice di questa storia. Siamo, purtroppo, giunti al termine di questa lunga e intensa avventura. Questo finale è terribile, lo so, ma non avevo scelta. Tanto sapete che presto la storia continuerà. Per ora, vi aspetto su Instagram con il box delle domande. Mi raccomando, andate a leggere il capitolo dei ringraziamenti. Vi voglio bene!
-Juls.
Profilo Instagram della storia: juls.stories
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