Chapter forty-two
«Ci sentiamo più tardi» saluto Travis, prima di uscire dalla sua auto.
«A più tardi piccola» afferra il mio mento, avvicinandomi di più a sé.
Le nostre labbra si incontrano, dando vita a un bacio passionale. Stringo i suoi ricci tra le dita e lo sento catturare il mio labbro inferiore tra i denti, mordicchiandolo con forza.
«Va via prima che decida di scoparti qui, davanti a tutti!» esclama sulle mie labbra.
Stringo istintivamente le cosce, percependo un calore nel mio basso ventre. Il solo immaginare ciò che ha appena detto mi manda in estasi.
«Mmhh» mugolo, non del tutto contraria alla sua proposta.
«Sono serio Becks, tra poco mi scoppierà il pantalone per quanto ce l'ho duro» accarezza le mie labbra ormai gonfie, mentre poso una mano sulla sua erezione.
«Cosa mi stai facendo?» chiedo con tono bisognoso «Sto diventando dipendente da tutto questo».
Prima di lui, i piaceri carnali non erano essenziali per me. Con il mio ex fidanzato, meno lo facevamo e meglio era, ma con Travis è totalmente diverso. Ho la necessità di sentire le sue mani sul mio corpo, il suo respiro contro la mia pelle, ma soprattutto ho il continuo bisogno di sentirlo dentro di me. Ed è una cosa che mi fa sentire così sporca, ma ormai non posso più farne a meno.
«Questo succede quando si fa del buon sesso» risponde, emettendo una risata roca.
«Ti piace davvero quello che facciamo?» domando, lasciando che le mie insicurezze prendano il sopravvento «Insomma, io non ho tutta questa esperienza e tu...» vengo interrotta dal suo sguardo ammonitore.
«Ma come te lo devo far capire che mi piaci così come sei?» mormora esasperato «Non c'è nulla che cambierei di te, nemmeno il tuo farti tremila complessi al minuto quando non ne hai proprio bisogno».
Abbasso lo sguardo imbarazzata, ma lo rialzo non appena lo sento pronunciare delle parole che riempiono il mio cuore di gioia.
«È te che voglio, solo te».
Affondo nuovamente le mie labbra sulle sue, trasportandolo in un bacio carico di amore.
È questo quello che c'è tra da noi? Il sentimento che sento scoppiare in me ogni volta che stiamo insieme, è amore? Non lo so, non so ancora dare delle risposte a queste domande, ma so che quello che sto iniziando a provare per lui è un qualcosa di talmente forte e totalizzante che a volte mi spaventa.
«Ora devi davvero andare però» dice, distaccandosi leggermente.
«Ok» sbuffo «A dopo».
«A dopo» ripete, colpendo la mia natica mentre esco dall'auto.
Mi volto divertita, rivolgendogli il dito medio. Lui affonda i suoi incisivi nel labbro inferiore, alzando gli occhi al cielo. Lo saluto con la mano, dirigendomi verso l'ingresso del palazzo.
Raggiungo l'ascensore, arrivando in pochi secondi al decimo piano. Inserisco le chiavi nella serratura, aprendo la porta di casa. La chiudo alle mie spalle, mentre mi guardo intorno.
«Jack» provo a chiamare mio fratello, vedendo l'appartamento completamente vuoto.
Non ricevo nessuna risposta, così decido di andare a vedere se è in camera sua. Busso alla porta, prima di entrare.
«Ehi, ti stavo cercando» lo informo, vedendolo disteso sul letto «Sono appena tornata».
«Ciao» dice con un tono freddo, rivolgendomi uno sguardo veloce.
«Come va?» provo a chiedere, prendendo posto accanto a lui.
«Cosa volevi dirmi?» arriva subito al sodo.
Dal tono della sua voce capisco che è ancora arrabbiato con me. Faccio un respiro profondo, prima di ricominciare a parlare.
«Mi dispiace ok?» torturo nervosamente le mie mani «Stavo aspettando il momento giusto per dirtelo, ma tu mi hai preceduto» ripeto ciò che gli dissi quella sera.
«Mi avevi detto di aver capito il perché io ti volessi lontana da lui, ma a quanto pare non è così visto che ci sei finita a letto» sputa con disprezzo.
«Jack, ma che ti prende? Non mi hai mai trattato così... non penso di meritarmelo» sussurro con il cuore in gola, non capendo questo suo comportamento.
«Non ti riconosco più Becky» mormora, scuotendo il capo «Farti venire qui è stato uno sbaglio».
«Jack io penso che tu stia esagerando!» esclamo, stufa di come mi sta facendo sentire in questo momento «Non ho ucciso nessuno, sono semplicemente uscita con un ragazzo!»
«Non è un ragazzo qualunque Rebecca!» pronuncia il mio nome per intero, facendomi capire che è davvero arrabbiato «È il mio migliore amico, fidati, lo conosco abbastanza bene».
«Tu non lo conosci affatto» rispondo di getto «Quando stiamo insieme è un'altra persona» provo a fargli capire.
«Solo perché vuole infilarsi nelle tue mutande!» urla, facendomi sobbalzare «Perché cazzo non lo capisci che per lui sei come tutte le altre?»
«Perché non è così» rispondo timidamente, mentre la mia vista inizia ad appannarsi per le lacrime che minacciano di uscire da un momento all'altro.
E se fosse la verità? Se Jack avesse ragione?
«Vedrai, non appena si sarà stancato di te ti scaricherà senza pensarci due volte» continua, convinto di ciò che sta dicendo.
«Siamo sempre stati io e te contro tutto e tutti, perché ora fai così? Perché mi stai abbandonando anche tu?» chiedo, scoppiando in un pianto disperato.
Resta in silenzio a fissarmi, indeciso su cosa dire o fare. Ultimamente non abbiamo fatto altro che scambiarci parole pesanti l'una contro l'altro, ma oggi dai suoi occhi percepisco che qualcosa tra di noi è cambiato. Mi si spezza il cuore se penso che il magnifico rapporto che avevamo è stato distrutto a causa mia. Certo, anche lui ha sbagliato nei miei confronti, ma è successo tutto perché non gli ho dato ascolto.
Ho sempre lasciato che mi proteggesse, fidandomi cecamente di ciò che mi diceva, perché sapevo che lo faceva per il mio bene, ma questa volta ho deciso di seguire il mio istinto, ignorando le raccomandazioni e le preoccupazioni di mio fratello. Me ne pento? Assolutamente no, rifarei tutto da capo. Magari, però, ne parlerei prima con Jack. Perderlo è sempre stata la mia paura più grande e oggi, purtroppo, sta accadendo realmente.
«Mi dispiace Jack» bisbiglio tra un singhiozzo e un altro «Mi dispiace di essere una continua delusione».
«Becky...» prova a dire, ma lo interrompo.
«No, hai ragione, è tutta colpa mia» affermo, gesticolando senza senso «Ho sbagliato a mettere me stessa al primo posto» continuo senza sosta «Ho sbagliato a pensare di poter essere veramente felice per la prima volta in tutta la mia vita» le parole escono dalla mia bocca senza che ne abbia il controllo «Sono un fottutissimo disastro».
Scatto dal letto, uscendo dalla sua camera il più velocemente possibile. Lo sento chiamarmi alle mie spalle, ma mi chiudo velocemente nel bagno, scivolando sul pavimento freddo. Mi compro la bocca con le mani, provando a soffocare i singhiozzi che si susseguono uno dopo l'altro. Il mio sguardo cade sul water e sento quella vecchia sensazione impossessarsi del mio corpo. Il richiamo è talmente forte che senza rendermene conto, sono in ginocchio davanti a esso, con le mani sulla tavoletta. Fisso, come ipnotizzata, l'acqua al suo interno mentre la vocina nella mia mente prova a riportarmi alla realtà.
«Se ci ricadi, non riuscirai più a tornare indietro» prova a dissuadermi da quella idea che prende sempre più forma nella mia mente «Non è una cosa che riesci a controllare, lo sai» provo a concertarmi su ciò che mi dice, ma la sento sempre più lontana «Ricordati delle parole di Travis, sei più forte di quello che pensi».
Ormai, però, è troppo tardi. Percepisco una sensazione di nausea, mentre le mie dita sono in fondo alla mia gola intente ad arrivare sempre più in profondità. Dei brividi corrono lungo la mia schiena, mentre intravedo la pelle d'oca formarsi sulle mie braccia. Sento il battiti del mio cuore accelerare e i muscoli dei miei addominali contrarsi energicamente. Nel giro di pochi minuti svuoto tutto il mio stomaco e assieme a esso anche la mia anima. Asciugo le goccioline di sudore comparse sulla mia fronte e lascio ricadere la testa all'indietro, appoggiata con le spalle al vetro della doccia. Provo a regolarizzare il mio respiro, mentre ripenso a ciò che è appena successo.
Non riesco a nascondere la sensazione di sollievo che sto provando in questo momento, mi era mancata così tanto. È incredibile come una cosa così sbagliata, mi faccia stare così bene. Ricordo che all'inizio lo facevo solo per placare i sensi di colpa per tutto ciò che mangiavo, ma lentamente è iniziato a diventare un'abitudine per spegnere tutto ciò che mi faceva stare male. Ci sono ricaduta di nuovo, ne sono consapevole, ma questa volta sarà diverso. So che non succederà più, è stato solo un momento di debolezza... o almeno lo spero!
#Spazio autrice 🌹🖤
Troppe emozioni contrastanti in questo capitolo, non trovate? Pensate sia giusto il comportamento di Jack? Rebecca ha perso il controllo a causa di ciò che gli ha detto Jack e ha ceduto, permettendoci ci capire un po' di più del suo passato. Cosa ne pensate di questo capitolo? Spero che vi sia piaciuto, aspetto tanti vostri commenti. A presto! :)
-Juls.
Profilo Instagram della storia: juls.stories
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