Chapter forty-six

⚠️ATTENZIONE⚠️
Questo è l'altro capitolo che avevo momentaneamente rimosso durante la revisione. L'ho modificato, quindi vi invito a rileggerlo. Buona lettura! ❤️

Continuo a fare zapping comodamente distesa sul divano. Non ho fatto praticamente niente per tutta la giornata. Jack non si è proprio fatto vivo e questo suo essermi così distante mi sta facendo stare tremendamente male. Non vedo l'ora di parlare con Travis, per capire se ci siano delle novità. Il telefono squilla dall'altro lato del divano e mi allungo per prenderlo.

«Ehi straniera!» esclama Chloe.

«Ehi» la saluto, ritornando nella posizione di poco fa.

«Quindi... niente più Revis?» domanda.

Quel nomignolo, l'avevo quasi dimenticato!

«Beh, diciamo che sono cambiate delle cose da ieri sera» affermo, arricciando una ciocca di capelli al dito, con lo sguardo perso nel vuoto.

«Lo sapevo, raccontami tutto!» continua entusiasta.

Le riassumo brevemente la sorpresa di Travis, confidandole anche le mie perplessità su ciò che succederà stasera.

«Viviti il momento Becky» mi suggerisce «È vero, le cose tra di voi sono state complicate sin dall'inizio, ma è dal caos che nasce ogni cosa».

Rifletto su ciò che appena detto e una confessione sfugge dalle mie labbra «C'è stato un momento in cui ho pensato di amarlo».

Ripercorro con la mente le parole che ci scambiammo in macchina, quella mattina, di ritorno dalla baita. A quella sensazione di sicurezza che mi trasmetteva semplicemente guardandomi negli occhi. Ai giorni precedenti, alle cose dette, ma soprattutto a quelle che non abbiamo mai avuto il coraggio di dirci, ma che abbiamo capito comunque, semplicemente stando in silenzio l'uno accanto all'altra.

«Ascolta ciò che dice il suo sguardo e saprai cosa fare» sussurra.

Sto per risponderle, ma vengo interrotta dal rumore delle chiavi che girano nella serratura della porta.

«Ti devo lasciare» la informo.

«Ok, ci sentiamo dopo» risponde.

«Chloe...» bisbiglio «Grazie».

«Figurati, ti voglio bene».

«Anche io».

Stacco la chiamata e contemporaneamente vedo entrare Travis in casa, con delle buste contenenti del cibo d'asporto.

«Stai ancora così?» chiede, scrutando il mio outfit.

Abbasso gli occhi su di esso, ammirando il mio meraviglioso pigiama con sopra un ippopotamo in tutù.

«Cosa c'è che non va?» domando a mia volta.

«Uno, ti ricordo che abbiamo una cena» mi rivolge un sorriso che mi lascia senza fiato «Due, quel pigiama è orrendo» continua, lasciando sul tavolo le buste che ha tra le mani.

Mi alzo in piedi, appoggiando le mani sui fianchi «Uno, il mio pigiama è bellissimo» lo imito «Due, non sei mica il mio fidanzato che mi devo mettere in tiro per te» gli lancio uno sguardo di sfida.

«Non mi provocare, piccola» mormora, raggiungendomi «Ti ricordo che ottengo sempre quello che voglio».

È talmente vicino che sento il suo profumo invadermi le narici. Il mio cuore batte all'impazzata quando il suo sguardo si sposta dai miei occhi alle mie labbra. Ancora una volta sta avendo il controllo su di me e la cosa non mi piace affatto.

«Non questa volta, Malone» ribatto, alzando il mento per far trasparire una sicurezza che non c'è.

Mi volto e vado via, percependo il suo sguardo su di me. Mi chiudo velocemente nella mia stanza, cacciando dei respiri profondi per provare a calmarmi.

Stasera dovrò essere abbastanza forte da non cedere alle sue provocazioni. So che sarà difficile, a tratti impossibile, ma non voglio ripetere gli stessi errori. Tutto ciò che faremo sarà chiarire, per poi chiudere definitivamente ogni tipo di rapporto.

Mi cambio, indossando un semplicissimo vestitino azzurro. Raccolgo i capelli in una treccia e ritorno di là da lui.

L'appartamento è illuminato dalle sole luci che provengono dall'esterno, dall'enorme vetrata. C'è una leggera musica in sottofondo, mi volto verso la cucina e vedo il tavolo illuminato da due candele, posizionate al centro di esso. Ai lati ci sono diverse vaschette d'asporto che contengono del sushi. È apparecchiato tutto nei minimi particolari. Ci sono due tovagliette rosse, con sopra dei piatti rettangolari. Ai lati ci sono delle bacchette cinesi, posizionate su un tovagliolo e delle piccole ciotoline con all'interno della salsa di soia.

Ma come ha fatto a preparare tutto nel giro di pochi minuti?

«Non è un po' troppo romantico?» domando, guardandomi attorno.

«Mi sono ricordato che tempo fa tuo fratello mi disse che adoravi il sushi, così ho pensato di ordinare qualcosa per stasera. Spero di aver preso tutto ciò che ti piace» afferma, evitando la mia domanda.

Ma da quando è così impacciato? Stento quasi a riconoscerlo!

Lo raggiungo, osservando ciò che ha ordinato. Ci sono gli uramaki, i California roll, gli hosomaki e anche i nigiri.

«È tutto perfetto Travis» lo rassicuro.

Mi rivolge un sorriso e ci accomodiamo al tavolo «Sei sicura? Ti piace tutto ciò che ho ordinato?»

«Sì mi piace tutto, tranquillo» annuisco.

Lo osservo attentamente, mentre prende le bacchette da sopra al tovagliolo e le posiziona tra le sue dita. Si allunga a prendere un nigiri, lo bagna nella salsa di soia e se lo porta alla bocca. Lo seguo, prendendo un California roll.

«Ti volevo ringraziare per ciò che hai in organizzato per me oggi» gli dico, prima di portare il roll alla bocca «Ma ovviamente sai anche tu che non ha molto senso dopo quello che è successo tra di noi».

«Lo so, sono qui per spiegarti tutto».

«Bene, sono tutta orecchie» lo invito a parlarle.

Gioca nervosamente con le bacchette, cercando le parole giuste da dire.

«A volte la rabbia dentro di me è talmente intensa che riesco a spiegarla solo con il silenzio» comincia «Non mi sono allontanato per ferirti, non lo farei mai di proposito, te l'ho già detto questo» mi guarda negli occhi, per farmi capire che è sincero «Sono successe delle cose negli ultimi giorni che mi hanno fatto perdere il controllo e non volevo che il mio dolore ricadesse su di te».

«Questa non è una giustificazione Travis» lo interrompo «Tu sei andato oltre al semplice silenzio. Hai avuto rapporti con altre ragazze, mi hai ferita ingiustamente, dicendomi delle cose orribili».

«Lo so cazzo, lo so» ringhia, ma capisco che il nervosismo che sta provando è rivolto a se stesso «Non so come spiegartelo Becks, ma vedi, io ti volevo ancora prima di conoscerti».

Lo guardo accigliata, ma lui mi fa segno di ascoltare ciò che ha da dirmi.

«Prima di te cercavo qualcosa, ma non sapevo cosa. Sono stato con tantissime ragazze, non lo nego, ma mi è sempre mancato qualcosa. C'è sempre stato un vuoto dentro di me, una mancanza che non potevo capire, ma soprattutto che nessuno riusciva a colmare. Ma poi all'improvviso sei arrivata tu, con la tua timidezza e la tua irritante curiosità. Il tuo vedere qualcosa in me che non c'è e che mai ci sarà, perché l'amore non esiste per uno come me che è sempre stato senza. Io non credo in tutte quelle stronzate che vengono scritte nei romanzi d'amore o che si vedono nei film. Sono l'opposto di quello Becks, sono un mix di cose negative. Ma quando sono con te, ogni cosa è diversa. Mi mandi fuori di testa e sei l'unica che riesce a colmare le mie mancanze e sei continuamente nella mia mente. E ti giuro che non esiste prigione peggiore di un pensiero fisso che non va via» sbuffa, facendo trasparire la difficoltà che sta avendo nel confidarsi con me «Tutto questo per me è nuovo, ma voglio fare seriamente con te. Ho solo bisogno di un po' di tempo per capire come funziona... ci tengo a te Becks, davvero».

Resto sorpresa da questa sua confessione, non mi aspettavo che si aprisse con me. Tutto ciò che ha detto è esattamente ciò che provo anche io, ma queste sue parole non fanno altro che mandarmi ancora di più in confusione.

«Grazie per esserti aperto con me, ma soprattutto per la tua sincerità» affermo, continuando a sostenere il suo sguardo «Ma io non so cosa pensare Travis...» confesso «Insomma, non è la prima volta che mi dici cose che per me sono molto importanti e che mi spingono in una determinata direzione e poi ti rimangi tutto, facendomi sentire una stupida a credere in un qualcosa che tu mi hai spinto a pensare».

«Lo so, hai perfettamente ragione, ma non lo avevo ancora capito» si sistema i piccoli ricci che gli sono ricaduti sulla fronte.

«Che cosa?»

«Che avevo bisogno di te nella mia vita» sussurra debolmente, come se ciò che sta dicendo lo facesse stare male «Tu mi rendi una persona migliore Becks».

Dischiudo le labbra pronta a dire qualcosa, ma le richiudo quando lo vedo alzarsi improvvisamente, per avvicinarsi alla radio. Stanno trasmettendo Stay di Rihanna. Travis alza il volume e viene verso di me.

Mi porge una mano e attende che io posi la mia sulla sua. Sposto lo sguardo tra lui e la sua grande mano, indecisa su cosa fare. Alla fine accetto e ci dirigiamo verso il salone. Mi attira a sé e iniziamo a ballare sulle note di questa dolce melodia. Appoggio la testa sul suo petto e continuiamo a muoverci lentamente. Riesco a sentire il suo cuore battere. Chiudo gli occhi e mi lascio andare, mentre lui mi accarezza delicatamente la schiena. Restiamo così, l'una tra le braccia dell'altro, godendoci semplicemente il momento. Proprio come aveva detto Chloe.

So che è completamente sbagliato, ma non posso negare che mi fa stare tremendamente bene.

Travis mi stringe ancora di più tra le sue braccia e inizia a cantare, sussurrando ogni parola con la sua voce roca e profonda che lo rende irresistibilmente sexy.

«Oh now, tell me now, tell me now, tell me now you know
Not really sure how to feel about it
Something in the way you move
Makes me feel like I can't live without you
It takes me all the way
I want you to stay»

Alzo la testa verso di lui, per poterlo guardare meglio. I suoi occhi sono fissi nei miei, mi ci perdo completamente. Fa strofinare i nostri nasi e il mio sguardo cade sulle sue labbra. Sono così vicine alle mie e tutto ciò che vorrei in questo momento è poterlo baciare, ancora una volta. Diminuisce ancora un po' la distanza tra di noi, come se mi avesse letto nel pensiero.

«Allora, cosa fai... resti?» le nostre labbra si sfiorano, mentre non distoglie i suoi occhi dai miei.

Continuo a sostenere il suo sguardo senza parlare. Ascolto la canzone in sottofondo, soffermandomi su ogni singola parola. Ed è proprio così che mi sento in questo momento. Non so bene cosa provo per Travis, ma c'è un qualcosa di talmente forte e incontrollato tra noi due che mi fa sentire come se non potessi vivere senza di lui.

«Io... io non lo so Travis» ammetto.

«Vieni con me» si allontana, intrecciando le nostre mani.

«Dove andiamo?» chiedo confusa.

«Dove tutto è iniziato».











#Spazio autrice 🌹🖤
Ho amato scrivere questo capitolo, penso che se ne sia aggiunto un altro alla mia lista dei preferiti! E spero che sia lo stesso anche per voi. Dove pensate che la porterà Travis? Credete a ciò che le ha detto? Ovviamente questa è solo la prima parta, la seconda la leggeremo nel prossimo capitolo. Ci sono ancora tante cose da spiegare! Anyway, ho visto che ci sono nuove persone che stanno seguendo la mia storia e questo non potrebbe rendermi più felice. Voglio ringraziare tutti voi per seguirmi sempre, anche coloro che ci sono, ma non si fanno sentire. Vi voglio un mondo di bene e come sempre, aspetto di sapere cosa ne pensate di questo nuovo capitolo sia qui che su Instagram. A presto! :)

-Juls.

Profilo Instagram della storia: juls.stories

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