Capitolo 4. "Nuovi incontri"

Non tutto va spiegato,
molte cose vanno capite.

Ieri sera mi sono fatta coraggio e sono uscita dal cespuglio andando con cautela fuori da quel bosco pauroso.

Non credo che ci metterò più piede.

Odio ammetterlo ma infondo ieri sera non è andata male con quel ragazzo, mi sarei aspettata di peggio conoscendomi.

Adesso stiamo facendo colazione dentro il nostro camper, mi sono svegliata tardi stamattina, ma per fortuna non sono stata l'unica dormigliona. «Quindi che cosa avete fatto ieri sera?». Ci chiede mio padre curioso osservando me e mio fratello mangiare.

Per questa mattina mia madre ha preparato delle squisite pancake che io ho insaporito ancor di più con del miele.

Mia madre è mio padre sono dei genitori abbastanza curiosi, Owen odia stare in casa per questo, non gli va di raccontare sempre ciò che fa. «Niente papà, siamo andati a fare una passeggiata e basta». Dice per la seconda volta.

Prima mia madre e adesso lui.
Sempre con le solite domande.
Ovviamente mio fratello non gli dice la verità, se i miei genitori scoprissero che mi ha lasciato da sola con un ragazzo non lo farebbero uscire più. Soprattutto perché mi ha lasciata per andare a stare con la sua amichetta Reese.

Dopo aver finito di mangiare vado a mettermi il costume; un bikini a fascia rosso.

Oggi non starò sopra l'amaca a poltrire, preferisco prendere un po' di sole e stare sulla spiaggia, mi piace il sole sulla pelle.
Inizialmente opto per una passeggiata in riva al mare, stare un po' da sola mi farà bene.

Guardo le conchiglie trascinate dal mare sulla spiaggia, sono bellissime, il mare mi ha sempre affascinato per questo. Nel frattempo noto anche le persone voltate verso di me che mi seguono con gli occhi, ho voglia di entrare nel camper ma devo riuscire a resistere, almeno posso dire di averci provato.
Ieri sera ho pensato più volte a ciò che mi ha detto Mike, quel ragazzo mi sembrava così spensierato che provavo invidia per lui.

Oggi comunque c'è abbastanza sole, non mi sono messa la crema solare perché avevo pensato che senza di essa mi sarei abbronzata subito e invece credo proprio che mi brucerò visto che ho la pelle molto chiara.
Vedo un ombra che si avvicina ai miei piedi, non è sicuramente la mia.
Alzo lo sguardo e vedo un ragazzo di fronte a me. Ha i capelli castani con qualche riflesso più chiaro sul ciuffo e occhi nocciola tendenti al verde, queste sono le prime cose che noto di lui. «Ehi!», mi sorride fermandosi di fronte a me. «Come mai una ragazza bella come te cammina tutta sola in spiaggia?».

Mi fermo anch'io, non credo che possa fare qualcos'altro.
Lo guardo in modo riluttante dalla testa ai piedi. «Scusa, ci conosciamo?». Chiedo con tono antipatico.

Non ci posso fare niente, sono un po' scorbutica, soprattutto con certa gente.

Un altro ragazzo dietro di lui si sta avvicinando.
L'altro ha i capelli più chiari, occhi di un marrone scuro ed è più basso. «Richard dai! Pensavo scherzassi». Dice quest'ultimo.

Cosa ci faccio qui? 
Questo è un altro motivo per il quale non voglio uscire. «Te l'avevo detto che sarei andato da questa bella ragazza». Mi fa l'occhiolino.

Idiota, non si rende conto di quanto appare ridicolo agli occhi della gente. «Scusa, ma questa "bella ragazza" è mia». Dice qualcuno dietro di me.

Cavolo, da quanto i ragazzi spuntano così?

Mi volto e vedo Mike...
Ok, forse non ho capito bene ciò che ha detto allora. «Tua?». Chiede il ragazzo dagli occhi scuri facendo un piccolo sorriso. «Richard mi dispiace». Gli da una pacca al suo amico.

Gli do un'occhiata al ragazzo accanto a me e noto che mi fa l'occhiolino e curva leggermente le labbra verso l'alto. «Già... ti è andata male questa volta». Rispondo soddisfatta a "Richard".

I due ragazzi si allontanano un po' imbarazzati, soprattutto quello che ci ha provato con la sottoscritta.
La prossima volta prima di importunare qualcuno ci penserà due volte.

Mi giro verso Mike e incrocio le braccia al petto. «Cosa c'è? Mi segui perché hai paura che io possa perdermi?». Gli chiedo sorridendo.

Camminiamo entrambi lungo la riva verso il camper questa volta, non so nemmeno perché gli permetto di starmi vicina, forse non è male come credevo all'inizio. «Non ti stavo seguendo, ero solo andato a fare una passeggiata e quando ti ho vista da lontano ho pensato subito che ti servisse una mano e mi sono dato una mossa». Risponde sollevando le spalle.

Fingerò di crederci, ieri sono stata un po' antipatica con lui, adesso non vorrei dargli la conferma che sono veramente così rompipalle. «Cavolo, le spalle sembrano avermi preso fuoco». Mi lamento mordendomi il labbro inferiore per il dolore.

In più cominciano anche a bruciarmi i piedi adesso. «Non hai messo la crema?». Da una veloce occhiata alle mie spalle.

Scuoto la testa facendo un piccolo sorriso imbarazzato.
Sono stata una cretina, avrei dovuto metterla.

Lui è pieno di crema, infatti è diventato più bianco di quello che già è.
Sembra come un bambino neonato, quando le mamme mettono tanti strati di crema ai loro figli per non farli bruciare. «Che ne dici di fare una corsa verso il camper?». Gli chiedo con tono quasi di sfida.

Non mi risponde nemmeno e con un piccolo sorriso si mette a correre per primo, io lo seguo ed arriviamo finalmente a destinazione. Stranamente non c'è nessuno in giro, la cosa mi preoccupa un po'.
Prendo la mia crema e anche il telo mare, poi vado in spiaggia dove c'è già Mike disteso sopra la sabbia. «Sai che fine hanno fatto i miei genitori?». Gli chiedo posando il telo sulla sabbia.

Mi siedo sopra ad esso.
Per fortuna la spiaggia è pulitissima e non ci sono delle alghe o pietre in giro. «Sono andati con i miei genitori a fare la spesa, mentre Owen e Reese si sono andati a fare una passeggiata».

Praticamente mi hanno lasciata da sola con Mike, perfetto!

Adesso ho solo un problema.
Come metto la crema sulla schiena?
Cerco di allungare le braccia ma non ci riesco.
Sto impazzendo e sicuramente sembrerò una ritardata. «Hai qualche problema nel passare la crema? Sembri quasi una contorsionista per quello che stai facendo». Sorride guardandomi.

Sento già le mie guance arrossire, spero di non diventare un peperoncino. «No, va tutto bene». Fingo un sorriso.

Mi prende il tubetto dalle mani e mette un po' di crema sul suo palmo, passandomelo poi sulla schiena.
Sono abbastanza sorpresa, non me l'aspettavo. 
Sposto i miei capelli e me la faccio spalmare per bene. «Visto? Una mano non fa male a nessuno». Dice strofinandosi le mani forse per togliere i residui.

Non ho nemmeno il coraggio di guardarlo in faccia, sono tutta rossa. «Ok, grazie anche se ti avevo detto che non c'era bisogno». Rispondo.

Comincia un silenzio imbarazzante tra di noi, ne approfitto per potermi abbronzare un po'. Mi distendo e metto i miei occhiali da sole che avevo sopra la testa.
Con la coda dell'occhio vedo che Mike ha il suo cellulare in mano e si sta scattando delle foto, è davvero buffo. «Ti stai divertendo?». Sorride guardando me.

Cerco di mascherare il sorriso.
Pensavo che non mi vedesse! «Scusa, non volevo». Rispondo poggiando la testa sul telo.

Ho girato il viso dalla parte opposta per non guardarlo, ho già fatto troppe figuracce per oggi. «Dai! Non mi offendo mica». Lo sento ridere.

La sua risata mia fa venire dei brividi per tutto il corpo, è davvero piacevole. «Dove le pubblicherai adesso?». Chiedo voltandomi dalla sua parte con il viso.

Non che mi importi qualcosa, ma ho bisogno di mascherare l'imbarazzo che sto provando in qualche modo. «Una su instagram e l'altra su facebook. Vuoi farti una foto con me?».

Cosa?
Mi ha appena chiesto di farci una foto insieme? Vuole davvero la mia brutta faccia sul suo telefono?

Inizialmente lo guardo un po' incerta ma poi accetto.
Mi metto sul suo telo blu, a pancia in giù, mette la telecamera interna del suo telefono e scatta la foto.
Non è venuta male. «Che ne dici adesso di andarci a fare un bagno? Mi sto cuocendo». Mi propone.

Sono ancora accanto a lui... forse sarà meglio alzarmi. «Ok, andiamo». Accetto senza farmelo ripetere due volte.

Ci alziamo ed andiamo dentro l'acqua.
Per i miei gusti è davvero fredda, ma Mike sembra essere perfetta. «Ti vuoi immergere?». Mi chiede.

Non voglio diventare un ghiacciolo, magari più tardi quando l'acqua si riscalderà lo farò con piacere, ma per adesso no. «No, è troppo fredda per me». Dico coprendomi con le braccia.

Lui decide di buttarsi, ma nel farlo mi schizza tutta l'acqua addosso.
Lo so che non l'ha fatto apposta, ma poteva benissimo buttarsi in maniera normale invece di saltare.

Comincio a battere i denti dal freddo. «Britney, l'acqua non è male». Dice prendendomi il polso e portandomi con lui.

Scuoto la testa e cerco di fargli mollare la presa. «Mike dico sul serio, sento troppo freddo, preferirei uscire».

Ho anche la pelle d'oca. «Un po' d'acqua non ti farà male, una volta fuori non ne sentirai più freddo». Mi schizza piano l'acqua con la mano libera.

Cerco di pararmi ma lui aumenta sempre di più finché alla fine non decido di buttarmi, non mi avrebbe lascato andare se non l'avessi fatto. «Sei contento adesso?». Gli chiedo cominciando ad andare verso la riva mentre che lui mi segue.

Andiamo in spiaggia e ci distendiamo sui teli un'altra volta. «Lo sai che sei un po' stronzo?». Dico sorridendo.

Fa un sorrisino quasi soddisfatto. «Non dirmi che non è stato divertente». Ricambia il sorriso.

Ha delle gocce d'acqua che gli ricadono sulle ciglia e per un momento le osservo cadere sulla sabbia. «Rimani stronzo lo stesso». Gli faccio la linguaccia.

Personaggi ⬇️

Richard

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