In una qualunque città di provincia italiana, la vita di Giorgio si ripete sistematicamente, ogni giorno, allo stesso modo. Una vita sociale ormai quasi inesistente, una carriera professionale poco soddisfacente ed un sogno nel cassetto accantonato sono soltanto un'aggiunta al suo malcontento. In una grande città tedesca, Sofia, invece, porta avanti serenamente la sua vita: dopo un'adolescenza passata a combattere la depressione, ha cominciato ad apprezzare la semplicità delle cose. Potranno ventisette giorni incrociare (di nuovo) le loro vite? Ventisette giorni per scoprirsi, per rivalutarsi. Ventisette giorni per concedere e concedersi una seconda possibilità. Ventisette giorni per tornare indietro nel tempo.…
Se dovessi parlare di te, lo farei con le mie canzoni preferite. Sei la prima persona a cui lo dico - e spero anche l'ultima -, ma ho un'intera playlist dedicata a te. Sei come la musica, Simone: il tuo sorriso è come una canzone che ha il sapore d'estate, una di quelle che vorresti cantare in riva al mare, suonando la chitarra sotto la luce fioca della luna. I tuoi occhi, invece, sono come una canzone di Ed Sheeran: dolci, romantici, malinconici ma che, in ogni caso, mi riempiono il cuore di una gioia pura e spontanea. E ti ringrazio per essere così, ti ringrazio per essere la colonna sonora del mio piccolo mondo.…
Pensandoci, però, ogni tanto un'eccezione la facevo: Julian gironzolava per la scuola prima del suono della campanella con gli occhi illuminati e curiosi come quelli di un bambino, salutava qualche ragazzo e qualche ragazza qua e là o spiava i titoli dei libri esposti sugli scaffali. La maggior parte delle volte nemmeno mi vedeva, o almeno, stavo attenta a non farmi vedere, perché mi piaceva veramente tanto guardarlo mentre era solo, senza quei trogloditi dei suoi amici e quella poco di buono di Ariane. Altre volte, invece, i suoi occhi scuri si posavano per sbaglio su di me, e meccanicamente alzava la mano in segno di saluto, probabilmente per educazione.…
Maria Elena e Mattia: conosciuti per caso, innamorati per scelta. La ragazza mai avrebbe potuto immaginare che l'ingresso di un ragazzo nella gelateria in cui lavorava potesse cambiare così tanto la sua vita. Eppure, così è stato. E dopo un anno di distanza, Maria Elena non può far altro che ricordare: il primo incontro, la prima uscita, il primo bacio. Ricordare, perché ormai è l'unica cosa che può fare. Ricordare, perché i ricordi sono l'unica cosa che ha ancora di Mattia. Perché Mattia non c'è più.…
Marta, essere - a suo parere - perfetto; bella, simpatica, intelligente e sorella di quel cavernicolo di Mats Hummels. Dalla storia: "-Tu devi essere il nuovo domestico!comincio a parlare io, cominciando a muovere sensualmente le mie (perfette) mani, mentre quel biondone mi guarda confuso. Forse non è tedesco, insomma, chissà dove lo è andato a pescare Mats!-Allora, so che ci sarà molto da lavorare in questa casa perché Mats non ha idea di che cosa sia la pulizia, insomma, è un porco. Perciò, se trovi mutande sopra al divano, è tutto normale - gli spiego io gesticolando animatamente, lui cerca di introdursi nella conversazione ma lo blocco - la mia stanza è un limite invarcabile, entra e ti fucilo. La sporcizia di questa casa non deve entrare a contatto con quella stanza!esclamo, sfoggiando poi nuovamente un sorriso - bello quanto falso - accompagnato da un'espressione angelica.-Marta, Marco, vedo che vi siete già conosciuti.dice Mats, comparso da chissà dove, forse da una delle tante montagne di sporcizia presenti in quella casa. Io annuisco angelica, continuando a mantenere il mio bellissimo sorriso.-Bene, Marta, lui è Marco, un mio compagno di squadra, Marco, lei è mia sorella.la mia espressione muta inevitabilmente. Compagno di squadra? Non è il domestico quello, non è il domestico. E' uno degli energumeri! Sono abbastanza sicura di aver visto quel Marco scoppiare in una sonora risata, seguito da quel deficiente di Mats.-Come può essere un tuo compagno? Non puzza! NON PUZZA!"…