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Milano è una città che non perdona, soprattutto se hai qualcosa da dimenticare. Powder passa le sue giornate a disegnare graffiti sui muri e a costruire strane macchine che sembrano avere un'anima, ma tutto quello che fa è solo un modo per non pensare a ciò che ha perso: sua madre, morta in circostanze che non ha mai voluto affrontare, e sua sorella Vi, da cui si è separata quella stessa notte.Vi, che una volta era il suo punto di riferimento, adesso è solo un'estranea. Ma quando Vi torna improvvisamente nella sua vita, decisa a rimediare agli errori del passato, Powder si trova costretta a fare i conti con ferite che non si sono mai chiuse.Nel frattempo c'è Ekko, un musicista di strada che cerca di tenere viva la memoria di suo zio. Anche lui ha un passato difficile, anche lui sa cosa vuol dire non riuscire ad andare avanti. Powder e Ekko si trovano, si scontrano e si aiutano a vedere le cose sotto una nuova luce.Tra note malinconiche, segreti e ricordi dolce amari, Powder e Vi capiranno che alcuni rapporti sono troppo importanti per essere lasciati indietro, anche se fanno male.Dal testo:"C'è una donna davanti a lei. Un ciuffo tinto di un rosa carico è appiccicato al volto, le lacrime fungono da collante del dolore che sta provando, non ha mai avuto le palpebre così turgide come in quel momento. Powder pensa che siano così gonfie perché tutte le lacrime del mondo si sono accumulate negli occhi di sua sorella. Due bulbi lacrimosi che ora puntano su di lei, le sopracciglia folte si abbassano, aggrotta la fronte. Powder la vede arrivare come un veicolo che sta per schiantarsi contro un albero. Lei è l'albero e molto presto si spezzerà."…

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Lungo la dorsale appeninica un treno si ferma: una ragazza viaggia da sola, guarda il suo riflesso sul finestrino. Cosa vede?Entusiasmo per la nuova vita a Milano, il desiderio di coltivare un amore che l'ha preceduta nella metropoli, e qualcos'altro. La voglia di rivalsa, di mostrare agli altri, ma soprattutto a sé stessa, che i suoi scritti ne valgano la pena. Che lei ha qualcosa da raccontare e che il mondo ha bisogno di ascoltarla. Sullo stesso treno viaggia una ragazza, si accomoda accanto a lei. Si chiama Nana, ironia della sorte: hanno lo stesso nome. Ma questa non è l'unica cosa.Quello che loro non sanno è che le accomuna anche lo stesso furioso desiderio di farcela. Di essere riconosciute, riconfermate e, più di tutto, amate.Dal testo:"Solastalgia. La nostalgia di casa che si prova quando si è ancora lì. C'è chi l'ha classificata persino come malattia, un po' come la melanconia. μέλας «nero» e χολή «bile. Mi sentivo così quando ero con te, Nana. Ti guardavo e provavo una nostalgia di te così intensa da farmi lacrimare di notte, da portarmi a stritolarti nella morsa delle mie braccia, assillata dal terrore di perderti, dalla convinzione che la profezia si sarebbe avverata ancora e ancora, tapparelle abbassate e un cuore di calore in un letto striminzito. Un quartiere isolato che aveva accolto due isolate sole emarginate come noi. E quando quelle notti ti stringevo, dita a formare ragni di ossa, fronte contro fronte, io pensavo solo che fosse tutto perfetto. E che lo sarebbe stato per sempre, se tu non te ne fossi mai andata via. Un equilibrio precario che impiegava tutte le sue forze per restare intatto. Che fatica, no? Ma ci abbiamo provato, ci abbiamo provato davvero, Nana. E alla fine è successo. E sono rimasta solo io. Tu dimentichi in fretta, Nana.Io vivo affinché le persone non si dimentichino di me.Ma alla fine lo fanno tutti. E così anche tu.E resto solo io. Io senza di te.Io."…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI Dal testo:-Spiegami come diamine sia finito in questa maledetta situazione.- lo sguardo disgustato su quell'essere che emanava un tanfo riprovevole, scie di peli che testimoniavano il suo passaggio come un sentiero, che spesso conduceva ad una pozza di urina o a rimasugli di stoffa e gomma che un tempo erano stati scarpe.Il mostro, ben consapevole che quelle parole fossero rivolte a lui per il tono di disprezzo con cui erano state pronunciate, rispose con una lunga e densa leccata sul dorso niveo, e l'uomo osservò in controluce la propria pelle sudicia come se intravedesse perfettamente ogni batterio che strisciava ingiurioso su di essa.Poi, l'occhiata inferocita era bastata alla creatura per mugolare terrorizzata, ed un'unica parola aveva preso forma dalle labbra pallide del corvino. -Scappa.-***- One-shot- EreRi1°#os 29/01/19…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI Dal testo:"Ma col tempo lui, con il destino, sembrava averci proprio fatto a pugni.[...] Il filo rosso, probabilmente, si era annodato fin troppe volte intorno alle sue caviglie, stringendogli il corpo alla stregua di un pezzo di carne e facendolo inciampare in innumerevoli occasioni, finché non gli aveva dato lui stesso un taglio secco con un paio di forbici.[...]Come recitava quella maledetta credenza giapponese?Ognuno di noi è legato da un filo rosso ad un'altra persona per il resto della nostra vita e sta a noi trovare la nostra anime affine. Eren avvicinò il mignolo fino a sfiorare il naso e lo studiò così meticolosamente che sembrava volesse mappare i lineamenti del tessuto epiteliale: possibile che il suo filo fosse invisibile?"----Buonsalve a tutti, freunde!Questa è la prima mini-long che scrivo e ci tengo particolarmente - visto che ha trovato la sua ispirazione in un evento di vita quotidiana, che mi ha colpita a tal punto da pensare di trovare un lieto fine anche per i nostri cari Ereri.Spero vivamente che vi piaccia, ed in questo caso azzarderei a puntualizzare "tratto da una storia vera "- o almeno lo è in parte.Buona lettura!-Sel🌙🎶- Minilong- EreRi1#shounen-ai 23/11/182#modern 23/11/181#minilong 27/11/181#attaccodeigiganti 30/11/18…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI [Soulmate, AU!] [Reincarnation, AU!]Obasan gliene aveva parlato fino ad estenuarlo, ma Katsuki, da bambino testardo qual era, mai aveva creduto che potesse accadere a lui.L'Ima zero si era presentata alla sola età di trentadue anni. L'universo gli stava tacitamente comunicando la sua imminente disfatta, a meno che non avesse incontrato il proprio mate nel minor tempo possibile. Ma come fare, se per ben trentadue anni mai si era palesato? L'unica risposta poteva essere soltanto quella: il Mitingupasu.Un cammino di sette giorni per trovarla prima dello scadere del tempo della sua vita mortale, prima della fine di tutto.Sette come le sensazioni uniche che si provano quando ci si ricongiunge con la propria anima complementare. E non era mica un caso che Katsuki Bakugou odiasse quel numero.***- Minilong- BakuDeku…

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La crescita è inevitabile, ma non per questo non dolorosa e travagliata. Perso in uno dei riti di passaggio più importanti nell'esistenza dell'individuo, Levi sarà costretto a farvi i conti quando nella sua vita subentrerà Eren. Un ragazzo apparentemente anonimo, scapestrato, amante del mare di Napoli come Levi, ma animato da una vitalità che trascinerà via dalle sponde sicure anche lui, in un viaggio che costituirà l'inizio di qualcosa di incredibile.Dal testo: "La paura è direttamente proporzionale al desiderio. Tanto più desideri qualcosa, tanto più avrai il terrore di realizzarla, emergerà così l'insicurezza come un'onda anomala che non riuscirai mai ad affrontare se non le andrai incontro. Ti si pone davanti una scelta: scappare ed imboccare la strada più semplice o compiere un primo passo ed un secondo ed un terzo e così via, e l'onda diventerà enorme, un gigante che ti vuole distruggere e tu con le gambe tremanti che fai? Che hai intenzione di fare? L'acqua si avvicina, la schiuma diventa bava di un mostro che ti vuole divorare e allora? E allora arriva l'impatto e non hai più fiato nei polmoni e ti si spezzano le gambe e hai la sensazione di morire in una paralisi fottuta che ti fa gelare le braccia e ti intorpidisce i muscoli e allora? E allora riapri gli occhi. Il corpo torna ad essere caldo ed il respiro decelera come i ronzii di un'apparecchiatura in sovraccarico e i muscoli si sciolgono e l'onda è scomparsa, dov'è? Cosa mi ha fatto tanto paura? Ti domandi e ti viene da ridere perché ora credi che sia assurdo che hai creduto di non potercela fare dopo tutte le volte che ce l'hai fatta ma l'hai dimenticato. E allora ti convinci che sei invincibile fino alla prossima onda in cui crederai di non farcela, ma stavolta con minore intensità di quella prima. È arrivato il momento di venirti incontro. Non voglio più rimandare."…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI È passato molto tempo, da quando Eren ha visto per l'ultima volta Levi, primo amore di quando erano adolescenti, conclusosi in modo disastroso per la loro inettitudine nel gestire i sentimenti.Si sono persi per anni da quel giorno in poi, ma, rincontratisi fra i locali della movida mondana, è comune l'emozione che li avvolge: nostalgia.Ed Eren ha sempre disprezzato, il modo in cui quella subdola sensazione riuscisse ad edulcorare persino i ricordi peggiori.Dal testo:-Eren? Che ci fai qui?- -Che ci fai tu qui, piuttosto.- sembra quasi un'accusa, ma non lo è. Forse. Meglio dire che si tratti di confusione, miscelata con una buona dose di sorpresa, ecco. Solo questo, solo questo giuro, promette, riappacificandosi con se stesso per far fronte comune, sciorinando un sorriso stupefatto.***- Long- RiRen…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI Le irruzioni beffarde del caso ti gettano su un banco di prova, testano la tua persona, e Levi è appena stato trascinato sotto gli occhi della sua coscienza per verificare se, effettivamente, a seguito della terapia sia mutato qualcosa. Perché Levi ha sempre amato spezzare le cose, come ha infranto la relazione con Eren per paura di non poter soddisfare le sue aspettative in futuro, amore travagliato di una vita intera. Ma ora che il caso è subentrato nelle loro vite, facendoli incontrare all'angolo di una strada con una mascherina nera in viso, quale sarà il verdetto del test al quale è stato sottoposto Levi?Prendere o lasciare?Dal testo: Avrei potuto fare tante cose per te, che non ho fatto mai, come ad esempio dirti quella volta "Lasciami essere quella persona". Ma non vivo in un'ucronia, e non posso manipolare il tempo, e neppure tu, Eren. Per questo motivo è bene che tutto resti come è, e lasciare che il futuro abbia luogo solo altrove. Magari ad Ucronia.…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATIDal testo:Si dice che ai pesci gatto tremino i baffi e che, quando ciò avviene, abbiano origine dei terremoti in Giappone. Namazu è il principale responsabile: enorme e agitato, vive nel fango e, quando si muove, è il dio Kashima a sorvegliarlo e a limitarne i movimenti con la pietra. Non ricorda dove l'abbia letto, ma sicuramente in uno dei tanti libri sulla mitologia asiatica che ha conservato nella libreria del suo studio, le cui mensole sono tappezzate di disegni in stile orientale. [...] Ne ha uno tatuato dietro il polpaccio, e lo tiene nascosto per la gran parte del tempo, anche in estate quando evita di indossare bermuda. Alcuni credono sia per insicurezza, sindacando sul modo in cui si vesta sempre di nero, nero come l'inchiostro che usi, nero come i tuoi capelli e forse non hanno tutti i torti. Non si vergogna di mostrare il suo corpo, si vergogna molto di più di parlare in pubblico. Non che abbia qualcosa per cui essere in difetto, semplicemente non gli piace parlare, al contrario ama ascoltare. Perché ascoltare significa estraniarsi, inghiottire esperienza, pillole di socialità, modi di comportarsi, emozioni, e guadagnare empatia, lasciarla rafforzare. Comunque, Levi non si vergogna dei suoi tatuaggi, sarebbe un gran bel paradosso per un disegnatore che ha reso la vocazione d'artista il suo hikigai; invece, come il più zelante dei fedeli contempla ogni singolo tratto d'inchiostro nero rivestendolo di tessuto che possa consentirgli, soprattutto in estate, di ripararsi dal sole. ***- EreRi/RiRen- One-shot- Introspettivo/Malinconico/Angst…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATIDal testo:"Eren Jaeger era tante cose: un fenomeno da baraccone, un assetato di attenzioni, uno sbruffone incapace di non urlare la sua personalità al mondo. Eren Jaeger era tante cose e molti lo ammiravano per questo, attratti dal suo carisma, dal bell'aspetto, dalla solarità con cui si approcciava alle persone; altri, invece, si rifugiavano nell'invidia, perché non tolleravano quell'eccentrica esuberanza, quel rumore assordante che la sua essenza emetteva ad ogni passo.E Levi Ackerman rientrava fra questi."---~Minilong~EreRi~Angst…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI Dal testo: -Così in silenzio che potrei restare ad ascoltare il sangue che ti scorre nelle vene.- canticchia Levi, battendo a ritmo il piede. Eren non può fare a meno di nascondere un sorriso dietro la spalla, le braccia tese sulle ginocchia piegate, grazie alle quali cela metà del viso, ed il buio è complice dell'intento.-E comunque hai ragione, tu sei troppo rumoroso quando si tratta di sentimenti. Infatti io il sangue che ti scorre nelle vene non lo sento mai.- Eren gli rifila una spallata, ma il giovane, tra una risata e l'altra, insiste con -Dai, sono serio.- Si sorridono a vicenda, ma traspare chiaro il dubbio sul viso del castano. -In che senso?--Nel senso che...- inizia, distogliendo lo sguardo dal suo per rivolgerlo al mare, vergognoso, probabilmente, di ciò che sta per pronunciare. -Nel senso che alle volte penso che tra me e te ci siano un mucchio di parole inutili, ma che non ci diciamo quello che è essenziale. E allora finiamo per fare un casino della madonna, però in silenzio non ci stiamo mai.--Mh...- riflette impensierito Eren, anche se non riesce a cogliere il nocciolo della questione, ma continua ad osservare il profilo lineare del suo volto. -Quindi mi stai dicendo che dovremmo, non so, stare più tempo in silenzio?-L'altro fa spallucce, e finalmente lo guarda. -Qualcosa del genere.- E così fanno.***- One-shot- RiRen…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI New York City è una delle più grandi megalopoli del pianeta, ed è lì che vira la bussola del giapponese Levi Ackerman, un ragazzo alla pari desideroso di apprendere la lingua anglofona. Eren Jaeger, appartenente alla famiglia ospitante ed emergente speaker radiofonico, ha sempre considerato l'occasione di lavorare per la Titan's Radio come una delle più importanti della sua vita, ma si ricrederà su ogni cosa, quando la carriera non sarà più la sua unica priorità.***- One-shot- EreRi…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI La libellula, denominata in inglese "dragonfly", è emblema della trasformazione, della mutazione a cui l'uomo può essere sottoposto durante la crescita, passando da uno stato stazionario e di fissità, ad uno di totale consapevolezza di sé.Simboleggia, inoltre, la volontà del soggetto di superare le apparenze, oltrepassando la superficie per comprendere il proprio animo a seguito di eventi che ne hanno segnato l'età infantile, sino a condurlo ad una metamorfosi spirituale.Al termine del processo, la libellula è pronta a lanciarsi nel cuore della vita, dispiegando le ali sottili esattamente secondo la sua natura selvatica, come richiede la morfosintassi del sostantivo 'libellus'.Liber, libero.E a quel punto, non le tocca altro che volare. ***- One-shot- RiRen…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI [One-shot] Dal testo:"Eren Jaeger era conosciuto nella sua umile combriccola come l'inetto nel fare delle scelte giuste. Magari, a primo acchito, potevano anche apparire come il più astuto progetto mai pianificato prima sulla faccia della Terra, quello che gli avrebbe fruttato non solo fior di quattrini, ma che lo avrebbe appagato senza dubbio alcuno.[...] A distanza di anni persino Eren, testardo e duro di comprendonio come il granito, aveva dovuto accantonare il suo orgoglio e prendere atto che nella maggior parte dei casi non fosse in grado di fare la scelta adatta."~Per Kintsugi, si intende una pratica che vede l'utilizzo di argento od oro liquido allo scopo di riassemblare i frammenti di ceramica per creare un oggetto nuovo ed inedito. Kintsugi, inoltre, viene considerata una filosofia alla cui base risiede il concetto di creare un'opera d'arte sensazionale, a partire da una ferita o da un'imperfezione.- One-shot- RiRen…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI Dal testo:"Voleva semplicemente stare da solo, da solo con lui, ecco.Pretendere che restasse al suo fianco, e sapere che non l'avrebbe fatto.Non era pronto a riabbracciare la solitudine: così si era voltato, in cerca delle parti di sé che aveva lasciato alle proprie spalle, creando un sentiero che conduceva a lui, le braccia occupate a trattenere i frammenti di Katsuki stretti al petto.Non se ne era neanche meravigliato quando l'aveva visto lì, in attesa ed il respiro ansante, la mano artigliata al reticolato metallico in cerca di un supporto fisico e morale. Quello era uno dei motivi per cui Katsuki invidiasse Deku: perché Izuku era un ipocrita, sapeva mentire a se stesso con una consapevolezza fuori dal comune, disposto a vivere in una realtà avvolta da quella patina di falsità. E invece Bakugou affogava in quella stessa consapevolezza sin da subito, affrontava faccia a faccia i fatti e lottava contro di essi finché non si ritrovava sporco di terra e sangue. Ma poi li superava, a tempo debito, a differenza dell'altro che risentiva delle conseguenze di quelle scelte sbagliate a distanza di giorni, mesi, anni.No, forse non lo invidiava affatto, ma quella di sicuro non era da considerarsi felicità."***- One-shot - Bakudeku 3° #università 12/05/2019…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI Dal testo:"Portavano graffiti di un murale inciso sulla pelle, lì dove la vita era passata, scalfendoli incurante. Poi, se ne era andata."***Questa storia è ispirata alla relazione fra Klaus e Dave, due personaggi della serie televisiva "The Umbrella Academy", di cui mi sono perdutamente innamorata. Consiglio vivamente la visione, e buona lettura!- One-shot- RiRen1° #Levi 16/04/193° #ghost 14/04/19…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI Dal testo:"Tra la terra e il mare non c'è nulla, se non il lento naufragare di un ricordo dolce all'apparenza."***- One-shot- RiRen…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI La storia ha ricevuto la Menzione Speciale del concorso "ValentinesContest2020" da FanfictionITDal testo:"L'orario compare imponente sulla schermata di blocco, e quasi gli sembra più voluminoso, prepotente mentre gli ricorda che sono trascorsi quarantasette minuti e nulla è successo.Poco più in basso, in contrasto con l'immagine dell'oceano, la sua frase motivazionale che scorre come le notizie al telegiornale. A volte le domande sono complicate e le risposte sono semplici, gli ricorda."***- One-shot- ELu…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI Levi Ackerman, come ogni singolo giorno, si rifugia nella sua routine costituita da metro, musica e sogni intrappolati in un passato amaro. Ed è proprio una mattina che, recatosi nella stazione parigina, ode in lontananza un talento rivelarsi, un prodigio che fa della musica un segreto, per sopravvivere nei bassifondi della città. Sarà forse lui, l'unico in grado di sprigionare il celebre maestro del conservatorio da un silenzio creativo in cui è intrappolato da anni? ~~~Questa storia è parzialmente ispirata al magnifico libro "Nelle tue mani", un capolavoro che ha concretizzato tutto ciò che provo quando guardo il pianoforte, lo sfioro, lo tocco. Consiglio vivamente la lettura!Buona lettura, freunde!-Sel🌙🎶- Long- EreRi4° #piano 07/04/193° #shounen-ai 07/04/193° #Levi 07/04/19…

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI Sequel di "Quando era ieri". Dal testo:Sulla tua lingua il sapore inconfondibile della pasta di fagioli mi rimanda ai Sakura-Mochi, però subentra un secondo ingrediente: giusto, la foglia di ciliegio sotto sale, che a me non piace, lo sai, ma su di te assume un retrogusto particolare, lo sai?***- One-shot- RiRen…