Superfici mobili

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Due capitoli a settimana per questo romanzo di formazione e affermazione, dell' identità, del mondo, dell'amore. Swati ha ventiquattro anni, è indiana, nata e cresciuta tra le strade di Mumbai. E' stata fortunata, le borse di studio e la sua dedizione le hanno permesso di arrivare all'università, nonostante la differenza d'istruzione abbia scavato un baratro tra lei e il suo ambiente d'origine. Becca è l'antitesi di quest'indiana seria e determinata. Guarda il mondo dall'alto del suo attico di Torino, trascorrendo le giornate tra pittura, feste, lezioni saltate e sregolatezza, chiusa in un individualismo che oscura i bisogni di chi la ama. Le cose precipiteranno quando, seduta sul divano di fronte a una telecamera, si darà a un'attività lavorativa decisamente insolita, soltanto per sostenere i suoi vizi. Quando le due si incontreranno lo scontro delle diverse superfici dalle quali provengono renderà le cose insolite e piccanti, facendo capire alle protagoniste che il mondo di appartenenza, cementato in noi da anni d'indottrinamento, ce lo portiamo dentro ovunque andiamo.…