Se ne stava lì
Quel giorno, me ne stavo seduta tra Adam e Phil, quando un bel ragazzo fece la sua comparsa. Continuava a rimanere fermo davanti al negozio "Tutto arte, H." ma senza accorgersi di me; così cautamente mi avvicinai. Era un ragazzo alto, moro, niente di particolarmente speciale, nessuna bizzarra stranezza. Aveva due spalle né troppo possenti, ma nemmeno minute o gracili. Era un bel ragazzo. I suoi capelli erano ricci. E le sue labbra piene, ma non troppo. Non aveva muscoli ma non era né grasso, né robusto. Era Jordyn, un semplice quindicenne che, costantemente da solo, passava tutti i giorni per la stessa strada ed entrava nello stesso negozio. Cosa pensasse, però, io non posso saperlo. E il motivo della sua continua scontentezza mi distruggeva, facendo crollare le mie aspettative di poter mettermi a contatto con lui.Nel grande parco, invece, c'era Zoe. Portava un capellino di lana nero in testa e la sua giacca antivento era piegata vicino allo zaino, sulla panchina. Aveva dei capelli mossi alle punte e rossi, ma un rosso chiaro; non quello accecante e scuro, più sull'arancione. E lei lo odiava. Erano dei bei capelli. I suoi occhi erano color nocciola, e un viso pazzesco. Era tutta una proporzione. Le labbra carnose, il nasino piccolo, e due gran belle sopracciglia. Non era né secca, né grassa: le gambe fine, la pancia piatta, le spalle leggermente ampie. Non aveva forme, aveva pochissimo seno, e vestiva con dei jeans, e dei maglioncini attillati, di vari colori. Il mio contatto con lei, invece, era sempre acceso, come una piccola fiamma. Io e lei ci siamo sempre volute bene.Quel giorno, dopo aver ascoltato la musica, prese la sua roba e se ne andò.Per la seconda volta in due giorni, due persone mi avevano piantata in asso lasciandomi lì, come una cretina.Jordyn e Zoe, mi stavano perdendo. Ma io avrei rimediato presto a questo.Mi piace trovare una soluzione alle cose.Se ne stava lì…