Capitolo 17

"Ok ragazzi alla prossima volta se ce ne sarà una." Disse la prof. al suonar dell'ora.

"Ackermann.." Riprese lei mentre ero dall'uscio.

"Mh?" Ebbe come risposta da me.

"Volevo darle questo, se vuole chiamarmi..." Disse e mi diede il suo numero che buttai uscito dalla porta.

Una ragazzina non poco più grande di me che vuole che la chiamo perchè si è innamorata, ho già una ragazza non mi serve quella la.

Mentre sono nei miei pensieri vedo Giù venire verso di me sembra un pò stanca.

"Ciao, non ti chiedo come stai perchè si vede che sei stanca." Dissi e lei con la testa si appoggia alla mia spalla.

"Scusa, invece a te com'è andata?" Chiese lei mentre cercava di essere almeno un pò solare.

"Noioso, e una ci ha provaro con me, mi aveva pure dato il suo numero." Dissi io e lei annuì e basta.

"Che hai?" Chiesi mentre ci incamminavamo verso la nostra stanza.

"Non capisco la matematica e oggi non lo so mi sento così." Disse, mi dispiaceva vederla così.

Entrammo in stanza e non volle nemmeno togliere la divisa o fare pranzo.

"Giulia se non fai pranzo non farai nemmeno l'allenamento, non hai forze." Dissi e lei a caso mi abbracciò, appoggiandosi a me.

Le diedi un bacio, però i suoi occhi non avevano neanche una scintilla. Non mi hai detto tutto..

"Dai andiamo" Disse dopo essersi messa qualcosa di comodo.

"Sei sicura di stare bene e di avermi detto tutto?" Chiesi e lei non mi rispose nemmeno, era completamente assente.

Arrivammo a tavola e i gruppetti si erano già messi nei tavoli e noi andammo verso quello dei nostri amici che ci stavano aspettando.

"Ragazzi potevate dirlo che arrivavate tardi, eheh." Disse ironico Farlan facendo fare un risata generale e poi vide Giulia..

"Stellina, i tuoi occhi sono vuoti, non hanno quel brio o quella vivacità di sempre, perchè?" Chiese Farlan facendola sedere imbraccio a lui.

Lei guardò lui, e tutti gli altri preoccupati (tra cui io), però niente, nemmeno una parola o un segno.

"We rossa." Spuntò Isabel e anche lei sembrava triste quando vide Giulia.

"Senti Giulia che ti piaccia o no visto che sono il capo ho deciso che se non mangi non ti faccio fare allenamento." Dissi per staccare quel silenzio.

Poi iniziamo a sentire una canzone dalla cassa di uno svalvolato in classe con Giulia, e lei si gira, (I'd love to change - se ne consiglia l'ascolto.)

Credo le piaccia, la canticchia ed entrano due persone dentro la stanza e vengono verso il nostro tavolo.

Il ragazzo quando vede i signori entrare spegne la musica.
Giulia si gira e si mette delle lenti a contatto verdi acceso per coprire il suo spento.

Quindi mi sorge un dubbio, ma stamattina se le era messe..o era felice...

"Li Causi." Dissero loro in coro e lei si alzò e si girò verso di loro.

"Perchè volevate tanto vedermi?" Disse lei con fare impassibile.

"Volevo rivedere una vecchia amica.." Disse la prima togliendosi cappello e occhiali facendo vedere dei capelli neri, corti e lisci, e degli occhi azzurri ma uno di loro è diviso da un graffio.

"La stessa amica che avete pugnalato alle spalle?" Chiese ironica lei e seria allo stesso tempo.

"Giulia smettila." Disse il secondo togliendo anche lui cappello e occhiali.

E si manifesta un ragazzo dai capelli color nocciola e occhi del medesimo colore con occhi competitivi.

"Io faccio quello che voglio." Rispose lei impassibile.

"Perchè siete qui?" Alzò un pò la voce.

"Quello." Rispose lui indicando una cosa che aveva in tasca Giulia.

"Una rivincita e se vinciamo vieni con noi, se perdiamo non ci vedrai mai più." Disse la ragazza.

"Ok." Disse competitiva.

(Vi spiego che cos'é questo oggetto, lo hanno creato lei e questi due all'etá di 15 anni, peró Giulia se lo tenne perché se usato male poteva essere rischioso per il corpo...é una specie di cubo elettronico che collegato a dei polsini ogni volta che pensiamo a qualcosa la crea dallo scambio di energia nei neuroni, se scegli un videogioco o lottare con qualcuno se loro ti fanno dei danni ti daranno delle scosse.)

Entrammo di nascosto in palestra dove erano loro, si dicono due cose e iniziano a lottare.

Giulia' s pow :

(Per questo pezzo ascoltate Believer-imagine dragon)

Tirai un calcio verso Hayden (la femmina) prima che si potessero fondere e creare un essere piú forte, peró anche dopo il calcio si fusero e si creó una ragazza con i capelli di lui, gli occhi di lei e poi misto piú alto.

Quindi pensai cosa farebbe Rivaille?

Inziai a correre intorno a loro e per la rabbia bruciai, ero la donna di fuoco e saltai e gli scagliai dei dardi di fuoco negli occhi.
Ritornai normale arrivati a terra.

"La paura ti assisterá sempre!" Urló Fel (il ragazzo)

E dal suo corpo uscirono dei ragazzi color ossidiana senza volto che mi inquietano.
Uno di loro si trasforma in Levi e io subito cado a terra, perché si ho paura.

"Non ti sopporto!" Urló la paura formato Levi e uscirono molte lacrime.

(Fate finta di essere arrivati nel punto in cui ci sono i tizi dove si sentono i loro respiri.)

Evoco un Levi gentile e lui mi prende per mano facendomi fare una piroetta e ci fondiamo.
Una fusione per essere molto forte deve essere sicura con amore.

Diventiamo una ragazza da capelli neri con le punte rosse rasati da una parte, con gli occhi uno grigio e uno verde, molto magra con la pella candida come la neve.

Prima cosa che penso é un arco e gli scaglio un colpo di freccia esplosiva, mentre 'lui' crea della polvere da sparo e fa fare una scintilla tra le nostre mani, e diviene un drago di fuoco dal nostro soffio dove rimangono intrappolati in un tornado

Finito il round se ne vanno e con uno schiocco di dita metto tutto a posto.

Divido la fusione e cadiamo, peró lui mi prende in braccio prima che possa cadere.

"Giulia oddio non sapevo dell'esistenza di questo coso, é incredibile." Disse Levi alle mie spalle, il vero Levi.

"É soltanto un ologramma, che puó fare male, e non lo voglio piú vedere dopo questa volta." Dissi peró avevo un sorriso.

"Tra cinque minuti inizia l' allenamento." Dissi e loro inziarono a correre verso gli spogliatoi per non far notare alcune bruciature a causa delle scosse.

(Non ci saranno mai piú capitoli cosí, con fusioni e cose immaginarie, tutto normale da ora in poi, forse..)

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