Capitolo 13

Inizia il secondo tempo e finisce in pochissimo secondo me, e abbiamo fatto un altro punto grazie a me. Sono fortissimo.

"Quei ragazzi erano particolarmente interessati a te, sai?" Disse Farlan a Giulia.

Però mentre ci cambiamo, ovviamente Giulia dall'altra parte, entra un ragazzo dell'altra squadra.

"Giulia." Disse il ragazzo e mi feci subito le domade su come facesse a sapere il suo nome.

"Chi è che mi chiama?" Chiese lei mentre vidi che si stava mettendo la maglia.

"S-Sono io, Matteo, eravamo in classe insieme alle medie." Disse questo fantomatico Matteo a la rossa.

"Natte?" Chiese e io non capii.

"Si, e volevo farti i complimenti per la partita, sei stata molto brava, sei tu il capitano?" Chiese ironico e mi innervosii.

"Grazie, però il capitano è lui." Disse lei indicandomi.

"Mi dispiace dover ammettere che mi piacerebbe vederti nella mia squadra, o come capitano." Disse il biondo, si sto tizio è il solito biondo e occhi azzurri.

"Giulia se io ti invitassi nella mia squadra cosa mi risponderesti?" Chiese lui e sperai che lo mandasse a fanculo.

"Ti direi che sono giá in una squadra e che ci sto bene." Disse lei e io lì stavo godendo.

"Visto che è sabato, che ne dici, faccio un ipotesi..di uscire insieme?" Chiese lui speranzoso di un -si.

"Non so se posso, devo fare delle commisssioni, facciamo un'altra volta? Scusa." Disse lei con un tono leggermente triste.

"Va bene, hai sempre lo stesso numero?" Chiese lui e lei annuì e ora che ci penso non ho il suo numero.

Il ragazzo biondo se ne andò e restammo solo noi (tutta la squadra), che guardavano Giulia non so' perchè però la stavamo fissando.

"Giulia ci dai il tuo numero?" Chiese Farlan con occhi da cucciolo.

"No." Rispose lei fredda.

"Tsk. E a me? Sono il capitano!" Dissi e lei con un sorriso e uno sbuffo chiuse l'armadietto.

"Tenete." Disse dando un foglietto col numero ad Eren per poi andarsene.

"Ok." Dissi, che cosa doveva fare di tanto importante..

"Ci andiamo a fare un giro?" Disse Oruo e tutti accettammo.

Dopo qualche ora


"Ragazzi, ma Giulia?" Chiese ad un tratto Eren mentre ci eravamo fermati sotto un grande albero di ciliegio vicino a una specie di pista di pattinaggio.

Sento la musica e anche gli altri, mi attrae è frizzante ma romantica e la persona che la sta ballando è in perfetta armonia, ho parlato e non è riuscita a fare un salto mentre girava da quattro.

"Ma quella è Giulia." Disse Farlan e aveva ragione, dei passanti si fermavano a vederla mentre la musica la trascinava a fare passi armoniosi.

Poi si fermò e quando ci vide sbiancò.

"C-che ci fate voi qui?!" Chiese scioccata lei.

"Ehm..stavamo facendo un giro e abbiamo sentito una musica molto bella e ci siamo fermati." Disse Eren con tranquilliatá.

"A propisito come ai chiama quella melodia che stavi ballando?" Chiesi ma poi feci un sospiro e continuai. "Potresti farmi vedere da capo questa e altre se ne conosci."

"La canzone che ho pattinato si chiama: Eros love; e si ne so' altre tipo...Agape, e la Yuri on Ice." Disse lei e aveva già capito che volevamo vederla pattinare.

Fece credo Agape, che trasmise calma e tranquillitá, dico credo visto che non so sè giusto però è la mai preferita e soprattutto sentire la voce di Giulia che cerca di non far notare che sta cantando è incantevole.

Poi non so' il perchè ma quando balla la -yuri on ice- mi sento strano e comprendo solo ora che ho 22 anni e che sono in quarta nell'universitá e che Giulia è il quinta liceo e che ha 18 anni...

Io tra un due anni non vedrò più quel viso angelico? E lei si dovrà ancora fare l'università e io credo che farò l'insegnante...di cosa però? Scherzo farò il professore di italiano, in particolare la letteratura, quanto la amo nella sua semplicità e nei pensieri degli scrittori.

Fare scrittore per scrittore, dal romanticismo al neoclassicismo..
Che arte, anche se potrei insegnare storia e geografia.
O fare entrembi.
La passione della letteratura con i conflitti della storia che si mischiano a ogni stato o paese della geografia che devi scrivere bene con la grammatica e riempire l'animo con l'antologia.

Assolutamente affascinante, una sola canzone può darmi queste emozioni al primo suono.
Anche se il silenzio è musica ma alcuni non riescono a sentirla perchè sono ciechi dal fatto che non lo sia o non sanno sentire quanto è piacevole il silenzio.

Quindi due anni e prof.
Mi immagino se insegnassi a Giulia anche se lei ha già una passione di suo su alcune materie tranne scienze e la matematica, non ci capisce una ceppa.

Però in musica è molto brava e va be non parlo dell'arte perchè lei disegna molto bene.

A distogliermi dai miei pensieri mi distrae la fine della sinfonia.

Una canzone, così tanti pensieri ed emozioni.

"Sei stata molto brava." Ammisi e lei visto che anche tipo tutti glielo chiedevano fece:
L' amore di Eros.

È molto bella pure questa melodia, soprattutto l'inizio quando fa una faccia maliziosa e poi tutto movimentato come se la canzone l'avesse scritta, ideata o che avesse molta pasione tra queste semplici note.

Quanto mi piacerebbe poter dirle quello che penso ma per colpa del mio caratteraccio di solito mi chiudo e rimango impassibile.

O quanto vorrei dirle -ti amo-
Mentre ci guardiamo negli occhi.

"Levi!!" Urlò Farlan nel mio orecchio.

"Ohu che c'è?!" Sbottai io non capendo.

"Ci stavi ascoltando? Andiamo a scuola." Chiese Eren per poi chiudere con un' affermazione.

''È passato così veloce il tempo." Affermai poi io e notai da dietro un albero che ci spiava..Erwin che mi fa segno di seguirlo però Giulia mi prende per mano trascinandomi via verso la scuola.

"Giulia devo andare in un posto." Dissi, non voglio che la tocchi, però lei non ha l'intenzione di mollare la presa.

"Non ti faccio andare con il professore di educazione fisica." Disse lei e non capii.

"Erwin è il professore di ginnastica, e io non voglio vederlo vicino a te." Disse lei facendo un respiro profondo però prima che potessi aprire bocca lei riprese il suo discorso.

"Degli uccellini mi hanno detto che vuoi proteggiermi, e che lui se non ci vai a letto a sieme mi farà del male, però Rivaille io non voglio che vai con lui, sei solo mio, ti ricordi da bambini avevamo fatto un accordo e tu mi avevi regalato un ciondolo, che significasse che se ti serve aiuto io ci sarò sempre." Disse tutto d'un fiato e gli scesero due lacrime, non mi piace vederla in quello stato, però sentire quelle parole e i nostri ricordi mi fece sorridere.

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