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Sentì l'orologio battere la mezzanotte, non stavo facendo niente si niente, ero stanco ma non riusciamo a dormire. Ero troppo pigro anche per alzarmi dal divano e spegnere la TV.
Stavano trasmettendo la pubblicità dell'acqua Rocchetta e tra poco stava per iniziare il 'Tre uomini e una gamba'.
Che diavolo stava succedendo nella mia vita?! Mi hanno aggredito due volte e Spina e Luka non mi spiegarono le cose importanti. Che vuol dire di lasciare perdere la ricerca della chiave? Dicevano che era così importante...
Lascia che una mosca interrompesse i miei pensieri seguendo il suo volo a zig zag.
NOTIZIE DELL'ULTIMA ORA!!
Cadetti dal divano sentendo questa frase improvvisa dalla televisione. Mi sistemai per terra a ascoltai con attenzione quello che stava raccontando il TG.
Panico e incendi per tutta Napoli, cittadini scappati dalle loro abitazioni. Tutto ciò succedette all'improvviso, al centro di Napoli, vicino alla caserma centrale di polizia, quando la mezzanotte suonò. Autostrade e aeroporti bloccati, il numero delle vittime ancora sconosciuto.
E-
Non devi in tempo ad ascoltare tutta la notizia che chiamai subito Spina.
<< Pront- >> rispose me subito la interruppi.
<< Dobbiamo andare subito a Napoli, mio fratello è in pericolo. Lavoro presso la caserma centrale, ti prego aiutami! >>
Ci fu qualche secondo di silenzio ma per me fu un eternità sapendo che Lorenzo è in serio pericolo.
Sospirò.
<< Va bene, vola subito lì, con il tuo potere ci metterai tre volte di meno che con i semplici mezzi di trasporto, salva tuo fratello e visto che ci sei cerca di capire la causa delle fiamme, è impossibile che in meno di un secondo abbiamo già divorato il centro. Io e Luka ti raggiungeremo tra tre quarti d'ora. Buona fortuna >> e staccò la chiamata.
Come faceva ad essere così calma? La invidiavo per quello no come io che ero nel panico più totale visto che non avevo la più pallida di come usare il mio potere.
<< Ti prego, aiutami voce nella mia testa! >> lo chimai inutilmente, non rispondeva. Feci la stessa domanda nella mia testa ma niente. Riprovai e riprovai ancora invano.
Decisi di fare l'unica cosa che l'avrebbe di certo attivato.
Presi una lunga e calda sciarpa nera, una felpa con il cappuccio dello medesimo colore e corsi su per le scale fino ad arrivare alla soffitta. Era polverosa e piena di cose inutili o scatole per il cambio stagione. Tossì violentemente, ero allergico alla polvere e mi misi la sciarpa in modo che mi coprì sia la bacca e il naso.
Vagai per le varie scatole, culle, quadri e mobili finché non trovai una finestra.
Esitando l'aprì e tremante uscì fuori aggrapandomi sulla sua sporgenza. Con un po'di difficoltà per colpa del buio arrampicai per il tetto che era leggermente a punta e arrivai sulla parte più alta.
Mi alzai in piedi e scrutai all'orizzonte, verso Nord-Ovest, pieno di case, campi coltivati e le montagne che bloccavano la vista.
Mi tremanavano le gambe, inghiottì la saliva spavento dall'altezza. Feci qualche passo indietro attento a non cadere all'indietro. Non avevo altri secondi da perdere.
<< O la va o la spacca! >> mi dissi.
Corsi fino all'estremità del tetto e con un balzo non avevo più i piedi su qualcosa. Chiusi gli occhi aspettando lo schianto a terra ma sentì solo lo sbattere di grosse ali. Aprì gli occhi e il mio piano aveva funzionato.
Non so spiegare con riuscì a manovrarle era nature, come se ci fossero sempre state, planare sopra le case sporgenti e andare in mezzo alle nuvole era piacevole. Ultime parole famose.
Dopo cinque minuti stavo morendo di freddo, l'aria a quella altitudine era fredda e immaginate le corrente d'aria gelida che venivano mentre volavo veloce.
Decisi di fermarmi sul tetto di un palazzo e vidi che ero arrivato a destinazione e che solo in centro Napoli era in fiamme. Alte fiamme raggiungevano anche il Palazzo più alti ma sembrava che non volessi espandersi e i pompieri cercavano di fermare il caos invano.
Risposi fiato, i polmoni mi bruciavano parecchio e stavo morendo dalla stanchezza.
Passarono dieci minuti buoni ma sia la mia situazione e quella città non sembravano migliorate. Decisi di vedere la situazione in mezzo a quelle fiamme.
Quando appoggai i piedi sull'asfalto le ali scomparvero con la mia volontà e camminai per la città deserta. Sembravano che tutti avessero già evacuato.
Camminai un po' finché non arrivati vicino alle fiamme. Mi riscaldai dopo tutto quel freddo, mi pieghi in due con le mani ancora più vicino.
<< Ehi, tu >> gridò una voce familiare, per non farmi riconoscere mi alzai il cappuccio e lo guardai con aria interrogativa. Aveva la camicia bruchiatta , gli occhiali storti che mette solo mentre lavora e uno sguardo severo che mi fece venire i brividi lungo la schiena. Non mi accorsi subito che in mano teneva una pistola.
<< Ehi, tu non dovresti stare qui >> lo ignorai e guardare le fiamme che restavano a ardere dov'erano.
<< Ho capito >> esclamò aspro << o sei un aspirante suicida oppure sei un amico di quello in mezzo a quel casino, per ora la squadra Alfa lo sta bloccando, uccidere un demone non è facile spero che mi darai delle informazioni >> si avvicinò pericolosamente.
Mi alzai di scatto prima che mi prese per un braccio, non voleva che mi scoprisse. Mi guardò irritato e rimase dov'era << non voglio ucciderti o collabori o ti farò pentire di essere nato >>.
Era veramente Lorenzo, mio fratello, che era sempre così scherzoso e solare?
Se avessi fatto un altro passo avevo paura che mi avrebbe sparato.
BOOOM.
Una mega esplosione si sentì con urla agghiaccianti e poi il silenzio più straziante che abbia mai sentito, mi batteva tantissimo il cuore. Guardai Lorenzo che mi scrutava avido.
<< Come ti chiami, moccioso? >> mi chiese annoiato.
<< Michel . . . >> la mia voce era bassa e roca, un po' timorosa.
<< Quindi tu sei il grande principe che parlano tutti eh? Che nella sua scorsa vita era amico di tutti >> disse.
Ci pensò un attimo prima di aggiungere << Se mi aiuterai a catturare il malfattore di questo caos farò finta di non averti mai visto >>
Non riuscì a capire se aveva capito che ero Alex oppure mi ero travestito bene, ma credo che vedendo i miei occhi così uguali ai suoi si avrà fatto due domande.
Annuì cercando di sembrava più sicuro che mai.
~~
Dopo aver chiamata una mia cara conoscenza ci mettono il viaggio con la rossa e "poco all'occhio" moto di Luka. Non volevo sprecare le mie energie per volare e tra una mezz'oretta ad alta velocità seremo arrivati in città.
<< Spero che riusciremmo ad arrivare presto non voglio vedere Alex come un pollo! >> esclamò Luka guidando come un pazzo.
<< Non essere cosi pessimista!! >> ridattei stringendomi alla sua vita per non cadere dalla moto.
Ero agitata, speriamo che non ci sia ancora di mezzo lui. . .
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Angolo autrice
Subito un altro capitolo, che è successo? Bho.
Vi sta piacendo il libro? Mi sto facendo tante paranoie, spero che lo continuerete a leggere. Sto cercando di fare meno errori grammaticali possibile e anche di rendere la storia più interessante.
I hope like you, al prossima capitolo~ ❤
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