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Andrea restò calmo e questa reazione mi fece venire un brivido lungo la schiena, mi aspettavo che si metteva a urlare e poi a farmi un sacco di domande.
Invece, si avvicinò pian piano, si inginocchiò difronte a me. Mise le sue mani sulle mie spalle e iniziò a parlare: << Senti amico, se non poi parlare di cosa sta succedendo io ti posso capire, anzi non voglio sapere niente il perché ha due ali neri e gli occhi rossi, sappi che io starò sempre dalla tua parte, ho capito che sei una specie di demone ma è fighissimo avere un amico così >>.
Occhi rossi? Non vi pensai più di tanto a questo particolare, solamente per poco non mi commossi, non capivo il neanch'io il perché ero così, forse era la mia vera forma visto che sono un demone, ma dispiaceva tutte le volte che lo lasciavo solo, che rifiutavo di vederlo oppure di parlargli. Volevo digli scusa per tutto ma bastò il mio silenzio a farglielo capire.
<< Bene, sai come ritornare il vecchio e caro Alex? >> disse alzandosi mettendo le mani sui suoi fianchi.
<< Ehm, no. È la prima volta che mi succedere una cosa del genere >> ammisi sentendomi infimo e stupido.
<< Bene! >> esclamò ironico << Perché non chiediamo a Ludovico? >>.
<< Aspetta, perché? Come fai a saperlo? >> esclamai sorpreso. Forse anche lui era un demone?
<< Non lo sapevo, avete la stessa aurea quando vi sto vicino quindi ho immaginato che anche lui fosse come te >> ridacchiò strofinandosi il naso.
<< Da quando sentì questa aurea intorno a me?>> chiesi sempre più sorpreso.
<< Da quando ti ho visto, è uno dei motivi per cui che ero insistente a essere tuo amico. Ero curioso di scoprire questo lato di te >> guardò per terra, pensante. << Quando sono vicino a delle persone riesco a sentire una specie di aurea, non so come spiegarlo, per le persone normale non la sento ma per alcuni si, tipo la tua è molto forte >>.
<<Quindi sei un demone? >>chiesi.
<< Bhe, credo di no, mi sento normale >> rispose lui ridendo, non riusciva mai a essere per tanto tempo serio.
<< Qualche idea per farmi tornare normale? >> chiesi sospirando.
Alzo le spalle, anche lui non capiva che come farmi diventare normale.
Chiusi gli occhi concentrandomi sul ragazzo che ero prima della trasformazione, volevo ritornare al più presto normale, già la mia vita non è tanto bella, non potevo sopporta di essere catturato e fatto come cavia oppure di scappare lontano dalla popolazione, mi sarei sentito....solo.
Fino all'anno scorso non me sareste importato più di tanto ma ora ho conosciuto persone fantastiche, di cui potermi fidare anche se non abbiamo fatto tanto, delle persone da giudicare come amici. Avrei fatto di tutto per non lasciarli.
Una dolce lacrima salata scese dal mio viso fino a cadere delicata sul mio palmo, mi sentì in uno strano posto. Aprì gli occhi e mi ritrovai nel oscurità.
Non piangere, non siamo ancora alla fine.
Questa voce l'avevo già sentita, quando quello conosciuto mi ha attaccato poco tempo fa. Volevo dire qualcosa ma non ci riuscì.
Non puoi parlare, non per ora. Avrai tante domande in testa senza risposta ma è meglio che stare zitto. Ti posso aiutare diventare normale, ma devi cominciare a imparare come usare i tuo poteri e le vere difficoltà della vita, chiamami quando hai bisogno di aiuto.
Smise di parlare e mi ritrovai in cucina, c'erano Luka, Spina e Andrea sul divano, quando mi alzai scattarono in piedi, tranne il grigio, e si avvicinarono.
Luka era vestito tutto di blu scuro, con un giubbotto di pelle, invece Spina era vestita con una maglia a collo alto di color perla e dei jeans chiari abbinate con i stivali marroni.
<< Che sollievo, stai bene >> disse Spina con gli occhi che le luccicarono. Senza aspettare altro mi saltò addosso abbracciandomi. Ricambiai senza esitazione. Era così calda.
Mi accorsi che ero ritornato normale, ora ero solo Alex, ero felice con tutti i miei amici, erano pochi ma per una persona come me bastavano.
<< Sono qui >> dissi con voce un po' tremante.
<< Ehm, ho fame, che ne dite di mangiare la pizza e ne parliamo con calma? >> propose Luka mentre di alzava dal divano.
Tutti annuirono e contro voglia Spina si staccò dal abbraccio. In meno si un minuto avevano tolto le piume per terra e la tavolo era apparecchiata e tutti e quattro eravamo seduti, ognuno si poteva servire con le fette di pizza che c'erano: margherita, funghi e patate e la quattro formaggi.
Io e Luka eravamo seduti a capo tavola, Andrea e Spina vicini su un lato del tavolo.
Raccontai brevemente cosa era successo anche di quello che sapeva fare Andrea, gli altri due pensarono qualche secondo prima di risponde.
<< Quello che ti ha attaccato è Falon da come ci hai descritto e anche questa volta vuole mettere i bastoni tra le ruote. Per quando riguarda Andrea ci sono solo pochissimi umani che riesco a percepire questa strana atmosfera attorno delle creature come noi >> spiegò Spina mangiando piano una fetta della funghi e patate.
<< Dalla voce nella tua testa non ne abbiamo la più pallida idea >> disse Luka inquieto.
<< Aspettate un attimo >> disse Andrea << ma quello non assomiglia a Carlo Esposito? Quello che ha ucciso in una notte 9 ragazzi. Al TG hanno fatto vedere delle sue foto >>.
<< Ancora ne parlano >> dissi distrattamente decidendo quale fetta di pizza prendere.
<< Si allora è Falon >> si confermò Spina.
<< Ehi, Spina, Ludovico >> esclamò Andrea guardando la ragazza alla sua sinistra.
<< Si?>> chiesero all'unisono.
<< Vuoi che tipo di demoni siete? >> chiese il biondino.
<< Vediamo, io non so usare i miei poteri, non so il perché >> rispose Luka un po' sconsolato.
<< Io non sono un demone, ma neanche un umano >> rispose lei.
<< Ma non hai un aurea, quindi dovresti essere un umano >> aggiunse Andrea.
<< Spiegarti meglio Spina >> dissi incuriosito.
<< Allora >> si alzò in piedi << primo: non sono né un demone né un umano perché sono un mezzo-angelo, mia madre era una creatura scesa sulla terra perché ella era stata bandita, come altri angeli che si scontrano con Dio, da lì conobbe un uomo, se ne innamorò e da quel unione nacqui io.
In secondo luogo non poi sentire la mia aurea perché ho una collana apposta per quello >>.
Si forse la collana da sotto la maglia e me la passò. Era fatta con un resistente ma sottile corda nera con una sfera di piccole dimensioni fatta con quello che capì che fosse zaffiro, era così semplice ma anche così bella.
<< Te la regalo, ne hai bisogno più tu che io >> e mi sorrise caldamente.
Angolo autrice
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Un nuovo possibile nemico appare, Falon,
(Pfff- Falon selvatico appare, vuoi catturarlo?) e Andrea entrerà a far parte nel nostro gruppo.
Chissà chi è la voce nella testa di Alax? Alcune domande vengono risposte ma altre salgono in mente, cosa succederà d'adesso in poi?
Spero che vi sia piaciuto, scusate per eventuali errori e alla prossima.
Piccola curiosità: le aura che sente Andrea vicino ai demoni/angeli è la potenza del loro potere, così si può capire quando è forte un demone, sono rari i casi in cui un demone può percepirlo, ma ancora più rari sono gli umani.
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