Junsu PoV

Quella notte non chiusi occhio, nemmeno dopo aver interrogato il mercante sul perché aveva agito in quel modo.

Non mi diede nessuna risposta, solo il silenzio che “non dovevo interrompere, se non ero sua Maestà.”
Mi rigirai sul letto, osservando il chiarore della luna piena che illuminava i cortili del Palazzo ed il nostro Regno addormentato.

Conoscevo bene i Jung. Erano sempre stati una famiglia benestante, una delle più potenti che affiancavano sua Maestà. Non erano mai stati nel bisogno e mio padre conobbe quello del mercante, all'epoca entrambi ancora su queste terre e non dai nostri antenati.
Chiusi gli occhi, cercando di liberare la mia mente dagli altri dubbi e dalle domande che iniziarono a comparire davanti ai miei occhi, ricordandomi di come Lord Yunho aveva guardato quel servo, Changmin.

Lo sguardo di chi avrebbe messo qualcuno al primo posto che se stesso.

“Lo sguardo di un innamorato.”
Scossí la testa, togliendo ogni pensiero che quella sera mi aveva portato e cercai piuttosto di prendere sonno.

Ma Morfeo sembrò non voler varcare la soglia della mia porta, perché mi ritrovai in piedi, fuori dalla mia camera a passeggiare lungo quei corridoio con un lume appreso.

La mia mente tornò nuovamente verso quei due innamorati, pensando ancora a come il destino fosse stato crudele.

“Destino”

Mi fermai, nel bel mezzo del lungo corridoio, dove vi era una grande vetrata che dava verso gli alloggi del sovrano.
Avrei voluto tanto scrivere un destino diverso con lui, sperare anche che lo cambiasse, che gli desse una svolta diversa.
Tenni il lume alla mia altezza, cercando di scorgere se Re Yoochun fosse addormentato oppure ancora sveglio.

«Se solo sapete, cosa ha spinto Yunho ha compiere tale gesto...» per un attimo volevo sperare in qualcosa di positivo per quei due, ma dopo poco rividi ancora quella scena: Changmin nelle camere del Re.

Chiusi gli occhi, stringendo i pugni per calmare quel senso di rabbia e dolore nel mio petto. Probabilmente, anzi, sicuramente lui aveva capito. Yoochun aveva compreso che i miei sentimenti non erano sciamati.
Nemmeno dopo quel affronto subito in passato dal mio stesso amore.

Scostai lo sguardo, riprendendo a camminare e vagare verso una meta senza destinazione, permettendo solo ai miei pensieri di guidare i miei passi in quel oscura e silenziosa notte.

L'indomani mi avrebbe atteso una lunga giornata ed anche l'occupazione del caso di Yunho, dopo aver spiegato a sua maestà ogni avvenimento, di cui ancora non ho compreso una parte: perché non parlare con sua maestà e riprendersi ciò che era suo in modo pacifico ed evitare così la prigionia e le torture?

Spazio autore

Una buonasera a tutti! Chiedo immensamente scusa per questo brevissimo capitolo ed anche per la mia lunga assenza, ma spero che questo breve capitolo fatto di pensieri del nostro Junsu possa farmi perdonare. ^^
Presto il seguito e gli svolgimenti della storia!
Stay tuned! ❤️