Chiarimenti e curiosità


Trattandosi di un fan prequel, molti elementi utilizzati nella narrazione provengono da Final Fantasy IX. Questo documento, che aggiornerò dopo la pubblicazione dei vari episodi, è pensato per connettere chi non conosce la trama, i personaggi e l'ambientazione del videogioco originale. Sul mio profilo Instagram (storie in evidenza) illustro per immagini altri elementi, come i mostri e le magie.

Tutto ciò che non viene spiegato qui o presentato su Instagram è frutto della mia fantasia.

PARTE 1: SOTTO ATTACCO

- Esercito di Alexandria: è composto in prevalenza da soldati donne, con la sola eccezione della squadra Plutò, di cui Adalberto Steiner (uno dei protagonisti del videogioco) è capitano. Il comando è affidato alla Shogun e la spada Save the Queen ne simboleggia lo status.

- Chocobo: pennuto mascotte dell'intera serie Final Fantasy, è una sorta di struzzo dal collo proporzionato e dal piumaggio giallo canarino. Spesso vivono in compagnia degli umani e di eventuali altre razze civilizzate, che a volte li trattano come animali da compagnia, altre li cavalcano e altre ancora li utilizzano come bestie da tiro e da soma.

- Villaggio di Dali: paesino di frontiera del regno di Alexandria, in FFIX ha un ruolo di primo piano negli sviluppi iniziali della trama, in cui compaiono anche Kapu Village e il fratello locandiere.

- "Nebbia": sostanza misteriosa che avvolge il continente omonimo, dove si trovano Dali e Alexandria. Fortemente connessa con l'apparizione e la genesi dei mostri, viene utilizzata come carburante per le aeronavi. Nel gioco non si fa cenno al fatto che gli uomini e i mostri la trasudino una volta sconfitti, ma ciò risulta coerente con la sua essenza, che spiegherò in seguito.

PARTE 2: LA BATTAGLIA DI DALI

- Memoria: tradotto nella versione italiana come "Luogo dei Ricordi", è l'ultimo dungeon che affronteranno i protagonisti.

- Continente Dimenticato: abitato soltanto da mostri e inaccessibile senza idrovolante (ovvero inaccessibile nei fatti, perché non avvolto da "nebbia"), ospita alcune strutture misteriose esplorate nell'antichità da Ipsen, tra cui il castello a lui intitolato e la cripta di Oeilvert, dove si possono incontrare le statue evocatrici di cloni.

- Trance: status speciale che i personaggi possono acquisire temporaneamente in seguito a ingenti danni subiti, oppure dopo forti shock emotivi. Le loro abilità vengono potenziate oltremisura a scapito dell'autocontrollo. Nel racconto, Anne chiama la sua attivazione "Loss of me" in onore al titolo della theme song di Beatrix, il cui nome alternativo è "Rose of May".

- Tecniche delle soldatesse: "Shock" ed "Estasi Siderale" fanno parte delle abilità di Beatrix nel videogioco. "Fendicielo" è una tecnica di fantasia che richiama la struttura del castello di Alexandria, il cui pilastro principale è a forma di spada e si innalza verso la volta celeste.

- Levitaga: nel gioco è presente soltanto la versione a bersaglio singolo (Levita), ma nella serie Final Fantasy il prefisso "-ga" indica o il bersaglio multiplo o il grado massimo di potenza delle magie (vedi Firaga, Idroga).

PARTE 3: VECCHIE E NUOVE CATENE

- Il panino di Anne: l'accostamento di dubbio gusto tra mortadella e sottaceti di Lindblum è una citazione di due scene della storia originale con protagonista Steiner. In entrambe mostra il medesimo disgusto plateale, una volta per via dell'odore dei sottaceti e un'altra a causa della maleducazione dell'interlocutore.

- Toleno: conosciuta come "la città della notte eterna", è il centro più importante del regno di Alexandria esclusa la capitale omonima.

- "Non farsi scrupoli nemmeno di fronte a un bambino in lacrime": è una citazione letterale del gioco, con cui gli abitanti del Continente della "Nebbia" qualificano l'implacabilità di Beatrix.

- Garnet: principessa di Alexandria e protagonista femminile del videogioco. Appartiene alla stirpe degli sciamani, una tribù di umani del Continente Esterno in grado di evocare spiriti dagli immensi poteri distruttivi. Nel corso della prima metà del gioco Brahne cercherà in tutti i modi di sottrarle tale abilità. Comparirà fugacemente nella quarta parte.

- Granducato di Lindblum: regno limitrofo ad Alexandria, con cui vige un trattato di non belligeranza. Il Granduca Cid e il defunto re erano grandi amici, al punto che Garnet, preoccupata per la deriva malvagia della madre Brahne, gli scrive per implorarlo di organizzare un finto rapimento. Esso costituisce l'incipit di FFIX.

- Kuja: antagonista principale di FFIX. Nelle fasi finali della trama si rivelerà essere davvero un alieno mandato a causare distruzione per motivi che spiegherò dopo la pubblicazione del quarto episodio.

- Amarant, l'Uomo Salamandra: uno dei protagonisti di FFIX, mercenario solitario. In un flashback nel gioco si racconta che lavorava a guardia di uno dei palazzi di Kuja, per poi essere cacciato quando Gidan, protagonista del videogioco, commise un furto e lo fece passare per colpevole. La conversazione con Anne allude a quel fatto.

EPILOGO: WALZER NELLA CENERE


- Kuja e le anime: Come accennato in precedenza, Kuja è un alieno. Proviene da Tera, un pianeta morente. La civiltà che lo abitava, estremamente avanzata sotto il profilo tecnologico e culturale, rifiutò di estinguersi e portò il corpo celeste ad approcciarsi a Gaya, dove vivono i protagonisti del gioco, nel tentativo di rigenerarsi assorbendone l'energia vitale. Gli alieni si cristallizzarono e affidarono a Garland il compito di sovrintendere alla fusione, che prevedeva due aspetti: creare i jenoma, esseri fisicamente perfetti ma privi di anima, e riciclare le anime di Gaya al loro interno per permettere il risveglio degli abitanti di Tera. Per fare ciò era necessario causare un flusso di anime attraverso morte e distruzione, missione che Garland affidò a Kuja, jenoma particolarmente potente e dotato di anima. Egli venne scaraventato su Gaya, ma si ribellò al suo creatore e decise di perseguire la propria brama di dominio sfruttando l'avidità di Brahne. Insieme alla padronanza delle magie più potenti, Kuja possiede l'abilità di disporre e di plasmare la "nebbia", scarto etereo del processo di raffinamento delle anime, per creare mostri ed esseri senzienti al suo servizio.

- maghi neri: le uniche creature in grado di pensare che Kuja creerà durante il gioco (Zero è un precursore inventato da me). Uno di essi, Vivi, è il narratore della storia originale, nonché il terzo personaggio in quanto a centralità nella trama. Nonostante nessuna anima infusa in essi ricordi la vita precedente, nella trama il messaggio che si continua a vivere grazie al ricordo di chi ci ha amato è fondamentale, dunque ho reputato coerente inserire il talismano e il risveglio dello spirito del re infuso in Zero.

- Iifa: albero mastodontico situato nel Continente Esterno e infestato da zombie, si rivela essere la raffineria delle anime per permettere l'assorbimento di Gaya da parte di Tera. Le sue radici si espandono in tutto il mondo spargendo "nebbia".

- Maison du Roi: casa d'aste di Toleno, è proprietà di Kuja. In quel luogo avvenne il furto che portò alla cacciata di Amarant.

- Invincible: l'aeronave più avanzata realizzata dalla civiltà di Tera, sulla pancia possiede un occhio in grado di emettere un raggio dall'immenso potere distruttivo. Esso distrusse il villaggio degli sciamani e causò la fuga di Garnet, con conseguente naufragio, perdita della madre e adozione da parte dei reali di Alexandria.

- Guil: valuta universale della serie Final Fantasy.

- L'offerta della regina e la produzione: il primo colpo di scena di FFIX avviene a Dali, dove i protagonisti scoprono che gli abitanti hanno avviato la produzione di particolari pupazzi, i maghi neri, resi senzienti da un'infusione di "nebbia" affinché combattano agli ordini di Alexandria. Diventeranno l'arma segreta di Brahne per sbaragliare qualunque avversario e conquistare l'intero Continente della "nebbia" nella prima metà del gioco.

- «Spero vivamente che non si facciano affondare la nave da trasporto anche da questo qui!»: è un riferimento alla vicenda di Vivi, che venne rinvenuto da Quan, un anziano umanoide, mentre galleggiava inerte in un braccio di mare dalle parti di Toleno. Questi, dopo aver pensato di mangiarselo, lo adottò e lo crebbe come un nipote. Siccome Vivi ha l'aspetto di un bambino e nessun mago nero gli somiglia, è improbabile che sia mai arrivato a Dali per essere utilizzato come prototipo, anche se nel gioco non viene specificato.

- Haste, Shell, Bio, Flare: sortilegio che accelera i movimenti del bersaglio, potere di supporto che crea uno schermo contro i danni magici, incantesimo offensivo di elemento veleno, magia dall'effetto analogo alla fissione nucleare. Nonostante la sua natura, i danni inferti sono di tipo non elementale.

- «Colpo Flare!»: in una delle prime battaglie del gioco, Steiner e Vivi utilizzano una tecnica congiunta di incantamento del fendente, che entrerà stabilmente nel parco mosse del cavaliere.

- Walzer per la luna: è una citazione di Final Fantasy VIII, in cui i protagonisti principali, che vivranno un'intensa storia di amore, si conoscono a un ballo scolastico dove viene suonata la OST "Waltz for the moon". Inoltre, in FFIX i Walzer sono tre prototipi speciali di mago nero che il gruppo affronta durante la fase della trama che si svolge nei dintorni del villaggio di Dali.

- «Io sono nata per vincere» (variante di "sono stato fatto per vincere"): è la frase iconica di Walzer n°3, il più coriaceo e ostinato. L'ho inserita per suggerire che Kuja lo creerà a partire dall'anima di Anne.

- «Ecco come si usa Flare!» (variante di "Ecco come si usa *magia elementale X"): frase iconica di Walzer n°2, che pronuncia prima di contrattaccare con la versione -ra (il livello mediano di potenza) della magia che gli si rivolge contro. L'ho usata per indicare che Kuja lo creerà riciclando nuovamente l'anima del re.

- Anche se non si fa alcun riferimento esplicito, Walzer n°1 verrà invece creato basandosi sull'anima di Severine.

- La coda di Kuja: arto che contraddistingue i jenoma dalle razze di Gaya. In FFIX viene riportato il disprezzo di Kuja per essa, sebbene la nasconda soltanto sotto gli abiti. Infatti, quando entra in trance alla fine del gioco, essa diventa visibile. La sua distruzione è il solo elemento in cui ho ritenuto di divergere dalla trama originale per motivi di pathos e di significato.

(Se necessitate di altre spiegazioni o avete altre curiosità sulla storia originale, fatelo presente nei commenti e provvederò a fornirle).

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