SWEET PLEASURE
Non sai come ti sei ritrovata in quella situazione.
Quattro ore prima eri tranquillamente seduta a sorseggiare un cocktail al tavolo di un bar a Itaewon dopo che la tua amica d'infanzia aveva rotto talmente tanto le scatole per portarti in quel posto perché a detta sua " Era il bar più frequentato dagli idol in tutta Seoul" che tu pur di farla stare zitta l'avevi assecondata in quella follia.
Eravate sedute tranquille sorseggiando un cocktail scelto a caso guardando le figure del listino quando due ragazzi entrarono nel locale. Gli stessi due ragazzi che in questo esatto momento stavi fissando legata allo schienale del grande letto morbido, in un appartamento superlussuoso, nella periferia della città.
La tua amica te li aveva subito indicati: uno alto, moro e muscoloso e l'altro piú piccolo, biondo e magro.
«Sembrano Jungkook e Jimin!» disse ridendo.
«Ma cosa stai dicendo, non andrebbero mai in giro a quest'ora... per di più da soli» le rispondesti cercando di farla ragionare.
«Forse hai ragione, spero così tanto di incontrare Jungkook che mi sembra di vederlo ovunque» disse fissando il suo cocktail e bevendone un altro lungo sorso.
«Però quel ragazzo ci assomiglia davvero molto» affermò puntando gli occhi sulla schiena del moro che inconsapevole stava ordinando delle birre al bancone davanti a voi.
Ti girasti verso i due ragazzi e ti seccò affermare che effettivamente la tua amica aveva ragione. Da dietro assomigliavano davvero molto ai vostri due adorati idol.
Tornasti ad osservarla attentamente, il suo sguardo era cambiato di colpo. Qualcosa stava succedendo nella sua mente e quel qualcosa come sempre ti avrebbe portata in mezzo ai guai.
Non facesti nemmeno tempo a dirle di fermarsi che lei era già scattata come un gatto verso i due ragazzi. Il cocktail in una mano e i tacchi che sfrecciavano veloci sul pavimento.
Cominciasti a correrle dietro ma purtroppo non fosti altrettanto agile, soprattutto a causa delle scarpe alte che, sempre lei, ti aveva obbligata ad indossare per quella sera.
La guardasti avvicinarsi ai ragazzi e posarsi sul bancone accanto a loro, la piccola mano già pronta a toccare la spalla del più basso. Merda era troppo tardi.
«Scusate ragazzi io e la mia amica vorremmo provare qualche buon cocktail di Seoul ma purtroppo i menù sono tutti in coreano, potreste aiutarci nella scelta?» la sentisti dire in inglese poco distante da te mentre si appoggiava con posa sexy al bancone del bar.
La maledicesti mentalmente e maledicesti l'alcool che le dava sempre alla testa facendola diventare più loquace di quanto già non fosse normalmente.
Il ragazzo piccolino si girò verso di lei ma dalla tua posizione non riuscisti a vederlo in viso. Era alto poco più della tua amica e a causa della tua posizione lei lo stava completamente nascondendo alla tua vista. Una cosa però la notasti. La tua amica aveva iniziato visibilmente a tremare nell'esatto momento in cui lui si era girato ad osservarla.
«Scusatemi, perdonatela, quando beve diventa troppo espansiva.» dicesti senza rivolgere nemmeno uno sguardo ai due ragazzi e guardando preoccupata la tua amica. Sul suo volto era dipinta una maschera che poteva benissimo essere un mix tra panico ed infarto.
«O-od-oddio.» la sentisti sussurrare quasi impercettibilmente, il cocktail che remava nella sua piccola mano.
«Da dove venite?» chiese una voce cristallina e divertita alle tue spalle.
«Siamo italiane.» dicesti con noncuranza ancora intenta a capire cosa stesse succedendo alla tua amica. Lei però non sembrava voler collaborare e quindi decidesti di capire da sola cosa l'aveva fatta andare così in panico. Ti girasti lentamente e due piccoli occhi allegri si fissarono nei tuoi facendoti gelare il sangue nelle vene.
"Cazzo!" pensasti incontrando lo sguardo allegro di Jimin.
Passasti lo sguardo da lui al suo amico. Il secondo ragazzo indossava un enorme berretto in testa e stava fissando la tua amica con uno sguardo scrutatore attraverso i suoi grandi occhi neri. E capisti istantaneamente perché, tutto d'un tratto, la ragazza al tuo fianco avesse completamente smesso di respirare.
"Ora muore." pensasti mentre Jungkook si toglieva il cappello dalla testa passandosi una mano tra i capelli neri dedicandovi uno dei suoi grandi sorrisi da coniglio.
«Siete italiane, oddio che bello! Pizza! Mafia! Carbonara!» sentisti urlare da Jimin.
Ti girasti verso di lui sorridente pensando a come fosse stereotipata l'idea dell'Italia all'estero ma la sua felicità fu contagiosa e ti trovasti a ridere di gusto.
«Si beh, non è proprio così l'Italia.» dicesti tra le risate mentre Jimin cominciava a chiederti informazioni riguardati il motivo per cui vi trovavate dall'altra parte del mondo.
Probabilmente fu grazie all'alcool che cominciasti a chiacchierare amabilmente con il ragazzo senza la minima traccia di paura. In fondo non capitava tutti i giorni di trovare due idol famosi al bancone dello stesso bar.
«Siamo venute qui per una vacanza dopo che la mia amica mi ha portata praticamente allo stremo.» dicesti indicando la ragazza accanto a te che era ancora ferma immobile ad osservare Jungkook come rapita.
La osservasti sorridendo e poi posasti i tuoi occhi sul moro rendendoti conto del problema.
Jungkook la stava fissando con uno sguardo da predatore mentre si passava la lingua sul piercing al labbro con fare decisamente sexy.
«Volevi sapere quale cocktail ordinare giusto?» lo sentisti dire rivolto verso la tua amica. Il tono della sua voce era basso e caldo tanto che persino il tuo battito cardiaco accelerò nel sentirlo.
Ti girasti verso di lei e notasti che era diventata color rosso peperone.
"Ahahaha fai tanto la spavalda e finalmente hai trovato la tua criptonite." pensasti osservandola mentre sbatteva velocemente le palpebre e cercava di tornare in sé.
«Come vi chiamate?» Chiese interessato Jimin che evidentemente non si era accorto della tensione tra i vostri due amici o semplicemente voleva lasciarli continuare per vedere come sarebbe andata a finire.
Ti girarsi verso Jimin e facesti le presentazioni.
«Io sono Emma, lei invece è Isabel.» dicesti indicando la tua amica ancora immobile al tuo fianco.
«Io sono Park Jimin e lui è Jeon Jungkook, potreste averci visti da qualche parte.» disse Jimin come se fosse tutto normale per poi aggiungere «Che ne dite se andiamo a sederci al tavolo laggiù? Così vediamo insieme cosa ordinare?»
Lo guardasti per un attimo indecisa sul da farsi ma poi accettasti il suo invito, anche perché, Isabel non ti avrebbe mai perdonata se avessi rifiutato quella proposta.
Tu e Jimin vi incamminaste verso il tavolo chiacchierando allegramente ma poi a metà strada ti bloccasti di colpo. La tua amica non ti aveva seguita.
Ti voltasti verso il bancone cercandola con lo sguardo e la vedesti ancora ferma a fissare Jungkook. Quest'ultimo le si era avvicinato e ora le stava sorridendo mentre alzava il sopracciglio con il piercing e muoveva lentamente la lingua tra le labbra.
«Isabel giusto?» sentisti dire dal moro «Andiamo al tavolo anche noi?».
La vedesti acconsentire muovendo la testa ma stranamente non proferì nemmeno una parola.
La situazione si stava facendo interessante.
Poco dopo arrivarono accanto a voi e tutti insieme vi dirigeste verso il tavolo in cui avevate abbandonato le vostre borse. Isabel si sedette al tuo fianco mentre i ragazzi si sedettero davanti a voi.
«Va tutto bene?» le chiedesti in italiano.
«Si...» Ti rispose in un sussurro.
La tua attenzione fu subito catturata da Jimin.
«Da quanto tempo siete qui?» Chiese curioso.
«Siamo arrivate da qualche giorno, dobbiamo ancora ambientarci bene. La città è grande e veniamo entrambe da dei piccoli paesini ai piedi delle montagne. Non siamo abituate alle metropoli così chiassose» dicesti tranquilla mentre finisti con un ultimo sorso il tuo cocktail.
Avevi bisogno di altro alcool per continuare quella conversazione. La tua amica era praticamente fuorigioco e tu avevi bisogno di un aiuto immediato per poter sostenere quella situazione.
Decidesti di tirarle un pizzicotto sotto al tavolo e lei sobbalzó accanto a te guardandoti male. La sentisti finalmente tornare a respirare e Jungkook la osservò sorridendo.
«Jungkook quale cocktail ci consigli?» chiedesti sperando di distogliere l'attenzione del giovane dalla ragazza in modo da darle il tempo di tornare lentamente in se stessa perché ne eri convinta, se avesse continuato a fissarla in quel modo lei sarebbe implosa malissimo nell'arco di pochi minuti.
«Dipende da cosa vi piace» ti rispose.
«Io sono per i gusti forti.» dicesti ridendo, poi ti girarsi verso Isabel spronandola a parlare.
«A me piacciono di più le cose dolci.»disse finalmente.
Ok, era tornata a parlare. Finalmente era riuscita a parlare. Ce la potevate fare assieme.
«Quindi ti piacciono le cose dolci è Isabel? » disse Jungkook con un sorriso sornione sul viso.
"Cazzo però lo sta facendo apposta." pensati mentre la tua amica tornava a tingersi di un color rosso accesso.
Il tuo sproloquio interiore fu interrotto da Jimin il quale stava ridacchiando adeso allo schienale della panca. Il biondo disse qualcosa al suo amico in coreano e vedesti quest'ultimo guardarlo con uno sguardo di disapprovazione.
«Quanti anni avete?» ti chiese Jungkook distogliendo finalmente gli occhi dalla ragazza accanto a te.
Stavi per rispondere ma questa volta fu Isabel a prendere la parola e a rispondere a quella domanda.
«Quindi siete più vecchie di noi.» disse Jungkook sorridendo.
«Si lo siamo.» dicesti con un sorriso sul volto.
I due ragazzi si scambiarono uno sguardo d'intesa e tornarono a fissarvi.
«Quindi ti posso chiamare Noona?» Chiese Jungkook ad Isabel.
In quel momento eri più che sicura di aver sentito il cuore di lei fermarsi all'istante. Per fortuna arrivò il barista a chiedere le ordinazioni e approfittasti di quel momento per evitare la morte prematura della tua amica. Le toccasti una gamba e lei tornò ancora una volta a respirare.
Come se nulla fosse accaduto Jungkook ordinò da bere per tutti e 4 e mentre aspettavate l'arrivo dei cocktail i ragazzi cominciarono a porvi domande sulla vostra vita. Non sapevi per quale motivo ma erano stranamente interessati a voi.
La tua amica finalmente aveva ripreso a parlare sebbene le sue frasi fossero corte e a volte titubanti. Ti divertisti a vederla così. Era sempre stata lei quella spavalda tra le due, quella pronta a tuffarsi nell'avventura e per una volta avresti avuto la tua rivincita: eri curiosa di vedere quando sarebbe riuscita a resistere al fascino di Jungkook prima di impazzire completamente.
Dopo qualche minuto di conversazione ti accorgesti di non essere la sola a divertirsi nel vederla così timida. Anche il giovane ragazzo seduto davanti a lei sembrava particolarmente attento ad ogni sua reazione ed iniziasti a convincerti che stesse provando a testare quanto potere potesse avere su di lei.
«Quindi ditemi un po', che lavoro fate in Italia?» chiese Jimin fissandoti con i suoi curiosi occhi scuri.
«Io lavoro come assistente sociale. Aiuto le famiglie in difficoltà.» dicesti gesticolando con la mano. Eri fiera del tuo lavoro. sebbene fosse molto difficile ti eri impegnata tanto per arrivare fin lì e le soddisfazioni non mancavano.
«Wow ma che bello !Quindi sei una brava ragazza con un grande cuore. Sai è molto bello poter essere utili alle persone.» disse fiero Jimin.
«Tramite le nostre canzoni speriamo sempre di aiutare chi si trova in difficoltà.» aggiunse Jungkook guardandoti con i suoi grandi occhioni scintillanti.
«Non è un lavoro facile ma provo sempre a dare il mio meglio.» rispondesti ai ragazzi con un sorriso.
«Questo è l'importante!» aggiunse Jimin.
«E tu cosa fai invece?» chiese Jungkook rivolgendosi verso Isabel.
«Io sono una veterinaria.» rispose decisa.
«Davvero?» urlarono i due ragazzi contemporaneamente sbarrando gli occhi.
«Cavolo è difficile!» disse Jimin.
«Solo i cervelloni come Namjoon-ah riescono a fare quelle lauree.» aggiunse Jungkook «Io non ci riuscirei mai!» sentenziò con sicurezza il ragazzo «È già tanto se riesco a leggere un libro ogni tanto.»
Jimin si mise a ridere e confermò le parole del suo amico.
«Si beh nemmeno io leggo molto se vi consola.» dicesti divertita fissando la tua amica.
Ti vennero in mente tutte le volte che lei ti aveva passato qualche libro da leggere sul tuo Kobo dicendoti che era una figata e che dovevi leggerlo assolutamente, ma alla fine ti ritrovarvi sempre a leggere fanfiction su Wattpad. Non che la cosa le dispiacesse visto che anche Isabel le leggeva, ma continuava a ripeterti che dovevi allargare un po' i tuoi orizzonti. Chissà forse aveva anche ragione.
Guardasti i ragazzi togliere dalle loro tasche i telefoni e cominciare a scorrere le foto dei loro animali domestici dicendo:
«Quindi ti piacciono gli animali!»
«Aspetta guarda cosa ti faccio vedere!»
Jimin vi parlò di quanto adorasse i gatti e chiese ad Isabel se c'era qualche modo per tenerne uno nonostante lui ne fosse allergico. Vi trovaste così a parlare di quanto belli fossero quegli animali e provaste a convincere Jungkook di come i gatti fossero decisamente migliori rispetto ai cani.
Tu passasti diversi minuti a fissare foto di gatti sul telefono di Jimin mentre Jungkook mostrava alla tua amica le foto dei suoi cani.
Finalmente la notasti essere a suo agio, si era addirittura avvicinata al ragazzo per vedere meglio le fotografie e quello era sicuramente un segnale della sua tranquillità. Probabilmente siccome era abituata a parlare di animali tutto il giorno quel tipo di conversazione era abituale per lei.
Continuasti a chiacchierare tranquillamente con Jimin facendogli vedere a tua volta le foto dei tuoi animali quando sentisti Jungkook chiedere «E con i conigli come te la cavi? Sai gestire anche loro?»
Guardasti la tua amica pietrificarsi all'istante e fissare Jungkook con gli occhi spalancati. Davvero il ragazzo le aveva appena fatto quella domanda?
I due erano a pochi centimetri di distanza e si stavano fissando intensamente. Le gote di Isabel stavano cominciando a tornare rosse e lei muoveva la bocca impercettibilmente.
Una parte di te voleva toglierla da quell'imbarazzo palpabile, le volevi bene e infondo ti dispiaceva vederla così, ma decidesti comunque di lasciarla cuocere ancora un po' davanti ai tuoi occhi. Jungkook stava facendo un ottimo lavoro su di lei e tutta quella spavalderia del più giovane ti piaceva più di quanto volessi ammettere. E anche vederla palesemente in difficoltà ti piaceva più di quanto volessi ammettere.
Stavi sorridendo felice fissando quella scena quando sentisti lo sguardo caldo di Jimin posarsi su di te. Ti girasti e ti sembró che il ragazzo ti stesse osservando con uno sguardo predatorio ma bastò un battito di ciglia per farlo tornare dolce e tranquillo come poco prima.
Te lo eri immaginato? L'alcool ti stava già dando alla testa? O probabilmente era la tensione che percepivi accanto a te a far sembrare Jimin più sensuale di quanto non fosse in realtà?
Poco dopo arrivó il cameriere con i cocktail e la tua attenzione si focalizzó sui vari bicchieri colorati posati al centro del tavolo.
Jimin vi insegno come brindare in perfetto stile coreano.
«Konbae!!» urlasti con gioia prima di sbattere i bicchieri tra di loro.
Ti accorgesti troppo tardi di aver usato troppa foga nel colpire il bicchiere della tua amica e il suo drink uscì dal vetro colando verso il basso. Lei se ne accorse subito e con nonchalance la vedesti leccare il liquido con un movimento fluido della lingua.
La guardasti con gli occhi sbarrati e la bocca aperta. Quello che aveva appena fatto era maledettamente sexy e chiaramente fraintendibile e ti accorgesti di non essere l'unica ad essersene accorta. I due ragazzi davanti a te la stavano osservando con uno sguardo di fuoco, i bicchieri mezzi sollevati e i respiri fermi.
Quando Isabel alzò i suoi occhi scuri su di voi vi guardò come se non avesse fatto nulla e con un sorriso disse «È veramente buono!», prima di posare il bicchiere e cominciare a mescolare il liquido con la cannuccia.
Vedesti i due ragazzi sbattere le palpebre più volte per poi tornare lentamente in loro.
"Isabel sta tornando ad essere se stessa" pensasti sogghignante mentre assaggiavi il drink.
Il cocktail era veramente buono, amaro al punto giusto ma con delle note fruttate ben equilibrate. Jungkook aveva fatto un'ottima scelta.
Ti girarsi verso Isabel che stava chiacchierando finalmente tranquilla con Jimin e decidesti di scambiare quattro parole con il ragazzo più giovane.
Osservasti Jungkook sorseggiare il suo cocktail e ti rendesti conto di come fosse effettivamente bello. Nonostante impazzissi per i lineamenti delicati e dolci di Jimin non riuscisti ad essere totalmente indifferente alla mascella squadrata, alle spalle larghe e ai grandi occhi scuri del moro.
Facesti un profondo respiro e chiedesti: «Allora Jungkook voi abitate qui a Seoul giusto?»
Lui puntó i suoi occhi su di te e sentisti un leggero formicolio su tutto il tuo corpo.
«Si, abbiamo diversi appartamenti e un dormitorio proprio qui in città. Purtroppo andiamo a casa nostra solamente poche settimane all'anno. Io e Jimin siamo entrambi di Busan.» disse fiero.
«Busan è una delle nostre mete nei prossimi giorni» dicesti felice.
Jungkook passò diversi minuti ad elencarti tutti i luoghi da visitare nella sua città e ti ritrovasti molto presto a dover scrivere i vari suggerimenti sulla tua agenda.
La serata stava continuando tranquilla e grazie all'alcool anche la tua amica stava cominciando ad essere più spavalda e loquace. Ogni tanto ti sembrava fissasse i ragazzi con uno sguardo un po' troppo malizioso mentre beveva il cocktail dalla cannuccia e persino Jimin si stava umettando le labbra un po' troppo frequentemente. Jungkook passava la sua lingua nella guancia ogni volta che fissava Isabel e tu ti ritrovasti un po' in imbarazzo in mezzo a loro.
Ad un certo punto notasti la tua amica leccarsi una goccia di alcool che le era rimasta sulle labbra con un movimento molto lento tanto che il tuo cuore cominció ad accelerare all'improvviso e a Jimin andó di traverso il sorso che stava bevendo. Jungkook invece la osservò con uno sguardo che ti avrebbe mandata a fuoco istantaneamente ma lei sembrava reggere abbastanza bene la situazione. Stava succedendo qualcosa tra quei due. Ne eri sicura. Non avevi capito quando la situazione era cambiata ma ora la tua amica era fin troppo a suo agio.
A volte il ragazzo si mordeva il labbro giocherellando con il suo piercing e Isabel sorrideva distogliendo subito lo sguardo da lui, passando a chiacchierare da te a Jimin con noncuranza. Altre volte invece lei si irrigidiva per qualche secondo mentre lui la osservava con un sorrisino soddisfatto.
Quando finiste anche il secondo cocktail le risate a quel tavolo erano diventate quasi continue e Jimin vi propose di continuare al piano superiore del locale.
«Dai ragazze non diteci di no! C'è anche la possibilità di ballare!» disse Jimin con un sorriso che ti sciolse.
«Si! Andiamo a ballare!» sentisti dire ad Isabel con enfasi. Quando beveva diventava fin troppo amichevole ma infondo non ti dispiaceva, almeno non in quel momento, contando con chi stavate passando la serata.
«Dai Emma andiamo a ballare! Dai...dai...dai...» Ti disse posandosi sul tuo braccio e guardandoti con i profondi occhi scuri come una bambina.
«E va bene!» Le dicesti con un sospiro facendola urlare dalla felicità mentre batteva le piccole mani dalla gioia.
«Se andiamo al piano di sopra devo andare un attimo al bagno. Trattieni tu i due bei manzi mentre non ci sono.» ti disse in italiano prima di alzarsi e andare verso il bagno ridendo.
«Dove sta andando?» ti chiese Jungkook osservando la tua amica sparire tra la folla.
«Ha detto che deve andare un attimo in bagno prima di salire a ballare. Torna subito.» dicesti con tranquillità.
Jungkook tamburellò con le dita sul tavolo un paio di volte passando la sua lingua all'interno della guancia. Stava chiaramente pensando a qualcosa. Poi si giró verso Jimin , parlò in coreano e con un sorriso splendente ti guardó dicendo « Torno subito». Dopodichè si alzò e sparì anche lui tra la folla.
Ti ritrovasti a fissare le sue spalle larghe farsi spazio tra la folla per poi sparire oltre il muro nella stessa direzione dove era sparita la tua amica qualche attimo prima. Non sapevi il motivo ma una sensazione di ansia si fece spazio nel tuo stomaco. Avevi uno strano presentimento.
Ti girarsi verso Jimin e ti si mozzò il respiro in gola. Ti stava guardando con uno sguardo tutt'altro che dolce. Era uno di quegli sguardi che avevi visto milioni di volte nei video e che ti faceva andare a fuoco internamente. Lo guardasti senza sapere cosa dire e per fortuna fu lui il primo a parlare « Vediamo chi cede per primo?»
Cosa stava dicendo? Cosa ti stava chiedendo? Di chi stava parlando? Perché continuava a guardarti in quel modo?!?
Lui fece un sorriso sexy e poi ripeté la domanda guardando la folla.
« Tra i nostri due amici, quale sarà il primo a cedere?»
«Tra Isabel e Jungkook?» chiedesti voltandoti a tua volta verso la folla sperando di calmare il tuo cuore impazzito a causa dei suoi occhi.
«Si esatto.» rispose lui sorridendo.
«Oh non lo so. Isabel sa essere molto testarda quando vuole e non l'ho mai vista cedere per prima.» dicesti.
«Ottimo! A Jungkook piacciono le sfide e lei è decisamente quel tipo di sfida che adora. Prevedo molto divertimento.» esclamò.
«Decisamente. Scommettiamo su chi sarà il primo a tornare al tavolo? Se vinco io offri un altro giro di cocktails» dicesti con una spavalderia che non sapevi da dove fosse uscita.
«E se vinco io cosa ottengo?» Ti chiese Jimin con uno sguardo provocante.
Ti si bloccarono le parole in gola e anche il respiro stesso. Jimin ti fissò con un grande sorriso godendo del tuo momentaneo smarrimento e lasciò cadere la domanda tra di voi chiaramente divertito.
Rimaneste ad attendere i vostri amici per quasi 10 minuti finché quella attesa non cominciò ad essere eccessiva. Cominciasti a sentirti a disagio ad essere da sola con Jimin. Lui si stava chiaramente divertendo ad usare il suo fascino contro di te e tu non eri convinta di saperlo gestire ancora per molto tempo. Avevi bisogno di Isabel e avevi bisogno di lei ora.
«Forse dovremmo andare a controllare dove sono finiti.» dicesti a Jimin poco prima di alzarti dal tavolo osservando le persone davanti a te.
«Vengo con te» disse velocissimo il biondo e così dicendo arrivò con uno scatto fulmineo al tuo fianco. Ti sfiorò il braccio con la mano e ti sentisti avvampare.
"Isabel dove sei finita?" pensasti istantaneamente.
Jimin sfilò tra i vari tavoli fino al bancone e scrutò le persone attorno a voi dicendo: «Proviamo a controllare nei bagni. Qui attorno non li vedo e non penso siano saliti al piano superiore senza di noi.»
«No Isabel non mi lascerebbe mai da sola!» affermasti sicura «Sarebbe sicuramente venuta a trascinarmi di peso fino alla pista da ballo.»
«Cerchiamo nei bagni.» disse convinto Jimin cominciando a borbottare parole in coreano tra sé e sé mentre si dirigeva verso la porta degli uomini.
Tu entrasti ovviamente nel bagno delle donne e provasti a chiamare la tua amica.
«Isabel?»
Nessuna risposta.
La porta del bagno davanti a te era chiusa e provasti a bussare piano chiamandola ancora.
«Sei lì dentro Isabel?»
Anche questa volta nessuno rispose. Provasti ad insistere diverse volte e poi te ne andasti via delusa.
"Dove sei finita?" Pensasti cominciando ad infastidirti.
Uscisti dal bagno delle donne a passo svelto e trovasti Jimin ad attenderti.
«Li hai trovati?» dissi speranzosa.
«No, non c'è nessuno nel bagno degli uomini.» rispose scuotendo la testa «Immagino che anche tu non abbia trovato nessuno.»
«No. O meglio la porta è chiusa. Ho provato a chiamare ma Isabel non ha risposto. Non penso sia ancora qui.»
Jimin ti guardò chiudendo gli occhi in due fessure. Stava chiaramente pensando a qualcosa. Poi con una falcata veloce ti oltrepassò e andò dritto verso la porta del bagno cominciando a bussare con forza e parlando in coreano.
Ti avvicinasti di corsa a lui.
«Cosa stai facendo?» chiedesti preoccupata.
«Sono lì dentro!» ti disse convinto.
«No. Ho chiamato Isabel e non ha risposto»
«Fidati di me! Sono li dentro.» ti disse continuando a bussare e cominciando a chiamare il nome di Jungkook.
Sentisti la porta aprirsi con un click e il viso di Jungkook spuntò da oltre la porta. I capelli corvini tutti spettinati, le gote rosse e un sorriso colpevole sul suo viso.
Sbarrasti gli occhi dallo shock.
«Come?...» dicesti in un sussurro.
Dopo qualche secondo comparve anche il volto della tua amica. Si stava chiaramente sistemando i vestiti nascosta dietro al corpo di Jungkook.
«Come?!...» ripetesti.
Impiegasti un attimo a riprenderti prima di dirle in italiano «Come hai osato ignorarmi? ».
Lei ti guardó alzando le braccia e sbattendo le ciglia nella sua tipica espressione da "eh che ci vuoi fare".
Provasti a mostrarti arrabbiata fissandola corrucciata ma dopo pochi secondi scoppiasti a ridere. Infondo come potevi darle torto per essersi chiusa in bagno con Jungkook?
I due uscirono e si fissarono ridendo. Poi Jungkook passò davanti a te e Jimin e vi disse «Allora andiamo a ballare?» prima di incamminarsi verso il bancone. Isabel zappettò dietro di lui scambiando a te e a Jimin un sorriso splendente.
Ti trovasti ad alzare gli occhi al cielo chiedendoti cosa dovevi fare con lei e sentisti Jimin ridere a sua volta mentre scuoteva la testa.
«Ci conviene seguirli prima che spariscano di nuovo.» disse cominciando a muoversi verso la loro direzione «Ho come la sensazione che Jungkook voglia rimanere ancora da solo con lei per poter finire qualsiasi cosa avessero cominciato là dentro.»
Ti incamminasti dietro a Jimin e raggiungesti la tua amica mentre era intenta ad osservare Jungkook parlare con il barista.
«Maledetta, non mi hai risposto quando ti ho chiamata in bagno prima.» le dicesti dandole un buffetto sul braccio.
Lei si girò verso di te mettendosi a ridere.
«Scusami, avevo la lingua di Jungkook in bocca. Facevo fatica a parlare...anzi, avevo proprio difficoltà a respirare in quel momento» ti disse con uno sguardo malizioso e un sorrisino compiaciuto.
La guardasti senza sapere cosa dire. Come poteva essersi chiusa tranquillamente in bagno con quel ragazzo? Ok, era un idol famosissimo e lei stravedeva per lui da anni ma come riusciva a chiudersi in bagno con lui così? Senza troppi problemi?
«Come...potevi rispondermi! Io al posto tuo lo avrei fatto.» dicesti usando un tono ferito.
La sentisti ridere di gusto prima di rispondere «Davvero avresti fermato Jimin mente ti limonava come un dio e ti palpava come una piovra?» ti chiese con gli occhi sfavillanti prima di aggiungere «Perchè lo sai che potresti farlo vero?»
«Potrei fare cosa?» chiedesti con la voce che tremava leggermente.
«Avere il biondo tutto per te.» ti disse abbassando la voce in modo sexy.
«Io non...io non...ma cosa stai dicendo?» la sentisti scoppiare a ridere ancora piú forte mentre ti osservava perdere il contegno che tanto cercavi di mantenere.
«Non hai visto come ti guardava prima?» chiese.
«Cosa stai dicendo?» ribattesti agitata.
« Vabbè come vuoi...comunque Jungkook sta chiedendo se è ancora disponibile un privè al piano di sopra»
«Come un privè? Non è solo una pista da ballo?» Le chiedesti preoccupata.
«Sembra di no. E sai com'è vuole un po' di privacy.» ti disse lei con un ghigno.
«Ragazze ho prenotato per le prossime 2 ore il privè lux, è il mio preferito! Grande e appartato.» disse il moro con un sorriso girandosi verso di voi.
«Perfetto!» disse Isabel saltellando tutta allegra «Forza andiamo! Non vedo l'ora di ballare!» e così dicendo prese sotto braccio sia Jungkook che Jimin e di diresse verso la rampa di scale.
Davanti al primo scalino si girò verso di te e ti urlò «Andiamo Emma?».
I due ragazzi si guardarono, guardarono lei e poi guardarono te. Non avevi alcuna possibilità di scelta. Eri fregata.
Guardasti quei tre salire le scale disinvolti. Isabel non sembrava per nulla a disagio mentre teneva a braccetto i ragazzi, invece tu, tu eri avvampata solamente per dei piccoli tocchi leggeri di Jimin.
"Come diavolo fa?" pensasti osservandola sculettare sui tacchi mentre saliva i gradini.
Ti guardasti le ginocchia ancora poco convinta di quella scelta. Ti sembrava di addentrarti sempre più nella tana di una belva feroce, anzi di tre belve feroci, senza alcuna possibilità di fuga o di salvezza.
Appena Jimin aprì la porta del pianerottolo la musica alta del locale arrivò subito alle tue orecchie. Jungkook vi condusse fino al lato opposto dell'immensa stanza e nel frattempo notasti la zona dei privè quasi completamente piena.
Il vostro privè lux era praticamente una piccola stanzetta circolare provvista di enormi vetrate scure e di un divanetto semicircolare nero in similpelle rivolto verso la pista principale.
Le luci di tutto il piano erano soffuse e davano un senso di familiare intimità. Era l'atmosfera ideale per ridere, per ballare, per bere e perché no? Anche per lasciarsi andare ad atti più intimi.
Guardasti diversi camerieri sfrecciare tra i clienti e portare da bere ai vari clienti mentre le persone attorno a te chiacchieravano e ballavano.
Jimin e Jungkook si distesero comodamente sul divano e Isabel, senza il minimo problema, decise di sedersi tra i due. Accavallò le gambe facendo scendere la sua gonna quasi fino all'inguine e poi ti guardò con quel suo dolce sguardo di sfida. Ti guardasti ancora attorno e dopo qualche momento di esitazione decidesti di sedere accanto a Jimin. Nonostante tutto tra i tre ti sembrava quello più innocuo e se le cose si fossero messe male, sedendoti così esterna, ti assicuravi una via di fuga pronta e facilmente accessibile.
«Ho ordinato una bottiglia di spumante dovrebbe arrivare tra poco. Non preoccupatevi ragazze offriamo noi.» disse Jungkook con uno dei suoi grandi sorrisi che lo facevano sembrare veramente un delizioso coniglietto.
Isabel strillò e batté le mani dalla gioia, agitando anche i tacchi alti. Sembrava una piccola bambina a cui avevano appena promesso un gelato ma tu lo sapevi bene: la tua amica era tutto tranne che una bambina indifesa e quello che aveva combinato al piano di sotto era solo un piccolo esempio di quello che era in grado di fare. I due ragazzi la stavano comunque osservando come se fosse un adorabile animaletto tutto da coccolare. "State cadendo proprio nella sua trappola" pensasti.
Osservasti Jimin accarezzarle la testa con fare dolce e protettivo e una piccola parte di te fu gelosa di quel contatto.
In tutto ciò lei ti stava sempre osservando con i suoi occhietti vispi e leggevi chiaramente sul suo viso quello che avrebbe voluto dire a parole. "Buttati Emma".
Rimanesti a guardare quei tre chiacchierare e flirtare tranquillamente finché un giovane cameriere non arrivò portando la bottiglia di vino dentro un bellissimo cestello con ghiaccio.
«Chi apre la bottiglia?» chiese Jimin tutto contento.
«Dalla a Emma!» urlò Isabel «Dalla a Emma! Lei è bravissima!»
Jimin ti porse la bottiglia con un sorriso e tu la prendesti con le mani lievemente tremanti. Era uno spumante costoso senza bisogno di saperne la marca e questo ti mise un po' di agitazione.
«Prendete i bicchieri» dicesti convinta.
Apristi la bottiglia con calma e il vino esplose in una piccola cascata di schiuma bianca davanti ai tuoi occhi. Tuttavia non riuscisti a capire quanto alcool fosse entrato effettivamente nei bicchieri. Isabel, Jimin e Jungkook gareggiarono a chi riusciva a rimanere per più tempo sotto il getto di spumante e fosti sicura che gran parte dell'alcool iniziale fosse andato irrimediabilmente perso.
Guardasti infatti il vino colare lungo le loro mani e gocciolare sul tavolo.
"Che spreco!!" pensasti prima di posare la bottiglia nel cestello e cominciare a sgridarli.
I tre davanti a te non ti ascoltarono, erano troppo intenti a ridere di gusto mentre comparavano il livello di vino dei loro bicchieri per prestare attenzione a quello che stavi dicendo. Lì osservasti per qualche secondo e poi ti mettesti a decretare il vincitore tra l'ilarità generali. Ti trovasti così a pensare che forse non era stata poi una brutta idea salire nella pista da ballo tutti assieme.
Le tue risate continuarono finché non misero i bicchieri sul tavolo e Jimin prese il tovagliolo di stoffa per asciugare il disordine che avavano appena combinato. Eri intenta ad osservare il biondo ridere a crepapelle che non ti accorgesti del resto.
Quando Jimin si girò i suoi occhi si aprirono di colpo e tu ti girasti ad osservare cosa lo stava sconvolgendo così tanto. Ti trovasti così a fissare incredula la scena davanti a te.
Isabel stava leccando il vino dal polso di Jungkook e il ragazzo la osservava con uno sguardo di fuoco. Dalla tua posizione riuscisti a vedere la sua piccola lingua morbida passare attentamente ogni centimetro della sua pelle e non perdere nemmeno una gocciolina di liquido. Lo guardava con gli occhi socchiusi, la mano destra che teneva ferma quella del moro, la lingua che faceva dei movimenti lenti attorno ai tatuaggi del ragazzo. Era una scena molto simile a quella avvenuta al piano di sotto ma se prima lo aveva fatto totalmente ignara dell'effetto che poteva avere su di voi adesso lo stava facendo ben consapevole di tutto e tutti.
Vedesti Jimin deglutire a vuoto guardando quella scena e lo capisti alla perfezione. Perché sì, quello che stava facendo la tua amica era maledettamente erotico e stava facendo agitare persino te, figurarsi i giovani ragazzi.
Quando finì di stuzzicare Jungkook lo guardò leccandosi le labbra e si girò verso Jimin.
«È un peccato sprecare tutto questo buon vino non lo pensi anche tu Jimin?» disse con un tono dolce prendendo il suo dito tra le labbra e succhiando quel poco di vino rimasto. Il respiro di Jimin accelerò e la fissò con uno sguardo chiaramente lussurioso.
Isabel sorrise e poi come se nulla fosse si staccò dalla mano del biondo, prese il bicchiere posato sul tavolo e lo bevve tutto d'un fiato. La guardaste portare la testa lentamente indietro, i lunghi capelli che le toccavano il fondo schiena, la gola alzarsi e abbassarsi ad ogni sorso di vino. Vi aveva tutti in pugno e lo sapeva. Posò il bicchiere di vetro sul tavolo e abbassò la testa.
Nonostante in quel momento i due ragazzi la stessero osservando completamente paralizzati i suoi occhi si posarono solo su di te. Quello che ti stava comunicando con la mente era fin troppo chiaro "Buttati anche tu, cosa aspetti? Cosa abbiamo da perdere?".
Ti mordesti la guancia fissandola intensamente. Una parte di te voleva ascoltarla ma l'altra, più razionale e prudente, ti stava dicendo di non farlo, che era pericoloso, che tu non eri fatta per certe cose.
Passarono pochi secondi e poi i tre davanti a te tornarono a conversare animatamente mentre Isabel versava nei loro bicchieri ancora un po' di spumante ridendo allegra.
«Emma non bevi?» ti chiese Jungkook guardandoti con i suoi occhioni neri.
«S-si» dicesti titubante prima di deglutire un grande sorso di vino.
Provasti a rilassarti un pochino ascoltando la musica e bevendo qualche altro sorso di quel buonissimo champagne ma la situazione davanti a te non stava migliorando.
Continuavi a passare il tuo sguardo da Jungkook ad Isabel a Jimin. Da dopo la sua bravata con lo spumante i due ragazzi avevano accorciato le distanze con lei e ora erano entrambi a pochi centimetri dalla ragazza. Isabel continuava a sporgersi prima verso uno e poi verso l'altro accarezzando senza pudore prima la gamba di Jimin e poi il petto di Jungkook. Aveva chiaramente perso tutta la timidezza iniziale e ora si stava divertendo a flirtare con entrambi. Quello che ti turbò di più fu accorgerti che loro non sembravano per nulla dispiaciuti di tutte le sue attenzioni. Anche Jimin le stava dedicando molti sguardi palesemente provocatori e lei li accoglieva mordendosi il labbro inferiore o accarezzandogli il polpaccio con piccoli tocchi.
Ogni volta che si sporgeva verso Jimin si fermava a fissarti per qualche millesimo di secondo per poi avvicinarsi pericolosamente al ragazzo. Ti stava chiaramente provocando per cercare di farti agire ma tu continuavi a resistere testarda.
Ad un certo punto la vedesti girarsi velocemente verso la pista da ballo mentre le note iniziali di "Bad guy" di Billie Eilish riempivano la stanza. Sebbene fosse un remix la canzone era chiaramente quella e la tua amica l'aveva riconosciuta all'istante. Si alzò in piedi e fece due passi oltre il tavolino prima di girarsi e allungare entrambe le braccia verso di voi.
«Chi viene a ballare? Siamo qui da un sacco di tempo e non abbiamo ancora ballato. Forza! Chi viene con me?» chiese sorridendo e piegandosi in avanti sui tacchi altissimi mostrando a tutti voi il seno sodo strizzato nel reggiseno di pizzo nero sotto la maglia.
«Dai non fatevi pregare.» disse facendo una delle sue faccette da bambina.
I ragazzi si guardarono contemporaneamente e dopo essersi scambiati uno sguardo ferino si alzarono in piedi. Lei prese il polso di Jungkook con una mano e quello di Jimin con l'altra e si girò verso di te « Vieni anche tu Emma? Dai!»
La guardasti per un attimo prima di rispondere.
«No. Rimango qui un attimo, la testa mi gira e non me la sento di ballare in questo momento» inventasti come scusa.
Avevi paura di seguirla, avevi paura dei due ragazzi e in quel momento avevi paura persino di lei. La tua mente continuava a farti vedere in loop la scena di lei che leccava e succhiava le dita dei ragazzi e questo continuava a suscitare una strana sensazione dentro di te. Era vero che Isabel stava chiaramente mettendo alla prova i nervi dei due idol ma quello che probabilmente ignorava era che involontariamente aveva messo alla prova pure i tuoi.
Ti guardò con uno sguardo triste e ti chiese anche in italiano di seguirla ma tu rimanesti categorica nella tua decisione.
«Peggio per te.» ti disse prima di farti la linguaccia e scappare in mezzo alla pista.
La guardasti cominciare a ballare sensuale sui tacchi. La gonna corta del vestito che si alzava ad ogni movimento mostrando le cosce magre, i capelli lunghi che si muovevano a ritmo di musica, gli occhi chiusi. Era immersa nella canzone ed era davvero bella.
Il tuo cuore accelerò senza un apparente motivo.
I'm the bad guy
Si muoveva a ritmo e i due ragazzi lentamente le si avvicinarono.
I like it when you take control
Aveva portato le mani tra i capelli, gli occhi ancora chiusi.
Even if you know that you don't
I ragazzi ormai accanto a lei.
Own me, I'll let you play the role
Guardasti Jungkook mettersi davanti al suo piccolo corpo
I'll be your animal
Jimin invece la circondò da dietro.
My mommy likes to sing along with me
Lei aprì gli occhi portando una mano sulla spalla di Jungkook,
But she won't sing this song
Poi mosse l'altra mano sulla coscia di Jimin e sorrise.
If she reads all the lyrics
Alzò il viso guardandoti e tu avvampasti.
She'll pity the men I know
Poi avvicinò i ragazzi in modo da farli aderire completamente al suo corpo e la vedesti sorridere.
So you're a tough guy
Mise la mano nei capelli di Jungkook
Like it really rough guy
Mentre si strusciava su Jimin.
Just can't get enough guy
Strinse le dita tra i capelli di Jungkook
Chest always so puffed guy
mentre faceva scorrere l'altra mano sul corpo di Jimin.
I'm that bad type
Jungkook avvicinò il viso alle labbra di lei
Make your mama sad type
e Jimin le accarezzò lentamente il braccio posandosi infine sul suo fianco.
Make your girlfriend mad tight
Isabel fissò intensamente le labbra di Jungkook
Might seduce your dad type
e contemporaneamente Jimin le scostò i lunghi capelli di lato esponendole la pelle chiara e morbida.
I'm the bad guy, duh
Jungkook colmò la distanza che li separava e Jimin affondò il viso nel suo collo. Lei rispose al bacio del moro serrando la presa nei suoi capelli corvini e infilò l'altra mano tra le ciocche tinte del biondo.
I'm the bad guy, duh
Sebbene fossi lontana diversi metri notasti distintamente la lingua di Jungkook farsi strada nella bocca della tua amica e lei rispose con la stessa passione. Nonostante quello avesse attirato subito la tua attenzione il particolare che ti fece eccitare di più fu osservare la lingua di Jimin passare con un movimento fluido sul collo della ragazza prima di lasciar spazio ai denti candidi. Vedesti Isabel fare un sussulto quando Jimin la morse a livello della giugulare.
I'm only good at being bad, bad
Guardasti Jungkook staccarsi da lei solo per leccarle il labbro inferiore prima di morderlo tirandolo verso di sé e contemporaneamente Jimin le passò la lingua lungo il lobo dell'orecchio. La vedesti rabbrividire dal piacere tra i corpi dei due ragazzi, poi lei si girò lentamente verso di te e tu arrossisti istantaneamente.
Ti sorrise per un attimo e poi la musica si fermò. Le luci sulla pista si spensero facendo precipitare tutto e tutti nell'oscurità e quando si riaccesero a ritmo della canzone rimanesti completamente paralizzata.
Isabel ora stava baciando appassionatamente Jimin mentre Jungkook si divertiva a morderle il collo trascinando fin troppo chiaramente i denti sulla pelle candida.
Nel buio i ragazzi si erano invertiti i ruoli.
I like when you get mad
Jimin inserì la lingua tra le sue labbra e lei glielo lasciò fare senza un minimo di esitazione. Il tuo cuore perse qualche battito.
I guess I'm pretty glad that you're alone
I corpi dei ragazzi ora si muovevano sul suo in maniera sincronizzata in quello che chiaramente non era solo un ballo sensuale.
You said she's scared of me?
Quei tre stavano mimando un amplesso in mezzo alla pista
I mean, I don't see what she sees
But maybe it's 'cause I'm wearing your cologne
e nessuno intorno a loro li stava fermando perchè l'unica a rendersene conto probabilmente eri tu.
I'm a bad guy
La canzone stava per finire e tu non riuscivi a distogliere gli occhi da quei tre.
I'm, I'm a bad guy
Avevano gli occhi chiusi, i corpi aggrovigliati che ondeggiavano a ritmo con la musica, i respiri chiaramente accellerati.
Bad guy, bad guy
Le mani dei ragazzi tastavano tutto il corpo della tua amica e lei non aveva la minima intenzione di fermarli.
I'm a bad
La guardasti staccarsi da Jimin e fissarti allungando una mano verso la tua direzione.
La canzone finì e tu ti ritrovasti a qualche passo da loro. Ti guardasti intorno confusa. Quando ti eri alzata dal divanetto?
Sbattesti i tuoi occhi diverse volte fissando la tua amica momentaneamente persa. Lei stava ancora tendendo la sua piccola mano nell'aria. Cosa dovevi fare?
Jimin ti guardò mordendosi il labbro. Si girò per dire qualcosa nell'orecchio di Isabel e poi glielo leccò facendola rabbrividire. Lei annuì e poi si mise a ridere mentre continuava a fissarti con gli occhi ora leggermente socchiusi. I ragazzi continuavano a toccarla seguendo il ritmo della nuova canzone e lei continuava a tenere il braccio teso verso di te.
Quando Jimin le morse la spalla facendola inarcare non riuscisti più a resistere. Ti allungasti e afferrasti la sua mano.
Lei sorrise trionfante dicendo «Ci siamo riusciti» e poi ti triò verso di sé.
Rischiasti di perdere l'equilibrio sui tacchi e le vostre bocche quasi si incontrarono ma Isabel riuscì a scostarsi all'ultimo secondo.
Si portò al tuo orecchio dicendo «Prendi Jimin ora o poi non avrai più nessun diritto su di lui. E sì il primo è un comando mentre il secondo è una minaccia.»
Dopo quelle parole ti morse il lobo dell'orecchio e tu andasti in fiamme. Sentisti la sua mano stringere i tuoi capelli e tirarti all'indietro mentre si girava verso Jimin per dargli un ultimo bacio passionale. Le loro lingue si intrecciarono a pochi centimetri dal tuo viso tanto che riuscisti a vedere la saliva sulle loro labbra riflettere le luci della pista e il tuo cuore iniziò a martellarti nel petto.
Quando si staccò la guardasti leccarsi le labbra e poi spinse il tuo volto davanti a quello del ragazzo.
«È tutto tuo.» ti disse prima di voltarsi verso Jungkook e affondare le sue labbra in quelle del moro che ora la stava osservando con uno sguardo cupo e lussurioso.
Guardasti Jimin leccarsi le labbra in maniera simile ad Isabel e poi le vostre bocche si incontrarono.
Il tuo cuore smise di battere per qualche secondo per poi scatenarsi tutto ad un tratto. Sentisti le sue mani accarezzare dolcemente il tuo corpo mentre ti lasciavi andare a quel bacio passionale.
Le sue labbra morbide e carnose erano come una droga e molto presto ti trovasti ad accogliere la sua lingua nella tua bocca. I suoi gesti erano ben calcolati e squisitamente perfetti. Le sue mani sondavano tutto il tuo corpo mentre le vostre lingue si intrecciavano ad un ritmo sempre più elevato. Il suo corpo si muoveva a ritmo di musica adeso al tuo e non passò molto tempo prima che la voglia di esplorare quella pelle calda ed invitante non diventò insopportabile.
Passasti una mano tra i suoi capelli biondi e morbidi e lui in tutta risposta ti morse il labbro facendoti gemere. Decidesti allora di posare l'altra mano sul suo petto e di scendere lentamente lungo il suo busto. Arrivasti alla linea dei suoi pantaloni e risalisti lungo la sua schiena tonica. Nonostante fosse magro riuscisti comunque a percepire i suoi muscoli guizzare sotto il tuo tocco e quella sensazione ti esaltò e ti diede coraggio.
Cominciaste a strusciare i vostri corpi a ritmo di musica e sentisti la sua mano toccare le tue cosce per poi salire fino al tessuto dei tuoi pantaloncini leggeri. La tua pelle andava in fiamme in ogni punto in cui le sue dita ti accarezzavano e cominciasti ad ansimare debolmente nella sua bocca. Quelle mani e quelle labbra ti avrebbero portata alla follia.
Jimin si staccò dal tuo viso e con un movimento aggraziato e veloce ti girò appoggiandosi al tuo corpo. Sentisti il suo petto contro la tua schiena e il suo bacino contro le tue cosce. Cominciò a strusciarsi a ritmo di musica, le mani che ora vagavano sulle tue braccia.
Osservasti Isabel staccarsi da Jungkook e girarsi verso di te. La differenza di statura tra la tua amica e il giovane ragazzo era molto più elevata rispetto a quella tra te e Jimin e per questo motivo riuscì ad allungare il suo braccio fino a toccare la nuca del moro in un movimento che ti sembrò molto sexy. La guardasti cominciare a giocare con i suoi capelli mentre si strusciava come una gatta sul suo corpo. Ad un tratto chiuse gli occhi mordendosi il labbro. Ti accorgesti solo in quel momento che Jungkook le aveva posato la mano tatuata all'interno della sua coscia e che stava cominciando a muoverla lentamente verso l'alto alzando la gonna già eccessivamente corta.
Quella scena ti mise fortemente in imbarazzo e ti girasti di colpo verso Jimin. Ti accorgesti che il ragazzo li stava fissando con uno sguardo di pura bramosia e decidesti finalmente di farti valere. Cominciasti a mordergli lentamente il labbro inferiore prendendo quella pelle morbida tra i tuoi denti e tirandola verso di te.
Tornò subito a fissarti intensamente e continuasti a riempirlo di piccoli morsi per diversi secondi. Passasti dalle labbra, al mento, al collo. Lo sentisti gemere contro di te finché non ti prese il viso tra le mani e senza mezzi termini affondò la lingua nella tua bocca.
Ti baciò appassionatamente e tu incrociasti le braccia dietro il suo collo avvicinandolo il più possibile al tuo corpo. Cominciasti a strusciarti a ritmo di musica mentre i tuoi ansimi diventavano sempre più sonori.
Le tue mani spaziarono dal suo petto fino ai suoi addominali e finalmente prendesti il coraggio di infilare i tuoi polpastrelli sotto la sua maglia scura. Il contatto con la sua pelle calda e morbida fu elettrizzante. Iniziasti a passare il contorno di ogni singolo muscolo finché non ti ritrovasti ad accarezzare il contorno dei suoi boxer.
Jimin si staccò dalla tua bocca lasciandoti boccheggiante e cominciò a baciarti le labbra per poi scendere lungo il tuo collo. Quando arrivò a livello della tua clavicola decise di leccarla con un movimento continuo e ti fece fremere di piacere. Lui lo sentì e probabilmente fu per questo motivo che strusciò la sua erezione tra le tue gambe mentre insisteva nel leccare e baciare quel piccolo punto sensibile appena scoperto.
Sentisti la sua mano destra cominciare a risalire il tuo fianco formando delle piccole spirali sulla tua pelle ormai bollente. Le sue dita si mossero sotto al tessuto fino ad arrivare al ferretto del tuo reggiseno. Iniziò ad accarezzare la stoffa leggera e poi cercò di infilarsi sotto ad essa per tastare il tuo seno.
Ti fermasti di colpo e ti staccasti da lui.
«Jimin fermo...io non...non qui non davanti a tutti» dicesti con il fiato corto.
Lui ti guardò con uno sguardo dolce e comprensivo prima di parlare con un tono basso e sensuale «Preferisci andare nel privè dove c'è più privacy? O vuoi finire la serata da qualche altra parte?»
Ti si bloccò il respiro in gola e battesti le palpebre diverse volte. In lontananza ti sembrò di sentire la voce della tua amica dirti "Non osare dirgli di no proprio adesso o te lo rinfaccerò per tutta la vita".
Decidesti quindi di fare la cosa che ti sembrava più sicura. Non eri convinta di voler passare la serata a casa del biondo perché sapevi benissimo come sarebbe potuta andare a finire. Un conto era strusciarsi in mezzo alla pista da ballo e darsi qualche bacio, un altro conto era strusciarsi tra le coperte di un letto mezzi nudi.
«Torniamo al privè.» dicesti tutto d'un fiato sperando di non deluderlo ma lui acconsentì senza problemi, anzi ti dedicò un grande sorriso che ti fece sciogliere internamente.
Ti girasti per avvisare la tua amica della tua decisione ma era sparita.
«Jimin, dove sono finiti Isabel e Jungkook? Erano qui fino ad un attimo fa.»
Lui si guardò intorno e poi disse « Merda, si saranno nascosti ancora da qualche parte. La tua amica è esattamente il tipo di ragazza che fa impazzire Jungkook, dolce e coccolosa... ma solo all'apparenza.»
«Si lo so.» affermasti «Lei sembra sempre una piccola gattina indifesa invece poi è una pantera.»
«Come Jungkook.» disse Jimin sorridendo.
«Si, come Jungkook.» concordasti.
«Tra non molto torneranno da noi vedrai. Non preoccupiamoci troppo. Adesso seguimi, abbiamo diritto anche noi a un po' di privacy. » così dicendo Jimin ti prese per il polso accompagnandoti attraverso il mare di persone fino al vostro privè ma, una volta arrivati, vi bloccaste entrambi di colpo.
Anche se questa volta non era vostra intenzione trovaste i vostri amici avvinghiati sul divanetto di fronte a voi e, come aveva sospettato Jimin, stavano continuando quello che molto probabilmente avevano iniziato nel bagno di sotto.
Se tu avevi fermato Jimin dal palparti il seno in mezzo alla pista, ora ti era fin troppo chiaro che Isabel non aveva sicuramente fermato la mano di Jungkook dal risalirle completamente la gamba. In quel momento infatti stavi osservando il giovane ragazzo comodamente seduto sul divanetto con la tua amica a cavalcioni del suo bacino. La gonna di Isabel era stranamente allargata a coprire le loro cosce e impiegasti qualche secondo a capire dove spariva la mano tatuata di Jungkook. Osservasti la tua amica ondeggiare sinuosamente sul ragazzo, la mano destra che tirava indietro i lunghi capelli corvini mentre lo baciava appassionatamente. L'altro braccio era invece posizionato verso il basso e spariva sotto la gonna scura, chiaramente in direzione dell'inguine del ragazzo.
«Oh signore dimmi che non lo sta facendo veramente!» dicesti intuendo il movimento fin troppo familiare che stava compiendo la tua amica in quel momento. Il tuo cuore cominciò a battere all'impazzata e la tua mente fece fatica ad elaborare un piano d'azione.
«Si stanno divertendo.» sentisti dire da Jimin, con un tono quasi invidioso.
Guardasti Isabel staccarsi dalle labbra di Jungkook e girarsi versi di voi. Non capisti se avesse sentito le tue parole o semplicemente avesse intuito la vostra presenza.
Disse qualcosa al moro sotto di lei e con del discreto imbarazzo sfilarono quasi contemporaneamente le loro mani da sotto la gonna ridacchiando timidamente.
Diede un bacio casto a Jungkook scompigliandogli i capelli in un gesto che ritenesti essere fin troppo tenero per la situazione e la guardasti alzarsi con un movimento fluido.
Mosse qualche passo verso la tua direzione e tu le andasti incontro furente.
«Dimmi...dimmi che non gli stavi veramente facendo una s-» non riuscisti a finire la frase perché lei arrivò davanti a te e ti baciò a stampo, facendoti completamente perdere tutte le facoltà mentali che avevi in quel momento.
Dopodiché la sentisti ridere di gusto prima di dirti «Dovresti farne una anche tu a Jimin, da come ci sta guardando in questo momento non dovresti nemmeno metterci tanto...anche perché scommetto che non lo hai nemmeno lasciato strusciarsi come si doveva in mezzo alla pista...e pensare che te lo avevo preparato così bene...» e come se nulla fosse si girò verso Jungkook saltellando allegramente verso di lui.
Ti toccasti le labbra con le dita proprio dove pochi secondi prima si erano posate quelle della tua amica. Eri totalmente in trance. Ti aveva baciata. Ti aveva baciata come se nulla fosse e ora era tranquillamente tornata tra le braccia del giovane ragazzo.
«Mi sento geloso.» sentisti dire da Jimin accanto a te «Quando ti ho baciato io non hai avuto quella espressione.».
Stavi fissando ancora Isabel mentre baciava con foga Jungkook, il suo piccolo corpo quasi completamente avvolto nelle braccia possenti di lui. E per un momento ti sentisti gelosa. E arrabbiata. Come poteva baciarti e poi tornare immediatamente ad avvinghiarsi su quel ragazzo? Quel ragazzo che ora la stava adagiando sui divanetti morbidi come se non fosse successo nulla?
Ti girasti di colpo verso Jimin e lo baciasti senza esitazione. Avevi bisogno di pensare ad altro e Jimin in quel momento era un ottimo diversivo.
Il biondo impiegò solo qualche secondo per assecondare il tuo bacio e poco dopo le tue mani stavano già vagando sotto la sua maglietta. Lo spingesti contro il divanetto fino a farlo sedere e poi ti mettesti anche tu a cavalcioni.
"Non sei l'unica a saper fare certe cose" pensasti prima di tornare a baciarlo con foga.
Le sue labbra si dischiusero subito per te e la tua lingua invase la sua bocca sondando ogni centimetro disponibile. Ne gustasti ogni minimo spazio mentre con le mani accarezzasti i suoi addominali scolpiti.
Il suo membro cominciò a spingere contro i tuoi pantaloni e decidesti di strusciarti su di esso con un ritmo intenso. Non avresti mai usato le tue mani in pubblico, ma il tuo corpo, il tuo corpo lo avresti usato eccome. Lo sentisti ansimare nella tua bocca e questo ti eccitò come non mai.
Le sue mani si infilarono sotto la tua maglietta e iniziò ad accarezzarti la schiena con dei movimenti delicati finché a causa di un tuo movimento più rude non premette le unghie nella tua pelle chiaramente colto da una scarica di piacere più intensa delle precedenti.
Ti ritrovasti a gemere completamente persa in tutte quelle sensazione. La sua pelle calda, le sue labbra tonde, i suoi capelli morbidi, le sue unghie sulla tua schiena, il suo membro duro tra le tue gambe.
Questa volta fu Jimin a scostarsi per primo dalla tua bocca. Aveva le gote rosse, i capelli arruffati dalle tue dita e le labbra rosse a causa dei tuoi baci. Pensasti fosse veramente stupendo.
«Forse...forse ci conviene andare in un posto più riservato, non credi? Comincio ad avere difficoltà a trattenermi.» ti disse sorridendo.
«S‐si.» rispondesti ancora con il fiato corto.
Vi giraste entrambi verso l'altro lato del divano ad osservare cosa stavano combinando i vostri due amici.
Isabel era distesa con la schiena sulla seduta del divanetto e Jungkook le era completamente sopra. I loro corpi perfettamente incastrati che si strusciavano con sincronia mentre le loro lingue continuavano ad incrociarsi in una danza infinita. Le mani di Isabel erano sotto la maglia del moro e stavano probabilmente artigliando la sua schiena mentre la mano tatuata di Jungkook era sepolta nei capelli della tua amica e le tirava qualche ciocca di tanto in tanto facendola inarcare contro di lui.
«Meglio andare via di qui.» disse Jimin.
«Si meglio andare in un posto più tranquillo. Non sono così sicura che averli scovati sia stato abbastanza per dissuaderli dal fare certe cose in pubblico» concordasti.
«Si hai ragione.» affermò Jimin.
Rimaneste ad osservarli per qualche secondo.
«Vai tu ad interromperli vero? Isabel mi ammazza se la blocco dal fare...qualsiasi cosa stia facendo con Jungkook!» dicesti gesticolando in direzione della tua amica.
Jimin scoppiò a ridere e tu ti sciolsi al suono di quella voce dolce e cristallina.
«Andrò io a rischiare la vita con i piccoli panterotti allora.» disse divertito mentre ti aiutava ad alzarti dal suo corpo.
Lo osservasti andare verso i due ragazzi. Jimin si abbassò al loro livello e cominciò a giocare con una ciocca dei capelli di Jungkook attirando la sua attenzione. Il moro si scostò dalla bocca della tua amica e si girò verso Jimin. Parlarono un attimo tra di loro e poi Isabel si mise a ridere fissandoti da oltre la spalla del biondo.
Jimin continuò il suo piccolo discorso e poi li guardasti alzarsi in piedi. Gli occhi di Isabel erano sfavillanti e arrivò davanti a te con un immenso sorriso.
«Non ci credo andiamo davvero via con i ragazzi? Non pensavo accettassi così facilmente l'idea di andare nel loro appartamento.» disse in italiano.
«Andare nel loro... Cosa?»
«Nel loro appartamento! Jimin ha detto che eri d'accordo.»
«Io in realtà ho detto...» lei ti guardò seria.
«Oh avanti» si abbassò su di te le sue labbra a pochi centimetri dalle tue « Non farti pregare, non vuoi continuare anche tu quello che hai iniziato con Jimin? Lui ha appena detto che vorrebbe stare da solo con te questa notte.» Ti sentisti avvampare mentre lei ti sorrideva maliziosa. Poi tirò il tuo braccio con tutta la sua forza e ti costrinse ad alzarti in piedi. Serrò le sue dita tra le tue e ti trascinò verso i ragazzi.
Usciste tutti e quattro dal locale e seguiste Jimin e Jungkook fino al parcheggio interrato all'angolo della via.
Saliste su una stupenda macchina con i finestrini oscurati, Jimin al volante, Jungkook al suo lato e tu e Isabel nei sedili posteriori. Passaste il tempo del viaggio a chiacchierare e ad osservare le luci della città sfrecciare veloci accanto a voi.
La tua amica era elettrizzata e continuava a fare domande su tutto quello che vedeva associando ogni volta un piccolo «wow« e scrutando con i suoi occhi luminosi ogni punto che i ragazzi le indicavano. Tu invece rimanesti molto silenziosa.
Da quando eri uscita dal bar una sensazione di disagio si era impossessata di te. Se prima eri saltata addosso a Jimin incoraggiata dell'alcool e della rabbia ora non eri altrettanto sicura di riuscire a continuare quello che avevi iniziato. Inoltre il biondo continuava a fissarti attraverso lo specchietto retrovisore e quella sensazione di ansia che sentivi non faceva altro che crescere. Isabel se ne accorse e cominciò ad accarezzare il tuo braccio cercando di tranquillizzarti ma il suo tocco calmo e rilassato non era abbastanza.
Dopo una ventina di minuti Jimin parcheggiò la macchina in un enorme parcheggio seminascosto e ti ci volle un attimo prima di uscire dall'abitacolo.
«Andrà tutto bene vedrai.» ti disse Isabel prima di darti una leggera spinta.
Seguisti Jungkook fino all'ascensore con la tua amica che ti stringeva forte la mano per infonderti coraggio. Nonostante continuasse a ripeterti che andava tutto bene una parte di te era convinta che salire nel loro appartamento non fosse un'idea poi così intelligente.
L'alcool stava finendo il suo effetto e la tua parte razionale stava riprendendo il controllo della tua mente.
Fu in quello stato che arrivasti all'ultimo piano dell'edificio ma una volta entrata nell'appartamento rimanesti sconvolta dalla vista spettacolare che si osservava da quell'altezza.
La città di Seoul illuminata si stagliava oltre le finestre della sala da pranzo e ti fermasti immobile ad osservarla.
«Wow» sentisti dire da Isabel accanto a te «che panorama stupendo.»
«Si» affermasti meravigliata.
Rimaneste come rapite ad osservare la città immensa davanti a voi finché Jungkook non urlò dalla cucina «Ragazze che ne dite di un po' di soju?»
Vi giraste assieme. Il moro stava sventolando una bottiglia tra le dita mentre 4 bicchieri ancora vuoti erano posati davanti a lui.
«Oddio sì soju! Lo adoro.» disse Isabel camminando verso di lui.
Ti girasti ad osservare dove fosse finito Jimin e lo vedesti intento ad accendere l'impianto stereo per riempire la stanza con della dolce musica di sottofondo.
Quando anche il biondo vi raggiunse attorno al tavolo Jungkook propose un altro brindisi sorridendovi allegro. Prendesti il bicchierino davanti a te e ti lasciasti trasportare dalla sua gioia.
Isabel stava osservando ogni movimento del ragazzo con gli occhi splendenti e lui poco dopo arrivò al suo fianco dandole un dolce bacio sul collo e facendola sciogliere di colpo. Ti divertivi ad osservare come Jungkook riuscisse a domare il caratteraccio della tua amica anche se una parte di te era stranamente infastidita da quella cosa. Avevi cercato mille volte di controllare quel suo carattere testardo ed esuberante e ora bastava uno sguardo di quel ragazzo per farla diventare una docile tigrotta.
Decidesti però di lasciar perdere quelle strane sensazioni e iniziasti a bere il dolce alcool che ti era stato gentilmente offerto senza dare troppo peso a quello che ti circondava.
Jimin iniziò a spiegarvi la provenienza del soju che stavate bevendo ma poi tutto ad un tratto vi chiese: «Che ne dite se facciamo un gioco alcolico?»
«Siiii!» Urlò Isabel saltellando sui tacchi. Fece però un saltello di troppo e perse l'equilibrio all'istante. Non cadde rovinosamente sul pavimento solamente perché Jimin riuscì ad afferrarla poco prima che toccasse a terra.
Si aggrappò al braccio del biondo leggermente spaventata mentre lo ringraziava per averle salvato la vita. Dopodiché vedesti arrivare Jungkook che con un movimento veloce la prese tra le braccia facendola strillare dalla sorpresa.
«Meglio che ti porti fino al soggiorno o ti farai male se continui a saltellare in giro.» le disse mentre la sorreggeva senza particolare sforzo.
Ti mettesti a ridere nel vederla diventare bordeaux istantaneamente mentre il giovane ragazzo la portava di peso verso il soggiorno e la adagiava sui grandi cuscini sparsi a terra.
«Emma porti tu la bottiglia di soju? Io vado a cercare le carte per il gioco.» ti disse Jimin mentre correva a rovistare in un piccolo mobile vicino alla Tv.
Appoggiasti la bottiglia e i bicchieri a terra osservando Isabel accoccolarsi comodamente al petto di Jungkook. Sembrava davvero piccola tra le braccia muscolose del ragazzo.
Jimin arrivò tutto fiero portando con sé un mazzo di carte colorate.
«Allora il gioco si chiama "Stammi vicino". In questo mazzo che metterò al centro sono segnate le varie parti del corpo con i relativi disegni. Ci divideremo in coppie e ogni coppia dovrà pescare due carte per ogni turno. Ciascun giocatore dovrà rimanere attaccato al suo partner con le parti del corpo indicate dalle carte. La prima coppia che non riuscirà a mantenere le posizioni avrà perso e dovrà bere »
Isabel ti guardò estasiata.
«Mi piace questo gioco! Cominciamo» disse allegra.
«Come ci dividiamo?» chiedesti esitante.
«Cominciamo noi due dai! E poi ogni volta che si perde rifacciamo le coppie» propose Isabel.
Vi sembrò un'ottima idea e cominciaste subito a giocare.
La prima sfida tu e Isabel la perdeste miseramente dopo soli due turni. Provaste a prendere la vostra rivincita con la scusa della partita di prova ma anche il secondo turno finì con una sconfitta quasi istantanea. Decideste così di cambiare le coppie. Isabel finì in duo con Jimin mentre tu con Jungkook.
Quando sentisti per la prima volta il corpo del giovane moro sfiorare il tuo il tuo cuore cominciare a battere all'impazzata. Non stavate facendo nulla di male. Tu gli toccavi il ginocchio con la mano e lui ti toccava la spalla con il mento ma la sensazione del suo respiro caldo sulla tua pelle ti fece andare a fuoco. Osservasti Isabel posare l'orecchio sul petto di Jimin mentre lui allungava la mano sul gomito di lei e la sentisti ridere di gusto. In quel momento l'atmosfera intorno a te era calma e rilassata ma sapevi benissimo che quella era solo la calma prima della tempesta.
Quel match lo vinsero Isabel e Jimin ma solamente grazie alla fortuna. Li guardasti persino fare un balletto della vittoria mentre a te e Jungkook toccò bere il vostro bicchierino di soju.
Il gioco andò avanti per diversi turni e nonostante tu e Jimin aveste bevuto più di tutti Isabel era ormai decisamente brilla e Jungkook la stava seguendo poco distante.
Ovviamente con l'alcool ormai in circolo l'atmosfera nella stanza si stava palesemente facendo bollente. Ogni volta che uno dei ragazzi faceva coppia con la tua amica gli strusciamenti tra i loro corpi risultavano fin troppo sensuali. Sapevi che sarebbe finita male. Molto male.
Nell'ultima sfida Isabel fece coppia ancora una volta con Jungkook e per tutta la partita Jimin lì osservò con uno sguardo di fuoco. I due davanti a voi mossi dal loro spirito competitivo cercarono di vincere a tutti i costi ma, nel farlo, era chiaro a tutti come stessero in realtà stuzzicandosi a vicenda.
Jungkook in quell'esatto istante aveva appena annusato i capelli della tua amica ma per farlo aveva trascinato le sue labbra sul collo della ragazza sfiorandola debolmente. Isabel a quel contatto chiuse gli occhi e la vedesti fremere per un attimo. Il ragazzo si stava chiaramente divertendo nel vedere come il corpo della tua amica reagisse ad ogni suo gesto. Dal canto suo anche lei non esitava a sfiorare il ragazzo gioendo ogni volta che la pelle di Jungkook tremava sotto i suoi polpastrelli.
Non durarono molto prima di finire entrambi sul pavimento, le carte sparpagliate tutto attorno e i bicchierini di soju versati sul pavimento.
Isabel si era messa ancora una volta a cavalcioni di Jungkook e lo stava baciando con sempre più foga. Il moro era invece seduto a terra e la teneva adesa al suo corpo, le mani strette sulla vita mentre lei muoveva il suo bacino su quello di lui con movimenti sinuosi che rispecchiavano il ritmo della musica.
Jimin si avvicinò al tuo corpo sfiorandoti la schiena e sussultasti a quel tocco.
«Penso proprio che abbiamo vinto.» ti sussurrò all'orecchio osservandoli.
Il suo respiro caldo a contatto della tua pelle bruciava come fuoco e sentisti una morsa allo stomaco.
«Jimin... non so... se dovremmo...» dicesti mentre le sue mani seguivano il contorno dei tuoi fianchi e le sue labbra sfioravano la tua spalla destra.
«Non ti va Emma?» chiese con un tono basso, le labbra ora a contatto del tuo collo nudo.
«Io non... » dicesti titubante mentre un piccolo gemito ti uscì incontrollato dalle labbra.
«Sei sicura?» lo sentisti chiedere divertito mentre mordicchiava delicatamente il tuo collo facendo scorrere la sua mano lungo l'interno della tua coscia.
«Jimin...« dicesti con il respiro corto « Io non...io non sono come Isabel.»
«Mi stai dicendo che dovrei andare da lei?» ti chiese fermandosi di colpo e osservandoti con gli occhi cupi.
In quel momento Isabel si girò verso di voi. Si era probabilmente sentita nominare e osservando la scena tra te e Jimin aveva intuito quello che stava succedendo. Vi conoscevate così bene che infondo non ti stupì il suo sguardo di chiara disapprovazione nei tuoi confronti. Ti guardò intensamente e nei suoi occhi comparve uno scintillio maligno.
"No ti prego non farlo. Qualsiasi cosa tu stia pensando non farla!" pensasti osservandola.
Era ancora a cavalcioni di Jungkook quando la sentisti dire:
«Kookie non ti dispiace se ci facciamo raggiungere dal dolce Chimchim vero? Penso che Emma abbia bisogno di un piccolo incentivo per lasciarsi andare.»
«Nessun problema piccola.» disse Jungkook con un tono basso e profondo prima di morderle il collo e farla gemere.
La guardasti paralizzata, cosa diavolo aveva in mente?
Si spostò da Jungkook e gattonò al tuo fianco offrendo al moro il panorama del suo fondoschiena contornato solo dalla piccola linea di perizoma nero. Lo stesso perizoma che ti aveva sventolato in faccia dopo la doccia dicendoti che era impossibile che tu non ne avessi portato nemmeno uno in valigia.
Arrivò davanti a te e parlò in italiano.
«Non esiste che tu stasera non faccia sesso con Jimin, chiaro?»
Il ragazzo accanto a te si sentì nominare e la fissò cercando di capire cosa ti avesse appena detto.
La guardasti avvicinarsi al biondo e passare le piccole dita sotto il suo mento.
«Vieni con noi Chimchim.» disse in inglese quasi facendo le fusa.
Jimin ti fissò ma tu non dicesti nulla quindi si girò verso Isabel sussurrando in un brontolio «Tutto quello che vuoi... Noona.»
Quando sentisti quell'ultima parola il tuo cuore sprofondò di colpo e qualcosa dentro di te si risveglio.
Lei ti fissò e ti sorrise vittoriosa. Sapeva benissimo l'effetto che quella parola aveva su entrambe.
Accarezzò il viso del ragazzo finché non fece scendere la mano sul suo petto e afferrò il bordo della camicia attirandolo a se.
Jimin si spostò con un movimento sinuoso e si mise in ginocchio davanti a lei. La tua amica si portò a cavalcioni della sua coscia e avvicinò tutto il corpo a quello del ragazzo. Si alzò sulle ginocchia in modo da essere solo qualche centimetro più in alto di lui e dopo avergli tirato indietro i capelli con entrambe le mani leccò dolcemente quelle labbra tonde che fino a pochi minuti prima erano sulla tua pelle. Vedesti Jimin portare le mani verso la vita della ragazza e cominciare ad accarezzarla alzandole la maglietta.
Poco dopo Jungkook arrivò dietro di lei. Le spostò i capelli di lato e cominciò a morderle l'orecchio per poi scendere dolcemente lungo il collo morbido. Quel contatto la fece ansimare sulle labbra di Jimin il quale dischiuse la bocca quel tanto che bastava per infilarle con forza la lingua nella bocca. Quella scena ti eccitò come non mai.
Guardasti quasi senza respiro i ragazzi che con una sincronia accecante toglievano la maglia ad Isabel lasciandola vestita solamente con il reggiseno nero, la gonna e i tacchi alti.
Lei li fissò con gli occhi foschi e il respiro corto. Con le sue piccole dita cominciò a sbottonare lentamente la camicia di Jimin mentre continuava a strusciarsi sinuosa sulla sua gamba. Il ragazzo rimase presto a petto nudo e lei cominciò a muovere la sua mano su quel petto liscio sapendo esattamente che quella vista ti avrebbe mandata internamente in fiamme.
Jungkook le prese i capelli a livello della nuca e strinse con forza facendola alzare dalla bocca di Jimin. Lei ansimò e fissò intensamente il moro che ora la guardava dall'alto.
«Non puoi donare tutte le tue attenzioni a Jimin-shi...divento geloso.»
A quella parola la guardasti fremere nelle mani di Jimin. Ti era fin troppo chiaro quale dei due ragazzi avesse più effetto su di lei. Se tra le braccia di Jimin riusciva ad imporsi e a comandare come voleva bastava solamente una parola di Jungkook per farla tremare e renderla momentaneamente docile.
La guardasti spostarsi dalla gamba di Jimin e girarsi verso Jungkook che ora pretendeva la sua attenzione. Isabel allungò le mani oltre il collo del moro stringendole dietro alla sua nuca e lo baciò con foga. Jimin per nulla sorpreso o arrabbiato, si addossò alla schiena della ragazza e cominciò ad accarezzarle tutto il busto arrivando fino al reggiseno di pizzo. Strinse con forza sia la stoffa che il seno sottostante e Isabel si inarcò cominciando a strusciarsi su entrambi i ragazzi.
La guardasti sbottonare con dei piccoli movimenti anche la camicia di Jungkook lasciandolo dopo pochi secondi a petto nudo davanti a lei. Ti si mozzò il respiro osservando il suo fisico tonico e muscoloso aderire subito al piccolo corpo della tua amica.
Jungkook si avventò sulle labbra di Isabel con quasi troppa eccitazione mentre Jimin le lasciava dei piccoli segni rossi su tutte le spalle.
Le mani della tua amica accarezzavano entrambi i ragazzi con dei movimenti circolari e la osservasti portarle lentamente verso il basso fino a raggiungere i loro inguini. Una volta arrivata sopra i loro pantaloni cominciò a massaggiarli con dei movimenti simmetrici e notasti chiaramente le loro erezioni farsi sempre più nitide. Quello fu il colpo di grazia.
Ti avvicinasti a loro e Isabel si staccò momentaneamente dalle labbra di Jungkook osservandoti. Alzò le sue mani verso di te e il tuo cuore cominciò a battere all'impazzata quando senza alcun preavviso ti strinse i capelli tirandoli verso il basso. Espose così il tuo collo nudo e leccò la tua vena pulsante. Trattenesti un ansimo di piacere mentre la sua lingua si staccava dalla tua pelle.
Sentisti Jimin posarsi sulla tua schiena, il suo membro chiaramente eccitato dopo le dolci carezze di Isabel. Il biondo cominciò a strusciarsi sul tuo corpo lentamente facendoti sentire tutto il suo bisogno.
La tua amica si allontanò dal tuo collo con gli occhi scintillanti e si trovò a pochi centimetri da Jimin. Si leccò il labbro superiore fissandolo e lui la guardò con lo stesso sguardo da predatore che vedevi riflesso anche in lei. Poi sentisti la mano di Jimin infilarsi tra i tuoi capelli e posarsi sopra quella della tua amica. I due si guardarono intensamente e capisti di essere in trappola. Sembravano due gatti pronti a tuffarsi sul povero ignaro topolino che avevano appena catturato.
Le dita della tua amica si tolsero dai tuoi capelli lasciando totale controllo a Jimin il quale strinse leggermente facendoti piegare il collo di lato prima di leccare lo stesso esatto punto di Isabel.
«Quindi è questo che ti piace Noona? Le maniere forti?» chiese prima di stringere i capelli nelle sue dita ed infilare una mano tra le tue cosce massaggiandoti da sopra i pantaloncini. Non potesti far altro che ansimare e cominciare a strusciarti su quelle dita così invitanti.
Jimin girò con forza il tuo viso verso il suo e ti baciò senza esitazione. La labbra morbide premevano contro le tue baciandoti ruvidamente e le dita continuavano ad accarezzarti senza sosta. Ti stava togliendo il fiato.
Ti sentivi completamente soggiogata da lui e adesso che grazie ad Isabel aveva capito come prenderti si stava decisamente divertendo a fare il dominante.
Infilò la lingua prepotentemente nella tua bocca e tu non potesti far altro che lasciargli esplorare ogni centimetro come meglio preferiva.
Muoveva la sua lingua lentamente ma intensamente e con le dita non smetteva un attimo di premere con forza tra le tue gambe. Tutte queste attenzioni ti portarono ad ansimare sempre più forte e con sempre minor contegno.
Ad un tratto le sue mani si staccarono dal tuo corpo e si serrarono attorno ai tuoi polsi. Ti bloccò le mani dietro alla schiena e ti obbligò ad alzarti.
«Ora Emma verrai con me nell'altra stanza» ti ordinò prima di condurti lungo un piccolo corridoio. Lanciasti un ultimo sguardo verso la tua amica che ovviamente aveva riportato tutta la sua attenzione su Jungkook. In quel momento il ragazzo le stava tenendo i polsi bloccati a terra con una sola mano mentre con l'altra giocava sotto la gonna della ragazza. Lei lo stava implorando di lasciarla ma ad ogni sua richiesta il ragazzo le mordeva il seno facendola fremere.
«Non ti preoccupare... a breve toccherà anche a te.» ti disse Jimin in un brontolio profondo e le tue gambe cominciarono a tremare al solo pensiero.
Facesti i pochi metri del corridoio con il cuore che martellava nel petto mentre Jimin continuava a stringerti i polsi dietro la schiena.
Il ragazzo aprì la porta della camera e tu ti ritrovasti davanti ad un enorme letto. Le luci soffuse illuminavano la zona creando un effetto piacevole di intimità. Le lenzuola bianche e nere sul materasso davano un tocco molto elegante alla stanza e la tastiera del letto nera era veramente un tocco di classe. Osservasti gli intricati disegni cercando di capirne il motivo quando notasti dei piccoli nastri legati alle estremità. Ti bloccasti di colpo.
Jimin notò su cosa si era posato il tuo sguardo e sorrise divertito.
«Con calma Noona.» ti sussurrò prima di farti camminare fino al bordo del letto.
Ti fece sedere davanti a lui e portò le tue braccia verso l'alto. Ti trovasti così a fissare i suoi addominali scolpiti e con un movimento veloce facesti scattare la tua lingua su quella pelle morbida. Jimin colto alla sorpresa allentò la presa dalle tue mani e tu riuscisti a liberarti con facilità.
Le tue dita scivolarono lungo il corpo del biondo e lo sentisti ansimare mentre con la lingua passasti il contorno dei suoi boxer.
Cominciasti a sbottonare i suoi pantaloni facendoli cadere sul pavimento e ti morsicasti le labbra osservando il suo membro premere contro il tessuto delle mutande.
Facesti scorrere le tue dita sotto l'elastico dei boxer e poi sfilasti anche quelli con un unico gesto rapido liberando finalmente la sua erezione.
Ti trovasti ad osservare il suo membro soddisfatta. Come immaginavi non era eccessivamente grande e lungo ma questo non era di certo un problema per te. Anzi, avresti potuto prenderlo in bocca senza grosse difficoltà e senza rischiare di rimanere soffocata nel mentre.
Osservasti Jimin con un sorriso prima di prendere la sua erezione in mano e cominciare ad accarezzarla. Sentisti il biondo gemere grazie alle tue carezze e i muscoli delle sue cosce si contrassero per mantenere la stabilità.
Ai movimenti della tua mano aggiungesti poco dopo anche il tocco della tua lingua e il respiro di Jimin cominciò ad accelerare notevolmente. Leccasti la punta del suo membro con movimenti circolari prima di dischiudere le labbra e lasciarlo entrare dentro la tua bocca.
Jimin rovesciò la testa all'indietro liberando un gemito di piacere quando le tue labbra scesero lungo la sua lunghezza e, una volta arrivata quasi in fondo, ti afferrò i capelli spingendo la tua bocca contro il suo bacino. Arrivasti a toccarne la base e lo sentisti pulsare nella tua gola prima che Jimin ti liberasse e ti permettesse di farlo uscire con un movimento lento.
I suoi occhi ti guardarono foschi e senza dire nulla ti tolsi la maglia buttandola ai tuoi piedi. Jimin osservò la tua figura e fece scorrere un dito sulla spallina del tuo reggiseno bianco.
Lo guardasti con gli occhi pieni di lussuria e tornasti a posare le tue labbra sul suo membro. Cominciasti a muovere la testa avanti e indietro seguendo dopo poco il ritmo che Jimin ti imponeva con la mano.
Sentire quella pelle morbida ma turgida toccare a ritmo il fondo della tua gola ti fece eccitare sempre di più tanto che il tuo respiro cominciò ad essere irregolare e veloce.
Ad un tratto Jimin ti scostò dal suo inguine con uno strattone.
«Brava piccola» ti sussurrò all'orecchio piegandosi su di te prima di prendere le tue mani e farti distendere sulla schiena. Montò sopra il tuo corpo e con un rapido movimento ti allungò le braccia verso la testiera del letto.
Lo guardasti prendere tra le dita la stoffa legata sul metallo nero e ti accorgesti in quel momento dei polsini di pelle che si trovavano al capo del tessuto.
Il respiro ti si fermò quando Jimin cominciò a passare il cuoio attorno al tuo polso legandolo attraverso una cinghia decisamente a prova di fuga.
Iniziò a baciarti tutto il braccio fino ad arrivare alla tua bocca. Vi scambiaste un lungo bacio appassionato e poi ti guardò negli occhi.
«Ti va bene questo? » chiese indicando il tuo braccio legato.
Sentisti una fitta al basso ventre mentre rispondesti con un roco «Si».
Lui ti fissò con un sorrisino che ti fece tremare e poi passò a legarti anche l'altro polso.
Ora che avevi entrambe le braccia bloccate al letto ti guardò intensamente facendo scorrere la sua lingua sul suo tondo labbro inferiore. Le tue gambe si contrassero a quella vista e sentisti gli slip cominciare ad inumidirsi. Lui si distese sopra il tuo corpo e cominciò a strofinarsi ormai nudo sopra di te.
Sentisti il suo membro premere attraverso il tessuto dei tuoi pantaloncini e cominciasti ad assecondarlo nei movimenti.
«Voglio entrare dentro di te.» ti disse con la voce roca poco prima di morderti le labbra con decisione. Un ansimo uscì dalle tue labbra e Jimin spinse ancora più forte tra le tue gambe.
«Ti voglio....anche... io... Jimin» dicesti tra i mugugni.
La sua mano cominciò a scendere lungo la tua vita. Arrivò al bordo dei tuoi pantaloncini e li aprì passando poi sotto il tessuto leggero.
Sentisti le sue dita trovare il contorno dei tuoi slip e con un movimento esperto di infilò sotto ad essi raggiungendo istantaneamente la tua dolce entrata.
Lo sentisti affondare un dito tra le tue labbra per poi ritirarlo lentamente e cominciare ad accarezzare il tuo clitoride con movimenti lenti e delicati. Stava bagnando quella dolce zona con i tuoi stessi umori in modo da avere un perfetto scivolamento delle sue dita. Capisti che sapeva esattamente cosa doveva fare per far impazzire una ragazza. I movimenti in quel punto erano circolari e lenti e a volte lo sentisti premere quel tanto che bastava per aumentare di poco la frizione in modo da provocarti piccole scariche di piacere improvvise.
Non passò molto prima che il calore cominciasse a montare tra le tue cosce. Iniziasti ad assecondare i suoi movimenti, il respiro sempre più veloce, il corpo tremante finché il piacere esplose tra le tue gambe e tu urlasti il tuo orgasmo nella stanza. I tuoi muscoli si contrassero e le tue gambe si allungarono lungo i fianchi di Jimin mentre il ragazzo ti guardava con uno sguardo di trionfo sul viso.
«Vediamo quante volte riuscirò a farti venire questa notte» disse in un sussurro sulle tue labbra prima di spostare la sua mano e farti contrarre un'ultima volta.
Leccò il contorno delle tue labbra con un movimento continuo mentre il tuo sguardo era ancora appannato e il respiro era ancora irregolare.
Prese tra le dita i tuoi pantaloncini e li sfilò senza sforzo nonostante il tuo corpo non fosse ancora completamente responsivo.
Rimanesti così in reggiseno e mutandine bianche mentre il ragazzo stupendo davanti a te scrutava ogni centimetro del tuo corpo con sempre più interesse. Cominciasti ad arrossire. Non ti sentivi a tuo agio con tutta quella nudità.
«Oh Noona sembri così pura e delicata.» disse Jimin prima di affondare il suo volto ancora una volta nel tuo collo e cominciare a scendere lungo il contorno del tuo busto.
Con la mano destra accarezzò il tuo fianco arrivando lentamente fin sotto al reggiseno. Dopo un attimo di esitazione strinse il tuo seno con forza facendoti gemere mentre con i denti scostava la coppa sinistra esponendo la tua pelle alle sue labbra. Prese il capezzolo tra i denti mordendo delicatamente. Una scarica di piacere partì da quel punto e corse giù lungo la colonna vertebrale fino a fermarsi tra le tue cosce.
Inarcasti la schiena contro il suo corpo e lui usò la mano destra per spingerti contro il materasso mentre chiudeva la sua bocca sul tuo capezzolo cominciando a succhiare dolcemente. Il suo membro si posò sui tuoi slip completamente bagnati e lo sentisti strofinarsi con dei movimenti energici e ben calcolati.
Cominciasti a gemere incondizionatamente a causa di tutti quei contatti e tirasti le tua braccia cercando di liberarti. Lui sorrise sulla tua pelle prima di lasciare una scia di piccoli baci su tutto il tuo seno e guardarti con uno sguardo focoso. Poi posò la sua lingua sulla tua pelle cominciando a trascinarla verso il tuo ventre.
Arrivato al tuo ombelico fece un movimento circolare prima di scendere ancora più giù. Il tuo respiro si fermò. Lo osservasti prendere i tuoi slip tra i denti e tirarli verso il basso sfilando quel piccolo tessuto dalle tue gambe. Ti fissò. I suoi occhi ormai erano foschi e oscuri e si leccò le labbra prima di sistemarsi tra le tue cosce. Stava avvicinando la sua bocca alla tua femminilità quando la porta dietro di voi si aprì di scatto.
Jungkook entrò nella stanza come un tornado tenendo Isabel in braccio. Le sue mani reggevano le cosce della tua amica che era avvinghiata al suo torso come un koala. Lei stava muovendo il bacino su quello di lui e il panico ti assalì pensando fossero completamente nudi.
Impiegasti infatti diversi secondi prima di notare il completo nero della tua amica e i boxer dello stesso colore del ragazzo.
Quando furono quasi al centro della stanza si accorsero della vostra presenza e si girarono entrambi a fissarvi.
«Abbiamo interrotto qualcosa?» chiese canzonante Isabel mentre Jungkook continuava a tenerla sollevata.
Gli occhi del moro erano ora incollati sul tuo corpo quasi nudo. Lo vedesti osservare ogni tuo piccolo dettaglio e quando arrivò alle tue braccia tese e legate i suoi occhi si spalancarono.
«Ci hanno rubato l'idea Kookie.» sentisti dire alla tua amica.
«Sembra proprio di sì.» rispose Jungkook continuando a guardarti come rapito.
La voce profonda e piena di desiderio del moro ti fece contrarre involontariamente e Jimin lo notò subito.
«Forse è meglio andare nell'altra stanza.» sentisti dire da Jungkook poco prima di mordere il collo alla tua amica facendola fremere tra le sue braccia.
Il moro si girò verso il corridoio ma fu bloccato dalle parole di Jimin.
«Jungkook-ah rimanete qui con me.» disse con un tono basso ma divertito «Ho appena avuto un'idea.»
Li osservò con uno sguardo interessato e una scarica di adrenalina percorse il tuo corpo. I due si guardarono e poi sorrisero a Jimin.
Jungkook posò a terra Isabel e i suoi tacchi toccarono il pavimento con un sonoro tik.
Era vestita con un completo di pizzo nero, completamente in opposizione al tuo bianco, e si sentiva totalmente a suo agio mentre Jimin la osservava con uno sguardo di fuoco.
La tua migliore amica continuava a dirti che i tuoi completi bianchi non avevano lo stesso effetto sugli uomini dei suoi completi neri e guardando Jimin osservarla pensasti per un attimo che infondo avesse ragione anche su quello.
Vedesti il biondo alzarsi lentamente dal letto.
Ti trovasti così ad osservare le sue cosce nude, il suo fondoschiena sodo, la vita stretta, le spalle toniche e un fremito di piacere partì lungo il tuo corpo. Lo volevi. Tutto il tuo corpo finalmente lo voleva ed era per quello che, in quel momento, stavi odiando la tua amica per avertelo sottratto sul più bello.
Il biondo si avvicinò ad Isabel e la fece girare verso di lui per poi spingerla contro il suo corpo artigliandole una coscia nuda. Lei ansimò quando le unghie di Jimin affondarono nella sua carne e gli abbracciò il collo per poter stare in equilibrio sulle scarpe.
Jimin cominciò a strusciare il suo membro sull'inguine di lei e lei rinsaldò la presa sul suo collo.
La tua amica con i tacchi era alta qualche centimetro in meno di lui e i loro corpi combaciavano perfetti. La guardasti inclinare la testa di lato offrendo il suo collo candido a Jungkook mentre Jimin le stava mordendo dolcemente le labbra facendola gemere. Il moro si avvicinó alla sua schiena e cominció a strusciarsi contro le natiche tonde e sode di Isabel mentre con le mani le accarezzava la coscia liscia.
Era la stessa immagine della pista da ballo ma ora erano tutti e tre quasi completamente nudi e non c'era più alcuna musica a coprire i loro ansimi di piacere che riempivano completamente la stanza facendoti eccitare all'inverosimile.
Guardasti la tua amica schiacciata tra i corpi dei due ragazzi e ti immaginasti immediatamente al suo posto o perché no, magari anche al posto di uno dei due ragazzi.
Ad un certo punto Jimin cominciò a scendere lungo il corpo di Isabel lasciando una scia di baci fino ad arrivare a livello dei suoi slip. Lei lo fissò intensamente e lui prese il pizzo tra i denti come aveva fatto con te poco prima e cominciò a toglierglieli. Osservasti Jungkook prenderle il mento con una mano ed impedirle di vedere Jimin scendere verso il basso con le sue mutandine in bocca.
Il moro la baciò appassionatamente mentre lei alzava prima una gamba e poi l'altra per permettere a Jimin di toglierle gli slip dalle caviglie. Eri talmente concentrata sui movimenti di Jimin che non ti accorgesti nemmeno quando Jungkook le sfilò il reggiseno lasciandola completamente nuda tra di loro.
Isabel stava per posare il tacco a terra quando la mano di Jimin scattò come un serpente a prenderle la caviglia ancora alzata. Il biondo mise la gamba della tua amica sulla sua spalla e ti fissò prima di affondare il suo volto tra le gambe della ragazza.
Lei inarcò la schiena nell'esatto momento in cui le labbra di Jimin toccarono la sua intimità e Jungkook la trattenne con forza contro il suo corpo stringendole i seni con entrambe le mani. Isabel cominciò ad ansimare man mano che il volto di Jimin affondava in lei e vederla così ti fece bagnare più del dovuto. Ti mettesti seduta sul letto, le gambe semiaperte, il busto in avanti e le braccia tese.
«Slegatemi... vi prego.» dicesti con il fiato corto e la voce implorante.
Isabel sorrise ma a rispondere fu Jimin.
«Non penso proprio» disse prima di riaffondare il viso tra le gambe della ragazza.
Sentisti la tua amica gemere più forte di prima e Jungkook le infilò due dita in bocca facendola tremare prima di far scorrere la sua mano tatuata lungo il corpo completamente nudo di lei.
Lo vedesti guardare verso il basso e molto probabilmente incontrò lo sguardo del suo amico perché senza esitazione fece scorrere le sue dita lungo gli addominali di Isabel per poi farle sparire tra le gambe della ragazza.
Isabel rovesciò la testa all'indietro e cominciò a tremare mentre i due ragazzi concentrano le loro attenzioni tra le sue cosce.
La guardasti ansimare sempre più forte finché uno scossone non la pervase tutta. Il capo della ragazza penzolò in avanti e Jungkook spostò le mani sulla sua vita per tenerla in piedi. Jimin si staccò dalle sue gambe e posò delicatamente il suo piede a terra per poi alzarsi e baciarla dolcemente sulle labbra. Lei sorrise ad entrambi i ragazzi e poi scosse i capelli cercando di ritornare in sé.
Jungkook appoggiò il viso tra le ciocche della ragazza e respirò a pieni polmoni il profumo di vaniglia tipico dei suoi capelli. Quando riaprì gli occhi lo sentisti dire «Non credere che Jimin sarà l'unico ad assaggiarti stasera mia piccola gattina... ma prima... lasciami divertire un po' con la tua amica.»
Così dicendo si staccò dal corpo della ragazza e si diresse verso di te con passo felpato. Osservasti i suoi muscoli tonici guizzare ad ogni passo e contraesti le gambe involontariamente.
«Sii delicato con lei Kookie, non è abituata a queste cose.» disse Isabel prima di girarsi verso Jimin e baciarlo appassionatamente.
Jungkook salì sul letto e sentisti il materasso infossarsi leggermente a causa del suo peso. Ti afferrò entrambe le caviglie e con un gesto netto le portò verso di sé facendoti cadere in malo modo sulla schiena. Ti si mozzò il fiato e la vista impiegò qualche secondo prima di tornare a fuoco.
Si posizionò sopra di te. Le braccia muscolose ai lati del tuo volto, gli occhi neri a pochi centimetri dal tuo viso.
«Ora fai la brava.» ti sussurrò all'orecchio prima di prenderti il mento tra le dita e voltarti di scatto contro la sua bocca. Le sue labbra erano meno morbide rispetto a quelle di Jimin ma altrettanto dolci ed invitanti. Inoltre il piercing che premeva contro la tua bocca ti faceva eccitare più di quanto avresti potuto immaginare. Ti baciò prima con calma lasciandoti il tempo di abituarti al suo tocco, così diverso rispetto quello dell'amico, e poi la sua lingua chiese il permesso di entrare tra i tuoi denti. Socchiudesti le labbra per lui e senza la minima esitazione entrò nella tua bocca.
La sua lingua andò subito in cerca della tua mentre la sua mano scivolò lungo la tua vita e il suo membro iniziò a strusciarsi tra le tue gambe. Non eri riuscita a vederlo bene ma a giudicare dal tatto era sicuramente più dotato di Jimin. Molto più dotato.
Si staccò dalle tue labbra con un gemito e cominciò a baciarti il collo con foga mentre la sua mano tatuata risaliva il tuo interno coscia.
Senza nessun tipo di preavviso infilò due dita tra le tue cosce facendoti sussultare e le tue pareti si contrassero istintivamente attorno alle sue falangi.
Cominciò a muoversi circolarmente toccando tutta la circonferenza della tua intimità e facendoti ansimare dal piacere. Poi estrasse le dita altrettanto velocemente e le fece passare un po' esternamente prima di farle riaffondare con movimenti rapidi e precisi.
Cominciasti a strattonare le braccia ancora legate mentre lui entrava ed usciva ad una velocità sempre maggiore. Quando posò il pollice sul tuo clitoride cominciando a massaggiarlo in sincronia con l'indice e il medio gemesti dal piacere sentendo il dolce calore addensarsi ancora una volta tra le tue cosce.
Ti fece spostare il volto di lato per poter affondare i suoi denti nel tuo collo e fu in quel momento che i tuoi occhi si posarono su Isabel e Jimin.
La tua amica aveva letteralmente sbattuto Jimin al muro e ora era inginocchiata tra le sue gambe. La testa si muoveva avanti e indietro e con le mani gli teneva fermi i polsi.
Le dita di Jimin si muovevano ritmicamente ogni volta che lei affondava la bocca sul suo membro e lui mormorava parole per te incomprensibili. Non riuscisti a staccare gli occhi da quella scena. Osservasti Jimin. La testa reclinata, gli occhi chiusi, le palpebre fermenti, i lamenti gutturali che uscivano dalle sue labbra. Era stupendo.
Lo vedesti inarcare la schiena di colpo. Un gemito più forte degli altri uscì dalla sua bocca e vedesti Isabel rinsaldare la presa sui suoi polsi. Poi la tua amica iniziò a deglutire e capisti quello che era appena accaduto.
Quella scena insieme ai movimenti e ai morsi di Jungkook furono troppo da sopportare e raggiungesti il culmine ancora una volta. Il mare di piacere si riversó tra le tue cosce mentre il ragazzo continuava ad affondare le sue dita dentro di te prolungandoti l'orgasmo ad ogni sua spinta.
Quando uscì dal tuo corpo piccole scosse di piacere partirono ancora dalla tua schiena e rimanesti distesa sul letto senza fiato e senza forze.
Jungkook si sollevò dal tuo corpo e l'aria fresca della stanza ti fece rabbrividire.
Osservasti Jimin abbracciare da dietro Isabel e ti accorgesti che tutti e tre ti stavano osservando.
Isabel rise.
«Hai provato anche tu le formidabili dita del coniglietto eh?» ti disse in italiano. Jimin la liberò dal suo abbraccio e lei si avvicinò al letto adagiando il suo piccolo corpo nudo sulla schiena muscolosa di Jungkook. Notasti il membro del moro guizzare dentro i suoi boxer nell'esatto momento in cui la tua amica si poggiò a lui e ti chiedesti ancora una volta quanto dovesse essere grande per poterlo vedere così distintamente.
A lei ovviamente non sfuggì quel movimento e vedesti la sua piccola manina scorrere lentamente verso il basso.
Prima accarezzò il petto muscoloso del ragazzo, poi arrivò agli addominali scolpiti e infine sparì sotto i suoi boxer. Lui cominció ad ansimare e un suono basso simile alle fusa uscì dalla sua gola.
«Jimin il nostro Kookie è ancora un po' troppo vestito. Non pensi anche tu?» disse mentre con le dita dell'altra mano accarezzava il mento del moro facendolo tremare.
Jimin si avvicinò ad Isabel fissando intensamente Jungkook.
«Si hai ragione Noona, dovremmo liberarlo da tutto quel tessuto.» disse il biondo con uno sguardo di fuoco.
Tu li guardasti incredula. Pensavi che vedere Isabel tra i due uomini fosse stata la cosa più eccitante della serata ma cominciasti a pesare che forse ti eri sbagliata di grosso.
Jimin e Isabel fecero sdraiare Jungkook in fondo al letto e tu ti alzasti ancora una volta seduta, la schiena contro la testiera del letto, gli occhi puntati sulla scena che si svolgeva praticamente ai tuoi piedi.
«Isabel non puoi farlo.» dicesti in preda al panico mentre vedevi lei e Jimin strusciarsi sul corpo tonico e muscoloso del moro.
La tua amica alzò il suo visto dal petto di Jungkook e si allungò verso di te. Tendesti il tuo busto verso di lei ma lei si fermò proprio a pochi centimetri da te. Fissò i suoi occhi scuri nei tuoi e allungò una mano passando un dito tra i tuoi seni e raggiungendo lentamente il tuo ventre. Rabbrividisti a quel tocco e la tua vista si appannò per pochi secondi.
«Oh si che lo farò Emma. E tu non potrai far altro che guardarci... Poi se vorremmo... sarà anche il tuo turno.» ti disse prima di toccarti il naso con il polpastrello e tornare a porre la sua attenzione su Jungkook.
Il ragazzo nel frattempo era stato completamente spogliato da Jimin e quest'ultimo aveva cominciato ad accarezzargli l'interno coscia comodamente coricato sul fianco.
Guardasti Isabel distendersi come Jimin e cominciare a baciare il collo di Jungkook con molta calma mentre con la mano gli sfiorava la coscia destra con movimenti simili a quelli che fino a poco prima avevi visto fare anche al biondo.
La tua amica scese lentamente fino alla clavicola dove diede dei piccoli morsi e poi cominciò a lasciare una scia di baci lungo il petto muscoloso del ragazzo.
Jimin gli stava accarezzando la gamba sinistra mentre baciava il ventre dell'amico salendo lentamente verso l'alto. Ti rendesti conto in quel momento che Jimin e Isabel stavano percorrendo esattamente la stessa strada che iniziava dal collo del moro e finiva a livello del suo ventre. I due erano solamente partiti dai lati opposti del corpo del ragazzo.
Come immaginasti Isabel e Jimin si incontrarono proprio alla fine dei pettorali di Jungkook e quando furono uno accanto all'altra si scambiarono un veloce bacio con la lingua prima di tornare a porre la loro attenzione sul corpo fremente del giovane ragazzo disteso sotto di loro.
Jungkook li stava guardando meravigliato, il respiro corto, gli occhi scuri foschi.
«Mi farete impazzire.» disse tra un ansimo e l'altro mentre i due spostavano le loro piccole mani simmetricamente verso il suo inguine.
Osservasti Isabel leccargli gli addominali uno per uno mentre scendeva verso il basso. Jimin invece era arrivato sul suo petto e ora gli stava mordendo il capezzolo delicatamente. Jungkook in tutto questo aveva chiuso gli occhi e cercava di trattenere i mugugni di piacere.
Cominciasti a strofinare le tue cosce tra di loro. Sebbene stessi solo guardando quella scena era troppo da sopportare e volevi sfogare in tutti i modi la tensione che sentivi ancora una volta farsi strada tra le tue gambe.
Isabel sentì i tuoi movimenti e si voltò a guardarti con un ghigno ferino poco prima di scavalcare la coscia muscolosa di Jungkook e posizionarsi tra le sue gambe. Fu in quel momento che vedesti per la prima volta il membro eretto del moro e i tuoi occhi si aprirono dalla sorpresa notandone le dimensioni.
Osservasti la mano di Isabel posizionarsi poco sopra quella di Jimin e i due iniziarono a muoversi contemporaneamente sull'asta fremente del giovane ragazzo. Jungkook iniziò ad ansimare sempre più velocemente finché con uno sguardo di intesa i vostri due amici non si fermarono.
Dopodiché Jimin allentò la sua presa e fece scorrere la sua mano sul ventre di Jungkook iniziando a giocare sui suoi addominali.
Isabel invece abbassò le sue dita fino alla base del membro eretto e poi lo leccò con un movimento lento. Dalla base fino alla punta. Dalla base fino alla punta. Ancora e ancora. Jungkook contrasse le cosce a causa di quei tocchi e un ansimo roco uscì dalle sue labbra. Jimin sorrise sul petto dell'amico e lo sentisti parlare in coreano.
«Lascia che ti sentano Jungkook-ah» disse. Poi si voltò verso Isabel e le dedicò un grande sorriso. La ragazza stava leccando l'erezione di Jungkook come fosse un gustoso cono gelato. La guardasti soffermarsi qualche attimo sulla punta rosea prima di muovere la lingua circolarmente. Il ragazzo ansimò ancora una volta. Poi lo osservasti alzare la testa dal materasso e osservarla. La tua amica contrasse visibilmente le gambe dal piacere mentre Jungkook le dedicava uno sguardo carico di lussuria.
Ti aveva sempre detto che quel genere di cose le piacevano e ora che la vedevi all'opera ti rendesti conto che non ti aveva mentito.
Con delicatezza prese l'erezione del ragazzo tra le labbra cominciando a succhiare lentamente prima di far scomparire tutta la lunghezza nella sua bocca.
Jungkook chiuse gli occhi completamente rapito dai movimenti della tua amica e notasti solo in quel momento il membro nuovamente eretto tra le gambe di Jimin.
Il biondo riuscì con fatica a distogliere gli occhi dalla tua amica ma quando tornò a torturare il collo del moro non si trattenne dal lasciargli dei piccoli morsi vogliosi su tutta la pelle.
Notasti le dita di Jungkook affondare tra le lenzuola morbide mentre con il bacino assecondava i movimenti di Isabel.
Jimin osservò soddisfatto tutti i segni rossi che gli aveva lasciato sul collo e poi si spostò pericolosamente vicino le labbra del più giovane. Osservasti la scena senza respirare. Jimin si avvicinò con un ghigno alle labbra del ragazzo sotto di lui e poi senza dire nulla affondò la sua lingua nella bocca di Jungkook.
Quella scena ti fece completamente perdere la testa.
Osservasti Isabel giocare con il membro di Jungkook mentre Jimin lo baciava senza riserbo e tutto quello ti fece completamente bagnare. Riuscivi a sentire i tuoi liquidi colare lievemente dalle tue gambe. Avevi bisogno di loro. Delle loro mani, delle loro bocche e dei loro corpi. Cominciasti a tirare i polsi per far uscire le mani dal cuoio ma la tua lotta non servì a nulla.
Fu esattamente così che guardasti Jungkook venire nella bocca di Isabel contraendo tutti suoi muscoli mentre Jimin soffocava i suoi ansimi di piacere contro le sue labbra gonfie e morbide.
La tua amica si levò dal bacino del ragazzo soddisfatta leccandosi le labbra e poi si allungò verso il volto di Jungkook prendendo il posto di Jimin.
Guardasti Isabel baciare Jungkook con delicatezza e quando si staccò da lui gli dedicò uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
Il ragazzo la guardò diventando leggermente rosso mentre le accarezzava il volto felice. In tutto questo anche invece Jimin le stava accarezzando la schiena nuda con dei lievi dolci gesti. Lei li osservò entrambi estasiata e si mise veramente a fare le fusa mentre strusciava le sue guance contro quelle dei ragazzi.
Quel dolce momento durò solo qualche attimo perché poi Isabel si voltò verso di te.
«Che dite è arrivato il momento di liberarla non credete?» disse in tono dolce continuando a strusciarsi sui ragazzi mentre loro la accarezzavano come se fosse una brava piccola cucciola.
«Non penso proprio.» disse Jimin « Anzi... secondo me è arrivato il momento di giocare tutti quanti assieme a lei.»
I tre ti fissarono contemporaneamente e il tuo cuore cominciò a battere all'impazzata. Gli sguardi dolci che si erano scambiati fino a poco prima ora erano spariti e al loro posto ora c'erano solo sguardi foschi e bramosi.
Quasi si fossero mentalmente messi d'accordo Jimin ti prese per la caviglia facendoti ridistendere con forza sulla schiena mentre Isabel e Jungkook si posizionarono ai tuoi lati.
Jimin di mise fra le tue gambe baciandoti le cosce. Le labbra morbide che passavano prima a destra e poi a sinistra facendoti ardentemente immaginare quello che sarebbe capitato di lì a poco.
Isabel invece ti stava slacciando il reggiseno e con un gesto veloce lo portò oltre la tua testa.
La vedesti fissare Jungkook e i due si baciarono proprio sopra il tuo volto. Osservasti le loro lingue unirsi in un bacio umido e sonoro e tu per un attimo non riuscisti a pensare ad altro se non a voler essere al posto di Isabel. O a quello di Jungkook.
Quando si staccarono si sorrisero debolmente e dopo Isabel rivolse i suoi occhi verso di te. E, senza che te ne rendessi conto, le sue labbra incontrarono le tue.
Il suo tocco era delicato e leggero e il suo ritmo era perfetto. Ti baciò prima delicatamente lasciandoti il tempo di razionalizzare quello che stava succedendo e poi approfondì il bacio gradualmente. Dischiudesti le tue labbra al suo bacio e la lingua della tua amica si insinuò tra i tuoi denti con movimenti dolci e attenti. Sentisti il gusto dolce di lei mescolato a quello più aspro dei ragazzi e rispondesti al suo bacio con foga. Avevi bisogno di scaricare tutta l'eccitazione che avevi provato poco prima nel vederli prendere Jungkook senza poter intervenire in alcun modo e Isabel era proprio la persona ideale.
La sentisti ansimare nella tua bocca e poco dopo cominciò a toccarti il fianco con le sue piccole dita calde mente Jungkook ti mordeva dolcemente il collo scendendo piano piano verso il tuo seno.
Cominciasti a muovere le gambe colta da una scarica di puro piacere mentre le loro bocche si muovevano esperte sul tuo corpo e sentisti le mani di Jimin artigliare le tue natiche trascinandoti verso il basso. Lo sentisti passare la sua lingua su tutta la tua femminilità e un gemito imbloccabile uscì dalla tua gola.
Quei tre ti avrebbero fatta impazzire. Isabel ti baciava con una lentezza e una passione disarmante. Jungkook ti succhiava il capezzolo con forza mentre affondava le sue unghie nel tuo interno coscia mantenendoti la gamba sinistra aperta. E Jimin. Jimin stava passando la sua lingua su ogni centimetro presente tra le tue gambe mentre a intervalli regolare entrava e usciva dalla tua intimità facendoti tremare sulla sua bocca.
Sentisti il calore farsi strada nel tuo ventre ed esplodere nel momento in cui Jimin succhiò avidamente il tuo clitoride.
Le onde di piacere ti fecero contrarre tutta ma i due ragazzi e la tua amica non smisero nemmeno un secondo di baciare e succhiare il tuo corpo. Continuarono la loro danza finché il calore non si addensó ancora una volta e un altro orgasmo ti colse più forte di prima.
Isabel si staccò dalla tua bocca ansante e fece compagnia a Jungkook mordendoti il collo proprio sopra la clavicola. Uno a destra e uno a sinistra.
Sentisti le labbra di Jimin lasciare la tua intimità e cercasti di seguire i movimenti del biondo. Lo vedesti allungarsi verso il cassetto a fianco del letto e da una piccola scatolina estrasse un preservativo.
Tornò tra le tue gambe e si infilò il contraccettivo con un movimento esperto.
«Non ti dispiace vero Noona se adesso ti scopo come dico io.» disse Jimin prima di allungarsi al lato del letto ed estrarre da sotto il materasso un'altra benda.
Isabel si staccò dal tuo collo e guardò il biondo mentre ti legava le gambe ai lati del letto. Un luccichio passò nei suoi occhi e guardasti Jungkook osservarla estasiato.
Tu sapevi quanto a lei piacesse il bondage e quando si girò verso di te le sue parole non ti sorpresero.
«Dovevo arrivare prima io in questa stanza...maledizione! Ora penso sia arrivato il momento di lasciarvi da soli, sono disposta a fare tante cose ma vederti scopare con Jimin non è tra queste...divertiti! » disse prima di guardare Jungkook e attirarlo a lei in un bacio passionale.
Morse le labbra del moro con foga tirando dolcemente il piercing verso di lei e notasti il membro del ragazzo guizzare tra le sue gambe. Lui le sfiorò i seni dolcemente e lei rabbrividì a quel contatto.
Nulla da fare. Per quanto il piccolo ti piacesse e la tua amica piacesse a Jimin era chiaro ad entrambi come la chimica tra i due fosse ad un altro livello.
Jungkook si staccò dalla tua amica con un sorriso e capendo le intenzioni di lei disse «Jimin-shi noi vi lasciamo soli. La mia piccola gattina richiede tutte le mie attenzioni per sé' e io ora ho intenzione di accontentare tutte le sue voglie.»
Guardasti Isabel mordersi il labbro osservando Jungkook e poi scese dal materasso assieme al ragazzo.
«La lascio nelle tue mani Jimin-shi.» disse posandosi sul biondo e lasciandogli un dolce bacio sulla guancia.
Si avvicinò a Jungkook e poi ti guardò salutandoti con la mano. Mentre era distratta il moro la prese per la vita e la caricò sulla sua spalla schiaffeggiandole una natica. Lei fece un urletto a causa della sorpresa e serrò le sue mani sulla vita del ragazzo cercando di alzarsi dalla sua schiena in tutti i modi ma Jungkook le morse una natica prima di sparire oltre la porta.
«Quei due sono una cosa incredibile.» dicesti osservando la porta chiudersi alle loro spalle.
«Puoi dirlo forte,» disse Jimin prima di tornare ad osservati «ma ora...» si posò lentamente alla tua entrata «lasciami prenderti come si deve.»
Si curvò sulle tue labbra unendo le vostre bocche in un bacio umido e fremente. Sentisti le sue labbra tonde premere contro le tue. Era veramente un ottimo baciatore e tra tutte le labbra che avevi provato quella sera le sue erano decisamente le tue preferite.
Rispondesti al suo bacio con passione e cominciasti a tirare i tuoi arti di riflesso. Non eri abituata ad essere completamente legata e quella sensazione di impotenza contrapposta alla sicura dominanza del ragazzo ti stava facendo impazzire.
Jimin si alzò dal tuo volto leccando e mordendo le tue labbra prima di entrare delicatamente nella tua intimità.
Ti osservò fremere mentre affondava ogni centimetro della sua lunghezza tra le tue cosce. Eri completamente alla sua merce. Lui ti stava guardando con un ghigno sul volto mentre provavi a slegarti per poterlo toccare. Fu in quel momento che ti sussurró sulle labbra «Noona, queste bende sono a prova di fuga...puoi provare quanto vuoi a liberarti ma non ci riuscirai... ».
Quelle parole furono come olio caldo riversato sulla tua pelle e andasti completamente in fiamme.
Inoltre lui continuava ad aderire al tuo corpo solamente con il suo bacino e notasti che poneva molta attenzione a non toccarti con nient'altro. Si stava chiaramente divertendo a negarti qualsiasi contatto se non quello della sua erezione mentre tu, tu eri così bisognosa di lui. Voleva portarti sull'orlo della pazzia e a giudicare dai tuoi lamenti e dalle tue suppliche ci stava riuscendo fin troppo bene.
«Sei pronta Noona?» ti chiese sussurrando quelle parole con un tono dolce come il caramello «Ora non mi tratterrò più.»
Così dicendo il ragazzo fece leva sulle sue braccia toniche e cominciò a muoversi tra le tue gambe. I movimenti erano ben calcolati e ritmati e lo sentisti muoversi dentro di te con un controllo che nessun altro ragazzo della tua vita aveva mai avuto. Ad ogni spinta sfiorava punti completamente differenti e tutte quelle sensazioni ti fecero urlare il tuo piacere nella stanza.
Non potesti far altro che osservarlo entrare ed uscire dal tuo corpo soffermandoti su ogni suo muscolo guizzante.
«Jiminaaah» continuasti a ripetere mentre i polsini di cuoio iniziavano a segnare la tua pelle delicata.
Il ragazzo si abbassò sul tuo corpo e questa volta aderì quasi completamente a te. Impazzisti per quel contatto. La sua pelle era calda, morbida e lievemente sudata. Si strusció come fosse cera liquida e il tuo corpo rispose facendoti provare brividi di piacere sempre più intensi.
Ad un tratto cominciò a strizzare il tuo capezzolo con le dita e più premeva più i suoi movimenti diventavano sempre più bruschi.
Poi la sua lingua passò delicatamente sul tuo capezzolo, poi sul tuo collo e infine sulla tua bocca. Premesti il volto contro il suo e lui affondò le sue gustose labbra nelle tue.
Il vostro bacio diventò presto sonoro e bagnato mentre il suo bacino cozzava contro il tuo in una danza estasiante.
Sentisti la sua mano cominciare a scivolare lungo il tuo ventre per poi arrivare tra le tue gambe. Le sue dita si bagnarono con il tuo liquido e cominciò a massaggiarti quel punto sensibile sopra la tua entrata mentre,c on il suo membro, continuava ad affondare con vigore nella tua carne.
Nonostante le gambe aperte e la posizione leggermente scomoda impiegasti davvero poco tempo a raggiungere il culmine ancora una volta. Le tue pareti si contrassero contro il membro di Jimin facendolo gemere dal piacere e quel suono prolungò il tuo orgasmo ancora di diversi secondi.
Il biondo si sfilò dalle tue gambe con delicatezza mentre le onde del piacere non erano ancora scemate del tutto.
«Ora voglio vedere la tua schiena nuda Noona.» disse.
I suoi occhi erano puro fuoco e tu non potesti far altro che tremare a quelle parole. Lo guardasti allungarsi verso il letto e sganciare i lacci lasciando però le bende ancora attaccate ai tuoi polsi. Ti liberò le gambe e ti aiutò a girarti di schiena prima di legare ancora una volta il cuoio sulle tue caviglie.
Ti fece posizionare a quattro zampe e in quella posizione ti sentisti avvampare. Avevi le natiche e l'intimità esposte allo sguardo predatorio del ragazzo il quale ne approfittò per passare due dita su quella zona facendoti tremare.
«Come sei bella.» disse sensuale prima di morderti una coscia facendoti gemere.
Lo sentisti salire lungo la tua schiena lasciando dolci baci sulla tua pelle bianca. Una volta arrivato alla spalla destra diede un morso leggero e tu inarcasti la schiena di scatto. Sentisti il suo membro premere tra le tue gambe e con un movimento deciso Jimin lo infilò dentro di te con un'unica forte spinta.
Nell'esatto istante in cui la sua erezione toccò il fondo della tua intimità il ragazzo prese i lacci neri ancora liberi e li triò verso di sé facendoti perdere l'equilibrio. Il tuo viso toccò di colpo il letto e la tua guancia affondò nel materasso morbido.
Portò le tue braccia verso di lui tirandole sotto il tuo busto e ti trovasti bloccata. Le natiche in alto, il busto in basso, le braccia bloccate e le gambe aperte. Il membro di Jimin che affondava sempre più veloce nel tuo corpo.
Cominciasti ad ansimare colta da profondi spasmi di piacere finché non ti trovasti a venire ancora una volta sotto le spinte insaziabili del giovane ragazzo. Tirasti le gambe per poterle chiudere ma i lacci sulle tue caviglie ti impedivano ogni movimento mentre Jimin muoveva la sua lunghezza con estrema cura dentro il tuo corpo.
Non potresti far altro che gemere sempre più forte mentre le onde delle tue pareti stringevano il membro del biondo senza sosta. Poi lo sentisti. La sua mano sinistra strinse il tuo fianco e le sue dita affondarono nella tua pelle e Jimin si riversò tra le tue gambe con un sonoro gemito.
Rimase immobile per qualche secondo e poi crollò sulla tua schiena esausto, il respiro ansante e la pelle sudata.
«È stato fantastico» disse prima di uscire e liberarti le gambe dai lacci. Quei lacci che ormai avevano scavato due bei segni rossi sulle tue caviglie.
Ti sfilò dolcemente anche le fasce sui polsi e poi ti fece coricare accanto a lui.
Ti stiracchiasti braccia e gambe massaggiandoti la pelle arrossata e poi ti adagiasti accanto a Jimin. I vostri respiri ancora accelerati che riempivano l'aria intorno a voi.
«Spero di non aver esagerato.» disse guardandoti con due piccoli occhi sorridenti.
«No...no» dicesti con il fiato ancora corto «È stato tutto perfetto.»
☆Nota dell'autore☆
Spero che questa one shot vi sia piaciuta. L'ho scritta molto tempo fa e ho pensato finalmente di pubblicarla.
Se avete gradito questa piccola storia lasciate pure qualche commento.
Mi fa sempre piacere sapere cosa pensate e le vostre idee mi possono aiutare a scrivere storie ancora migliori in futuro!
Grazie!
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