NO.8✔

"No...no" Jungwon continuava a ripetere, ma il ragazzo non si fermò. Lo bacio con forza, leccandogli poi le guance, poi si spostò di nuovo e gli succhiò i lobi delle orecchie. Jungwon continuava a muoversi, cercando di scappare. Non voleva.

Con l'altra mano Jay andò a tstre sotto la maglia di Jungwon, toccando. Il ragazzo disperato continuava a scalciare. I suoi fianchi erano probabilmente neri a causa della forte pressione delle mani di jay. Quest'ultimo sbbottonò la maglietta di jungwon, il ragazzino iniziò a piangere mentre baci bagnati venivano sul suo collo.

"Jay... per favore lasciami andare" lo pregò. Jay non era così tanto ubriaco quindi si fermò e guardò jungwon.

"Che succede?" chiese sentendosi confuso.

"PER FAVORE... NON VOGLIO CHE SUCCEDA DI NUOVO" jungwon urlò, ma si fermò quando si accorse che jay non stava facendo più niente. Jay tornò alla realtà, capendo cosa stava per succedere si odio così tanto.

"Cosa... cos'hai detto?" chiese Jay con voce dolce. "Mi dispiace, mi dispiace"

"Dimmi cosa ti è successo... cosa significa di nuovo?" chiese Jay sentendo la rabbia salire. Jungwon rimase in silenzio, non volendo pensarci di nuovo. Ma jay parlava così dolcemente.

"Due anni fa... mi hanno stuprato" disse jungwon.

A jay bastava sentire questo. Era arrabbiato, così arrabbiato. "Chi...chi è stato" chiese Jay, con voce roca. jungwon prese un respiro profondo e gli raccontò tutto.

"Questo bastardo" disse Jay alzandosi e uscendo dalla stanza, chiudendo a chiave la porta.

Jungwon adesso era solo con una coperta sottile a coprirlo, il nastro era ancora sui suoi occhi, ma non poteva toglierlo perchè le sue mani erano legate, quindi decise di aspettare Jay, non sapeva cosa sarebbe successo, ma era felicissimo perché Jay non l'aveva stuprato, voleva ringraziarlo. anche perché sapeva che Jay era ubriaco e non voleva fargli del male.

Dopo ore jungwon si addormentò, venne svegliato da alcuni rumori e la bens gli venne tolta dagli occhi. Jungwon si sedette e vide Jay vicino al lettino. Quando guardo meglio il sangue gli si gelò nelle vene, era lui. Il ragazzo che l'aveva stuprato, Jay l'aveva trovato. Sapeva che adesso Jay gli avrebbe fatto de male, ma non gli importava. Se o meritava.

"AHH NOO" il ragazzo urlava. Jungwon rimase lì a guardare. 'muori stronzo' pensò Jungwon. il ragazzo non l'aveva ancora visto.

"P- per favore lasciami andare... cosa ti ho fatto?" chiese il ragazzo, il suo viso pieno di sangue.

Puoi vedere solo il bianco dei suoi occhi e il bianco dei suoi denti. Jay lo guarda "non io ma lui". Jay indica Jungwon e il ragazzo guarda alla sua destra e lo vede.

Il ragazzo rimase in silenzio e non parlò, emise un sospiro tremante. "PARLA... cosa gli hai fatto?" disse Jay afferrandolo per i capelli e tirandolo facendolo gemere di dolore. "Non lo conosco" ha detto il ragazzo e Jay si è arrabbiato e gli ha dato un pugno molto forte in faccia, rompendogli il naso.

Il ragazzo ora urla di dolore. Stava per guardare Jay ma gli diede di nuovo un pugno.

"DIMMI. LA. VERITÀ" per ogni parola Jay aggiungeva un pugno. il ragazzo non poteva parlare, i suoi denti erano a terra, Jungwon ne era terrorizzato, non gli importava però, ma i pugni erano così forti che Jungwon poteva sentire il dolore.

"dimmi" disse Jay e si sedette sulla sedia accanto al letto. Il ragazzo fece un respiro profondo. Quando parlava non riusciva a pronunciare bene le parole. "S-STUPRO ....Va bene, te l'ho detto" disse.

Jay ora lo sta aspettando guardandolo dall'alto e questo lo spaventa ancora di più. Jungwon stava aspettando la risposta che non voleva sentire, gli riporta alla memoria i ricordi.

Quel giorno pioveva, le strade erano bagnate, fredde, era notte, Jungwon aveva 17 anni, piangeva seduto per terra tra il fango e la polvere. La sua maglietta era fatta a pezzi, i suoi pantaloni non si vedevano da nessuna parte, gli rimanevano solo i suoi boxer. Odiava se stesso, odia il suo corpo al punto che inizia a colpirsi il viso con la mano, sbattendo la testa contro il muro cercando di dimenticare tutto ma non ci riesce. Quella notte fu la peggiore, e non aveva nessuno che lo consolasse. Voleva morire in quel momento.

"diglielo..." disse Jungwon, una lacrima rigava la sua guancia sinistra. Guardarono Jungwon. "DIGLI LA VERITÀ" urlò Jungwon, piangendo a dirotto. Il ragazzo non ha detto niente.

Jay si arrabbiò ancora di più con il ragazzo e si sentì davvero triste per Jungwon, quindi si alzò e prese un'ascia e il ragazzo spalancò gli occhi.

"No...cosa hai intenzione di fare?" Il ragazzo disse e continuò a muoversi cercando di scappare ma purtroppo aveva le mani e le gambe legate, Jungwon guardò in basso perché non voleva vedere quella scena.
Jay si limita a sorridergli.

"JUNGWON FAI QUALCOSA" disse il ragazzo e Jay lo guardò "quindi conosci il suo nome humm" disse Jay e portò l'ascia in aria, il ragazzo si limitò a guardarla e la cosa successiva che vide fu il buio.

Jay gli ha appena tagliato la testa a metà. Il sangue esce come una cascata.

"Se n'è andato adesso" disse Jay, lasciò cadere l'ascia e si avvicinò a Jungwon.

"Mi dispiace....ok...mi dispiace davvero, per favore perdonami" disse Jay e abbracciò Jungwon. Jungwon ne è rimasto scioccato ma ricambia l'abbraccio.

'Ti perdono' pensò Jungwon

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