NO.13✔

"Quando avevo 18 anni... alcuni ragazzi mi maltrattavano... mi derubavano e mi facevano del male... e io ero povero... la mia famiglia non aveva soldi" ha detto Jay le lacrime gli sfuggirono dagli occhi.Non voleva parlarne ma aveva bisogno di dirlo a Jungwon.

Flashback:

Jay stava tornando a casa, vuole vedere sua sorella. Aveva solo 9 anni. Ogni volta che piangeva, Jay l'abbracciava e le diceva che andrà tutto bene, Jay ama davvero sua sorella.

Ma quella sera, quando Jay entra in casa gli si spezzò il cuore.. Non ha un papà, solo una mamma. La mamma non si vedeva da nessuna parte, la casa era in disordine come se qualcuno fosse entrato in casa. Jay era confuso.

Camminando lentamente tra i vetri rotti, salendo le scale. Quando entrò desiderò di non averlo fatto. Sua madre era nuda, appesa a una corda, era morta. Jay si immobilizzò, con gli occhi pieni di lacrime.

'Chi ha fatto questo?' pensò Jay. Non poteva crederci, sua madre era nuda, il sangue usciva dalla sua vagina. Jay non voleva vedere sua madre nuda, quindi spense una luce e portò la mamma a letto, piangendo accanto a lei.

"Mamma" disse Jay con voce rotta. La abbracciò e le baciò la fronte. "Mmma svegliati" Jay continuò a piangere. A quel punto si ricordò della sua sorellina. Si alzò e iniziò a camminare verso la loro stanza. Poteva sentire dei lamenti.

Quando Jay arrivò davanti alla porta della sua stanza, la aprì e sperò di non averlo mai fatto. Un uomo stava stuprando sua sorella, mentre altri tre la tenevano.

La sua sorellina sembrava aver perso la speranza, piangeva, aveva solo nove anni, non si meritava tutto ciò.

"Cosa state facendo!" Jay urlò cercando di togliere quei tizi da sua sorella, ma uno di loro loimmobilizzò.

"NO. BASTA BASTA VI PREGO. HA SOLO NOVE ANNI" Jay continuò ad urlare ma gli coprirono la bocca. Continuando davanti agli occhi disperati del fratello, che non poteva far altro che rimanere lì a guardare.

La sua vita era un casino.

Fine flashback.

"Ora lo sai... è così che ho finito per ucciderli" concluse Jay. Jungwon piange per lui e si sente male, anche lui ha una sorella quindi non potrà mai immaginare che succeda qualcosa del genere, anche lui ha già provato una cosa del genere, quindi sa come si sentiva sua sorella.

"L'hanno violentata e poi alla fine l'hanno uccisa" ha ripreso a parlare Jay piangendo, e per questo, quando ha compiuto vent'anni, era forte, restava solo in casa, non aveva nessuno, ha ucciso tutti, è persino impazzito, in quella notte Jay non era se stesso, è diventato pazzo.

"Meritavano di morire....hai fatto un buon lavoro" disse jungwon cercando di rallegrare un po' Jay, stanno succedendo tante cose e non sa nemmeno cosa dire. In più Jay è sul punto di spararsi.

"Jongseong...so che ti sono successe molte cose...ma per favore, non ucciderti," disse Jungwon. Jay scuote la testa, la pistola gli ha fatto arrossare la tempia.

"No....non ho nessuno....perché dovrei continuare a vivere?" chiede Jay, Jungwon pianse con lui. "Hai me" disse Jungwon.

"No...sono sicuro che mi odi", disse Jay.

Non è vero, Jungwon ama Jay, andava in panetteria a comprare qualcosa solo per vederlo, anche se non aveva tanti soldi, risparmiava un po' e andare a trovare Jay, Jungwon sa il suo nome perchè l'ha letta dall'etichetta che aveva sulla maglietta. "park Jongseong". Questa è l'unica cosa che Jungwon sapeva di lui. Niente di più, ma finì comunque per innamorarsi.

"Io non...jongseong...sei l'unico che ho nella mia vita...neanche io ho genitori...vivo anch'io da solo. ....quindi per favore non fare qualcosa di stupido.......ti amo Jay", ha detto Jungwon.

Jay continuava a piangere. Jungwon si avvicina lentamente a lui"NON...non muoverti o mi chiudo" disse Jay.

"Ma perché... non hai fatto nulla" disse Jungwon. Spera davvero che Jay non si spari. "Non posso più vivere... pensando a tutto, odio me stesso per non essere riuscito a salvare la mia famiglia", ha detto Jay e stava per spararsi ma Jungwon ha preso la pistola.

"Jungwon lascia perdere", ha detto Jay. Entrambi impugnavano la pistola e cercavano di prenderla. Poi sentirono un rumore.

Jay cade a terra.

"JAY" urlò Jungwon e si avvicinò inginocchiandosi, "per favore... resta sveglio" disse Jungwon tenendo il ragazzo in grembo e piangendo. Jay stava per chiudere gli occhi, il proiettile gli ha colpito lo stomaco. Il sangue usciva, non si fermava, poi anche dalla bocca di Jay.

Jungwon stava piangendo "per favore, non morire... ti salverò", disse e si alzò molto velocemente, corse fuori, andando a casa della gente in cerca di aiuto. Nessuno ha aiutato, hanno pensato che Jungwon fosse pazzo, poi è tornato Jay stava dormendo, questo è ciò che Jungwon pensò, Jay sta dormendo.

Jungwon ha quindi preso il telefono di Jay e ha chiamato il primo numero che vide.

Sunghoon.

Alla fine ha risposto. Jungwon raccontò tutto e Sunghoon disse che avrebbe chiamato l'ambulanza.

Jungwon è rimasto con Jay ma piangeva così tanto ed è svenuto riuscendo solo a sentire il suo cuore che piano a piano il suo cuore batteva sempre più lentamente, si sentì mancare.

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