drei

3.
CAPITOLO TRE

dedicato a Podins04

Posto ora (prima di scuola) perché sono stronza, ily.
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«Quindi condividerò la stanza con te?»

Louis aveva annuito, mentre aiutava il soldato a zoppicare fino al grande letto appartenente ad occhi blu.

«È un bel posto- oh, grazie» Harry stava sorridendo mentre guardava Louis che gli sistemava un cuscino sotto alla caviglia, tenendola più in alto in modo da alleviare - anche se di poco - il dolore.

«Bitte»

Harry continuava a non capire nulla di ciò che diceva il ragazzino e tutto ciò lo faceva sentire strano dato che avrebbe tanto voluto avere una conversazione con Louis.

«Quindi uhm..sei tedesco, come mai vivi in Francia?» «Cioè, se posso saperlo» Harry sapeva che non avrebbe capito la risposta, ma chiese comunque. La voce del più piccolo gli piaceva e voleva vedere il sorriso timido che spuntava sempre sulle sue labbra quando parlava.

Louis si limitò a scrollare debolmente le spalle, mentre dava la schiena al soldato essendo intento a prendere degli asciugamani puliti dai cassetti.

«Mach ein heißes Bad»

Il ragazzino ora stava guardando Harry, mentre si avvicinava per porgergli gli asciugamani e una saponetta, poi si allontanò e saltellò fino ad una porta aprendola e facendogli segno di entrare.

Harry si sporse di poco e quando Louis accese la luce poté constatare che si trattasse del bagno.

«Oh, devo lavarmi?»
Occhi blu annuì e sorrise timidamente mentre si dirigeva verso la porta della stanza, nel chiaro intento di uscire e lasciare al soldato la propria privacy.

«Louis?»

Sentendosi chiamare, il ragazzino si fermò ed annuì verso il soldato, intimandolo di continuare.

«Non riesco ad alzarmi e a camminare. Mi aiuteresti?» l'altro si ritrovò ad annuire mentre procedeva a passo lento sino a raggiungere il lato del letto dove giaceva Harry, aiutandolo a mettersi seduto e poi ad alzarsi in piedi.

«Gott, du wiegst!»
«Farò finta di aver capito» Harry sorrise sghembo mentre l'altro arrossiva facendo un gesto con la mano come per dire "lascia perdere".

Il soldato riusciva più o meno a camminare, ma zoppicava molto e Louis si era trovato costretto a sorreggerlo. Harry aiutava come poteva anche perché la corporatura di Louis era molto minuta e l'altro non voleva fargli del male o procurargli un grande sforzo.

«Da wären wir. Ich komme wieder»

Harry si ritrovò a sospirare ancora, era frustrante non riuscire a capire nulla.
«Louis..mi aiuteresti a riempire la vasca?»

«Ja. Brauchst du sonst noch etwas?» un risolino lasciò le sue labbra, pensando al fatto che il soldato avesse bisogno di lui praticamente per tutto.

«Non posso risponderti Lou, non ti capisco lo sai»

Il ragazzino si morse il labbro rosso pensando al soprannome affibbiatogli da Harry, per poi pensare a come parlare al soldato. Capiva quasi perfettamente l'inglese, ma nel parlato non era per nulla bravo.
«Uhm- Ich versuche es. Uh...ho chiedo- nein. Eh- Okay, serve altro a te?»

L'altro sorrise guardando come Louis stesse arrossendo e aspettando di sapere se avesse capito.
«Non penso mi serva altro Louis, grazie. Ma magari potresti aiutarmi con le fasciature e a lavarmi, si?»
«J-ja»

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La vasca era stata riempita quasi sino all'orlo con acqua calda e bagno schiuma profumato - Harry sorrise accorgendosi del fatto che fosse il profumo che aveva addosso Louis.

«Okay uhm- spoglia..ti?» il ragazzino si morse un labbro e si ritrovò a sospirare, stava provando a parlare un po' di inglese in modo da facilitare le cose al soldato, che fortunatamente riusciva a capire quello che intendeva.

Harry aveva solamente annuito, provvedendo a sbottonarsi la giacca della divisa mentre si trovava seduto sul bordo della vasca in ceramica.
«Es tut mir leid!» il soldato aveva sobbalzato all'improvvisa reazione di Louis, che si stava mordendo il labbro mentre osservava la maglia del soldato impregnata di sangue.

Si stava scusando per non essere riuscito ad evitarlo curandolo.

«Sta tranquillo Louis, avrei dovuto buttarla comunque» il sorriso sulle sue labbra era dolce anche quando gemeva di dolore per i movimenti compiuti nel togliersi la t-shirt militare che indossava, anche se ovviamente ogni tanto questo scompariva dal suo viso per fare spazio ad un'espressione sofferente.

«Io..aiuto te» Harry non faceva caso agli errori linguistici commessi dal più piccolo, li trovava teneri e si era ritrovato a ringraziare Louis mentre questo lo spogliava degli stivali e dei pantaloni.

«Uh- okay, uhm finisci»

Il soldato annuì e dopo essersi tolto i calzini si alzò in piedi - sempre aiutato dall'altro - e si girò dandogli la schiena, in modo da non imbarazzarlo davanti al proprio corpo nudo. Infatti dopo poco si tolse i boxer e li mise ordinatamente sulla pila composta dal resto dei suoi vestiti, non accorgendosi del rossore sulle guance del più piccolo.

Louis lo aiutò ad entrare nella vasca e gli sorrise gentilmente inginocchiandosi sul tappeto messo ai piedi di questa, prendendo una spugna ed iniziando a passarla sul petto di Harry e poi nell'aqua piena di sapone.

Le labbra di Harry erano pizzicate tra i suoi denti bianchi mentre osservava ciò che faceva il ragazzino tedesco, che guardava ovunque tranne che verso di lui.

Che non si trovasse a sua agio si capiva, quindi Harry semplicemente prese gentilmente il suo gracile polso tra le dita della sua grande mano. La spugna cadde dalle mani del ragazzino per la sorpresa del gesto e i suoi occhi andarono a cercare quelli del soldato, come a chiedergli se gli avesse provocato dolore.

«Lou, piccolo. Non devo vergognarti o essere agitato, non ti sto costringendo a fare nulla e non ho intenzione di costringerti. Tu fa' quel che ti senti, okay?»

Le sue dita lasciarono il polso di Louis per andare ad accarezzare gentilmente la sua guancia liscia, sentendo sotto ai polpastrelli come cambiasse velocemente la temperatura della sua pelle (che in quel momento quasi scottava tant'era il rossore presente sul suo giovane viso).

«Ich will dir helfen»*

E Louis non avrebbe mai potuto immaginare quanto avrebbe aiutato il soldato da quel giorno in poi, salvandolo dalla vita quotidiana e dai pensieri che gli annebbiavano la mente.

-
*voglio aiutarti

ho deciso di tradurvi questa frase in modo da facilitarvi la comprensione di ciò che ho scritto dopo. Mi farebbe piacere se mi deste un parere e se lasciaste una stellina se vi va, e nulla, a presto ^-^

Mich x

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