Prologo

"Hitoshi, ormai non puoi più nulla, devi arrenderti."
Il capostipite della famiglia Tokugawa parlava con voce ferma, aveva già sottomesso le famiglie di Naniwa e di Nara, e non mancava altro che Owari, ed era sicuro di poterci riuscire.
"Non crederai mica che solamente il tuo cognome possa sottomettere un popolo, Yoshimune. Sai bene che le nostre famiglie sono nate dallo stesso seme. Non puoi nulla su di noi."
Il capo clan di Edo rise."Invece credo di poterci riuscire."disse.
Fu un attimo e l'intera famiglia Nobunaga si ritrovò inginocchiata davanti alla famiglia Tokugawa. La giovane Saeko assisteva all'avvenimento da lontano; vide suo padre e i suoi fratelli completamente assuefatti dalle parole del capostipite dei Tokugawa. Lo sguardo di Saeko si volse verso le file dei Tokugawa e notò che erano sicuramente uomini di buona famiglia, dall'aspetto e dalla maniera in cui si ponevano era chiaro che fossero ben educati e dotati di un certo fascino. Il fascino di questi pareva quasi stregante, opera di chissà quale incantesimo. L'occhio di Saeko si soffermò su uno dei membri della famiglia: non avrà avuto più di sedici anni, si ergeva fiero, ma negli occhi vedeva qualcosa... sembrava pietà nei confronti della sua famiglia. Mentre la giovane spiava dalla porta in bambù, sentì una mano sulla spalla.
"Saeko, venite, allontaniamoci prima che sia troppo tardi." disse sua madre.
"Prima che avvenga cosa, madre?"
"Non vi preoccupate, non accadrà nulla. Ora seguitemi." Le disse tenendola per il polso e allontanandola dalla porta di bambù.

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