6. LA STREGA DEL GRAN CONSIGLIO

Il sabato arrivò in fretta e alla mattina la ragazza scese nell'atrio:

- Mamma oggi sarò molto impegnata, torno a casa stasera, mangio fuori, non preoccuparti-

E prima che la madre obbiettasse si catapultò in strada.

Per il centro incontrò Franco:

- Ciao campagnola!-.

Susy impugnò la bacchetta tenendola in tasca e disse:

- Sta attento, si scivola, potresti cadere!-.

E in quel preciso istante il ragazzo cadde all'indietro sul marciapiede.

Susy ridendo attraversò la barriera ed entrò nel negozio.

Linda stava tirando fuori i manici di scopa dall'armadio. Con un colpo di bacchetta cambiò in fretta gli abiti di Susy.

- Eccoti, cara, ti stavamo aspettando- affermò Margaret.

Montarono sui manici di scopa, Guenda con Margaret, Susy con Linda e Brenda da sola.

Arrivarono in un lampo a Witch Ville.

- Credo sia meglio che tu tiri su il tuo cappuccio, o saremo seguiti da bisbigli fino alla sala del Gran Consiglio-

Susy ubbidì e nascose la chioma rossa sotto al cappuccio del mantello.

Arrivarono in fretta al palazzo del Gran Consiglio.

Era una costruzione piuttosto grande con alte finestre e di colore bianco. Il palazzo era interamente trasparente, Susy poteva vedere ogni singola stanza, senza però distinguere ogni figura. La sua forma era circolare e la grande porta d'ingresso, alta più di due metri, era decorata con foglie di salice piangente.

Linda puntò la bacchetta sopra alla porta e pronunciò qualche parola incomprensibile.

- Come mai l'edificio non è protetto da guardie o cose simili?- domandò la ragazza.

- Perché la porta è coperta da un incantesimo potente e solo chi conosce la parola d'ordine può avere accesso all'edificio- spiegò.

La porta si aprì dopo qualche istante e si affrettarono ad entrare, dopodichè la porta si richiuse pesantemente alle loro spalle.

La stanza, ovviamente circolare, aveva il soffitto molto alto e l'unica cosa che si poteva notare era una scalinata centrale con un tappeto turchino.

Linda guidò gli altri per l'edificio ed arrivò ad una porta molto grande, pronunciò altre parole ed entrò.

Quello che vide, lasciò Susy senza fiato, la ragazza non aveva mai visto una stanza simile.

Il soffitto alto come quello dei vecchi castelli medioevali era coperto da tende azzurre che si intrecciavano fra loro.

I muri sembravano lisci come specchi ed erano ricoperti di ritratti di maghi che presumibilmente dovevano essere famosi.

Al centro della sala, sopra ad una specie di rampa di tre gradini vi era un trono fatto di ghiaccio.

E sopra, con un vestito bianco vi era una strega.

Linda fece segno di avvicinarsi:

- Ti stavo aspettando, Linda- iniziò la strega.

Aveva una voce molto dolce e sicura di sé e quel personaggio piacque molto a Susy.

- Buongiorno, come promesso siamo in perfetto orario- rispose Linda.

La strega annuì e continuò:

- Avete avuto problemi ad arrivare?-

- Durante il viaggio no, ma qui in città, abbiamo dovuto farle mettere il cappuccio o si sarebbe sparso il panico-.

La strega osservò i presenti uno dopo l'altro, sorrise a Brenda e quando si soffermò su Susy, la ragazza sentì i suoi occhi azzurri osservarla.

Sicuramente non era una strega giovanissima, doveva avere almeno quarant'anni ma sentiva spesso Linda definirla "l'anziana" strega del Gran Consiglio.

- È lei, vero?- si informò.

Linda non rispose e la strega la prese come un consenso.

- Bene, togliti pure il cappuccio, cara. Qui nessuno scapperà-.

Susy rivolse uno sguardo a Linda che la incoraggiava con lo sguardo; poi molto lentamente abbassò il cappuccio e rivelò la sua chioma rossa.

La strega, come promesso, non parve spaventata ma rimase a lungo ad osservarla, poi alla fine si pronunciò:

- Non c'è che dire, sei uguale a lei. E c'è un ulteriore somiglianza che forse nessuno ha ancora notato. Entrambe siete arrivate nel mondo della magia senza spiegazione-.

Margaret e Guenda fecero un verso di stupore.

- Capelli rossi, occhi verdi e abito nero, ci sono altri particolari?-

- Sì... Ecco la ragazza riesce a compiere magia molto semplicemente e senza allenamento-

La strega sorrise:

- Proprio come la cara Suprema. Curioso in verità. C'è altre cose che dovrei sapere?-

Susy rimase stupita, la strega sembrava capire quello che pensava.

- Sì, mi capita di sfiorare la bacchetta e pensare una cosa, che accade realmente- aggiunse d'un fiato l'apprendista.

- Ma questo è impossibile! È magia molto avanzata come avresti potuto...-.

Margaret fu interrotta dallo sguardo di Linda.

- E cosa ti è capitato?- si incuriosì Linda.

- Un giorno a scuola ho desiderato che un mio compagno scivolasse e quando è successo mi sono accorta che stringevo la bacchetta. E stamattina la stessa cosa-

- Ci sono stati altri episodi?- la interrogò la strega.

L'apprendista scosse la testa.

La strega prese la sa bacchetta e pronunciò qualche cosa, da un armadio arrivò un libro che prese al volo.

Si alzò e lo consegnò alla ragazza.

- Prendi pagina 28, troverai un paragrafo sulle magie di trasformazione di cose-

La ragazza prese la pagina e trovò il paragrafo indicato.

- Ora prova a cambiare quel bicchiere sul tavolo-

Susy si voltò verso un tavolo vicino alla finestra, aveva giurato di non aver visto niente, ma notò un bicchiere di cristallo.

- Non credo ce la possa fare...- protestò Linda.

La strega la ignorò e incoraggiò la ragazza ad iniziare.

Susy lesse il paragrafo:

Magie di trasformazione:

tutte le magie di trasformazione vanno fatte

pensando intensamente in cosa trasformare

l'oggetto da trasformaree e dopo

bisogna pronunciare:

"cambia"

Alla ragazza tornò in mente quando Margaret voleva cambiarla d'abito, ma pronunciando solo una parte della corretta formula l'aveva trasformata completamente.

Osservò il bicchiere e cercò un oggetto in cui poterlo trasformare.

Dopo qualche istante trovò un oggetto che le piaceva molto.

Posò il libro su uno scalino e puntando la bacchetta sul bicchiere disse:

- Cambia-.

Tutti osservarono la scena. Il bicchiere venne avvolto da una nube e si trasformò in un magnifico manico di scopa.

Linda era allibita, nessun apprendista era riuscito a fare quella magia dopo neanche due settimane.

La strega non smetteva più di sorridere.

Si alzò e puntò la sua bacchetta verso il manico di scopa:

- Rivela la tua vera natura-.

Il bicchiere riapparve. La strega richiamò il libro e dopo averlo chiuso lo spedì con un incantesimo nell'armadio, che si chiuse.

- Molto bene. L'apprendista è molto particolare. Non credo ci possa essere pericolo ora. Pertanto possiamo accettarla nel nostro mondo, e credo anche che potrà fare l'esame a fine anno-.

Susy sospirò serena. Finalmente poteva continuare a imparare sempre di più sulla magia.

Quando furono fuori dal palazzo, Susy indossò ancora il cappuccio e riattraversarono la città per poi levarsi in volo.

Al negozio Guenda corse ad abbracciare Susy:

- Finalmente! Adesso sì che sei un'apprendista a tutti gli effetti!-.

Linda mise i manici di scopa nell'armadio.

- Bene, credo che sia ora di darci da fare. Oggi faremo una lezione particolare. Userete le bacchette e con quelle metterete in ordine il negozio-.

- Ma io non li conosco gli incantesimi!- si lamentò Susy.

- L'unico che devi imparare è quello che ha usato la strega per rimettere il libro nell'armadio e te lo può insegnare benissimo Guenda-.

L'altra apprendista estrasse la bacchetta e su un libro aperto e abbandonato per terra pronunciò:

- Vai-.

Il libro si depositò chiuso nella libreria.

Rimasero tutta la giornata a sistemare. Alla fine rimase un solo oggetto. Sembrava una bussola, ma Guenda non l'aveva mai vista.

- sì è particolare- commentò Linda.

Susy tirò fuori la bacchetta ed esclamò:

- Rivela la tua vera natura-.

Non successe nulla. E Linda rise.

- Questa magia non riusciva a farla neanche la Suprema... Quante cose avete in comune-

Pronunciò la stessa frase al posto dell'apprendista e la bussola si trasformò in un paio di occhiali sottili.

- Margaret abbiamo trovato gli occhiali di Brenda, ma temo che non le serviranno più di tanto-.

E detto così li nascose in un cassetto.

- Vedo che è tardi, meglio se vai ragazza- la salutò Linda.

Susy pronunciò la formula per cambiarsi d'abito e uscì dal negozio.

La sera nel letto finì di sfogliare il libro magico e notò che al fondo c'erano appuntati alcuni incantesimi.

Li lesse uno per uno e ne trovò uno particolarmente interessante:

l'incantesimo per fermare il tempo: "ferma".

Sorridendo pensò che un giorno doveva provarlo.

Finì di leggere la breve lista:

Incantesimo per ingrandire una stanza: "magna".

Incantesimo per indossare abiti non propri: abito immaginato più "vesti".

Stava leggendo l'ultimo incantesimo quando rimase stupita:

incantesimo per cancellare la memoria: "deleo".

"che strano incantesimo, cosa ci fa in questo libro? Non è di sicuro un buon incantesimo. Magari nessuno di questi funziona!".

Osservò la sua stanza, si alzò impugnando la bacchetto e puntandola verso la serratura sussurrò:

- Serra-.

La chiave girò nella toppa. Questo incantesimo lo aveva appreso sfogliando per caso un libro in negozio chiamato:

piccoli incantesimi utili nella vita quotidiana.

Puntò la bacchetta sul soffitto e pronunciò:

- Magna-.

Susy si stupì, la stanza era diventata grossa il doppio di prima.

- Forte! Ma ora come faccio a farla tornare normale? Ci sono! Stavolta funziona me lo sento- sussurrò.

- Rivela la tua vera natura-.

Come al negozio non successe nulla. "perché questa magia non mi riesce? Linda ha detto che non riusciva neppure alla Suprema".

Guardò il libro in cerca di una soluzione e poi la trovò.

Puntò la bacchetta al soffitto ed urlò:

- Aboleo -.

La stanza tornò alle sue dimensioni.

Sotto a questo incantesimo c'era scritto che funzionava per quasi tutte le magie.

- Susy che succede?- era la madre.

- Niente mamma, perché?-

- Ma come? Hai urlato! Ti ho sentito fin da sotto! E poi perché ti sei chiusa dentro? Apri!- comandò la donna.

La ragazza rimase paralizzata.

- Sì un secondo che mi stavo cambiando apro subito-.

Guardò il libro e decise di nasconderlo, ma dove?

Puntò la bacchetta e sussurrò:

- Cambia-.

Il libro si trasformò in un libro di greco. Poi puntò la bacchetta sul corpo e disse piano:

- Cambia e vesti- .

E subito indossava il suo pigiama.

Nascose la bacchetta e girò la chiave.

La madre la osservò con un sopracciglio alzato.

- Cosa stavi combinando?-.

- Niente-

- Perché hai urlato?-

- Non ho urlato... Ah sì! Stavo studiando greco, ma non riuscivo ad impararlo e mi è scappato un urlo disperato- inventò.

La madre entrò e vide il libro magico trasfigurato.

Lesse sopra:

- A quest'ora ancora studi? Vai a dormire. Buona notte-.

Le dette il libro e con un bacio si congedò.

Susy sospirò.

Usando l'incantesimo appena appreso ritrasformò il libro e si mise a dormire.

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