3. IL MISTERO DEL NEGOZIO E LA PORTA DIMENSIONALE.

- Susy svegliati! Susy guarda fuori dalla finestra- era Mike che urlava.

Susy si alzò, ormai era metà novembre, guardò fuori dalla finestra e vide un manto bianco sul vialetto, sulla strada, sui tetti e sulle macchine: aveva nevicato.

Sorrise felice. Si cambiò e indossò qualche cosa di caldo. Quel giorno non doveva andare a scuola, era in vacanza.

Fece colazione col fratello, poi si ritirò in salotto, che ormai era arredato, e guardò un po' di televisione, fuori continuava a nevicare.

Verso le quattro del pomeriggio decise di fare un salto in centro. Si mise la giacca e uscì di casa.

La strada era affollata e molte persone compravano già gli addobbi natalizi.

Raggiunse la piazza, la bella fontana era spenta, ma intorno ad essa era tutto gelato e dei bambini più o meno dell'età di Mike si lanciavano palle di neve colpendo di tanto in tanto una vetrina e scatenando l'ira del negoziante.

Improvvisamente si sentì chiamare, si voltò, ma non vide nessuno. Il suo sguardo scivolò però sulla porta del negozio in fondo alla strada. Alessandra aveva detto che era chiuso.

Eppure sembrava animato. Ad un certo punto fece per voltarsi ma notò una figura sospetta, un'anziana con addosso un mantello si avvicinò con circospezione al negozio. La ragazza fece finta di nulla e osservò una vetrina, ma con la coda nell'occhio non perdeva un movimento dell'anziana donna.

Stava per avvicinarsi quando vide che la donna si mosse, si avvicinò al locale chiuso e scomparve.

Susy rimase impietrita: non aveva visto male, si era volatilizzata veramente!

Si guardò intorno per vedere se qualcuno si era accorto della scomparsa della donna ma nessuno sembrava aver notato quello strano fenomeno.

La ragazza, ancora più stupita, si avvicinò al locale abbandonato. Rimase sul marciapiede ad osservarlo poi percepì qualche cosa; come se qualcuno la invitasse ad entrare.

Rapita si avvicinò ancora di più e scomparve come l'anziana. Nessuno sembrò notare nulla.

La ragazza si trovò catapultata in un mondo parallelo alla velocità della luce, senza rendersene conto e quando arrivò dall'altra parte notò che il negozio era aperto, diverso da come era prima.

Rimase a contemplare la porta in legno decorato e vi individuò una stella. Allungò una mano per aprirla e, senza saper resistere alla tentazione, entrò nel negozio. Il locale era deserto, non vi erano persone, ma solo un lungo bancone con sopra alcuni barattoli strani. Susy si avvicinò ad uno scaffale sulla destra, sopra vi erano alcuni libri.

Ne prese uno e lesse il titolo "Piante magiche della Scozia", lo riappoggiò sullo scaffale, poi prese un altro volume più spesso "Gli incantesimi basilari. Tutti gli incantesimi che un mago o una strega deve conoscere per sopravvivere".

Stava per prendere un grosso volume rosso quando sentì qualcuno scendere le scale. Intimorita rimise il libro al suo posto e si nascose sotto un tavolo coprendosi con il bordo della grossa tovaglia che vi era su di esso.

Una ragazza un po' più grande di lei raggiunse la libreria. Era vestita con una tunica viola e un mantello; allungò le mani su un volume e borbottò:

- Margaret fa i danni e mandano sempre me a ripararli. Prima l'incidente di Brenda ora il gatto... eccolo qui "Guida alla trasfigurazione di animali in oggetti" bene Linda ha detto pagina quaranta-

Susy sentì un fruscio di pagine poi un sospiro della ragazza:

- Dunque denti di drago, corna di unicorno... sì questi ce li abbiamo- e la ragazza frugò in uno scaffale.

"Denti di drago? Corna di unicorno? Ma è uno scherzo vero?" si chiese intimorita Susy.

La ragazza continuò a leggere:

- Uhm... dunque e anche foglie di Acero. Bene sono su quel tavolo. Giuro che è l'ultima volta che rimedio ai danni di quella strega pasticciona!-.

"Strega? Ho capito bene? Ha proprio detto strega?" si domandò ancora Susy, ma non fece in tempo a darsi una risposta che vide la ragazza avvicinarsi.

- Ecco qua: foglie di Acero. Bene ho tutto... Ops!- le foglie le erano cadute e una si era andata proprio a ficcare sotto al tavolo dove c'era Susy.

La strana ragazza sospirò e si chinò.

La scena che si presentò fu insolita: la ragazza alzò la tovaglia e mise la testa sotto al tavolo, ma si trovò faccia a faccia ad un volto lentigginoso.

Si osservavano stupite entrambe, la strana ragazza non sapeva che dire, poi si riprese e chiese:

- Ma tu chi sei? Come hai fatto ad entrare?- prese la foglia e si rialzò.

Susy la imitò e si preparò a rispondere –ecco, io sono Susy, ho visto una signora anziana che scompariva e...-.

La strana ragazza la interruppe:

- Linda? Accidenti è stata vista mentre entrava... ma tu hai...- si bloccò la strana fanciulla.

- Io? Cosa ho che non va? Parli delle mie lentiggini?- chiese curiosa.

- Non solo, ma hai anche i capelli rossi?! È incredibile!- urlò stupita la strana ragazza.

- Ma cos'hanno i miei capelli che non vanno? A me piacciono!- replicò Susy.

In quel momento si sentirono dei passi pesanti dalla scala.

- Insomma Guenda ti muovi?- chiese la signora che Susy aveva visto entrare nel negozio.

Ora la ragazza era convinta più di prima che quel negozio non era normale.

La donna si fermò di scatto, guardò Guenda e chiese impaurita:

- E questa chi è? Un umana? Come ha fatto "una di quelli" ad entrare qui?-.

- lei ha detto di averti visto, Linda, sparire nella porta dimensionale e ti ha seguita- rispose Guenda.

"porta dimensionale? Ma dove sono finita?".

- Ma è impossibile! Soltanto una strega o un mago avrebbe potuto...-

- Sì ma guardala bene, non noti niente?- la interruppe Guenda.

Una strega molto bassa e tarchiata si intromise:

- Guenda ha ragione, Linda, la ragazza ha i capelli rossi e le lentiggini non ti dice niente?-.

Linda scese le scale rivelando così un'altra strega, minuta, quasi fragile che sembrava potesse cascare da un momento all'altro.

- Sì in effetti sei una ragazza particolare... come hai detto di chiamarti?-

- Susy, signora- rispose la ragazza educatamente.

- E hai altri parenti come te Susy? Intendo con lentiggini o capelli rossi...-

- Mia madre, ma se li è tinti... cioè prima era bionda, ora li ha tinti di rosso...- rispose la ragazza.

- Particolare davvero...- commentò Linda.

In quel momento Margaret sbottò:

- Linda per favore ti muovi? O vuoi lasciare il mio gatto così per sempre?-.

- Sì Margaret arrivo, un attimo. Guenda mischia gli ingredienti nel calderone. E tu spostati ora- aggiunse prendendo Susy per un braccio e avvicinandola all'altro strano personaggio.

Guenda si avvicinò ad un caminetto, mise gli ingredienti in un calderone e li mescolò. Linda, invece, si avvicinò a Margaret che gli porse una scopa dall'aspetto molto strano: Susy notò che al posto delle spatole per pulire c'era un piumino nero, e che sul bordo del manico spuntavano dei lunghi baffi.

Linda prese lo strano oggetto, si avvicinò al calderone, prese un po' della miscela al suo interno e la versò sulla scopa, poi tirò fuori un asticella di legno e borbottò qualche incantesimo.

Poi si allontanò in tempo poiché il piumino della scopa divenne una grossa coda, il manico divenne un corpo di felino e il bordo della scopa si trasformò nel muso di un gatto con tanto di baffi.

Margaret esultò:

– Merlino! Finalmente sei tornato normale! Scusami non mi capacito di come ci sia riuscita a ridurti così!-.

Linda soffiò sul bordo del bastoncino e Susy capì che era una bacchetta magica. Era davvero finita in un mondo di streghe.

Intanto cominciò a sentirsi osservata, si voltò e vide la strega più minuta; aveva gli occhi leggermente storti tuttavia Susy si presento:

- Ehm... io sono Susy-

- Ciao io sono Brenda- rispose la strana strega.

- Ah... ehm... come stai?- chiese ancora la ragazza per fare dialogo.

- Ciao io sono Brenda- ripeté la strana strega.

- Ah... okay... ed è da tanto che vivi qui?- tentò ancora la ragazza.

- Ciao io sono Brenda- ripeté per l'ennesima volta la strega.

- Ah... Bene, okay Brenda sono felice di conoscerti- affermò poco convinta Susy.

Poi vista Guenda che si avvicinava fece per raggiungerla e sentì ancora Brenda urlare:

- Ciao io sono Brenda-.

Guenda sorrise a Susy:

- Brenda è una delle ultime vittime di incantesimi andati male di Margaret- comunicò

- Da quando a subito un incantesimo di memoria dice soltanto solo più una frase...-

- Ciao io sono Brenda- esclamò la strana strega rivolgendosi ad uno scaffale.

Linda pulì la sua bacchetta e si avvicinò alle ragazze:

- Dunque e ora pensiamo a te... hai scoperto il nostro segreto. È grave la cosa. "Vieni"- disse la strega puntando la bacchetta su una sedia che si mosse e raggiunse il bancone.

Susy vi si sedette sbalordita e la strega si sistemò dietro al bancone.

- Dunque tu hai detto di avermi visto attraversare la barriera dimensionale...-

- Cos'è la barriera dimensionale?- chiede curiosa Susy.

- Non interrompere Linda, cara- disse Margaret accarezzando il suo gatto.

- Stavo dicendo? Ah sì... ora hai scoperto il nostro segreto, vero?- domandò la strega.

- Quale segreto?- chiese dubbiosa la ragazza.

- Quale segreto? Noi siamo streghe, tesoro! E tu hai scoperto la nostra identità! Certo c'è da dire che tu sei una persona strana; capelli rossi, lentiggini... non c'è dubbio: sei sicuramente una strega- annunciò solenne.

- Cosa? Io una strega? Ma se vivo ne mondo normale? Cioè umano? Sì ho una passione per la magia ma non ho una bacchetta magica vera e propria!- rispose sconvolta la ragazza.

- A questo si può rimediare, cara... Brenda potresti prendere la mia bacchetta laggiù?- chiese Margaret.

Brenda sembrava occupata, ma riuscì a convincersi che lo scaffale non era una porta e smise di andarci a sbattere contro.

Tuttavia cominciò a girare per la stanza gridando:

- Ciao io sono Brenda-.

Linda scosse la testa e con un ampio gesto attirò la bacchetta dell'altra strega e gliela passò.

- C'è da chiarire ancora una cosa: non hai mai fatto avvenire qualche cosa di straordinario? Una cosa impossibile? Pensaci bene ragazza-

Susy ci pensò, ma poi scosse la testa.

Linda sospirò, aprì un grosso registro e cercò:

- Dunque Susy... un nome particolare, non molte streghe ce l'hanno sarà semplice trovarlo. Eccolo: dimmi cara, quale di queste sei tu da piccola?-

La ragazza guardò le fotografie del libro e ne indicò una.

- Bene sei seguita da parecchio nel mondo della magia. Qua c'è scritto che hai grandi potenziali magici repressi dalla mente umana...- constatò la strega.

- Cosa?- chiese stupita la ragazza.

- Tua madre e tuo padre ti fanno vivere come una normale- spiegò Guenda.

Linda osservò la ragazza:

- Certo, sei una ragazza particolare, è ovvio e come tale hai diritto d entrare nel mondo della magia, ma questo è il periodo meno consono...-

- Cosa succede? È grave?- chiese ancora Susy.

- È lunga la storia però dovrebbe essere scritta in uno di quei volumi- si intromise Guenda.

Susy si voltò verso lo scaffale, ma Linda si intromise:

- Come ho già detto però è un tuo diritto quindi resta a te decidere... vuoi o non vuoi essere un strega?-

Susy non stava più nella pelle, tuttavia indugiò:

- Ma se accetto dovrò lasciare la mia famiglia?-

- Oh cara, non subito. Vedi tu non sei ancora strega, ma strega apprendista. Tuttavia mi è difficile capire come sei potuta finire in una famiglia di non maghi...- commentò Linda.

Guenda si avvicinò a Susy e le sussurrò:

- Benvenuta nel club, anche io sono una strega apprendista-.

Linda riprese:

- Farò un salto al Gran Consiglio. Forza preparatevi tutte. Si va a comprare-.

Margaret emise un urlo di gioia mentre posava il suo gatto per terra e si alzava:

- Bene allora trasformo subito...-

- Tu non traformi niente... stavolta usiamo le scope- la riprese Linda – le nostre!- aggiunse vedendo Margaret che stava per aprire bocca.

Guenda sospirò - Con chi sto?-domandò poi.

- Perché tu non ce l'hai la scopa?- chiese Susy.

- Le apprendiste non ce l'hanno la scopa, cara- spiegò Linda e poi aggiunse – Tu vieni con me forza-.

Si sistemarono tutte su due scope, o meglio tre, perché anche Brenda guidava una scopa.

Passarono dal retro del locale e si fermarono.

Linda si mise a cavalcioni sulla sua scopa e disse alla neo-streghetta:

- Forza Sali dietro di me e tieniti forte-.

Susy salì e attesero che tutte furono sopra.

Poi Brenda si levò in volo, Margaret e Guenda la seguirono e anche Linda staccò i piedi da terra.

Era una sensazione bellissima... un po' vertiginosa forse, ma stupenda.

Per essere novembre non si sentiva il freddo sopra alla scopa.

Susy si chiese dove erano dirette.

Dopo un quarto d'ora scorse delle specie di montagne, poi si accorse che erano case.

Stavano volando sopra a delle case! All'improvviso notò un corpo che si avvicinava a tutta velocità:

- Attenzione! Susy tieniti forte- disse Linda.

La strega virò in fretta con un forte strattone e deviò il corpo, si voltò per vedere se Margaret lo aveva visto e notò che la strega stava facendo una grande giravolta a testa in giù.

- Esibizionista- commentò Linda.

Poi cominciò la discesa.

Questo fu il momento che piacque di meno a Susy di tutta la volata. La scopa era ormai verticale e l'aria le faceva lacrimare gli occhi.

Tuttavia l'atterraggio avvenne in fretta.

Susy scese dalla scopa e si guardò intorno, Linda tirò fuori la bacchetta e con una magia fece scomparire la scopa.

Poi disse a Margaret e a Guenda che erano appena arrivate:

- Portatela a fare compere, non può certo girare vestita così... io vado al Gran Consiglio... e tenete d'occhio Brenda- disse incamminandosi verso un grosso palazzo.

- Bene, ora vieni con noi Susy, e tra poco sarai un'apprendista a tutti gli effetti- commentò ridendo Margaret.

- Ma dove siamo?- chiese la ragazza a Guenda.

- Siamo a Witch Ville, il paese delle streghe della congrega Bianca. Noi apparteniamo a questa congrega- spiegò l'altra apprendista.

- Congrega Bianca? Witch Ville?- domandò perplessa e curiosa Susy.

- La congrega Bianca è l'ordine a cui apparteniamo, e questa è la città. Con i suoi negozi e le sue case-

Tutto era confuso, Susy non capiva dove era finita.

- Su ragazze venite questo è il primo negozio- disse entusiasta Margaret.

Susy lesse l'insegna:

- Madame Cloth. Ma che cosa vuole dire?-

- Pazienza... tra poco lo vedrai... ah ecco ha aperto, coraggio ragazzina- la incitò la strega.

Guenda si fece avanti e aprì la porta.

Una campanella si mosse grazie al tocco della porta e produsse un piacevole suono. La stanza era immensa aveva forma rettangolare e i vetri erano così trasparenti che sembrava potersi udire il cantare allegro di qualche mago o di qualche strega che si trovava a passare per quella strada.

Sulla sinistra la ragazza notò subito parecchi abiti da cerimonia decorati con pizzetti, nastrini e orli vari. Sulla destra invece c'erano mantelli vari e su grandi mensole magnifici cappelli da strega.

Al centro del negozio troneggiava un bellissimo bancone fatto di legno di faggio.

Margaret e Guenda si avvicinarono al bancone mentre la ragazza si perse ad osservare i meravigliosi abiti.

Intanto notò che Guenda le faceva un cenno e la ragazza la raggiunse al bancone dove Margaret stava discutendo animatamente con la proprietaria:

- Sì ti dico! Me lo hanno detto proprio Mary e Luise, sai loro c'erano quando i maghi sono arrivati sul posto-

- Ma Margaret! Mary e Luise dicevano di esserci anche quando La Suprema ha distrutto quei villaggi!-

Margaret cominciava ad innervosirsi:

- Ma ti dico che hanno ragione stavolta! Hanno visto La Suprema uscire dalla casa dei Dark proprio quella sera! Li avrà maledetti! E poi la casa dei vicini ha preso fuoco!-

- Margaret, insomma! Avevano lasciato il gas aperto quegli stupidi umani!-

- Questo è quello che dice la polizia del mondo non magico! Insomma i fatti concordano tutti, no?-

- Per me ti sbagli, andiamo, nessuno dei maghi della Protezione del nostro mondo ha pensato a una concordanza con la Suprema- ribattè stanca l'anziana risistemandosi il mantello di velluto nero.

Margaret sbruffò per l'ennesima volta e si preparò alla riscossa quando Guenda si intromise:

- Margaret hai sentito Linda, no? Muoviamoci siamo qui per Susy-

Margaret parve cadere dal cielo come se il suo manico di scopa avesse frenato di colpo e l'avesse scaraventata al suolo.

Solo allora la commessa si accorse di Susy, la ragazzina dai capelli rossi, infatti, aveva ascoltato molto attentamente la discussione e aveva molti pensieri in testa.

La commessa la studiò dalla testa ai piedi indugiando parecchio sui capelli e sulle lentiggini.

Prima che facesse domande Margaret, che non sopportava di stare più di due minuti senza dire una parola, si rivolse alla proprietaria:

- Ci servirebbero degli abiti da strega, sai per lei-

- Ah un nuovo acquisto per la nostra congrega?- domandò felice l'anziana.

- Non ancora ma penso che rimanga alla nostra congrega...-

- Questo è quello che si pensava all'inizio anche della Suprema... e poi è passata alla congrega oscura- commentò ancora una volta l'anziana.

Guenda si intromise per evitare un altro dibattito sulla misteriosa "Suprema":

- Sì questo lo sanno tutti... allora puoi aiutarci?-

L'anziana osservò l'altra apprendista e poi il fondo del negozio. Il suo viso divenne di un rosso fosforescente:

- D'accordo ma fate sparire dal mio negozio quella strega pasticciona! Mi sta rovinando gli abiti!-

Si voltarono tutti, Brenda aveva afferrato un vestito molto lungo color amaranto e mentre stringeva la manica come una mano di una persona ripeteva:

- Ciao io sono Brenda-.

Dopo che riuscirono a far sedere Brenda su una sedia si dedicarono ai vestiti.

Mentre l'anziana commessa cercava un abito adatto, Susy la guardò attentamente, sembrava una persona perfettamente normale ma allora perché aveva indugiato così tanto sui suoi capelli? Cosa aveva di particolare? Come aveva fatto a finire in quella specie di mondo parallelo?

L'anziana allungò una mano nei vari abiti e ne estrasse uno, poi osservò attentamente la ragazzina.

- Questo ti starà benissimo- commentò poi.

Era un abito davvero bello, nero di velluto con dei cordini qua e là.

- Coraggio provalo!- la incitò.

La ragazza fece per prendere l'abito ma Margaret si fece avanti:

- Non vorrai darle quello! Non se ne parla nemmeno e poi non credo le starebbe bene!-

L'anziana sorrise e rispose con calma:

- L'hai detto tu stessa "non c'è problema" non ti vorrai rimangiare quello che hai detto prima, vero? Non sarebbe da te-

Susy rivolse uno sguardo a Guenda che guardava confusa e disgustata l'abito. In quel momento Susy non riusciva a capacitarsi del perché di quelle reazioni molto particolari.

- Non se ne parla nemmeno! Tu vuoi metterla in luce per quello che non è e che non diventerà mai!-

- Margaret io faccio soltanto il mio lavoro, non volevi un abito? Eccolo le starà bene. Coraggio ragazzina provatelo. I camerini sono in fondo a destra e fai in fretta-

Susy si affrettò a provare il nuovo vestito.

Quando uscì Guenda era stupita. Margaret era rossa in viso e non riusciva neppure a guardarla.

L'anziana invece sorrideva soddisfatta.

Molti si voltarono ad osservare la ragazza, alcuni si voltarono inorriditi, ad un gruppo di streghe caddero gli abiti che avevano in mano, due ragazzini scapparono di corsa e le madri furono costrette a seguirli.

Susy rimase paralizzata e fissò Guenda in cerca di aiuto. Si guardò allo specchio e rimase stupita, il vestito le stava benissimo e il nero faceva risaltare i suoi capelli rossi.

L'anziana le porse un mantello di velluto nero e la ragazza lo indossò: era perfetta.

Margaret si accinse a pagare, la ragazza notò che non rivolse parola alla proprietaria.

- Guenda... cosa...-

- Aspetta, non ora ci guardano tutti- rispose frettolosamente la ragazza.

Quando uscirono Margaret non le rivolse la parola e finse di parlare con Brenda, ma la scusa non era convincente visto che Brenda la guardava e meccanicamente diceva "ciao io sono Brenda".

Guenda guardava in basso e sistemava continuamente il suo mantello, i passanti giravano al largo da Susy e la osservavano spaventati.

Improvvisamente videro una sagoma avvicinarsi di corsa, era Linda.

- Ho parlato al consiglio e hanno detto che può essere accettata nella congrega Margaret- annunciò convinta, poi si voltò verso l'apprendista.

- Allora benv...- iniziò.

Rimase inorridita a fissare l'abito e i capelli rossi che risaltavano ancora più sul nero.

- Ma che razza di abito è? Margaret!-

- Io non c'entro Madame Cloth glielo ha dato! E da allora ci guardano tutti! Che vergogna!- commentò imbarazzata.

- Ma certo! Quella sciocca strega sempre a mettere in luce le cose più... più strane!-

Susy era perplessa ma decise di farsi coraggio:

- Vorrei sapere perché faccio questo effetto? Cosa ho che non va? I miei capelli perché li guardano tutti? Prima sono scappati dei ragazzini dal negozio...-

- Ragazzina non credo che siano cose che tu debba sapere ora-

- E poi chi è la Suprema? E l'incendio? Cosa significa?-

Linda fulminò Margaret, evidentemente come al solito aveva parlato troppo.

- D'accordo te lo dirò ma non qui, più tardi ora sbrighiamoci stiamo dando troppo nell'occhio-

Visitarono altri negozi, poi ritornarono all'inizio della città.

- Ora torniamo a casa, così finalmente parleremo- e saliti tutti sui manici di scopa partirono in volo verso casa.

Tornati al negozio Brenda si sedette tranquillamente su una sedia, Margaret si mise dietro al bancone e cominciò a scrivere, Guenda porse una sedia a Susy e si sedette accanto a lei.

Linda osservò la ragazzina:

- Questa storia è molto lunga, non ti racconterò i dettagli, ma le cose più importanti-

Susy annuì attenta e curiosa insieme.

- Molti anni fa comparve nel mondo magico un'apprendista molto dotata, il suo nome è sconosciuto a quasi tutto il mondo magico.

Quest'apprendista non ci mise molto a superare tutti gli esami per strega e quando fu sul punto di scegliere una congrega accadde una cosa davvero molto strana. Era stata affidata alla custodia delle streghe della luce ma decise di passare alla congrega oscura.

Con molti incantesimi crudeli cominciò ad accaparrarsi il diritto di essere capo di tutta la congrega oscura, e quando ci riuscì diventò ancora più crudele, distruggeva qualunque cosa incontrasse sul suo cammino. Così molti maghi passarono dalla congrega della luce a quella oscura per timore più che per fedeltà.

Pochi anni fa questa strega scomparve misteriosamente dopo un combattimento contro una strega bianca che ora dirige il mondo della luce. E da quel giorno non fu più vista, moltissimi maghi tornarono nella nostra congrega ma altri rimasero fedeli. Tuttavia la sua congrega ormai è molto ridotta-

Si fermò ed osservò la ragazza:

- Ti sarai chiesta perché oggi ti osservavano tutti con orrore vero? Te lo spiego subito; quella strega aveva qualche cosa uguale a te...-

La ragazzina si toccò automaticamente i capelli.

- Esattamente proprio quelli e anche le tue lentiggini. Probabilmente Madame Cloth avrà pensato di metterti in cattiva luce per puro capriccio. Sai quella strega indossava solamente abiti neri-

Concluse con non curanza.

- Bè credo che ora sia tardi, i tuoi ti aspetteranno con ansia. Meglio se torni domani, dopo scuola-

La ragazza si alzò e fede per uscire ma Margaret sollevò lo sguardo e urlò:

- Santo cielo! Non vorrai uscire così vero? Ti prenderanno per pazza! Aspetta ci vorrà solamente un colpo di bacchetta...-

- No Margaret, ci penso io... credo che tu abbia fatto abbastanza per oggi... e Susy? Lascia il tuo abito qui, i tuoi lo noterebbero subito- consigliò Linda.

Poi agitò la bacchetta e Susy si ritrovò addosso gli abiti della mattina.

Si incamminò verso la porta, la spalancò ma si bloccò:

- Sì cara?- domandò Linda subito che probabilmente si aspettava quella domanda.

- Come si chiama quella strega?- domandò curiosa la ragazza.

- Suprema- rispose semplicemente la strega.

Poi Susy si catapultò nel mondo umano e tornò di corsa a casa.

Quella sera a cena era silenziosissima.

La madre aveva avuto una giornata pesante si vedeva perché mangiava svogliatamente.

A metà cena la ragazza si alzò e tornò in camera sua.

Erano le dieci di sera quando cadde in un sonno profondo.

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