Capitolo 55
Pov Susy...
Oggi sono a casa di Isa, Clark mi ha mandato via in fretta e furia senza capire il perché, il suo atteggiamento era strano, di solito se ha da fare ci accompagna e poi va via mentre oggi non l'ha fatto.
"Va bè me ne farò una ragione..."
Come al solito noi donne badiamo ai bambini mentre Anna e Caterina cucinano, Isa gira in casa inquieta, quasi mi evita! Sono pensierosa e preoccupata. Sento che mi nascondono qualcosa...
Sì, ne sono sicura questa giornata non è partita con il piede giusto.
Mi avvicino a Isa prendendola alla sprovvista. - Tutto bene? - la seguo con il corpo, lei fa un piccolo salto, non tolgo lo sguardo dai suoi occhi, mentre lei continua a guardarsi attorno senza sapere cosa dirmi.
- Isa!? - la sprono. Incrocio le braccia sul mio petto aspettando una sua risposta.
- Io, sì, sto bene. - mi risponde. Continua a spostare le sedie e spazzare la cucina per poi rimetterle di nuovo a posto.
- Sei sicura? E tutto il giorno che mi eviti. - richiedo gentilmente.
- Sì, tutto bene. - ma il suo tono non mi convince: è insicuro, incerto...
Kate e Rose si guardano questo mi fa pensare che mi stanno nascondendo tutti qualcosa e questa faccenda non mi piace, così decido di risolverla subito.
- Ok, o mi dite cosa succede o vi renderò la vita impossibile decidete voi. - le guardo tutte e tre fisse negli occhi.
Continuano i loro giochi con gli occhi, poi finalmente Rose si decide a parlare avvicinandosi a me, con cautela e questo non promette nulla di buono.
- Siediti - dice Rose indicando una sedia.
Sbuffo e mi siedo adirata come possono nascondermi ancora un segreto dopo tutto siamo amiche, porca miseria!
Mi siedo imbronciata aspettando che parlano una volta per tutte, che palle però, che sarà successo di così eclatante da tenermi sulle spine.
- Avanti, parlate sto perdendo la pazienza, se non parlate torno a casa mia. -
- NO! - urlano tutte e tre in coro.
Mi agito, stavolta mi preoccupo davvero.
- Ragazze, parlate! - kate fissa il suo vestito a fiori, credo che stia contando i fiori o catalogando i colori per gradazioni, non alza lo sguardo da quell'abito!
- Ok, stai calma ora ti raccontiamo tutto ma devi prometterci che non farai nulla di azzardato e che starai buona. - si raccomanda kelly.
-Promesso? - l'unica cosa che posso fare è annuire per farle parlare.
- Ok, oggi Clark, Max e Matt cercheranno d'incastrare Steve e Martina. Hanno avuto una soffiata e, così, è partito l'intervento anche dalla polizia per procedere all'arresto. - Io le guardo esterrefatta, non ho compreso bene cosa intendendono.
- Scusate non sto capendo, spiegatemi bene, perché io non capisco. - penso di non aver sentito bene.
- Ora ti diciamo tutto, vedi la tua domestica non è veramente una domestica lei è una poliziotta in incognita. - le guardo sbigottite e anche con una certa ansia.
- Cosa state cercando di dirmi? -
Mi raccontano tutto nei minimi dettagli e ho cercato di svenire almeno due o tre volte ma mi sono trattenuta anche perché la mia rabbia era talmente tanta! Volevo andare lì a spaccarle la faccia e anche alle mie presunte amiche.
Quel cretino e gli altri due si sono messi in pericolo un'altra volta, quando pagano delle persone addestrate che lo fanno per mestiere.
Mi alzo e inizio a camminare per la strada iniziando a sbraitare e agitando le mani verso il cielo.
- Come hanno potuto, sono degli idioti! - cammino sempre più in fretta, loro mi guardano senza parlare.
- Senza cervello! Pagano persone per fare il lavoro e loro si mettono in pericolo, mentre noi siamo qui a preoccuparci per loro! - mi fermo davanti a loro.
- Irresponsabili! - urlo battendo le mani sui fianchi disperata.
- Calmati Susy, ti prego. - mi supplica Isa.
- Come faccio eh! Ora che avevo la mia tranquillità, serenità e poi! È di nuovo tutto in bilico per due pazzi che ci hanno preso di mira, non c'è la faccio più, sono stanca. -
- Io voglio la pace, voglio sposarmi con Clark ed essere felice con i nostri bimbi. Non chiedo molto. Mi butto su una poltrona esausta di tutto quello che in questo periodo mi sta accadendo. Copro il mio viso con le mani che cercano di coprire le mie lacrime, ma le ragazze se ne accorgono e si avvicinano per consolarmi.
- Vedrai che andrà tutto bene. - tiro su con il naso.
- Sono stanca. - Isa mi alza dalla poltrona e mi porta in camera, quella che di solito ci fermiamo quando alziamo un pochino il gomito, cioè ogni week-end.
Mi stendo nel letto e le lacrime sgorgono copiose, cerco di asciugarle con il palmo delle mani ma sono troppe, affaticata e stanca mi addormento...
Pov Clark...
Finalmente è tutto finito, ci abbiamo messo un bel po' a risistemare il tutto ma la casa è ancora sotto sopra, purtroppo, alcuni mobili e finestre sono finiti in frantumi ed è sottosequestro per finire l'indagine e raccogliere le ultime prove.
Susy mi ammazzerà, lo già messo in conto...
Siamo tutti in macchina in viaggio per la casa di Matt, telefono alla mia Susy ma non mi risponde.
Riprovo più volte e finalmente... - Pronto!? -
- Smettila di chiamare, si è appena calmata e addormentata, cavoli! -
- Che è successo, si è sentita male? -
- Ha scoperto tutto Clark, preparati perché avrai una bella gatta da pelare caro mio. - Alzo gli occhi al cielo sapendo già che dovrò supplicare il mio perdono.
- Ok, stiamo arrivando.- chiudo la chiamata e i ragazzi mi guardano.
- Era kelly, Susy sta dormendo, sa tutto e mi ha avvertito che non sarà facile. -
- Ti perdonerà. -
- Lo spero ragazzi, lo spero... -
Pensieroso guardo fuori dal finestrino e, non è cosa buona. No, non lo è
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