Capitolo 51

Pov Susy...

Lo sapevo, lo sapevo non posso fidarmi di lui sono così tristemente delusa...

Ok, ho deciso forse è meglio che me lo tolga dalla mente non mi merito tutto questo.
Mi ha preso in giro io e la mia voglia di lui, maledizione! Non mi farò vedere in questi giorni, non ho proprio voglia di assistere alle loro moine sono sempre così confusa... perché mi deve confondere cosa gli ho fatto di male!

È inutile che parlo tra me e me non risolvo nulla vorrei sparire a volte...
Bussano alla porta e spero che non sia lui vado a vedere chi è ed è kelly  - Posso entrare? - le faccio un gesto d'invito e entra.

-Perché sei fuggita? -
- Kelly, non ce la faccio più! Prima mi bacia, mi corteggia con le rose e poi ? Basta che arriva un'altra bionda e lui sparisce. Io voglio andare via, io ne ho basta di tutto questo ho bisogno di serenità per me e i miei figli. - dico disperata.

- Ok, ti aiuterò. - mi dice kelly.
- Davvero? -
- Si, stavolta hai ragione e ti capisco ma... c'è un ma. -
- Quale? -
- Non tornerai fino a quando tu non ti sarai ripresa del tutto ok? -
- È quello che voglio te lo giuro. -
- Ok, parlerò con Max e Matt intanto tu prepara le valige. - mi ordina prima di lasciare la dependance.

Preparo tutto velocemente ma la mia porta si spalanca
- Dove stai andando? - è Clark e sembra abbastanza furioso.
- In vacanza ho bisogno di staccare un po'. -
- Non fare la bambina è per Lily vero? -
- No, ho bisogno di pace la mia mente è troppo fragile e tu non mi aiuti, mi stai sempre addosso! - fa un ghigno di disprezzo.

- Qualche ora fa non sembrava che ti dispiacesse, anzi. - ecco che quando non sa dove colpire capta i miei errori per rinfacciare e far cadere la colpa tutta su di me.

- Forse hai ragione, sono sbagliata io. -
- Non sei sbagliata, non andartene? - mi supplica.
Ma è più forte di me non ci riesco - Non posso restare. -
- Susy, Lily è solo una amica. -
- Scusa ma ho bisogno di tempo... - Non mi interessano le sue parole.
- Non farlo, resta un giorno poi decidi. -
- Basta! Ho deciso. - lo guardo diritto negli occhi. - Non starò via molto. - chiudo la valigia. - Sono pronta aiutami con i bambini. - Non dice nulla mi aiuta a portare i bambini.

- Io sono pronta. - parlo con kelly appena entro in cucina.
- Si dobbiamo aspettare Anna, lei viene con te così non sarai sola. - Lily mi osserva da lontano e gli altri mi salutano con abbracci e baci, non so neanche dov'è la mia meta ma l'importante che è lontano da qui.

Nel frattempo arriva Anna -  Io sono pronta, possiamo andare. - Sono così felice che Anna mi accompagna lei è come una mamma per me ed è molto saggia e coraggiosa, sicuramente mi aiuterà a mettere in ordine le mie idee.

Mettiamo tutto in macchina, Clark saluta i bambini mi fa molta tenerezza ma non devo demordere devo allontanarmi da lui, al più presto.

- Stai attenta.. - le dico un si come per rassicurarlo, già mi manca sono instabile lo so ma che dovrei fare? Niente! Ahhh la vita è così difficile! Essere una mamma mi ha fatto diventare adulta in certo senso ma dall'altro no. L'amore per i miei figli è diverso, gestibile... basta che mi prendo cura di loro, certo ora sono piccoli e quando saranno più grandi saranno più complicati ma cercherò di non sbagliare.
Mia madre non mi ha insegnato niente, mi ha abbandonato in balia del destino io non voglio questo per loro...
La macchina parte e Clark e tutt'altro che felice - Tutto bene? -  mi chiede Anna.
- Si, tutto bene. - rispondo ma non è così.
- Credo che vi farà bene questo distacco temporaneo. - accenna un sorriso Anna.
- Dove andiamo? -
- lo saprai. - cercano di non parlare molto hanno paura per la mia incolumità e quella dei bambini.
Arriviamo in aereoporto quindi deduco che il viaggio non è  breve ma non è lunghissimo dura circa mezz'ora  ma prima di scendere  Anna tira fuori dai borsoni dei cappotti siamo a novembre e fa molto freddo ad Aspen.
- Ma siamo ad Aspen? -
- Si, fa bene la montagna ai bambini e poi il signor Clark ha molte case sparse per il mondo. -
Sapevo che tutti loro stavano bene ma non credevo che avevano tutte queste case, a volte non chiedo neanche perché mi interessa di più la loro compagnia.
- Quindi dove stiamo andando e una casa di Clark? -
- Si, voleva  farti piacere. - Guardo Anna sbigottita farmi piacere di cosa? Devo prenderlo come un mi dispiace che sono un pirla perdonami!

- Non guardarmi così Susy, credo di sapere a che pensi ma ti voglio dire che prevedo che un giorno voi due farete pace ho già vissuto questa storia. - Sorride.

- Ti posso confessare una cosa? - Anna annuisce.
- Clark è tutta la vita per me, lo amo alla follia e il mio amore per sempre ma ho paura, sono insicura, lui mi ha tradito più volte senza nessun motivo forse non e così pronto per stare con me, mi proteggo dalle illusione che lui mi dà per poi togliere perché è insicuro. Ho due figli e devo essere stabile, indipendente dare il più possibile a loro non posso perdermi in un amore che non ha fondamenta. -

- Avete sbagliato in due, le tue insicurezze sono le sue voi spingete tutto sull'atto non vi siete mai fermati per parlare. - parla Anna mentre la macchina si ferma davanti alla villa è bellissima!
Penso a quello che mi ha detto Anna e ha ragione.

Se sapesse quanto è difficile per me stare lontano da lui...

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