Capitolo 48


Pov Susy...

Sono confusa, lo odio! Ma avrei voluto stare ancora tra le sue braccia, sono pazza lo sò...
E, non profumava di lei era una bugia per allontano e ferirlo.

Avrei voluto stare ancora con lui e le sue labbra sulla mia pelle ma non posso cedere, non adesso! Se cambiasse di nuovo idea... quella che sta male sono sempre io, non posso permettermi di dipendere da un uomo, mi sono presa troppe fregature in così poco tempo ho due figli devo essere lucida per loro, per me.

- Tutto bene? - entra Isa nella camera.
- Si, più o meno. - rispondo vaga.
- Cosa ti turba? -

- Isa, non lo so, ok! Sono arrabbiata con lui e lui che fa, mi chiede perdono? Come posso perdonargli quello che mi ha fatto passare come!? - nella mia voce stridula c'è un velo di disperazione.

- Susy, ascoltami. Io conosco Clark e prima di conoscere te non era così, era una persona tutto d'un pezzo, serio e stabile  ma da quando ha incontrato te e come impazzito, questo mi dà da pensare. -
- Cosa? -
- Questo lo devi scoprire da sola, l'hai perdonato? - mi chiede. Ci penso un attimo prima di rispondere.

- Non del tutto, lo tollero finché non parla di noi due. -
- Ok,  è già un bel passo no! Continua a fare come hai sempre fatto, come dice Anna il tempo aggiusta le cose e se il destino ha deciso che dovete stare insieme un giorno accadrà. -

- Non siamo fatti per stare insieme. -  rido.

Isa mi da una piccola pacca sulle ginocchia e sorride.
- Allora ognuno di voi troverà la propria strada. Però io sono convinta del contrario. -
- Non credo. - mi metto a ridere per la sua affermazione.

- Non saresti così confusa se non provassi più niente per lui ma mi posso sbagliare. Ora vado ad aiutare a cucinare ci vediamo di là? -
- Si, mi sistemo e arrivo. - Isa lascia la stanza faccio un sospiro profondo prima di alzarmi e andare in bagno.

Se Isa avesse ragione, se io sono ancora innamorata di lui? Mentre penso chiudo la porta del bagno, mi spoglio per farmi una doccia veloce e togliermi il suo profumo che mi fa perdere completamente la testa.
Devo valutare bene e capire in fretta cosa voglio o mi ritroverò in un baratro pieno d'indecisione
.
Mi metto sotto l'acqua e la faccio scorrere qualche minuto insieme a i miei pensieri mi insapono e lavo più volte il viso cercando di svegliarmi da questo incubo ma vedo che è inutile quindi chiudo l'acqua prendo un'asciugamani pulito e mi asciugo sempre presa dai miei pensieri a un tratto la porta del bagno si apre e sono nuda, merda!

Mi copro in fretta ma l'asciugamano mi cade, l'uomo sulla soglia non chiude ma continua a osservarmi e io mi incasino ancora di più per l'imbarazzo sono nuda e sto cercando di coprirmi ma non ci riesco, cazzo, cazzo, cazzo...
La figura si avvicina a me, non ho il coraggio di guardarlo in faccia per la vergogna prende l'asciugamano e mi avvolge alzo gli occhi ed è Clark.
- Scusami non sapevo che eri ancora qui, questa sarà la mia stanza per un po' non volevo... -

Lo guardo non riesco a spiccicare una parola per la figuraccia della mia imbranataggine, che figura! Capitano tutte a me!

- Oddio! Scusami ma devo uscire, fai pure con calma. - parla di fretta e gira la faccia per non guardarmi, i miei occhi si spostano nelle sue parte intime nell'immediato, anche perché si nota subito con i pantaloni eleganti il rigonfiamento, mi viene da ridere ma mi trattengo.

Almeno non sono la sola a aver fatto una brutta figura, vede che lo guardo e invece di uscire torna indietro, mi raggiunge con due falcate e, mi bacia non ho il tempo di capire cosa sta succedendo perché si allontana subito.   - Scusami non ho resistito. -  si allontana...

Io rimango impalata con gli occhi spalancati e con una mano reggo l'asciugamano e con le dita dell'altra mano premo le mie labbra come incredula di quello che è appena successo, mi ha baciato, mi ha baciato, premo ancora di più  per non fare scappare il suo calore e sapore...

Mi rendo conto che sto perdendo tempo a fantasticare e mi ero promessa di non farlo ma mi ha scombussolato.
Mi asciugo e vesto in fretta, spero che non sia in camera per non creare ulteriore imbarazzo, apro la porta lentamente e tiro fuori la testa e guardo prima a destra e poi a sinistra, ruoto il capo lentamente mi rendo conto di essere sola per fortuna, almeno una...

Vedo una valigia sul letto è sicuramente la sua, quindi mi dovrò armare di pazienza e volontà per non cedere completamente a lui. Fosse facile! Ma devo, ce la faccio, si devo. Farnetico nella mia mente.

Vado in cucina e quando entro noto che lui mi guarda senza ritegno mettendomi in soggezione di nuovo, raggiungo le donne e torno a pulire le verdure che ho lasciato li prima.

Rose è vicino a me e parla sottovoce - Cosa succede? Clark e tornato qui con il sorriso tra le labbra e agitato. - insinuando qualcosa.

- Niente! - alzo le spalle.

- Si, si abbiamo visto quando sei entrata in cucina le vostre facce. - mi dice nell'orecchio kelly.
Sono proprio stronze non me ne fanno passare neanche una, sono come gli avvoltoi aspettano che la sua preda faccia qualcosa di sbagliato prima di attaccarle.

- Mi ha baciato, ok! Siete contente! - confesso così mi lasciano in pace.

- Tu, ti sei fatta baciare? - chiede Rose.

- Mi ha preso alla sprovvista, non succederà più. - kelly mi tira una gomitata e con gli occhi mi fa segno che è dietro di noi, il suo sguardo è deluso ma meglio così, non voglio dargli certezze quando neanche io sò che cosa voglio...

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