capitolo 37
Pov Susy...
Finito il discorso e il caffè devo andare in bagno. - Isa posso usare il tuo bagno? - voglio rinfrescarmi anche la faccia.
- Certo! -
Percorro il corridoio e mi scontro con una ragazza, presumo che è la dolce metà di Clark è una bella ragazza, bionda, alta e con le forme al punto giusto.
- Scusa. - le chiedo.
- Tu sei Susy? - chiede con aria saccente.
- Si perché? -
- Ti do un avvertimento stai lontana da Clark perché lui è mio. -
- È tutto tuo. - rispondo tranquillamente.
- Se ti vedo vicina a lui ti uccido! - se ne va, io rido tra me e me da questa uscita plateale ma chi lo vuole? Penso che ha davvero trovato la sua anima gemella stavolta.
Torno in cucina dopo essermi sistemata non ho un bellissimo aspetto ma non mi importa ora vado a riposarmi sperando di riprendermi un pochino. Mentre penso...
- Hai visto Martina? - mi spavento della domanda improvvisa, pensavo erano tutti in giardino.
- Sì, ci siamo come dire..." presentate". -virgoletto con le dita per farle capire la mia ironia a Isa.
- Cosa ti ha detto?- mi guarda curiosa e sospettosa.
- Ah niente di che! Mmm... di stare lontana da lui o mi uccide. - faccio spallucce mentre Isa spalanca gli occhi.
- Non mi piace quella ragazza, non mi piace. - parla da sola.
- Io vado a riposare sono stanca. - voglio spegnere per un attimo il mio cervello i pensieri che mi tormentano.
- Si, scusa a dopo Susy. - la lascio lì e lei continua a parlare da sola con lo strofinaccio in mano che cerca di asciugare il tavolo.
Vado verso casa ma prima saluto i miei bambini, prima vado da Benny e poi mi avvicino a Clark per salutare Abel.
- Ti vai a riposare? - mi chiede ma il suo tono è autoritario e distaccato.
- Si. - mi allontano subito senza guardarlo, ho capito che non voleva parlare con me e che l'ha fatto per finta cortesia.
- Avete parlato?- mi chiede James.
- Si, mi aiuteranno e anche tu. - le sorrido.
- Stasera ti voglio pronta per le otto puntuale e mi raccomando ti voglio strafiga! - rido e lo spintono mi sento più sollevata e libera dopo aver parlato con loro, anche se sono loro che hanno parlato ma hanno capito il mio grido silenzioso d'aiuto, come posso dire che non sono miei amici, si fanno in quattro per me anche se ogni tanto abbiamo qualche diatriba.
Mi butto sul letto, punto la sveglia e...
Pov Clark...
Susy è appena entrata in casa e Martina torna a casa per poi andare a lavorare, quindi poso Abel nella carrozzina e la saluto per bene.
Isa esce sul patio e squadra Martina, il suo sguardo è arcigno a le mani appoggiate sui fianchi e vedo la bocca muoversi segno che si sta lamentando...
Appena Martina esce fuori dalla visuale Isa cammina a passo sicuro verso di me.
- Dobbiamo parlare. -
- Dimmi pure. - non le chiedo di allontanarsi tanto poi lo vengono a sapere tutto lo stesso.
- Non mi piace, non mi interessa se mio marito mi dice di farmi gli affari miei io te lo dico lo stesso. Quella ragazza porterà guai non è la donna giusta per te. -
- E chi è, Susy la donna giusta per me? - ribatto. Credono sempre di sapere tutto, è vero, non la conosco bene ma a parte le sue uscite scomode martina è apposto.
- Ti dico solo di stare attento. -
- Perché? - chiedo. Isa si innervosisce e mi picchia con lo strofinaccio.
- Perché sei un idiota. Si vede lontano un miglio che ti usa per i soldi, ti ha fatto cadere nella sua trappola e tu come uno stupido ci sei cascato. - i ragazzi ci guardano senza dire una parola mentre jus ride come un pirla.
- Anche Susy puntava ai soldi sia con me che con Carter. -
- Non ti permettere di parlare così di Susy! - si intromette James.
- È vero. - neanche il tempo di finire la frase che mi tira un pugno sulla bocca.
Cado a terra, cazzo era davvero potente mi rialzo e rispondo al pugno ma lui mi blocca.
- Non farlo se non vuoi farti male. - mi provoca e così ci azzuffiamo come dei ragazzini, i ragazzi cercano di separarci e Isa urla di smetterla.
Oggi non è proprio giornata, doveva essere un bel giorno per me, invece da quando ho chiesto la mano a Martina e andato tutto a rotoli.
- Fanculo! - urlo.
- Smettetela! - urla max.
- Ha ragione Isa non piace neanche a me quella ragazza è non puoi parlare così della madre di tuo figlio. - continua max. Mi fa sedere su una sedia e appoggia le mani su entrambi i braccioli incastrandomi.
- Fermati un attimo e ragiona, non puoi comportarti così, non sei mai stato così, perché ora lo sei? -
Già perché ora lo sono, prima ero sempre composto, paziente e ora sono una bomba sempre pronta a scoppiare.
James si pulisce gli abiti e si avvicina a me.
- Non parlare più di lei così, tu non la conosci, non hai mai voluto conoscerla davvero, hai solo sfogato i tuoi istinti abbandonandola lasciandola sola con i suoi problemi per colpa anche tua. - il suo respiro è affannato e mentre parla sputa talmente parla veloce.
- Ma lei se li ha addossati tutti senza chiederti niente, sapendo che di lei non ti interessava nulla.-
Si pulisce con il dorso della mano il sangue che gli cola del labbro e continua.
- L'hai solo insultata, esclusa dalla tua vita e evitata, come si doveva comportare! Dimmi. - conclude James.
- Non mi ha mai detto la verità, solo bugie e segreti poi dici a me che io mi sono comportato male? -
- Clark, sei un immaturo e come ti ho già detto non la meriti perché tu vali un millesimo confronto a lei. - mi gira le spalle e se ne va...
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