capitolo 36

Sono nel boschetto appena sopra la casa di Isa e vicino a quella di James.

Se prima sapevo che cosa fare ora non lo so più, sono disperata.
Sono seduta sopra a una roccia e guardo il panorama cercando di scorgere un accenno un piccolo segno che mi possa guidare a una soluzione.
Non la trovo, vedo solo spazio e vuoto ma sento anche dei passi che si avvicinano è James, lo guardo senza dire una parola, anche perché non è ho.

- Sapevo che ti trovavo qui da qualche parte, ne ero sicuro...
Che cosa succede Susy? -

- Non lo so che mi succede, sono lucida, confusa e vuota. -
Mi passa il braccio intorno alle spalle abbracciandomi e l'unico che non mi da fastidio perché lui mi è sempre stato vicino e capito.

- Sai! - inizia a raccontare James - Quando non sapevo quale era  il mio stato sessuale ero così come te. Mi torturavo  e dicevo a me stesso che non era vero, non era possibile, non accettavo quello che ero, andando contro a quello che ero io. Non vuol dire che è giusta la mia scelta ma è così. -
Mi stringe.
- Questo non è il tuo caso, si tratta di altro ma lo stato d'animo non cambia, sei innamorata di lui ma vi siete fatti del male, in più tu hai avuto due bambini in giro di poco tempo in un periodo della tua vita difficile la scuola, i tuoi genitori, Carter e tutto questo non ha fatto altro che confonderti. Ora, i bambini sono da Isa e tu ti prenderai del tempo per te e metti in ordine la tua testolina ok? - ho ascoltato ogni sua singola parola un po' mi solleva il fatto che non sono la sola ad avere avuto dubbi su me stessa.

- Ok. -
- Bene ora andiamo a casa mia e ti fai una dormita. -
Mi piace l'idea ma non quella di abbandonare i miei figli anche se Isa e gli altri sono fantastici.
- Voglio tornare alla dependance e parlare con i ragazzi. - si alza e mi da la sua mano per aiutarmi, mi porta alla macchina e torniamo alla villa.

Le ragazze appena mi vedono si avvicinano e mi chiedono se sto bene.
- Si, sto bene. - volgo lo sguardo verso a Clark e vedo Abel in braccio a suo padre... " lo odio! " ma fanno tenerezza insieme, però "lo odio..."

- Possiamo parlare? - mi domanda Isa. Con la testa faccio segno di sì.
- Vieni. - dice Rose.

Mi portano alla villa e ci sediamo in cucina, Anna e Cate preparano il caffè e il thè per tutte con qualche dolcetto per accompagnare il discorso non tanto facile.

- Abbiamo pensato che tu hai bisogno di riposo e svago. - inizia a parlare kelly.

- Sì, quindi è meglio per te se prendi i tuoi spazi, ai bambini ci occupiamo noi. -  Stavolta e Isa che parla.

- Devi rimetterti in sesto, uscire e fare nuove amicizie non puoi solo lavorare e pensare ai tuoi figli. - finisce Rose come se si fossero preparate già il discorso.
Sono fantastiche.

- Vi ringrazio, io ho bisogno di aiuto sono arrivata al punto di non ritorno. -

- Ci siamo noi, non avere paura di chiedere. - Adesso è Anna  che parla porgendomi un dolce, le sorrido perché è molto dolce e saggia.

- Ora, vai a riposarti un pochino e poi preparati per uscire ok ? Stasera James ti porta in giro. -

Sono sollevata che non ho fatto il discorso io sono convinta che non avrebbero capito nulla, tra il pianto e singhiozzi sono così triste...

Pov Clark...

È fuggita da un'ora e ancora non si sa nulla di lei, tutti noi abbiamo parlato a tavola della faccenda e secondo Rose potrebbe diventare grave se non l'aiutamo.

Non la odio a tal punto di vederla morta, è sempre la madre di mio figlio e una bambina adorabile anche se assomiglia a Carter ma gli voglio bene.

- Deve svagarsi, uscire e prendersi cura di lei. - parla Rose, Martina fa una domanda a Rose.

- Non ha i genitori che dovete pensarci voi? - del tutto legittima ma con un postilla che io sono il padre di Abel  e se lei vorrebbe tornare in Texas io non vedrò più mio figlio e Benny.

- No. - taglia corto kelly.

Martina sbuffa quasi infastidita, penso che i miei amici a lei non gli piacciono ma non mi separo da loro se è questo che pensa.

- Poi sarebbe troppo lontana e lei, ha un lavoro qui. - dice Matt.

- Si può licenziare, così  torna da dove è venuta. E voi siete tranquilli. - Martina è una bella ragazza ma un po' materiale, superficiale...

- Porterebbe via Abel e Benny. - il tono di Isa e molto alto e mi fa pensare che scatterà da un momento all'altro.

- Basta, non sai chi siamo ma noi siamo una famiglia. - conclude jus non me lo aspettavo lui e sempre divertente e non si espone mai, solo se glielo chiedi.

Mi alzo da tavola e vado a vedere come sta mio figlio, Martina viene vicino a me accarezzando la mia schiena mi sorride e io a mia volta ma con qualche dubbio se chiederle di sposarmi è stata una buona idea.
Dopo le risposte e domande che ha posto mi sono reso conto che è egoista, poi mi chiedo come mi  è venuto in mente, perché tutta questa fretta! Perché sono così idiota?

Mi sono fatto prendere dalle basse emozioni e dalla sua bellezza senza conoscerla realmente.
- È  tornata! - dice Martina con sarcasmo, si allontana da me e va in villa forse deve andare in bagno.










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