capitolo 34

Pov Clark...

Sono fuori che aspetto il mio turno per vedere mio figlio, sono così felice e confuso.

Ma penso che è normale visto che l'ho saputo solo qualche ora fa, no?

Escono Matt e Isa - Allora? - chiedo impaziente.
- È  bellissimo!- risponde Isa non smetto di sorridere.
- Credete che me lo farà vedere? - sono in ansia e curioso di vederlo.

- È molto arrabbiata. - mi dice Matt. Con questo deduco che non me lo farà vedere...

Ma qualche minuto dopo esce Rose con il bambino in braccio.
- Posso stare solo due minuti. - parla Rose mentre mi appoggia il bambino tra le braccia, lo coccolo e gli sorrido è così piccolo...

- Glielo vuoi portare via? -
- No, ero arrabbiato quando l'ho detto. -
- Bene, ti avrei ucciso se rispondevi al contrario. - dice dura Rose.

- Devo tornare dentro. - riprende il bambino, avrei voluto stringerlo ancora un po' ma è meglio non fare arrabbiare Susy e peggiorare le cose...

- Che nome ha? - riesco a chiedere prima che vada dentro da Susy.

- Abel si chiama Abel. - Rose rientra dentro e nel frattempo penso tutti i modi per poter tenere un bel discorso con lei, trovare un punto d'incontro, voglio stare con mio figlio e crescerlo.
Non ho più nessuno, né un padre, né una madre solo Isa e i miei amici che voglio bene su questo non ci piove, ma lui, lui è mio figlio.

Con Susy è finita non c'è più niente da recuperare soprattutto dopo che mi ha nascosto che il figlio era mio e non solo quello me ne ha combinate troppe.
Con lei avrò solo una comunicazione esclusiva su mio figlio, nostro figlio è basta.

Rose esce dalla porta - Ti vuole parlare. - la guardo stralunato mi ha preso alla sprovvista stavo ancora pensando come fare.

Entro e lei è lì, seduta sul letto, non mi guarda e intenta a giocare sotto le lenzuola, sembra sovrapensiero, turbata.

Mi avvicino lentamente e gli chiedo scusa ma lei mi blocca guardandomi diritto negli occhi con odio, non l'ho mai vista così, è sempre stata remissiva e accondiscendente.

- No! Non ti scuso, non posso perdonarti ma con questo non voglio allontanarti da tuo figlio, potrai vederlo quando vuoi. -  Le sue parole mi hanno ferito e non capisco se è perché non mi scusa, infondo io sono la parte lesa in tutto questo, mi ha nascosto tutto, non rendendomi partecipe della gravidanza.

Sono io che non la perdono, no lei a me... mi ha usato e poi quando ha saputo che Carter era ancora vivo come per magia si è riacceso l'amore per lui, mi ricordo ancora la scena come se fosse stato oggi.

Decido di uscire dalla stanza, ormai mi ha dato le spalle segno che non vuole parlare più con me, però almeno oggi siamo d'accordo su due cose: uno, su nostro figlio e due che non ci perdoniamo.

Vado al bar sotto all'ospedale dove mi aspettano gli altri, stanno prendendo un aperitivo in un tavolino all'esterno del bar, sposto una sedia e mi siedo con loro.

- Allora? - mi chiede Jus.
- L'ho visto e ho anche parlato con lei. - arriva la barista una bionda mozzafiato assomiglia a Susy la guardo con interesse ma jus mi distrae.
- Cosa prendi? - mi chiede jus. Visto che sono rimasto incantato a guardarla.
- Un gin tonic.- la ragazza mi sorride e se ne va con la mia ordinazione.

- Ti piace è!? - dice con tono scherzoso Jus. Faccio finta di non sentirlo, visto che gli altri sono curiosi su quello che ci siamo detti io e Susy.

- Abbiamo deciso che farò parte della vita del bambino e basta. -

- Quindi avete chiuso? - chiede kelly.
- Perché abbiamo mai realmente iniziato? - chiedo sarcastico.
- Non fare le cose di fretta Clark, potreste pentirtene un giorno. -  beve un sorso del suo drink max prima di continuare.
- Il fatto che siete arrabbiati e avete fatto un accordo non vuol dire che con il passare del tempo tutto si possa sistemare. -

- Io non la perdonerò mai, gli ho chiesto solo scusa per il fatto che gli avrei portato via il bambino. - max sorride rassegnato scuotendo la testa.

- Abbiamo sbagliato tutti con lei, non gli siamo stati vicini, si è sentita sola. - dice Isa.

- Non ha bisogno di essere difesa, sembra un angelo ma è solo apparenza. - la barista mi porge il mio bicchiere con un sotto bicchiere e se ne va ma appena appoggio vedo una scritta con il suo nome e il numero di telefono.

- Hai fatto colpo! - A volte mi chiedo quanto è stupido jus e se io non volevo farlo sapere a nessuno?
- Sì, credo che ci proverò. -

- Stai giocando con il fuoco. - mi avverte Matt.
- E perché mai, sono un uomo libero, io. -

Chiacchieriamo ancora un pochino e decidiamo di andare a casa di Isa per mangiare e festeggiare, io e Jus andiamo a fare la spesa per stasera mentre gli altri vanno alla villa.

- Ha ragione Matt? - chiedo a jus mentre guido.

- Io non ho esperienza in quel campo amico, io sono stato solo con Rose ma posso dirti che tutte e due avete rovinato tutto. Lei perché non si apre con nessuno e tu perché sei istintivo e non dai modo di parlare. -

Forse ha ragione ma oramai quello che è fatto, è fatto non si può tornare indietro come ha detto lui abbiamo rovinato tutto, no?

E poi ho un'altra bionda per le mani e che bionda....
stasera la chiamo, mi ha proprio colpito, come mi ha colpito Susy la prima volta che l'ho vista...










Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top