Capitolo 23
POV SUSY...
Stamattina non mi sento bene, mi sento debole e con una sensazione addosso non tanto gradevole.
Faccio colazione in silenzio mentre le altre parlano, le ascolto ma sono distratta dai i miei pensieri.
Rose e kelly prendono in giro Isa del rumore che hanno sentito nella notte riferendosi agli atti amorosi tra Isa e Matt.
- Tu Susy hai dormito.? - mi domanda kelly.
- Non ho dormito affatto. - rispondo acida. Non volevo ma il mio umore non è dei migliori.
Spalmo il burro su una fetta biscottata, fino a quando il mio sguardo non si blocca in un punto lontano, cerco di mettere a fuoco e quello che vedo mi prosciuga l'anima, le ragazze si voltano e guardano il punto dove io sto fissando da qualche minuto a questa parte, vedendo la stessa cosa che vedo io, sono una statua di pietra e la fetta biscottata mi cade sul piatto rompendosi, proprio come me.
- Scusate, d.devo a.a.andare in bagno. - parlo con voce tremante, corro via mi rinchiudo in bagno rivedendo quella scena nella mia testa mille volte.
Non è possibile, non è possibile, mi ripeto.
Non so se tornare dalle ragazze o rimanere qui in bagno a piangere ma non posso restare chiusa qui dentro per sempre.
Prendo la decisione di andare in cucina e, mentre entro, le ragazze mi guardano comprensive non dicono nulla per qualche secondo poi kelly parla.
- Susy oggi badiamo noi ai bambini vai ha riposarti... - scrollo la testa.
- Ma io... - Isa mi ferma per prendere parola.
- Kelly ha ragione, prenditi due o tre giorni per te a Benny ci badiamo noi, vai, ne hai bisogno.-
- Vi, ringrazio. - non so che altro dire ma ne ho davvero bisogno di questo distacco e di elaborare tutto.
Vado in camera e mi butto nel letto, sprofondo nel materasso e dormo, piango e bevo per tre giorni senza toccare cibo che Anna gentilmente mi porta tutti i giorni...
Tre giorni dopo...
Pov Clark...
Susy e da tre giorni che non si fa vedere, così ne approfitto per avvicinare Danielle al gruppo, gliela presento e loro gli stringono la mano solo per cortesia ma si vede dalle loro facce che non è un ospite gradito.
Tengono la parte a Susy, alla cara amichetta Susy, Isa ci fa accomodare segnando un punto per me, avrei voluto chiedere di Susy non è che mi interessa ero solo curioso ma dai loro discorsi ho capito che non sta bene avrà preso un influenza...
Poco mi importa sinceramente, ho trovato un altra ragazza per sfogare i miei istinti e ci sa fare molto bene più di Susy.
Matt si avvicina all'orecchio di Isa gli sussurra qualcosa, mi giro è vedo Susy, è triste, non credo sia per me sarà ancora ammalata, si sforza di sorridere di apparire serena, ma i suoi occhi non ridono, è dimagrita molto e non mi guarda neanche una sola volta, saluta tutti e si siede per mangiare.
Sono tutti premurosi con lei le passano i vassoi ma lei non accetta quasi nulla solo un po' di insalata.
Perché lo fanno? Eppure sono io che sono stato ferito...
Finito di mangiare si alza e prende la sua bambina, è silenziosa, si mette in disparte che era timida lo sapevo e se non si tratta di timidezza? Infondo quando l'ho presa sull'erba non ha detto di no.
Si siede in mezzo l'erba è giocano ha batti le manine la bimba sorride e anche Susy.
Assumo l'aria da indifferente ma la guardo mentre parlo con jus e Danielle che mi stringe la mano, una guardia s'avvicina a Susy e scambiano due chiacchiere, lui si accovaccia vicino alla bambina per dargli due buffetti simpatici, sembrano che si conoscono! Ha guardarli bene devono avere la stessa età, Susy ride di gusto a una battuta della guardia e lei lo spintona divertita.
Mi metto sull'attenti e Isa mi guarda spaventata, il mio umore cambia perché mi da fastidio che lei si avvicina a un altro uomo.
Matt parla distraendomi da Susy, congedo Danielle accompagnandola alla macchina per poi andare in ufficio a lavorare.
Mi sono trattenuto a fatica, avrei voluto spaccargli la faccia al quel coso, anche se non ne ho diritto, mi brucia ancora ma so che con il tempo mi passerà, è una cosa ancora fresca...
Pov Susy...
Esco fuori dalla mia stanza ho sfogato abbastanza il mio dolore, ora c'è solo tristezza, arrivo in giardino è noto una figura mai vista prima, non è vero, mi rendo conto di chi è quando vedo che si tengono per mano.
Sposto lo sguardo salutando tutti e mi siedo per mangiare, sono molto premurosi con me cercano di coinvolgermi nei loro discorsi ma io non ne ho voglia.
Appena finisco mi alzo e prendo la mia piccola, la porto in mezzo al prato e inizio a giocare con lei.
A un tratto si avvicina una guardia del corpo, lo riconosco è James vorrei abbracciarlo ma lui mi dice che non è il caso visto che sta lavorando.
- Sono felice di vederti James mi sei mancato tantissimo. - sono briosa.
- Lei chi è? - mi chiede toccando le sue guancie paffute.
- È mia figlia.-
- Vuoi dire che tu e Carter... - mi chiede.
- Sì, è una lunga storia. -
- Ma io la conosco già, lavoro qui. -
- Sapevi che ero qui? -
- No, di voi no ma ora collego molte cose. -
- Sono felice di vederti. - Ripeto, lui non mi ha mai fatto sentire sola, mi capisce e una sorta di fratello.
- Anch'io, starò qui per un bel po' così recuperiamo i giorni persi, ok? -
- Non vedo l'ora ora. - ed è vero ho voglia di stare con lui, parlare con lui e ridere con lui.
- Torno a lavorare dopo. -
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