Capitolo 19


Pov Susy...

All'alba Clark mi ha portato in camera in braccio che gentiluomo, stanotte è stato dolcissimo.

Non avevo mai fatto sesso così dolcemente, con Carter era così, tutto molto spinto.

Chissà cosa penserà ora di me, sono stata con lui solo poche ore dopo che ci hanno presentato.
Avrò sicuramente fatto la figura della zoccola ma ne avevo bisogno mi sentivo così sola... è lui... oddio è stato così amorevole mi sentivo amata, desiderata...

Sono confusa al momento, non riesco a capire questi sentimenti, mi confondono, i suoi sguardi mi confondono.
Sono entrata in un circolo che non conosco che nessuno mi ha mai spiegato e sinceramente ho paura di soffrire ancora.

Sono frenata, ho così paura da frenare le mie emozioni, mi piace davvero Clark mi scatena emozioni forti, incontrollabili.

Mi sono fatta una doccia veloce e poi sono andata dai bambini che per fortuna stanotte hanno fatto i bravi.
Arrivo nella nursey e ne prendo uno alla volta per cambiarli.
Una volta sistemati vado in cucina dove Arnaldo e sua moglie mi aiutano a dargli da mangiare per fortuna e dopo il ruttino li mettiamo dentro al box.

Non ho dormito tutta la notte ma sono carica, Clark appare in cucina vestito comodo con dei pantaloncini neri e una canotta, è proprio bello.
Mi sorride e si guarda intorno prima di avvicinarsi a me e darmi un bacio fugace.
Divento rossa come un peperone mi alzo e chiedo se vuole un caffè ma lui mi ferma.

- Siediti lo faccio io, tu ne vuoi? - mi chiede.
- Si, doppio. - si mette a ridere.
- Posso averti per cinque minuti, oggi? - che sfrontato.
- Non lo so. - Rispondo, si siede accanto a me e mi prende le mani, mi bacia le dita una per una; arriva Rose in cucina e lui si allontana rapidamente mentre io mi nascondo dietro alla tazza di caffè, lui scuote la testa e ride.

- Buongiorno! Avete dormito bene? - chiede Rose.
Rispondiamo di sì ma lei ci guarda sospetta.
- C'era una bella luna stanotte illuminava tutto il giardino. - Mi va di traverso il caffè sputandolo sul tavolino tossisco e Clark mi batte sulla schiena.
Ci ha visti porca puzzola puzzolente.
- Si era molto bella. - risponde Clark ridendo come un cretino.
- Vi ho visti. - ci indica Rose. Sono tutti stronzi in questa casa? Non me ne fanno passare liscia nemmeno una.

- Contiamo sulla tua discrezione Rose, non farne parola con nessuno. Per ora. - lei sorride prima di parlare con me.

- Non ci sono segreti tra di noi, devi solo abituarti siamo tutti amici qui. -

- Questo è vero. - conferma Clark.

- Non sentirti giudicata perché noi non lo facciamo, andiamo d'accordo per questo. - continua rose.

- Ok, datemi solo il tempo di conoscervi. - le rispondo.
- È una cosa seria? - chiede.
Menomale che le ho chiesto del tempo, si mette a ridere.
- Ci stiamo conoscendo. - dice Clark.
- Caspita se dopo qualche ora andate a letto il mese prossimo vi sposate. - stavolta mi metto a ridere anch'io.

- Vedi Clark sta già entrando nella nostra ottica. - gli fa l'occhiolino.
Ridiamo senza sosta e nel frattempo arrivano gli altri e nella villa regna il caos.

- Buongiorno! Ho un mal di testa... - si tocca la testa jus .
- Anch'io.- si aggrega Max.
- Ieri sera ci avete dato con l'alcool. - le sgrida kelly. Mugolano cose senza senso.

Cate prepara i caffè e le brioche per tutti e io accetto tutto volentieri, anche il caffè, anche se è il secondo nel giro di cinque minuti.

Mi diverto a guardarli si punzecchiano a vicenda e ridono sempre.
Mi volto verso a Clark che mi regala un sorriso e mi fa un cenno con gli occhi di seguirlo.
Mi porta dietro la casa e appena nessuno ci vede mi spinge nel muro e mi bacia.

- Mi sei mancata... - affondo le dita tra i suoi capelli mentre mi bacia passionatamente, non me lo aspettavo ma è gradito.




SCENA HOT SE SENSIBILI NON LEGGETE GRAZIE!

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Mette le mani sotto al vestito e mi sfila le mutande.
- Vuoi farlo qui? - le chiedo.
- Si ti voglio qui, adesso. - non mi sottraggo perché anch'io ho voglia di lui.
Alza la mia gamba ma io sono troppo bassa così mi prende in braccio e mi cala nella sua asta grossa.
- Sei così stretta che mi fai impazzire. - sospiro nel suo orecchio il mio piacere.
- Ti voglio... - le dico.
Inizia a muoversi sono così eccitata che non ci metto molto a venire, lui mi guarda soddisfatto di quello che è riuscito a fare in pochi secondi e io lo guardo con desiderio assoluto.
Continua l'atto d'amore tra di noi, sì, lo chiamo così perché è quello che stiamo facendo, lo sento, lo vedo...

Continuo a venire senza sosta lui non si ferma.
- Clark! - dico con voce strozzata.
- Si, piccola, vieni, vieni per me.- vorrei urlare ma invece di farlo mordo la sua spalla.
Si muove più velocemente fino a arrivare all'apice ma stavolta mi bacia rallentando riempendomi fino all'ultima goccia.

- Oddio, oddio! - ogni volta che lo dico lui ride.
- Non ridere, sto continuando ad avere degli orgasmi. - dico spaventata. Lui si avvicina.
- Non toccarmi. - lo allontano.
- Ehi! Non ti faccio nulla è normale può succedere, stai calma. - mi abbraccia.
- Sei sicuro? -
- Sì. -
- Scusa, e che mi sono spaventata.- ed era vero sembrava che non avevo più il controllo del mio corpo.

- Dura qualche minuto e poi smette. - mi bacia la testa.
- Non sono un'esperta. -
- Non sai quanto mi rendono felici le tue parole. - Mi sposto dal suo abbraccio.
- Ho avuto solo un uomo prima di te e per molto poco. -
- E, non ne avrai altri. - sottolinea Clark.
Lo abbraccio forte e lui fa lo stesso con me.












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