Capitolo 14




Ragazzi ho fatto un viaggio a luci rosse!
Matt e Isa si rincorrevano nell'aereo, urla, pianti, e poi...

Non posso pensarci è troppo imbarazzante, forse non si sono resi conto che siamo in un apparecchio con delle mura spesse pochi centimetri.

Torna Matt, tranquillo, con un sorriso stampato sulla faccia e prende una valigia, sarà di Isa, torna di là come se nulla fosse accaduto, come se io non fossi lì con loro.
Fortunatamente Benny dorme, e io ho la testa appoggiata sul finestrino, credo che siamo quasi arrivati, vedo in lontananza la costa.

La bimba si sveglia, tiro fuori la borsa per cambiarla, mentre chiudo il pannolino sporco Matt allunga la mano per prenderlo, e buttarlo via, è gentile da parte sua.
- Grazie! - sorrido.
- È difficile crescere una bimba da sola vero? - domanda.
- Sì. Ora capisco cosa provava Isa, ma non ha mai mollato, la stimo per questo. - Sistemo tutto nella borsa e la tengo in braccio sedendomi di nuovo in un angolo, la bimba fa le pernacchie facendoci ridere, Isa rientra fresca come una rosa e ci osserva.
- Ehi tutto ok? - chiedo appena la vedo.
- Si, sto bene. Scusami per prima sono un po' sotto stress. -
- Non ti preoccupare ti capisco, è stato molto difficile quest'anno per te, ho letto le notizie sui giornali. - fa un ghigno poco rassicurante, un po' mi insospettisce, ma non faccio domande per il momento, non voglio essere invadente.

- Susy, grazie. - per cosa? Sono io che devo ringraziare lei.

- Grazie a te anche se... non mi hai detto cosa devo fare. - azzardo.
- Ci dividiamo i compiti per guardare i nostri figli nel frattempo tu studi e io andrò a lavoro. Andrai a vivere nella dependance, così avrai la tua privacy, insomma ci aiuteremo a vicenda. Ti piace l'idea?-  L'idea mi piace, ma...

- Si molto, ma come faccio a pagarmi gli studi? -

- Li pagherai, sarai stipendiata, comunque lavorerai. Puoi richiedere un borsa di studio? -

- Si, credo di averne i meriti. - il rettore in questo è stato bravo, è riuscito ad aiutarmi.
- Ecco, allora partiamo da lì, poi quanto ti manca? - mi chiede e inizio a fare due calcoli con la mente.

- Circa tre esami più la tesi. -
- In otto dieci mesi dovresti farcela, se non riesci a prendere la borsa di studio pagherò io, poi potrai ripagare tutto quando inizierai a lavorare per me.>  Mi propone.

- D'accordo.- allungo la mano per stringere il patto, un giorno mi sdebiterò.

- Matt, preparerai tu il contratto di lavoro di Susy? - chiede Isa con occhi pieni d'amore e in quelli di lui c'è né altrettanto, si vede che si amano moltissimo, un giorno piacerebbe anche a me avere un uomo che mi guarda così.

- Con piacere. - risponde.

L'hostess si avvicina a noi - Signori, tra poco atterriamo, allacciate le cinture di sicurezza. -

Finalmente siamo atterrati! Un signore vestito con una divisa ci accoglie, è con una macchina e un furgone.

- Bentornata signora.-
- Grazie Arnaldo, lei è Susy, Susy lui è Arnaldo.- ci presenta Isa.

Matt scarica le valige, mettendole vicino al bagagliaio ancora chiuso.
- Arnaldo qui ci pensi tu? Così io incomincio a dare disposizioni per gli scatoloni. - chiede conferma Matt allontanandosi subito dopo.
- Me ne occupo io signore. - Ho la bambina in braccio, la cullo, cerco di farla dormire un po', ma la vedo difficile come cosa.
- Vieni siediti, pensano loro a tutto. - mi metto comoda e adagio la bimba su uno dei seggiolini, ce ne sono tre, ne scelgo uno, quello più comodo per me.

- Vedrai ti piacerà qui, non sarai mai sola. - Cosa vuol dire che non sarò mai sola? La guardo confusa.
- Vedrai, vedrai - mi batte la mano sul ginocchio con sguardo birichino, mi mette una certa ansia.

Appena gli uomini finiscono, si parte per andare a casa. - Dormirai nella stanza degli ospiti fino a quando la dependance non sarà in ordine con il lettino montato.-
- Grazie Isa. -
La strada è breve, infatti arriviamo presto davanti alla villa, assumo un'espressione sorpresa, è fantastico!
- È magnifico! Tu vivi qui?> chiedo.

- Si, ti piace Susy? -
- È bellissimo, poi il clima è perfetto. - dico felice.
Matt ci guarda dallo specchio del parasole, sorride con gli occhi...
-Ti troverai bene qui Susy. - guarda Matt che ha appena parlato e risponde: - Non ne dubito. - sembrava sarcasmo, mi devo preoccupare...

Superato il cancello e il vialetto sulla porta troviamo una signora piccolina che ci accoglie e che prontamente si presenta e la bimba sembra entusiasta della sua conoscenza, è così cordiale.

Entriamo e Milly si precipita subito ad abbracciandomi, è cresciuta molto, è altissima.
- Quanto mi sei mancata piccola. - la stringo.
- Anche tu Susy. Lei è  la tua bambina?- parla bene e una signorina.
- Sì, si chiama Benedetta. - Milly gioca con le dita della piccola per poi guardare Susy - Anch'io ho un fratello e una sorellina vuoi vederli?-

- Con molto piacere. - Ma prima che mi possa prendere la mano per accompagnarmi Isa la ferma.

- Dove sono tutti? - Chiede.

Tutti chi?

- Sono tutti in giardino stasera mangeremo lì, Cate ha preparato tutto per un bbq. - sinceramente sono un po' spaventata, che e chi mi devo aspettare?

- Ok, facciamo una cosa... tu, Milly, accompagni Susy nella camera degli ospiti così si riposa un po' e si fa una doccia ok? Ti va bene Susy? -
- A dire il vero sono stanchissima ed è  una bella idea. - sono esausta.
- Perfetto! Le presentazioni le facciamo dopo. Milly vai accompagnala. -
- Vieni Susy. - Milly  mi accompagna nella stanza ed è davvero graziosa, fresca, c'è  anche il bagno in camera! Credo che mi troverò bene qui, sono gentili con me, ora è  meglio che io e Benny riposiamo un po' visto le frasi dette da Isa, chissà cosa devo aspettarmi...

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