39.2 ... allora ti dirò bye bye

Se la lettera di Maggie per Selene aveva fatto crollare la spagnola, frantumando ogni suo brandello di speranza per un futuro gioioso, quella per Max fu come se centinaia di coltelli gli fossero stati tirati addosso.

La corvina si era presentata a casa sua quella stessa mattina, il tempo di provare a 'riprendersi' dalla lettura dell'arrivederci dell'ex modella, con in mano le buste per lui e sua sorella.

Quando le aveva viste, l'olandese aveva subito storto il naso. <<Che sono?>> aveva chiesto. <<Hai intenzione di farci il favore di partire per Honolulu e rimanere lì?>>

Selene però non era stata al gioco e lui aveva subito capito che ci fosse qualcosa che non andava.

<<No...>> aveva infatti sussurrato. <<No Max... queste sono di Maggie>>

<<Che vuol dire che sono di Maggie? Dov'è quell'altra pazza?>>

<<Se n'è andata>>

Era bastato pronunciare quelle brevi parole per frantumare ancora il cuore della ragazza, che era dunque scoppiata in lacrime e si era gettata tra le braccia di Max. Il pilota, a bocca aperta, l'aveva avvolta fortissimo, aggrappandosi a lei come avrebbe fatto se avesse avuto Victoria davanti.

Non erano soliti scambiarsi dimostrazioni d'affetto, quei due, ma in quel momento... in quel momento furono più che legati che mai.

<<Spiegami che diamine è successo, Sel>> l'aveva supplicata, osservandola annuire. <<Che significa che è andata via?>>

E così facendo, il ragazzo era finalmente riuscito a capire veramente come stessero le cose: aveva scoperto della visita di Lucas, di quello che aveva detto e provocato nella mente di Maggie, del desiderio della ragazza di non farlo preoccupare.

Si era sentito un emerito idiota.

E un po'...

E un po' anche ferito.

Fino a quel momento aveva creduto che Maggie si fidasse di lui, che avesse deciso di abbassare tutte le sue barriere per permettergli di starle accanto... a quanto pare non era così.

A dire il vero, il suo primo impulso era stato quello di strappare quella lettera e darle fuoco, prima ancora di leggerla, prima ancora di sapere come mai non si fosse fidata di lui, ma si era trattenuto... ed era stato bravo.

Perché molto tempo prima aveva giurato a sé stesso che se mai fosse diventato importante per Maggie, avrebbe fatto di tutto per non commettere gli stessi errori di suo padre. Ed una decisione che Jos avrebbe sicuramente preso sarebbe stata quella di distruggere ogni ponte con il passato.

E così l'aveva letta.

La stava ancora leggendo, in realtà. Con Selene che se ne stava seduta sopra al divano, lo sguardo perso nel vuoto, intenta a pensare a tutti i modi possibili in cui contattare Maggie, che li aveva bloccati da ogni parte e su ogni social.

Per sua fortuna, l'amica non poteva vedere i suoi occhi lucidi, ferma nella posizione in cui si trovava. Non aveva bisogno di vederlo piangere, visto come stava già.

Sospirando, Max riprese la lettura, supplicando che per il suo cuore fosse meno straziante. Eppure... eppure sapeva già che ne sarebbe uscito devastato.


Mio amato tonto,

Non so quando leggerai questa lettera, né tantomeno so se la leggerai mai, ma quello che posso dirti con certezza è che mi dispiace. Per tutto quanto, davvero.

Non hai idea di quanto io mi senta in colpa per quello che sto facendo, tuttavia credo che sia la cosa migliore per tutti. Fin da quando mi hai conosciuta, non sono stata altro che una fonte di problemi. Sono molte di più le volte in cui sei rimasto deluso da me che quelle in cui sono riuscita a renderti felice.

Ti meriti qualcuno capace di starti accanto come si deve, qualcuno che possa trattarti come meriti, che possa darti l'amore che meriti. E... e quella persona non sono io, Max.

Sei troppo per me, l'ho saputo fin dal principio ma purtroppo me ne sono resa conto troppo tardi. Non credo ci sia modo di rimediare ai miei sbagli, però se sono qui è per chiederti perdono. Perdono per essere un maledetto scarafaggio.

Mi pento di tante cose che ho fatto e detto in vita mia, ma posso assicurarti che ogni parola che io e te ci siamo scambiati non fa parte di quella categoria. Non mi pento di averti detto che ti amo, non mi pento di averti confidato il mio segreto, non mi pento di nulla con te.

Non potrei mai pentirmi di aver ritrovato un barlume di felicità.

Tu...

Tu sei stato la mia felicità.

Avrei davvero voluto che tra noi potesse continuare, Max. In condizioni normali, sarei rimasta per tutta la vita. Non mi sarei mai sognata di andarmene, non quando tu riuscivi a darmi pace e amore.

Il problema è che i fantasmi del mio passato non smettono di tormentarmi. Non smettono le voci nella mia testa, che proiettano su di te gli sbagli di altri. Non sei colpevole di nulla, lieverd, non pensare mai che tu abbia avuto un ruolo in ciò. L'unica tua colpa è di esserti innamorato di me, di aver deciso che valesse la pena combattere per una serpe codarda.

Non ho mai meritato niente di quello che mi hai dato, prima di tutto il tuo cuore.

Scusami per ogni cosa, sul serio.

So che, se te lo chiedessi, andresti sulla luna e prenderesti le stelle per me. Ed è proprio per questo che mi sento ancora più responsabile per tutta questa storia. Vorrei davvero tanto avere un genio a disposizione, e ti giuro che se potessi, se solo potessi, gli chiederei di farti dimenticare di avermi mai incontrata.

Staresti meglio, Max. Staresti sicuramente meglio senza di me e specialmente senza i miei problemi. Hai già tanti grilli per la testa, non puoi permetterti di assorbire anche i miei.

Sai... alle volte mi trovo a sperare che tutto questo sia soltanto un incubo. Non hai idea di quante notti io abbia passato in bianco, desiderando che il passato potesse sparire, ma la realtà è che... è che non smetterò mai di essere triste, di vagare disperata.

Perché è questo che fanno le persone ferite.

Aggrediscono e distruggono gli altri, temendo di subire ancora una volta uno sfregio. Non importa quanto a lungo tu possa provare a cambiarmi, a zittire la mia coscienza, sarò sempre una maledetta vigliacca.

Mi hai confidato 'il segreto' della tua infanzia, ti sei aperto con me, e l'unica cosa che volevo in quel momento era poterti raccontare la mia di verità: certo, poi l'ho fatto, ma... non nel modo in cui avrei voluto davvero, non nel modo in cui avresti meritato.

Avrei dovuto spiegarti, passo dopo passo, invece non ho fatto altro che gettarti un'intera realtà addosso, carica di dettagli, carica di sofferenze e questioni che probabilmente avresti voluto non sapere. Ma mi sei stato a sentire, mi hai ascoltata, anche se non ne avevi il dovere.

Dopo Selene, sei stato la prima persona a conoscere la storia dietro la mia persona, e ti ringrazio per aver portato questo fardello insieme a me. Non dimenticherò mai quello che hai fatto per me, il modo in cui sei riuscito a farmi innamorare.

Una volta mi hai chiesto di cosa avessi paura...

Del futuro, Max. Del futuro e del passato stesso.

Perché mai avrei pensato che un giorno mi sarei trovata nella condizione di far comprendere alla me di allora che cosa mi fosse successo, perché mai avrei pensato di dover lottare ancora contro quella stessa sensazione, contro quel medesimo dolore.

Tu non hai assolutamente nulla a che fare con questa storia, lo ripeto. Se ti conosco almeno un po', so che 'darai di matto', che penserai che sia anche colpa tua per non aver capito, ma non lo è. Ed anche questo è un trauma, querido. Non sei responsabile di nulla.

E non avresti potuto impedire il ripetersi di questa fiaba. Non importa che tu sia il mio principe azzurro, i fratelli Grimm del mio destino non hanno scelto un happy ending per me.

Forse non lo ricorderai nemmeno, ma... quel giorno di fine novembre, quando mi hai chiesto per la prima volta di fidarmi di te, quando ti ho abbracciato, ti dissi che non potevo essere salvata. La tua risposta mi è rimasta impressa nella testa, marchiata in modo indelebile: solo tu puoi salvare te stessa, hai detto.

Ero convinta di non aver mai sentito cazzata peggiore, ma non è così. Mi hai detto la verità, Max. Solo io posso decidere cosa sia meglio per me, ho l'abilità di pensare e voglio sfruttarla al meglio.

È questo il meglio per me, Max.

Tornando a parlare di scritte, però...

Nella busta accanto alla tua c'è quella per Victoria. Ti chiedo di consegnargliela, per favore, e quando gliela darai, dille che mi dispiace, che la ringrazio per essere stata il motivo per la mia breve ed effimera felicità. Conoscerla è stata una delle gioie più belle della mia vita, davvero.

Poche volte mi sono sentita a casa come quando ero con voi. E per questo non posso che dirvi 'grazie', non posso che volervi ancora più bene, amarvi di più.

Per me è arrivato il momento di andare, Max. A breve il mio Taxi sarà qui e onestamente mi fa strano pensare che quando avrai questa lettera tra le mani, io sarò già lontana.

Se guardi bene, oltre a questo effimero pezzo di carta straccia, nella busta c'è un'altra cosa... è una piccola sorpresa a cui stavo lavorando prima di, beh, prima di questa storia. Avrei voluto fosse un regalo per il nostro primo mese insieme, ma mi sembra ovvio che non riuscirò a dartela.

Spero di cuore che ti piaccia, che possa comunque permetterti di comprendere meglio il motivo della mia decisione.

Nella lettera di Selene ho scritto questa cosa: "Un addio suona troppo serio tra noi", ed effettivamente è vero... nella tua porterò avanti questo esatto schema.

Un addio tra me e Selene è troppo.

Un addio tra me e te è troppo.

Allora... allora ti dirò bye bye.

Ti amo alla follia, Max Verstappen. Mi hai salvata in tutti i modi in cui una persona può essere salvata, ma a volte amarsi non è sufficiente, bisogna anche avere coraggio - ed io purtroppo quello non ce l'ho.

Mi auguro che prima o poi tu possa capire, che possa comprendere e perdonarmi.

Alla prossima, mio amato Max.

Continuerò a tifare per te all'infinito, te lo prometto. Corri come solo tu sai fare, tira fuori quella grinta, usala, non esserne mai spaventato. Sai gareggiare, Max, non sprecare il tuo talento, mi raccomando.

Buona fortuna per tutto, amore mio. Stammi bene.

Un giorno ci rivedremo, lo so, e rimarrò ad attendere quel momento con ansia.

Per sempre tua

meisje.


Max abbandonò la lettera sul tavolo, recuperando la busta che l'aveva contenuta fino a qualche momento prima. Effettivamente, all'interno qualcosa c'era.

Una chiavetta.

Attaccato con lo scotch vi era su tutta la lunghezza un rettangolo di carta, lo stesso della lettera, che recitava "Para mi amor".

Era quella la sorpresa allora...

E se Max conosceva Maggie, era la colonna sonora della loro relazione, quello strumento. Non aveva dubbi al riguardo.

Tenendola stretta nel pugno, quasi a non volerla lasciar andare, Max raggiunse Selene, sedendolesi accanto. Appoggiò la testa sulla sua spalla, lasciandosi scappare un respiro più profondo degli altri.

<<Dobbiamo trovarla, Maan>>

<<È quello che faremo, tonto, fosse l'ultima cosa in vita mia>>

<<Promesso?>>

<<Promesso>>

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