31. @maxeleggie
<<Aia, Selè! E che cazzo!>> sbuffò Max, massaggiandosi la nuca nel punto preciso in cui Selene l'aveva colpito. <<Perché?!>>
<<Perché sei tonto come la morte!>> replicò la spagnola, incrociando le braccia al petto. Lo fissò, alzando un sopracciglio e portando Maggie a sorridere istintivamente. <<Non è perché piaci alla mia migliore amica che puoi perdere tempo e trastullarti! Devi piacere anche a me!>>
<<Ma io ti piaccio!>> le fece notare lui, con una smorfia. <<Perché mi hai colpito?!>>
<<Allora sei proprio tardo, eh>>
<<Mi spieghi quali immense problematiche ti affliggono?>>
<<Tu sei la mia problematica principale, Verstappen>> lo rimbeccò lei, sbuffando. Poi indicò la televisione, il cui schermo stava mostrando un agnello stupido ed un leone pazzo e masochista parlare. <<Ma secondo te, ti pare normale il quattro di gennaio mettersi a guardare ciò?>>
<<Sei tu che hai proposto di guardare un film, rompicazzo!>>
<<Sì, un film, era sottinteso normale. Film come Legally Blonde, oppure The Princess Diaries, non Twilight!>>
<<Che cos'hai contro Twilight?>>
Maggie scosse il capo con fare divertito, seduta sul divano con le gambe distese sopra a quelle di Max. Selene era alla sinistra del ragazzo, pronta a martirizzarlo. <<Pff, non hai idea di quante volte io abbia provato a convincerla a guardarlo. Sei la prima persona che riesce a farle cambiare idea, complimenti Maxie>>
<<Grazie meisje, modestamente ho un grande talento>>
<<Sì, nel fare l'idiota>>
<<Grazie Selene, sempre carina>>
La corvina roteò gli occhi. <<Questi film sono odiosi, nessuno dei due va bene per lei. Voglio dire, lei è un sacco di patate apatico, il vampiro è letteralmente un mangia-conigli affamato, quell'altro sembra Jacopo!>>
<<Chi è Jacopo, ora?>>
<<Verstappen, perché non taci?>>
<<È il ragazzo che le ha chiesto di sposarlo e poi l'ha ghostata tre ore dopo!>> spiegò Maggie, ridacchiando.
<<CHE? Ma seria?>>
<<Mai stata più seria!>>
<<Mags, love of my life, ti dispiacerebbe farti i cazzi tuoi e non raccontare a questo disgraziato le mie vicende amorose? Grazie!>>
<<Che problemi hai con me??????>> Max si voltò a guardare Selene, tirandole un colpetto sulla fronte con la mano. <<Certo che sei fastidiosa!>>
<<Ah io fastidiosa? Sono quattro giorni, QUATTRO, che sei in casa mia dalla mattina alla sera! Mi sono stufata di vederti!>>
<<Ti gira il cazzo per qualcosa, vero?>>
<<È così intuibile?>>
<<Nooooo>> recitarono Max e Maggie in coro, scambiandosi un'occhiata tenera e buffa. <<Hai la stessa espressione che avrebbe Eleonora se si trovasse davanti Beatrice>>
<<Ma voi due, di preciso, perché vi siete messi a guardare Masterchef Italia?>>
<<La vera domanda è... perché no?>> la rossa scrollò le spalle, prestando poi totale attenzione alla sua migliore amica. <<Fengári, sul serio... che succede?>>
<<Margherita, ecco che succede!>> confessò la ragazza, evidentemente stizzita da quell'argomento. <<La volete sapere l'ultima? È ancora innamorata del suo ex! E vaffanculo allora! Non sei lesbica se ti piace un uomo! Che cazzo di concetto è? O sei lesbica o sei bisessuale>>
<<Ti ha detto proprio così?>>
<<No, però con la sua boccuccia a culo di gallina mi ha spiegato che quel suo fenomenale "Scusa, Selene, non posso più stare con te perché mi sono resa conto che non sei la persona giusta per me e che comunque sono ancora innamorata di Alessio" non significa che sia colpa mia! Ma allora sei bastarda!>> semi-gridò la spagnola, gesticolando. <<E che cazzo!>>
<<Ma i casi umani li trovi tutti tu?>>
<<Verstappen, ribadisco, o stai zitto o ti stacco la lingua!>>
<<Io starei zitto, Maxie. Selene è di cattivo umore, la testa te la taglia sul serio>> gli consigliò Maggie, posandogli la mano sulla spalla. <<Scusa, fengári, e tu che le hai detto?>>
<<Ci sono bambini qui, Mags, sarebbe meglio non ripetere parolacce>>
<<Stai parlando di me?>>
<<Sì, sto parlando di te, idiota>> Selene scoccò a Max un'occhiataccia, divertendolo ancora di più. <<Che le ho detto, beh... le ho detto che volendo poteva andare a farsi una passeggiata su un pontile davvero corto e poi buttarsi in acqua a bocca aperta>>
<<Che delicatezza, Sel>>
<<Sì, che delicatezza!>> aggiunse Max, poi però sospirò. <<La sai una cosa, Selene? Se ti ha lasciato perché è ancora innamorata del suo ex, il problema non è tuo ma suo. Tu sei una persona grandiosa. Non l'ha capito e ti ha persa? Cazzi suoi, il mare è pieno di trote!>>
<<Le trote vivono nei laghi, querido>> lo corresse Maggie amorevolmente, chinandosi in avanti per quanto possibile e rivolgendogli un sorriso carico d'affetto. <<Te lo dico io in modo carino, prima che lo faccia lei e ti distrugga!>>
<<Verstappen, sei utile come un preservativo con i buchi>> incominciò a dirgli la corvina, e di sottofondo si sentì l'altra ragazza aggiungere "Ecco, infatti". <<Però sei stato carino, non lo dimenticherò>>
<<Quando scriverai il mio elogio funebre, lo inserirai nel discorso?>>
<<Puoi scommetterci, trotina>>
<<Ti prego, dimmi che non inizierai a chiamarmi così!>>
<<E sentiamo, questo chi l'ha detto? Tesorino luminoso, non è perché sei l'equivalente umano di un premio per la partecipazione che allora hai il diritto di lamentarti, eh!>>
<<Ed io che speravo fossi cambiata!>> la rimbeccò Max con fare teatrale, portandosi la mano al petto e recitando le sue battute. <<Scherzi a parte, Selene, non starci male. Si vede che non era quella giusta. Quando troverai la persona adatta a te, vedrai che lo sentirai!>>
<<Si direbbe che tu conosca la sensazione, inutile trota di mare>>
<<Ah ah ah, davvero divertente, Maan. E sì, comunque...>> le guance del ragazzo si colorarono leggermente di rosso. <<La conosco la sensazione>> confidò, ruotando la testa per incrociare lo sguardo di Maggie. Le scompigliò i capelli con la mano, osservandola dolcemente.
<<Ohhh, ma come siete carini!>> Selene batté le mani. <<Sembrate due novantacinquenni che stanno più di là che di qua! Tra un po' generate così tanto miele che vi si impasta sui denti>>
<<Lo dico e lo ripeto, fengári, hai la delicatezza di un rinoceronte. Perché non stai buona per un po'? Sono sicura che ti calmerai!>>
I minuti di silenzio che ne seguirono, però, furono pochissimi. Se Maggie sperava in almeno dieci, ne ottenne massimo massimo tre.
<<Sentite, mi sono stancata di stare seduta e deprimermi!>> esclamò la corvina, scattando in piedi e con le mani ferme sui fianchi.
<<Sei stata zitta per nemmeno cinque minuti, Selene>> le fece notare Max.
<<Tu non hai diritto di parola, trotina. Mags, senti, che te ne pare di scrivere qualcosa?>>
<<In che senso... scrivere?>>
<<Nel senso di prendere un computer e premere dei tasti su di esso, querida>>
<<Ehm, per me va bene, ma... ora?>>
<<Sì, ora!>>
Maggie sapeva perfettamente di doverla accontentare, qualsiasi idea strana avesse in mente. Selene l'aveva supportata in tutte le fasi più devastanti della sua vita senza mai dirle una parola fuori posto, così, seppur a fatica e un po' controvoglia, spostò le gambe da sopra Max e si girò per riuscire a toccare il pavimento.
Si alzò in piedi, reggendosi al suo nuovo bastone.
Sì, esatto. Al nuovo bastone.
Il regalo di Natale di Max.
Dopo aver finito di raccontargli la storia, infatti, il ragazzo aveva insistito affinché potessero aprire il pacco cilindrico insieme. Così avevano fatto. E la ragazza si era trovata tra le mani un nuovo bastone pieghevole, uno di quelli che si potevano richiudere premendo un semplice bottone.
C'erano pochi appoggi adatti ai giovani, semplicemente perché era impensabile che qualcuno di così piccolo potesse subire un trauma del genere. Allora lui gliene aveva regalato uno personalizzato, uno che potesse racchiudere tutta la sua essenza senza essere rilegato nella categoria "anziani".
L'impugnatura era costituita da un insieme di macchie rappresentanti i colori dei vari album di Taylor Swift, sul fusto grigio invece - il colore di Folklore - c'erano disegnate delle piccole stelle cinerine leggermente più scure. Il puntale tornava ad essere nero semplice, l'unica parte che Max non aveva decorato.
Era stupendo.
Ed era ciò che Maggie avrebbe usato per tutta la vita per camminare.
<<So che potrebbe essere scontato come regalo, e che forse preferisci usare il tuo...>> le aveva detto lui, titubando. <<Però... però ho pensato che sicuramente è dall'inizio della tua osteonecrosi che ce l'hai, visto come è ridotta la parte finale, e... e volevo che fosse qualcosa di speciale>>
<<Lo è, è più speciale di quanto tu possa immaginare, Max!>>
<<Spero che ti piaccia... l'ho fatto realizzare appositamente. È richiudibile ma è davvero robusto, ho fatto delle prove con il mio peso e tu sei molto più minuta di me. Fidati, non avrai nessun problema. Posso giurartelo!>>
<<È perfetto, credimi>> gli aveva risposto, commossa.
E perfetto lo era sul serio.
Era il regalo più bello che potesse mai ricevere. E non solo perché significava dire addio al suo vecchio appoggio per riceverne uno nuovo, ma anche perché ora lui era lì con lei, ora era lui quello sul quale poteva contare.
Quello per lei valeva più di qualsiasi altra cosa.
<<Che hai in mente, fengári?>> scuotendo la testa e distogliendo la propria attenzione dal bastone per tornare a prestarla alla sua migliore amica, Maggie si apprestò a parlare. <<Ora sono piuttosto curiosa, devo ammetterlo>>
<<Ma come, ancora non l'hai capito, Mags?>> lo sguardo di Selene si fece acuto e penetrante. <<Voglio scrivere una fanfiction!>>
Max si passò una mano in faccia, disperato. <<Mi ci mancava questa>> lo si sentì sussurrare.
<<Che genere di fanfiction?>>
<<Una di quelle succulente, una di quelle che ti fa venir voglia di non staccare mai gli occhi dallo schermo. E voi due mi aiuterete!>>
<<Come scusa?>> l'olandese sgranò lo sguardo. <<Hai detto... due?! Eh no! Io non ci lavoro con voi due pazze scatenate!>>
<<Invece sì, inutile ameba unicellulare che si è ormai stanziata sul mio divano. Vuoi stare a casa mia? Lavori per me!>>
<<Forza, tonto>> lo incoraggiò la Soler, ridacchiando. <<A quanto pare non hai scampo! Che fanfiction sia!>>
Il computer di Selene giaceva aperto davanti a Max, che era stato incaricato di trascrivere tutto ciò che le due amiche dicevano, e le spagnole invece se ne stavano in piedi ognuna ad uno dei lati del pilota.
<<Allora... ci serve un profilo per poter scrivere, dice qui. Nome utente?>>
<<Selene and the Sorstappen?>>
<<Amo, non sei Selena Gomez. Fly down>> fece il ragazzo ironicamente, beccandosi un altro schiaffo dietro la nuca. <<Non colpirmi, stronzetta!>>
<<MMS?>> propose Maggie pacatamente, poi però si corresse da sola: <<No, così sembra un messaggio con foto. Ho cambiato idea. Che ne dite di... Maxeleggie?>>
<<Sembra il nome di una malattia>>
<<Era il primo nome che tua madre aveva pensato per te, Verstappen?>>
<<Dolcissima, Selene, grazie>>
<<Ma la volete smettere voi due?!>> sbottò la rossa, battendo una mano sul tavolo con forza. <<Dobbiamo scrivere una storia. Vi pare che gli autori perdano tempo in questo modo?!>>
<<Ehm, sì?>>
<<Max, stai zitto e scrivi @maxeleggie. Selene, tu pensa ad una trama sensata!>>
<<Pensavo a qualcosa di speciale e soprattutto originale. Che te ne pare, love, di una ragazza che si innamora di un pilota di Formula 1?>>
Le espressioni dei Sorstappen, come li chiamava lei, sarebbero state da incorniciare. Erano palesemente due versioni differenti di Mercoledì Addams, notò Selene, mentre la fissavano entrambi funerari.
<<Che c'è di così strano? Potrebbe essere un'idea carina!>>
<<Potrebbe, se solo non stessi parlando di noi!>>
<<Oh Mags Mags Mags! Chi ti dice che siate voi? Chi ti dice che io in realtà non sia una fanatica su Wattpad che si mette a scrivere storie d'amore drammatiche? Eh? Chi te lo dice? Come fai a sapere che io non mi diverta ad inventare personaggi?>>
<<Selene, l'ultima volta che hai scritto qualcosa, Caterina ha iniziato a pensare ti fossi fatta una canna!>>
<<Caterina? Ex ragazza?>>
<<Era Caterina quella fatta, non io!>> Selene alzò le mani, in una smorfia alla Joey Tribbiani. <<Per rispondere alla tua domanda, trotina, sì, è una mia ex. Se non sbaglio, l'hanno arrestata perché in possesso di stupefacenti!>>
<<Ma che dici? Ma seria?>> Maggie aprì la bocca così tanto che per poco la mascella non toccò terra. <<Quando?!>>
<<Boh tipo due anni fa, pensavo di avertelo detto poi!>>
<<No!>>
<<Ma ho anche lo sticker su Whatsapp, come ho fatto a non raccontartelo?>>
Max strizzò gli occhi, voltandosi a guardare la spagnola. <<Perché hai uno sticker su Whatsapp della tua ex che viene arrestata?>>
<<Perché tua madre non ha usato un contraccettivo?>>
<<Selene!>>
<<Maggie!>>
L'olandese scosse il capo, sospirando. <<Sei incredibile, Maan!>>
<<Lo prendo come un complimento>>
<<Torniamo al discorso principale! Trama???>>
<<Ehm...>> l'ex modella si portò la mano al mento, riflettendo. <<Non so, potremmo scrivere di...>>
<<Ah aspetta, ce l'ho. Una ragazza inglese lavora per l'FBI e si innamora di Pierre Gasly mentre è sotto copertura!>>
<<Ma perché proprio di Pierre?>> chiese il Verstappen, retoricamente.
<<Perché è il primo che mi è venuto in mente e perché è palesemente l'unico che mi piace in mezzo a voi idioti>>
<<Ehhh, esagerata!>> Maggie la prese in giro, portandosi una mano al fianco e circondando con l'altro braccio il collo di Max. <<Non eri tu quella che nell'unica gara che abbiamo guardato insieme ha sbavato dietro a Leclerc e a Schumacher?>>
<<Sbavare è diverso da piacere!>>
<<Ma stai zitta, che te li faresti tutti!>>
<<Dovrei considerarmi incluso in questo tutti?>> domandò il pilota, alzando di poco la mano e ricevendo come unica risposta una fulminata clamorosa.
<<Tu devi solo tacere, PenPineappleApplestappen>>
<<Eh?>>
<<Pff, ma tu non capisci mai un cazzo, eh?>> Selene roteò gli occhi, alzandoli al cielo. <<Uh uh, altra trama! Un pilota cade in depressione dopo non essere riuscito a vincere una gara o un mondiale che sia, perde la fiducia in sé stesso e ha bisogno del suo angelo custode per riprendere a vivere! Che ve ne pare?>>
<<Questa è davvero bella, onestamente!>>
<<Mi piace!>> concordò la rossa, replicando con la voce l'onomatopea del suono di un tamburo. <<Però... e se scrivessimo qualcosa di trash?>>
<<Che intendi per trash?>>
<<Beh... che ne dite di C'è posta per Max?>>
La risata fresca di Maggie riempì la stanza, mentre Selene e Max si fissavano truci. Era passata un'ora dal momento in cui avevano iniziato a scrivere e quei due non avevano smesso neppure per un secondo di insultarsi e prendersi in giro.
Ci avevano davvero preso gusto, a quanto sembrava.
La storia era divenuta un insieme di elementi a caso, più fantasiosi che altro. In un passaggio c'era Max che giocava a carte con Gandalf, in un altro Sir Lewis aveva un incontro ravvicinato con Gamora e Nebula. Ma la parte veramente bella era quella che seguiva.
La giovane e tenera Maggie Soler impersonava un agnello stupido, ruolo fortemente consigliato da Selene, e Max era la personificazione di Edward Cullen. I dialoghi che la fengári aveva dettato erano straordinari, c'erano certe perle di saggezza che nessuno degli altri due avrebbe mai potuto semplicemente concepire.
Esempio pratico e anche un po' banale, forse?
Maggie: Max, oh guarda il mio collo lungo ed appetitoso.
Max: Maggie, oh, vorrei tanto morderti tutta, ma purtroppo ho appena fatto la limatura ai canini!
Maggie: Ma la mia pelle è morbida!
Max: La mia dentiera purtroppo non regge, vitellino mio!
Quando avevano letto ciò, Maggie e Max si erano scambiati un'occhiata sospirando. Era inutile stupirsi, giusto? Alla fine, Selene la conoscevano entrambi!
<<Allora, che mi dite? Vi piace?>>
<<Sì, Maan. Anche se io la dentiera non ce l'ho e non mi serve!>>
<<Ne riparliamo fra vent'anni, trotina tesorino della zia!>>
<<Sei inquietante quando parli così, lo sai, no?>>
<<Sì, dentierina zuccherosa della zia!>>
<<Preferirei tagliarmi mijn noten piuttosto che farmi chiamare così da te>>
<<Il dick?>> tentò Selene, incrociando le braccia al petto.
<<Le balls>>
<<Ah beh, c'ero vicina>>
<<Siii, alla fine... stesso organo>>
<<No, stesso clarinetto>>
Max fece una faccia così sconvolta che Maggie scoppiò a ridere.
Improvvisamente, però, il cellulare della rossa emise un suono, segno di un messaggio che le era appena arrivato. Si fece seria e rivolse uno sguardo ad entrambi i suoi amici, che nel frattempo si erano messi nuovamente a bisticciare.
<<Ragazzi?>> li chiamò.
<<Che c'è, querida?>>
<<Mi è appena arrivato un messaggio>> annunciò, sconvolta. Scosse la testa, per cercare di capire se stesse sognando oppure no. <<È... è Alma>>
<<Chi è Alma?>>
<<Sua cugina>> spiegò Selene all'olandese. <<È la figlia della sorella di suo papà. Ma... pensavo non la sentissi da quando siamo andate via!>>
<<Infatti è così>> Maggie strinse le labbra tremolanti. <<Ma il messaggio dice una cosa soltanto. Che te ne pare di tornare a Madrid?>> lesse, nervosamente.
<<Che accidenti vuol dire?>>
<<Che vuol dire, fengári? C'è qualcuno dei miei parenti che vuole incontrarmi dopo che per tre anni mi hanno trattata come se fossi il peggiore dei reietti>> confidò. <<Non devo nemmeno rispondere, non ne ho bisogno. Non ho intenzione di tornare a Madrid, soprattutto da persone che non hanno saputo nemmeno tenermi la mano>>
<<Quindi, nessuno della tua famiglia sa cos'è successo?>>
<<Esatto, nessuno. Non avrei mai potuto dirglielo, non mi sono mai sentita a casa con nessuno di loro. O almeno, non come quanto mi sento a casa con voi, ragazzi>>
Max e Selene le fecero un sorriso così bello che le si scaldò il cuore e corsero subito ad abbracciarla, stringendola forte e con tanto amore.
L'altra spagnola le carezzò i capelli, stampandole un bacio sulla guancia. <<Ascolta tesoro, e se tornassimo sul serio?>>
<<Ma sei impazzita?!>>
<<No, dico che adesso hai noi due>> confermò la fengári, abbozzando un sorriso. <<Adesso hai noi, verremo con te, non ti lasceremo neppure per un secondo. Starai con noi, Mags, andrà tutto bene! Solo che... penso sia il caso di parlare con i tuoi genitori!>>
<<Non mi hanno mai cercata in tutto questo tempo! Non vedo perché farlo ora>>
<<Non sanno cosa sia successo. Certo, non avrebbero dovuto ignorarti lo stesso, però sono certa che se avessero saputo, non ti avrebbero mai trattata in questo modo!>>
<<No, io non voglio tornare!>>
<<Mags...>>
<<No, Selene, non voglio. Non voglio lasciare il Principato, non voglio lasciare il mio quartiere, non voglio lasciare casa mia. Ho già sofferto abbastanza a causa di quelle persone!>>
<<Va bene, va bene>> sussurrò la corvina, alzando le mani. <<Però, se dovessi cambiate idea, sai dove trovarmi!>>
Max annuì, trovandosi completamente d'accordo. <<TrovarCI>> corresse soltanto. Dopodiché passò le braccia intorno alla vita di Maggie e l'abbracciò, stampandole piccoli baci sulla nuca. <<Sta tranquilla, meisje, ci siamo noi con te!>>
E con lei c'erano davvero.
Se ne rese conto vedendoli ballare a ritmo di musica.
Vedendoli litigare.
Vedendoli tentare di scannarsi spaccandosi un Vaso Ming dei cinesi sulla testa.
Vedendoli semplicemente sorriderli.
Ed un piano folle le balenò in mente.
Se tornassi veramente?
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