CAPITOLO 9

Emie mi sveglia scuotendomi leggermente, stavolta però non c'è nessuno zombie da affrontare, il che mi mette di buon umore.
Ci alziamo tutte lentamente e andiamo giù lungo le scale scricchiolanti.
Sento un buonissimo profumo in cucina e vado a vedere.
La mamma di Emie e John sta preparando una colazione buonissima per tutti.
Mi viene l'acquolina in bocca...
La bambina arriva e chiede alla madre:《La nonna dov'è?》
Si volta:《È fuori a lavorare nell'orto.》
Di già? Sono solo le otto; guardo l'orologio della cucina e sorrido al pensiero di non dover chiedere a Bethany. Fuori i ragazzi si stanno godendo l'aria mattutina e li raggiungo.
《Buongiorno.》mi sorride Will. 《Buongiorno.》
Guardiamo la nonnina prende una zappetta e colpire il terreno. Quella donna è una furia. Quasi come se mi avesse letta nel pensiero, Beck mi dice:《È da un po' che va avanti così...ha una forza...》
Personalmente, io di prima mattina non riuscirei neanche a prenderla in mano una zappa. Ricordo che a scuola nel fine settimana, dopo la colazione restavo circa un'oretta davanti alla tv. Qui non sopravviverei...
Torniamo dentro e ci sediamo a tavola per fare colazione. Emie inzuppa una fetta biscottata con aria mogia. Come mai ha cabiato improvvisamente umore?
Sua mamma sembra capirla e pare sia dello stesso umore. Mi sento stupida.
Lei alza lo sguardo dal suo biscotto e interrompe i miei pensieri piuttosto confusi《Allora... quando avreste intenzione di partire?》
Adesso ho capito!
Beth《Tra qualche ora.》
Ah.
La faccia di Emie si fa ancora più triste. Povera...
Finiamo la colazione e mi viene in mente una cosa; prendo Lara per un braccio e ci mettiamo da parte《Allora? Che hai deciso?》lei sorride. Buon segno.
《Era il nostro sogno...Non posso abbandonarlo... è la cosa giusta da fare.》le do una pacca sulla spalla piuttosto vigorosa《Brava.》
Fa per andarsene, ma poi fa un passo indietro《Eh...ripeto che mi piacerebbe se restasse tra noi.》
Ridacchio《E io ripeto che così sarà.》
Mi sorride e si allontana verso Stella e Diana.
La madre di Emie batte le mani《Visto che ci vorrà un po', credo che sia meglio se iniziaste i turni per il bagno!》concordiamo e stavolta i ragazzi ci rubano il posto, così ci tocca aspettare.
Esco di nuovo e mi siedo sui gradini, a osservare l'orticello lì di fronte.
Il tempo sembra non passare più. Cazzo, ora sì che capisco come ci sente ad aspettare così a lungo.
Sento dei piccoli passi avvicinarsi. Emie fa la sua comparsa, e si siede accanto a me; è tristissima, forse più di prima, e si mette a fissare il vuoto con me.
Dopo qualche minuto, mi chiede:《Tu cosa vorresti fare da grande, Jane?》la domanda mi stupisce, ma non lo metto in mostra《Giornalista》
Il suo volto s'illumina《Anch'io!》
《Davvero?》che coincidenza...
《Sì ma...Non credo succederà.》aggrotto un sopracciglio 《Insomma, in questo mondo così caotico... Non credo sarà possibile...》il suo volto mogio mi rattrista.
《Vedrai che si aggiungerà tutto...》abbozzo un mezzo sorriso d'incoraggiamento.
《Non credo proprio...》

Non so ancora da dove provenga tutto questo scoraggiamento. Una bambina di dieci anni dovrebbe essere piena di sogni e speranze. Ne ha di tempo prima che arrivi la fatale verità, e cioè che non è detto che i sogni si realizzino.
Forse anche lei si rende conto della situazione ehm "disagiata" in cui è questa città al momento. Ma ciò non significa che si debba smettere di sognare; sognare infatti è una di quelle cose gratuite che ti spingono ad andare avanti e combattere per i tuoi obbiettivi.
Se hai un sogno e vuoi realizzarlo, sguaina la spada e combatti!
Nessuno può obbligarti di smettere di sognare, e se qualcuno dovesse dirti che ciò che sogni è irrealizzabile, sbattitene, non può toglierti una delle cose più belle della vita.
(Magari fagli il medio, non si sa mai...)

Quando arriva il mio turno di entrare in doccia, mi sembra di sognare.
Accatto i vestiti e tutto l'occorrente, e poi mi butto in doccia.
Quando esco, mi asciugo tranquillamente, e tampono la ferita alla gamba.
Ci butto un po' di disinfettante e la bendo accuratamente, dopodichè mi vesto.
Un paio di pantaloni, una maglietta, un felpone e le mie adorate scarpe.
Mi lavo i denti e spazzoli i capelli, per poi legarlo in una pratica coda.
Mi sento benissimo. Fisso la mia immagine allo specchio, pensando che questa persona di fronte a me potrei non rivederla.
《Mi mancherai.》sussurro, ed esco dal bagno.

Siamo tutti pronti e per qualche strana ragione i padroni di casa ci hanno portati nel loro mega-fienile. Puzza leggermente, e qualche gallina scorrazza gaia e gioconda, ignara di tutto. Siamo tutti lì dentro, a fissarci tristi e senza parole. Il padre di Emie se,Bra imbarazzato:《Ehm...Emie mi ha raccontato dei vostri problemi di trasporto...》guardo Emie, preoccupata. Dimmi che non l'ho fatta veramente. Lui prosegue《E...beh, dovete sapere che siamo pieni di mezzi di trasporto...》
Accanto a noi c'è telo bianco che ricopre qualcosa piuttosto grande.
Oh, no...
La donna termina al posto suo《Quindi, visto il grande aiuto che ci avete dato, per ripagarvi, abbiamo pensato di regalarvi questo!》
Alza il telo e vediamo ciò che nascondeva pochi secondi prima.
Sussulto. Stella strilla :《Un'ape? Non ci posso credere!》
Beth tenta di chiarire:《Signori, è fantastico, ma non dovete per forza.》diventa tutta rossa《Insomma ci avete dato da mangiare, un posto per dormire, lavarci...Non ci meritiamo tutto questo!》
Le metto una mano sulla spalla e lei trae qualche respiro.
È sempre stata la più matura, vederla scoppiare mi fa sorridere.
《Quello che sta cercando di dire è che ci avete dato tanto, non abbiamo fatto poi tanto per meritarsi tutto questo.》
La nonnina scuote la testa, con aria saggia《Ci avete riportato Emie, e nessuno vi ha costretto a farlo. C'è pochissima gente come voi. E comunque siete dei ragazzini che stanno affrontando un viaggio duro, vi serve un quattro ruote. Niente storie.》ci fa l'occhiolino e le sorrido. Mi sentirei in colpa se lo accettassi, non sono troppo convinta.
Sono troppo buone queste persone.
Emie mi stringe la mano《I Survival si aiutano tra di loro, no?》
Mi scende una lacrime, quanto è dolce questa bambina《Sì, vero.》
La mamma batte le mani 《Bene, Survival, siamo ammessi nel vostro clan? Saremo membri a distanza.》 Stella strilla, tanto per cambiare, tutta eccitata.《Certo!》
Osservo l'ape tutta bianca, è spaziosa, ci staremo sicuramente.
C'è anche un telo, appoggiato, con dei ganci. Mi spiegano che si può attaccare, per formare una sorta di tettuccio. Fico.
《Anche noi partiremo, ci dirigeremo più lontano dal bosco e staremo dallo zio Tom!》mi dice John.
Potrebbero partire con noi, ma mi hanno detto di alcuni problemi che li costringono a restare ancora qualche giorno, e se fosse per me li aspetterei, ma mi sembra di aver già dato abbastanza fastidi.
L'uomo inizia a spiegarci i dettagli del veicolo, e i particolari tecnici mi entrano da un orecchio mi escono dall'altro. Non riesco a capirci niente. Osservo con attenzione e su una fiancata leggo una scritta grande "Survival"
《L'abbiamo fatta noi! Ti piace?》strillano i due fratelli. Annuisco. Usciamo dal fienile e i ragazzi mettono in moto l'ape.
Emie mi stringe la mano e mi porta in un posticino tranquillo.
《Credo sia arrivato il momento di salutarci.》dice lei.
《Già.》
Mi mancherà un sacco.
《Ti voglio bene, Jane.》
《Anch'io.》
《È stato bello viaggiare. Abbiamo vissuto avventure entusiasmanti. Ho trovato dei nuovi amici, e ho scoperto di essere incredibilmente coraggiosa!》ridacchia. Le sorrido.《Vorrei che restasse ancora un po' e mi spiace doverti lasciare.》
《Piacerebbe anche a me restare. Io ti adoro e di solito detesto i bambini.》
Ride. Un suono che non sentirò mai più《Sei forte e mi è piaciuto viaggiare con te. Noi ci sentiremo, e un giorno magari ci incontreremo ancora.》
Una lacrima le riga il viso.《Ti voglio bene.》ripete.
《Ti voglio bene.》
Non lo dico spesso. Di solito lo dico a chi veramente se lo merita. Lei se lo merita.
Estrae da una tasca una macchina fotografica, una di quelle che stampano subito la foto, non ricordo il nome, e sinceramente non mi interessa.
Ci abbracciano e scattiamo un paio di foto, e ne prendiamo una ciascuna.
Sorridiamo nonostante il dolore. Voglio avere un ricordo felice.
Mi porge una busta.
《Ne ho scattate altre senza che te ne accorgessi.》fa un sorrisetto.
Non posso fare a meno di ricambiare. Prendo tra le dita la bustina e lei mi raccomanda di aprirla dopo esser partita, da sola.
La abbraccio e le do un bacio sulla guancia, le tengo la mano e ci dirigiamo verso il tre ruote. Si stanno tutti abbracciando e salutando.
Corriamo tutte e due dagli altri e stringo a me John《Prenditi cura della tua sorellina.》fa un segno militare 《Sissignora!》ridacchio.
Abbraccio la mamma《Grazie per l'ospitalità e di tutto.》lei ricambia:《Grazie per esserti presa cura di Emie, grazie.》
Mi stacco e vado dal papà. Lui parla per primo mentre allarga le braccia《Scusa per la gamba!》rido e gli vado incontro.
Abbraccio la nonna che mi raccomanda《Fai la brava!》continuo a ridere.
Emie resta per ultima《Ciao, piccola.》
Scoppia a piangere e tiro fuori dalla tasca dei pantaloni una caramella alla ciliegia, e gliela porgo. La prende e mi stritola.《Ciao, ciao.》
Le do un bacio e vorrei restare lì per l'eternità.
I ragazzi mi chiamano e li raggiungo a bordo. Le borse son già state caricate e tutto è pronto. Nessuna scusa per restare lì ancora qualche secondo.
Beck mette in moto, il motore romba e ci allontaniamo. Ci sbracciano e salutiamo, gridiamo e piangiamo.
《Ciao Emie.》sussurro. Lei gesticola insieme al fratello. Sventolano tutti la mano e mi vien voglia di tornare indietro.
Il veicolo però procede e la casa si fa sempre più piccola, fino a sparire.

Ci troviamo sotto il telo tutto tirato e ci sistemiamo ognuno nel proprio angolino. I ragazzi stanno davanti e guidano. Emie mi manca già, non avrei mai creduto di riuscire a voler bene a una bambina o bambino.
Ho nascosto le foto nel mio taccuino e le guarderò la sera, da sola.
《Caspita,》dice Diana《sono stati veramente molto accoglienti.》
《Già.》Lara sospira, mi sa che non sono l'unica a sentire la loro mancanza.
La loro storia è incredibile, e ci vuole un grande coraggio per affrontare tutto questo.
Stella si stiracchia e alza le braccia sulla testa《Che belle dormite che ho fatto lì!》
Ridiamo. Beth alza un dito《E che docce!》
Kayla alza gli occhi dal libro《Ho avuto modo di leggere senza avere la nausea o esser sbatacchiata qua e là.》l'accento c'è ancora, ma è già più lieve di prima. Ahia.
A me è piaciuto tutto, in particolare la compagnia.
Che bello...
La lettrice alza il naso dalle pagine per la seconda volta, nuovo record,《Sono contenta di informarvi che ho ottenuto il loro numero di telefono, potremo contattarli appena possibile.》
《Forte!》dico con esagerata foga.

Passiamo il resto del viaggio a chiacchierare in modo frivolo e ricordare i bei momenti passati a casa Anderson, anche se è stato solo ieri. Pazienza.

Facciamo colazione circa a mezzogiorno, mangio poco e bevo tantissimo, come sempre.

Non incontriamo ostacoli durante tutto il viaggio, il che mi rassicura.
Will e Beck guidano ancora, mi spiace. Mi sento Come se li stessi usando, anche si sono offerti loro di farlo.

Scende finalmente sera, e sono tutta eccitata. Non abbiamo accostato perchè abbiamo troppa fifa, così Diana si è offerta di guidare.
Purtroppo io e Will non abbiamo potuto portare avanti la nostra "whisky-tradizione" ma almeno posso sfogliare le foto in santa pace.
Apro il taccuino e inizia l'avventura.
Per prima trovo quella che abbiamo scattato stamattina. Sorridiamo alla fotocamera come se nulla fosse, tanto lei non sa cosa abbiamo passato.
Poi ne prendo un'altra. Sono accocolata sul divano vicino a Will. Guardo sul retro e c'è scritto qualcosa:

Ho notato il tenero, sai?

La rigiro in fretta e guardo Will dormire lì vicino. Arrossisco, anche se so che non è sveglio.
Prendo una terza foto. Siamo io, Beth e Kayla, che dormiamo.

Lo so che siete migliori amiche. Spero solo di esser riuscita a occupare un posto nel tuo cuore.

Sì, ci sei riuscita.
Sorrido, triste.
Ne prendo un'altra. Siamo di nuovo noi tre, abbracciate. Non guardiamo l'obbiettivo, ma un punto lontano. Siamo venute bene...

Incorniciala! È molto bella!

La rigiro tra le dita. Lo farò, ma farò incorniciare anche quella con me ed Emie.
Ce ne sono altre di Stella, Diana, Lara, Beck e Will.
Dietro a queste c'è scritto:

Dalla ai legittimi proprietari! (A me non andava di farlo...)

Sorrido tra me.
Mi metto a pancia in su e incrocio le braccia dietro alla testa.
Emie mi ha fatto molti regali, pensate che non gliene abbia fatto uno anch'io?
No, non solo la caramella...
Voglio solo dire, che sul comò della camera di una bambina di dieci anni potrebbe esserci una lettera.

Cara Emie

Lo so, te l'ho detto minimo cento volte, ma sei una bambina coraggiosa.
E non perchè hai affrontato zombie da sola... o per meglio dire -non solo-
Sei coraggiosa, perchè sei entrata nel mio cuore senza aver paura.
Ti voglio bene, tesoro. Tu puoi fare ciò che vuoi.
Diventerai una giornalista,e continua crederci. Non far decidere il tuo futuro agli zombie o a chiunque altro! Chi sono loro per decidere?
Sogna, divertiti, vivi. Non lasciare che ti diano limiti.
Ringrazia i tuoi genitori, John e la nonna di tutto.
Sono persone magnifiche e ci hanno dato tutto, ma soprattutto amore.
Fai la brava, Emie.
Continua a sognare, credi in te e in tutto ciò che ti rende felice.
Circondati di persone che ti fanno scappare un sorriso e goditi ogni piccola cosa.
Ciao, Emie.
Sono contenta di averti incontrata, di esser scesa da quella soffitta per andare a vedere chi ci fosse. Sono contenta di averti vista, conosciuta e portata con me.
Un bacio. 
                                                                                                                              Jane

Sì, è tutto vero. Per me è strano fare questo genere di regali, ma se lo merita.
Chissà che faccia avrà fatto quando l'ha visto.
Sorrido all'idea.

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