CAPITOLO 5


È ormai l'alba. La luce del sole mi arriva in faccia, svegliandomi. Mi tiro la coperta sulle gambe e guardo fuori dal finestrino. Ieri sera ci siamo appostati al lato della strada. A sinistra c'è il marciapiede che segna la fine di una piccola collinetta. Un appezzamento di terra, erbacce e purtroppo rifiuti. Qualcosa si muove in cima alla collinetta e naturalmente non è una persona. È uno zombie. Tre zombie. Cinque zombie. Rotolano giù dalla collinetta e tentano di alzarsi per raggiungerci. Giro la chiave e faccio partire il motore, partendo a tutta velocità il più lontano possibile dai cosi.
Mi allontanoil più possibile finchè non li vedo più.
《Ma che è successo!?》
《Buongiorno anche a te, Diana.》
《Sii seria. 》
《C'erano dei cosi. Cinque credo.》
《Oddio! E ora dove sono?》
《Lontani da noi, sempre che ce ne siano altri in giro.》
Tutte le altre si svegliano e fanno le stesse domande poste da Diana, così rispondo allo stesso modo e ottengo le stesse reazioni.
Beth si allarma subito:《E se ce ne fossero altri?》
《Probabile. Svegliate i ragazzi.》
Stella prende un cuscino e lo lancia in testa ai ragazzi:《Sveglia!》
Quando si decidono di aprire gli occhi, le ragazze spiegano loro la situazione, ma sembrano meno preoccupati.
《Jane, dà il cambio a qualcuno.》
Will si affaccianper guardarmi, ma tengo lo sguardo fisso sulla strada;
《Ok. Kayla, tieni.》
Kayla non sembra in vena, il che mi stupisce, non vedeva l'ora di guidare!
《N-non mi va...un altra volta.》
Cedo il posto a Diana, che finalmente trova un'occupazione.
Salto dietro coi ragazzi, Beth e Kayla. Stella sta vicino a Diana, mentre Lara sta sui sedili posteriori.
《Ragazze, voi sapete cosa farete prima o poi o viaggerete per sempre?》Will beve un sorso della lattina e mi guarda.
《Noi andremo in casa, in campagna. È nascosta ed è su in collina.》Stella si gira e sorride tutta contenta 《Coltivare ci fornirà cibo e in più è vicino a un fiume. Tutto ciò che ci serve insomma.》
Beck non smette di lucidare il fucile, e stavolta tocca a lui parlare:《Noi tre andremo in alta montagna. Lì ce ne sono pochissimi di zombie e c'è una ferrovia più giù. Il treno a volte trasporta alimentari,》e qui il suo sorriso si allarga《basta avvicinarsi e prendere qualcosa. Il gioco è fatto.》
《E in più poi arriveranno dei nostri amici, che porteranno molta roba. Per cui siamo a posto. Ma voi tre che volete fare? 》
Will mi ripropone la domanda, ma per lì non ho risposta.
Kayla così parla al posto mio:《Ancora non lo sappiamo, comunque non siamo dell'idea di rinchiuderci.》
《E se superassimo il confine?》 Propone Bethany .《Potremmo superare l'oceano in aereo...》
《Non sembra fattibile,》 le rispondo subito.《io preferirei decidere quando sarà il momento.》
Arriccia le labbra e da questo capisco che tirerà nuovamente fuori il discorso.
Sarebbe una bella cosa cambiare Paese e fuggire per sempre da questo posto di merda, ma è troppo difficile, dubito che riusciremo a farlo. Ci mancherebbero durante la strada.
《Beh, se volete potete stare un po' con noi, finchè non vi sarete decise. E se vorrete restare, non è un problema.》 Will ci passa in rassegna con lo sguardo e sorride.
《E naturalmente potete passare anche da noi!》 Stella si dimena sul sedile e continua a sorridere come una ragazzina; di certo tra le tre lei è la più infantile.
《Certo, grazie.》

Ci inoltriamo sempre di più e gli alberi si infittiscino. Dubito che ce ne siano altri di zombie. Il luogo è completamente disabitato.
Per arrivare alla casa di Lara, Diana e Stella ci vorrà poco meno di un mese. Arrivare lì è lunga e pensano che sia proprio questo il punto forte. Più è lontano più diminuiscono le probabilità che uno zombie riesca ad arrivare fino a lì.
In effetti è una bella idea, in più gli zombie sono concentrati per lo più nel centro. Qui è praticamente impossibile. In effetti anch'io conto i giorni, desidero ardentemente arrivare a destinazione, potremo finalmente mettere i piedi per terra per qualche giorno!
Continuiamo a fantasticare di arrivare alla meta e discutiamo delle scorte e di tutto il necessario.
Diana continua a guidare per tutto il pomeriggio e la sera Stella le dà il cambio.
Sistemiamo le coperte e tutto il resto e resto pericolosamente vicina a Will. Kayla pisola alla mia sinistra e alla destra c'è...lui.
Mi dimeno sotto alla coperta per sistemarla e avvicino una mano vicino ai suoi occhi, tanto per accertarmi che stia dormendo.
Li apre piano piano e batte le ciglia per mettere a fuoco, in tempo per beccarmi. Tutta rossa affondo nella coperta e mi giro verso Kayla dandogli le spalle.
Sento sfiorarmi il braccio e mi giro, e guardo Will fissarmi intensamente.
Mi stendo e ricambio lo sguardo, tentando di restare indifferente.
《Allora... sai cosa fare dopo?》
《Ehm, no. Te l'ho detto. Non sappiamo ancora cosa fare, dove andare, ma sono sicura che troveremo un posto sicuro. Ma perchè me lo chiedi?》
Fa spallucce. 《Se vuoi puoi restare con me, cioè...noi.》
《Non lo so...argh! È difficile!》 Mi scompiglio i capelli e torno a guardarlo.
《Comunque perchè sei sveglia a quest'ora? Problemi di sonno?》
Faccio di sì con la testa e mi guarda comprensivo.《Sai, anch'io non dormivo.》 E lì diventò rossa.《Ma so un metodo per addormentarsi. 》Detto questo allunga un braccio verso la sacca e prende due bottiglie di whisky. All'inizio sono un po' titubante ma lo accetto. Strappo la bottiglia e brindiamo, a cosa non lo so.
Appoggio la bottiglia alle labbra e mando giù un sorso sotto lo sguardo curioso di Will. Sorrido e dopo un altro sorso torno sotto le coperte.
Lui mi imita e dopo qualche minuto, finalmente riesco a dormire.

Mi dimenticai di aggiornare il diario quella volta, ma una nuova emozione stava arrivando sente di me, e questo era più importante, perchè presto avrei perso ogni emozione, ogni sentimento; perfino quello che non sembra finire mai sarebbe presto svanito, lasciando il posto a qualcos'altro, qualcosa di brutto, qualcosa che nessuno vorrebbe mai provare.

Apro gli occhi e mi scopro. Cerco di mettermi a sedere ma qualcosa mi blocca. Noto che la mano di Will è pericolosamente vicino alla mia, ma non sembra se ne sia accorto. Sembra dormire così profondamente...meglio non rischiare di fare figure come quelle di ieri sera, perciò evito di indagare. Eppure la mia mano resta bloccata lì, ferma vicino alla sua. Mi faccio violenza e la staccò, e già me ne pento. Lara sta guidando ancora.
Ieri abbiamo preferito non fermarci, dopo gli zombie di ieri mattina, abbiamo pensato che è meglio allontanarsi da lì, non si sa mai.
《Buongiorno, Lara.》
《Hey, ciao...》
Si gira un secondo e due occhiaie profonde le solcano il contorno degli occhi.
《Dai, facciamo cambio.》
《No...ce la faccio...Non sono tanto stanca.》 Uno sbadiglio la tradisce.《Ok, grazie Jane.》
Si ferma e scavalco i sedili per raggiungere il suo sedile, e lei fa lo stesso.
《Sdraiati pure al mio posto. 》, le dico, e inizio a guidare.
Pochi minuti dopo la sento rom far beatamente e credo che dormirà tutto il giorno. Al pensiero sorrido.
A poco a poco si svegliano un po' tutti e mangiamo in fretta.
Mi tocca guidare ancora un bel po' così poi Beth prenderà il mio posto.
Le ruote girano sull'asfalto e il motore ronza lievemente. Kayla legge dietro di me e a volte mi da indicazioni; Beth resta vicino a me in attesa del suo turno; le ragazze leggono le loro riviste e chiacchierano; Beck da un po' di sbirciatine al finestrino e naturalmente parla con Will e Zack.
A proposito di Zack...《Ma tu quando ti deciderai a fare la tua parte e a guidare una buona volta? Non fai mai la tua parte, si può sapere perchè dovremmo portarti ci noi, se dai solo fastidio? 》
Il suo tono acido mi trapano le orecchie il che mi irrita:《Te l'ho già spiegato il perchè, devi portarmi rispetto.》
《Per un fannullone? No!》
《Senti, ragazzina, ancora una parola e ti sbatto fuori da questo furgone.》
《Dal furgone di chi? 》
《Di Will. Lui è mio amico, sono sicuro che lo farebbe se glielo chiedessi.》
《Chiediglielo.》
Zack guarda torvo Will ma lui non risponde, anzi:《Ascoltate, non voglio essere messo nei vostri litigi. Io non sbatterei fuori nessuno.》
Alzo gli occhi al cielo e la lite si quieta.

Quella sera

Mi sdraio sotto le coperte e Will è ancora vicino a me. Questa volta ci siamo fermati, non abbiamo visto nessuno zombie per tutto il giorno quindi ci siamo sentiti abbastanza al sicuro.
Will è sveglio e mi sta guardando. Cerco di far finta di nulla, di restare con gli occhi chiusi ma il suo sguardo è perennemente appiccicato a me. Così mi volto e ricambio lo sguardo, sorridendo.
《Ciao. Ancora non riesci a dormire?》
Scuoto la testa.
《Mmh... il whisky di ieri ti ha fatto dormire?》
Faccio cenno di sì.
《Allora perchè non la rendiamo una tradizione?》
Tira fuori da sotto le coperte le stesse bottiglie di ieri e sorrido all'idea.
Mi tiro su a sedere e lui fa altrettanto. Mi avvolgo con la coperta e prendono bottiglia che mi porge. Lui invece non usa la coperta e resta in pantaloncini davanti a me. Solo in pantaloncini.
Cerco di distogliere lo sguardo da lui e di concentrarmi sulla bottiglia.
Will allunga la sua :《Allora...alla nuova tradizione!》 Facciamo tentennare entrambe le bottiglie e mandiamo giù due piccoli sorsi.
《Bella come tradizione!》 Scherzo e sorride.《Senti... ma non hai freddo...così?》
Ho detto una cazzata, complimenti Jane!
《Ehm, no. Io sto bene così...》 arrossisce e mi do della stupida.
《Ah, sai...io me ne sto imbaccucata come una salsiccia, mentre tu non indossi neppure la maglietta...》 No, ma imparerò a stare zitta!?
《Ah, sai, ognuno ha la propria sopportazione del freddo e io...》
《No, no. Scusa. Non so perchè ho detto queste cose.》
《Sarà il whisky...》
Certo, come no...《Sì, probabile.》Neanche avessi bevuto chissà quanto....
Evito il suo sguardo e dico:《Ehm... Non è meglio mettersi a dormire? Si è fatto tardi!》
《Ah... io pensavo di chiacchierare ancora un po', è solo mezzanotte.》
Mi metto a gambe incrociate e lo guardo negli occhi, sforzandosi di non abbassare lo sguardo. Sorrido e sospirò, assorta.
《Ehm...Jane?》 Mi risveglio di soprassalto da un pensiero insensato nato a caso nella mia testa.
《Ah, scusa! Sì mi piacerebbe chiacchierare ma non so di che...》
《Che ne pensi di tutto questo?》
Resto perplessa《Di cosa?》
《Del mondo di merda in cui siamo finiti!》 alza pericolosamente la voce e gli faccio cenno di abbassarla.
Mi ha raccontato tutto, ma proprio tutto. Dei suoi sogni in frantumi, delle sue speranze andate perse, della continua paura per la propria vita. Avrebbe voluta viaggiare da grande; girare per il mondo alla scoperta di nuove lingue e culture. Mi ha spiegato che sarebbe tornato a fare surf coi suoi amici e diventato il migliore. Io gli ho creduto.
Ha raccontato la sua storia, la sua vita prima di andare alla nostra ex scuola. Mi ha detto tutto. E mi piange il cuore che lui non possa realizzare i suoi sogni, non per colpa, per giunta. 《È il mondo ad essere sbagliato.》 gli ho detto. Non so se questo possa averlo aiutato, ma non sono brava con le parole.
《E tu?》 mi ha chiesto 《Com'eri prima? Com'era la tua vita?》
Non ho voluto dire troppo, all'inizio. Poi mi sono spinta oltre.
《Sono stata vicino casa a lungo, la scuola era sempre lí. Stavo coi miei genitori, la mia famiglia. Avevo pochi amici, ma erano oro per me.》
Mentre racconto la mia vita tra un sorso di whisky e l'altro, Will mi osserva tutto il tempo, con sguardo incuriosito;
《Tu da grande cosa avresti voluto fare? 》 mi interrompe le la prima volta.
La voce si è alzata di un tono e la vista si è appannata. Le lacrime minacciano di scendere, devo resistere, non voglio piangere.
《Io... volevo fare la giornalista.》
La lacrima è scesa imbarazzandomi all'inverosimile. È imbarazzante piangere davanti ad altri. Lascio perdere la tristezza e penso a ció che ho detto. È colpa del mondo se la mia vita è così, è colpa del mondo se devo correre in cerca di salvezza, scappare da casa mia per restare in vita. Non è giusto. 《Perchè proprio a me?》 doc ad alta voce.
Will continua a fissarmi e il suo sguardo cambia, da curioso a preoccupato.
《Hey, calma Jane. Non piangere.》
《Non sto piangendo.》 con un gesto frettoloso levo voa la lacrima che mi riga il viso e faccio finta di niente.
Posa la mano sulla spalla e mi posa un dito sul mento per costringermi a guardarlo.
《Tranquilla. Ti capisco ok? Non c'è niente di male a sfogarsi,》 faccio per interrompersi, ma mi ferma con un gesto della mano《siamo tutti nella merda, non sei l'unica. Non sei sola.》
Sorrido alle sue parole comprensive e mi porto la bottiglia alla bocca. Mando giú un generoso sorso e continuo a parlare.《Ok, grazie Will, per essere start comprensivo. Senti, possiamo far finta che non sia successo nulla? Non mi va di far sapere ció che è successo agli altri.》 Fa cenno di sí e gli rivolgo l'ennesimo sorriso.
《Buonanotte Will, e grazie.》
《'Notte.》

Will mi dimostrò fedeltà e comprensione. Ogni giorno il suo volto compariva sempre più spesso nella mia mente. Le notti di whisky andarono avanti per giorni. Dovevo godermi quei momenti fino all' ultimo. Presto avrei dovuto farne a meno.

Il mattino seguente

Il mio risveglio è stato fin troppo tranquillo. All'inizio ho quasi temuto che gli zombie si fossero portati via i miei amici.
Invece, una volta sveglia, ho trovato tutti tranquilli, ancora addormentati, accanto a me.
Aspetto un po' per vedere se si svegliano. Mi giro i pollici per un qualche minuto finchè non decido di aggiornare il mio diario.
Allungo un braccio verso il mio zaino e tiro fuori il quadernino con la matita.
Con lo sguardo controllo le scorte e le segno su una pagina. Bene, abbiamo ancora abbastanza cibo e acqua. Sfoglio le poche pagine scritte e leggo il promemoria su Mark Olivak. Quel bastardo...
Devo dirlo agli altri? Oppure devo indagare da sola?
Tiro fuori i, pezzetto di giornale: devo trovarne altri. Devo capire cosa ha combinato.
Leggo tribunale e fuggito. Che sia il colpevole della fuga di Charlie?
Salto al volante e metto in moto il veicolo, dato che ferma non mi sento sicura.
Kayla si sveglia finalmente e si guarda intorno.
《Ma... chi sta guidando???》
《Io!》 alzo la mano come facevamo a scuola e la osservo dallo specchietto.
La guardo alzarsi e venirmi vicino.
《Come mai lo stai facendo?》
《Sai quanto detesto stare ferma.》
《Buongiorno!》 Bethany
Mi fa la stessa domanda. Stessa risposta. All'improvviso mi viene un' illuminazione.
《Sapete, dobbiamo andare in un posto...》
《Quale? Dove?》 Beth sembra già smarrita.
《Dobbiamo tenerci in contatto col mondo, dobbiamo sapere cosa sta succedendo fuori dal furgone.》
《Si, ok, ma perchè partire presto?》
Ignoro Beth e mi rivolgo a Kayla:《Controlla Google Maps, per favore.》
Mi fa cenno di sì e si mette a smanettare.
Attendiamo impazienti.
《Ecco! Allora... siamo fuori dai centri abitati e presto troveremo un piccolo bar perso nel nulla.》 sbuffa 《Sembra che nessuno lo conosca ed è isolato dal mondo. Passeremo davani a quello, un negozietto di giocattoli tra due ore e... basta. Pare proprio che ci stiamo allontanando sempre piú dalla civiltà.》
《D'accordo.》 rispondo《Voglio proprio dare una bella occhiata a questo bar.》
Nonistante il tono deciso della mia voce, Kayla non sembra troppo d'accordo, figuriamoci Beth. Mi chiedono il perchè e a quale scopo, ma non voglio lo sappiano. Ci andrò da sola se non mi seguiranno.
In un bar ci sarà sicuramente, oltre al cibo, anche un giornale, una radio... o qualcosa per tenersi in contatto col mondo. Soprattutto in un bar sperduto come quello. Ci sarà sicuramente qualcosa.
Beth non sembra per nulla d'accordo e sveglia tutti quanti.
《Sveglia ragazzi!》
《Cosa c'è?》 il tono acido di Diana di prima mattina è proprio quello che ci vuole per rovinarminla giornata.
《Non hai saputo? Jane ci farà uccidere tutti quanti per andare al bar!》
《Che!? Parla chiaro!》
E così Beth ripetè all'infinito la faccenda, facendomi venire il mal di testa.
Will fortunatamente è d' accordo con me, come Beck, Lara e Kayla. I restanti mi stanno dando proprio ora della pazza. Fantastico...
Non mi va di passare per matta, ma ormai mi ci sto abituando.
《Non cambieró idea. Noi andremo lì. Devo sapere cosa succede a Hittenville. Ormai ho deciso.》
Sguardi perplessi e rassegnati girano nel furgone, mentre io fingo di non notarli.
La strada prima asfaltata e tanto curata, ora inizia a crearsi e riempirà di buche.
Alberi e coltivazioni si estendono ai lati della strada.
Nessuna abitazione in vista.
Finché non l'ho visto.
Il piccolo e sperduto bar si trova fra alberi di pino che lo nascondono un po' alla vista. Davanti all'entrata solo asfalto, una strada che scende verso un fiumiciattolo di cui si sente solo il rumore.
Ricapitolando: in una strada poco conosciuta, nascosto dai pini, in una strada che porta chissà dove... il proprietario dev'essere un genio.
《Kayla è questo il posto?》
Qualche click sullo schermo:《Certo. Nessun dubbio.》
Perfetto.
《Mettiamo in chiaro una cosa: ora io scendo, entro e prendo ciò che trovo. Chi vuole venire con me, che venga. Chi resta qui, prende il mio posto al volante. Se sentite uno sparo, partite senza di me.》
Detto questo, prendo la pistola e scendo dal veicolo e apro le portiere.
《Beh? C'è qualcuno che ha le palle di scendere?》
Sguardi imbarazzati.
Will scende con me e porta il fucile. Kayla lo stesso. Lara fa per alzarsi, ma la blocco. Mi se tv qualcuno là dentro che si fidi di me.
《Fai attenzione Jane.》Beth mi guarda imbarazzata.
La ignoro e noi tre ci avviamo verso il piccolo bar.
Tiro fuori il coltello, pronta all'eventuale pericolo.
《Io faccio un giro di controllo fuori.》 Kayla
Io e Will ci digitiamo all'interno dell'edificio. Lui davanti a me col fucile, io dietro a guardarmi intorno.
La sala sarebbe completamente buia se non ci fossero le finestre aperte a filtrare un po' di luce solare. Al centro c'è un bancone con alcuni sgabelli che circonda un piccolo tavolo con sopra macchine per il caffè, microonde e alcuni panini con cartellini lì vicino.
Il bancone è imbandito da tovagliolini, tazzine da caffè, contenitori di zucchero e qualche giornale. Bingo.
《Will, controlla di là, io guardo un secondo il bancone.
Prendo i panini dentro alla piccola vetrinetta e li ficco nello zaino. Prendo un giornalee inizio a sfogliarlo frettolosamente. Paragrafi interi dedicati a ciò che succede fuori. È quello giusto. Giro lungo il bancone e prendo una brioches mollata lì all'ultimo momento. Alla fine mi allontano e inizio a girovagare per la sala.
《Ho trovato una bottiglietta d' acqua lì vicino ai giornali.》
《Ottimo lavoro Will. 》
《E...anche questa.》 alza il braccio e mostra una radio in buono stato.
《Grande!》 mi avvicino alla radio e la osservo bene.
《L' ho provata e funziona. La prendiamo?》
《Ovvio.》
Iniziamo ad avviarci verso l' uscita.
Un rombo che sembra proprio del nostro motore ci fa bloccare all' istante.
《Aspettate!》 Kayla urla a squarciagola e sento i suoi passi affrettarsi verso la fonte del rumore.
Io e Will usciamo con furia fuori dal bar e non credo a ciò che vedo.
Il furgone è veramente in moto, e al volante c'è Zack. Kayla sta correndo verso di lui mentre il veicolo si abbia.
《Fermati!》 urlo.
Le porte si aprono e Kayla riesce a entrare con un balzo all' interno. Io e lui stiamo già correndo verso il furgone urlando di fermarsi e naturalmente insulti di ogni tipo da parte della sottoscritta. Bet arranca verso Zack e sembra cerchi di prendere il volante.
Il mio passo rallenta a poco a poco, rassegnandomi ogni secondo di più.
Se ne sono andati. Ci hanno abbandonati.
Mi volto verso Will. Ha la mia stessa espressione.
《Fantastico, veramente fantastico.》dico
《Ci hanno abbandonati.》
《L'avevo notato.》
Si porta le mani ai capelli《Se ne sono andati...》
《Oh, forse il tuo caro amico Zack non è poi così affidabile!》
Ha uno sguardo perplesso. Ma davvero non l'ha visto?
《Ma non hai capito che il tuo amichetto se ne è andato? 》
《Beh, non mi sembra che le tue amiche abbiano cercato di fermarlo.》
Cosa? Stai sulla difensiva!? Ma non è colpa loro...beh, almeno credo.
《In più tu sei voluta venire qui! È colpa tua!》continua.
《Non puntati il dito contro! Io sarei andata anche da sola. Tu mi hai seguita!》
《Senti, ora basta, dobbiamo...riflettere e capire cosa è veramente successo.》
《Riflettere!? Ci hanno abbandonati! Non c'è niente da capire. È finita.》
《No...dev'esserci un errore...》
《Al diavolo...resta nel tuo piccolo mondo. Se per te questo non vuol dire abbandono...》
《No, no, no. Deve aver sbagliato...》
Fissa il punto in cui c'era prima il furgone, con uno sguardo perso e spaventato.
Non ne posso piú, mi allontano lasciandolo lì a piangere per la sua stupidità.
Non posso credere che ci abbiano lasciati.
Kayla? Beth? Anche loro mi hanno lasciata?
Se ne sono andate via anche loro... Non importava a nessuno di me? Dela mia fine?
Mi siedo sul bordo di un piccolo gradino, di fianco ai pini.
L'abbandono delle mie migliori amiche è stata la delusione piú grande. Eravamo noi tre contro il mondo. Erano la mia felicità in questo mondo di merda.
Un rumore di passi mi desta dai miei pensieri. Chi c'è?
Will compare lì vicino mortificato.
《Cosa vuoi?》 dico in tono acido.
《Scusarmi e darti ragione.》
Alzo sguardo verso di lui e tento di sostenere il suo sguardo.
Mi si avvicina sedendosi vicino a me. 《Ho fatto un errore. Avevi ragione tu. Sono un bastardo... dovevo darti retta subito.》
《Ci hanno abbandonati...》 la mia voce sale di una quinta e appoggio la testa alla sua spalla e una lacrima tenta di scendere. Non farlo, Jane. Non piangere.
《È tutto ok, tranquilla. Ce la faremo.》 il suo braccio mi cinge in vita, e mi abbandono all'abbraccio. La sua stretta si fa piú forte. Io mi avvicino di piú.
Passiamo così uno o di minuti. Ogni singolo istante passato con lui mi è sembrato un'eternità. Una piccola, dolce, rassicurante, eternità.
Qualche istante dopo, la presa si allenta. L'abbraccio si scioglie. E il mio umore torna nero.
《Cosa facciamo ora?》 gli chiedo. Ormai non abbiamo niente. Solo noi due.
Pensieroso, Will si guarda intorno. 《Che ne dici di andare dentro, per prima cosa?》
Lo seguo all'interno del piccolo bar e chiudo la porta alle spalle. 《Che facciamo?》 chiedo.
《Per prima cosa, credo si a necessario dare un'occhiata in giro, di nuovo. Non si sa mai.》 Con le lacrime che mi rigano il viso, gironzolo alla ricerca di qualcosa di utile. Qualche brioches lasciata in giro e bottiglie di vino su uno scaffale. Non l'avevo notato prima. 《Trovato niente, Will?》
Mi si avvicina con sguardo traumatizzato e fa per dirmi qualcosa quando quattro ruote stridono in lontananza, seguito da un tonfo disumano.
《Che cazzo è successo?》il mio urlo coperto da altre grida. Due delle quali appartengono a...no.... Non può essere. Io e Will ci catapultiamo per l'ennesima volta fuori dall'edificio.
Passi frettolosi si avvicinano poco a poco a noi, respiri affannosi accompagnati da strilli e versi irriconoscibili. Zombie? Will deve aver pensato la stessa cosa, infatti ha imbracciato io fucile puntando verso la strada da dove provengono quei rumori.
Le mie amiche...stanno bene? Cosa è successo? Sono loro?
Dalla via vediamo sei figure spuntare dalla via, puntate dal fucile di Will. Non riesco a riconoscerli. Tiro fuori il Magnum e li tengo sotto tiro. Non sembrano zombie, né mal intenzionati. Decido di prendere la parola.
《Chi è la?》grido, nonostante il pericolo. Due figure accelerano verso di me, nonostante la pistola puntata addosso.
《Jane! Sei tu?》
Beth...Kayla! Sono loro!
《Sì!》
Corro incontro a loro, e le abbraccio strette strette a me. Poi mi accorgo di una cosa.
《Ma che vi è successo!?》 I loro volti sono pieni di graffi e le gambe non sembrano reggerle bene. Il loro sguardo è molto addolorato.
Dietro di loro vedo Beck, Diana, Stella e Lara, che hanno affrettato anche loro ilmpasso verso di me. Le tre ragazze mi vengono incontro, anche loro ferite. Beck invece va verso Will e lo abbraccia.
《Non avete risposto alla mia domanda.》 ricordo loro.
Il loro sguardo si incupisce più di prima.
《Jane, entriamo un secondo dentro. Ti spieghiamo tutto lì.》
È la terza volta che entro lì dentro, e ogni volta succede qualcosa di grave, ho un brutto presentimento.
Io e Will prendiamo qualche sedia e li facciamo sedere.
《Allora ci spiegate che vi è successo?》 chiedo spazientita.
Beth si accomoda sulla sedia e quando si appoggia fa una smorfia di dolore.
《È una storia lunga. Quando tu, Will e Kayla eravate qui, noi vi stavamo aspettando dentro il furgone.》 mi dice lei.
Stella continua《Io stavo per sedermi al tuo posto, così in caso di emergenza avrei guidato io.》
Fin qui è tutto ok. Kayla procede《Ma Zack ha insistito per guidsre lui, il che ci è parso molto sospetto.》
《A proposito, dov'è?》 chiede Will. So che ha ragione ha chiedere di lui, è pur sempre una persona, ma mi infastidisce che ancora desso si preoccupi di quel bastardo.
Beth tuttavia risponde《È questo il punto》
《Racconta.》le intimo.
Lei prosegue《Io lo lasciai fare, perchè ho pensato che si sarebbe dato da fare, per una volta. Dopo qualche minuto, accese il motore e disse di aver sentito un rumore. Gli dissimo che non avevamo sentito nessuno sparo, e che quindi non c'era pericolo, ma lui si era intestardito. Ripeteva che eravamo in pericolo ma noi non lo volevamo ascoltare. A un certo punto quindi ha ingranato la marcia ed è partito. All'inizio disse che voleva spostare il furgone in un punto più comodo, e già lì, la cosa puzzava. Quando abbiamo visto che non voleva fermarsi, gli chiedemmo cosa stesse facendo, ottenendo la solita risposta. Ci siamo così ribellati e iniziammo a litigare. Poi si è passati alle mani. Ci siamo avventate tutte e quattro contro di lui per costringerlo a fermarsi ma..》La voce si spezza《l'auto all'improvviso ha sbandato e ci siamo schiantati contro un albero. 》 le lacrime sgorgano impetuose sul suo pallido viso. Quando le lacrime vanno sulle ferite, fa una smorfia di dolore. Fa cenno di non riuscire a proseguire, e mentre piange, Kayla continua al suo posto:《Eravamo feriti e per fortuna siamo riusciti a mettere in salvo. È stato terribile.》
Will non sembra soddisfatto della risposta:《Dov'è Zack?》
《È morto.》 Diana avanza e si ferma vicino a Beth in lacrime, ed emette un sospiro.
Sussultiamo tutti e due. Cosa!?
Lara spiega che ha perso il controllo del veicolo ed è morto a causa dell'impatto. È rimasto incastrato e hanno provato a farlo uscire ma era già morto. Mi spiace. Anche se era un coglione, mi spiace. Segue un minuto di silenzio.
《Siamo tutti feriti. Lara è ferita a una gamba, Kayla si è storta il polso. Beck a una spalla, Beth ha un taglio profondo sulla caviglia e io e Diana siamo pine di lividi.》Stella interrompe quell'atmosfera macabra emci riporta ala realtà.《Che cosa facciamo?》
Il mio cervello si mette all'opera per attuare un piano.
《Il furgone in che condizioni è?》 chiedo.
《Dietro è abbastanza ok, ma davanti è completamente distrutto.》
Potremmo andare a prendere il kit di pronto soccorso e quel che rimane, cibo compreso.
Espongo la mia idea:《Will, Diana, Stella, voi andrete al furgone. Prendete il kit, tutte le borse, le scorte e ciò che rimane. Io mi occuperò di loro.》
《Sei sicura di farcela da sola?》chiede Diana. Le sorrido e le faccio cenno di sì.
I tre partono e io resto da sola a occuparmi dei feriti, pregando che non arrivino zombie.
Restano seduti sulle sedie e io poso lo zaino a terra. 《Dovrei avere qualcosa...》
Ci sono alcuni cerotti e nulla piú. Non basta. Mi tiro su e gironzolo per la sala. Dietro al bancone c'è un minifrigo! Lo poggio sul ripiano e lo apro. C'è poco ghiaccio dentro, me lo farò bastare. Prendo il coltellino e inizio a raschiare il ghiaccio. Prendo uno straccetto dallo zaino e ci avvolgo il ghiaccio intorno.
Mi avvicino a Lara e le tiro su i pantaloni. C'è un ematoma in formazione, devo bloccarlo per evitarle del dolore. Poggio il ghiaccio sulla gamba e lei sussulta.
《Lo so è fastidioso, ma tienilo su.》detto questo le mette una mano sopra e annuisce.
Guardo il polso di Kayla. 《Fa male?》le tocco un punto del polso. Lei fa un salto e una smorfia. Lo prendo come un sì. Nel piccolo frigorifero ci sono...ghiaccioli!》
Perfetto! Ne prendo un paio e lo offro a Kayla e Beth.
Spiego loro l'idea e si mettono a leccare i ghiaccioli. Vado da Beck che ho abbandonato e gli faccio alzare una manica. Si è lussato una spalla, dovrò bendare piú tardi. Non so cosa fare per lui. Il taglio di Bethany è profondo, mi servirà disinfettante, ma per adessompossonusare un po' d'acqua.
Prendo un fazzoletto e lo bagno sotto il lavandino. Vado da Beth e le guardo la caviglia. Un brutto taglio. Fa un po' di impressione. Metto il fazzoletto intorno alla caviglia e tampono delicatamente. Stritola il fazzolettoe l'acqua sgorga sulla ferita.
Mentre aiuto tutti, prego che gli altri arrivino con tutto. L'ansia cresce ad ogni minuto. A volte penso che ci abbiano abbandonati. O che siano morti. Uccisi.

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