CAPITOLO 4

Mi sveglio di sobbalzo. Il sole è appena sorto e una pallida luce penetra attraverso i finestrini del furgone. Mi bastano pochi secondi per capire di non essere l'unica sveglia; Bethany è seduta vicino a me con il cuscino di Stella in grembo.
《Già sveglia?》
Mi sorride e fa cenno con la testa《Ho faticato molto a dormire... il senso di colpa non mi lascia riposare neanche un secondo.》
《Senso di colpa? Come mai? Che è successo?》
《Quella cosa mi ha assalita e avrei potuto respingerlo ma...Non ce l'ho fatta. Sei dovuta intervenire tu per salvarmi, rischiando anche. Non riesco a perdonarmi per questo. 》
《Tranquilla, non è un problema. So che è difficile cambiare così all'improvviso. La nostra vita è cambiata molto, ed è difficile accettarlo. Io ti voglio bene, e rischierei ancora. Poi...Non credo che sia il senso di colpa a tenerti sveglia. È il trauma di aver rischiato grosso. Secondo me devi calmarti e basta. 》Mi guarda con un'espressione indecifrabile. Per una volta non capisco a cosa stia pensando.《Ah, dimenticavo; probabilmente incontremo altri zombie in giro, non per metterti ansia, ma se vuoi posso insegnarti qualcosa. Non ho mai affrontato cose del genere, e non posso insegnarti "tecniche-super-ganze" per il combattimento, ma posso tirarti fuori un po' di coraggio. Io so che c'è l'hai.》Le sorrido e lei ricambia.《Allora è deciso. Torna a dormire, che è meglio.》Si sdraia e poggia la testa sul cuscino. Io resto seduta con la testa contro la parete. Tiro il fuori il telefonino e guardo che ore sono: le 4:18. Sarà meglio far scorrere il tempo velocemente, perchè già ho capito che di dormire non se ne parla.
Sbadiglio. Sono le 5:02 e non ho dormito. Sono rimasta a fissare il vuoto drizzando le orecchie a ogni rumore sospetto.
Ormai si sono alzati anche gli altri. Facciamo una rapida colazione con le scorte di Diana e ci mettiamo in moto.
Ci troviamo ancora in città, ma comincia a spuntare un po' di verde. Ci siamo. Tuttavia siamo ancora lontani anni luce dall'abitazione di Stella. Beh, comunque è meglio evitare restare un minuto di più in città e più ci allontaniamo da Hittenville più saremo al sicuro. Percorriamo kilometri e tutto fila liscio. Così mi sento più al sicuro, se ci muoviamo non ci possono raggiungere. Sono talmente serena che credo di aver addirittura schiacciato un pisolino. Ma non ne sono sicura. Ricordo solo che ho aperto gli occhi all'improvviso come se mi fossi svegliata da uno stato di trance e le altre ragazze e le ragazze hanno riso, forse di me?
Ad un certo punto Will frena di botto.
《Ma che fai!?》gli strilla Lara.
Lui non parla e così cerco di vedere al cruscotto. Me ne pento subito. Mi stringo la testa con le gambe e mi metto le mani nei capelli:《Non può essere. È uno scherzo.》 Le altre incuriosire si sporgono e lanciano uno strillo.
《Oh, mio Dio! Ma quella è un'orda di zombie!》Una quarantina di zombie viene verso di noi. Avanzano lentamente ma sono così tanti che alzano della polvere che non si sa da dove venga.
《Ok, manteniamo la calma.》dico, anche se sono nervosa quanto loro《Non sono così tanti, e poi non è detto che si siano accorti della nostra presenza. Se vogliamo passare Will deve accelerare.》 Ho pensato che investirli possa essere un buon metodo per farsi strada.
《No, no! Non funzionerà! Siamo usciti dalle mura solo ieri e già il nostro cammino è finito.》Diana sin prende la testa tra le mani, terrorizzata.》
《Chiudete i finestrini.》 Ordino, impassibile. Gli altri eseguono e Will ingrana la marcia. Prendo la pistola e mi tengo pronta. Prendo un bel respiro e il furgone parte sparato. Corre veloce verso l'orda investendo chiunque incontra. Gli zombie restano spappolati per terra formando una massa di corpi mugugnanti, creando degli avvallamenti, infatti, il furgone, ogni volta che va sopra a quei cosi rammucchiati, sobbalza facendoci prendere delle testate.
Le ragazze sono accucciate per avere maggiore resistenza ai salti del veicolo. Io invece resto poggiata su un ginocchio con la pistola pronta. Alcuni zombie sbattono contro il finestrino e scivolano via, ma se qualcuno riesce a rimanere attaccato, è probabile che cercerebbe di sfondare il finestrino.
Prendiamo sempre più velocità e alcuni "cosi" restano appiccicati al parabrezza e Beck apre il finestrino per sporgersi, in seguito spara col fucile per cercare di toglierli. Vado sul sedile posteriore con Zack e vado dietro a Beck. Alcuni zombie strisciando lungo la fiancata e devo fare del mio meglio per mantenere la calma e prendere la mira nonostante i sobalzi. Con un colpo di pistola riesco a far fuori l'ultimo, ma gli esseri sul vetro aumentano sempre di più. Cerco di aiutare Beck ma sono veramente troppi.
《Non reggerò ancora a lungo!》urlo ma nessuno risponde.
Un altro sparo si aggiunge ai nostri. Bethany è vicino a me, con la sua pistola in mano, intenta a mirare a uno zombie vicino al finestrino di Will. Il suo sguardo è concentrato, coraggioso, non l'ho mai vista così. Il vetro però è crepato, a causa dei repentini colpi che il morto sta infliggendogli. Will abbassa il finestrino per evitare che si rompa, ma quel "coso" gli afferrò il braccio facendoci sbandare. Lui cerca di respingerlo lasciando il volante, che controlla Zack.
Beth prende la mira e scosta la testa leggermente all'indietro pronta per premere il grilletto. Il proiettile parte con un botto, beccando la gola dello zombie. Toglie la presa dal suo braccio e lei ne approfitta per sparare altri tre colpi sulla testa. Questo cede stramazzando a terra e le ruote ci passano sopra. Will riprende il comando del veicolo e stavolta anche le altre ragazze si uniscono alla sparatoria.
Partono colpi ovunque e riusciamo a oltrepassare l'orda senza problemi.
Continuiamo tuttavia a correre, per allontanarci il più possibile dai così.
《Caspita, ce la siamo vista brutta》la voce di Kayla interrompe il silenzio.
《Hai ragione, Beth, Jane siete state le più coraggiosa, complimenti! Al contrario di te, Zack.》disse quel nome con disprezzo, Lara. Ma ha ragione, si è rivelato inutile quel ragazzo. Durante la sparatoria se ne stava aggrappato al sedile e non faceva niente di niente.
《Ho già detto come stanno le cose. Accontentatevi.》tiene le braccia conserte e non si gira neanche per parlarci, tenendo lo sguardo fisso sulla strada.
Visto che è girato e non ci sta guardando gli faccio il medio e la linguaccia, mentre le altre cercano di smorzare le risatine.
《Hey, ragazze, non credete che sia ora di mangiare?》Il vicino di sedile di Will si gira verso di noi e io abbasso in fretta il dito, generando altre risatine.
《Certo, certo. Muoio di fame!》 Mi sfrego le mani e le allungò verso la scorta, mentre è gli altri scavalcano i sedili per raggiungerci. Zack invece se ne sta seduto da solo, per mia grande gioia. Ci dividiamo i panini dei ragazzi e affettiamo in piccoli pezzi la frutta e le mangiamo in un sol boccone.
《E pensare che odio la frutta...》Stella mangia a piccoli pezzi una mela verde e fa smorfie schifate scatenando ironia collettiva.
Anch'io rido, pur sapendo che non c'è niente da ridere. Le scorte basteranno ancora per pochi giorni, dobbiamo muoverci per andare alla ricerca di cibo.
Poi un pensiero mi arriva in testa:《Scusate se rovino la festa, ma non vi siete chiesti come mai c'erano così tanti zombie?》
Le risate si fermano. Mi dispiace di aver rovinato tutto e abbasso la testa. Tuttavia i ragazzi sembrano interessati alla richiesta.
Beck si gratta il mento:《Beh, in effetti...come fanno già ad essercene così tanti?》
《Forse è meglio non saperlo.》 Anche Kayla è cambiata molto. In questi giorni sta leggendo pochissimo, in confronto a prima.
《Serve per distrarmi.》 Mi ha confidato una volta,《Ti rassicura restare nel tuo mondo, dove tutto fila liscio. Prova anche tu a trovarti un passatempo, sennò le giornate non passeranno più.》
Scaccio il pensiero. Per adesso va bene così. E poi non avrei nulla da fare.
《Ragazzi, sono stanco, facciamo un cambio?》È il nostro guidatore a parlare.
Beck si offre:《Facciamo così, stasera guido io.》C'è qualcosa che non quadra;
《Ma scusa, non ci fermiamo sempre, la notte? Perchè Beck dovrebbe guidare?》
《Perchè stasera passeremo in una zona molto abitata, alias: più zombie.
Non possiamo fermarci finchè non arriveremo più in campagna.》 Mi risponde Lara
《Ma a me sembrava che ci stessimo già vicino alla campagna...》
《Lo so ma manca ancora un po' ho guardato la mappa e fatto i calcoli, se procediamo anche stanotte, riusciremo a uscire definitivamente dalla città entro domani nel tardo pomeriggio. Il percorso sarà più o meno uguale a questo, poi dovremo percorrere l'autostrada per rifornirci di gasolio e a poco a poco usciremo dalla città.》
《Fantastico...》le rispondo con sarcasmo e mi guarda comprensiva. Dobbiamo tutti affrontare questo lungo viaggio, dopotutto.
Dobbiamo passare in un centro abitato e potrebbero esserci zombie ovunque. È necessarianuna strategia stavolta, se vogliamo passare indenni in quella città. Annuncio al gruppo il mio piano. Dobbiamo imbracciare tutti (e per tutti, s'intende anche Zack), e tenere sotto controllo le vie attraverso i finestrini. Facile. Sono tutti d'accordo e perfino L'Imbecille promette di far parte del piano. Speriamo in bene.
Il sole comincia a tramontare, segnando il cielo di veri e sfumature di arancione. Solo ora mi rendo conto di quanto sono belli i tramonti. Le poesie che leggeva Kayla, (e che sono stata costretta a leggere da lei stessa), non li descrivevano bene, solo quando li vedi dal vivo, col cuore, capisci cosa sono veramente i tramonti.
Col passare delle ore il sole comincia a calare sempre di più lasciando spazio alla luna.
《Ragazzi, che ne dite di cenare, prima di far fare ai ragazzi il cambio?》propone Stella e tutti acconsentiamo. Will accosta e dopo aver cenato con la stessa scorta di oggi pomeriggio cede il posto a Beck.
Subito dopo ripartiamo e ci avviciniamo sempre di più alla pericolosa città. Ho paura che succeda come prima. Che uno dei miei amici sia in pericolo. Devo essere pronta ad aiutarli, non voglio che finisca male per nessuno di loro, eccetto Zack.
Le ragazze cominciano a distendersi e a posizionare "salsicce" e cuscini in giro. L'Idiota si stende sui due sedili e i due Will reclina il suo per riposare, finalmente, dopo un'intera giornata passata a guidare.
Io resto seduta vicino alle mie amiche, pensando a qualcosa da fare, dato che ovviamente la nottata la passerò in bianco.
Sono tutte scaldate da una mega-coperta portata da Diana, con alcuni cuscini e borse sparsi in giro. Il silenzio è ovunque, interrotto solo dal vento che colpisce i finestrini creando un leggero brusio, e da qualche animaletto.
Appoggio la testa sulle mani e guardo il soffitto. Cosa posso fare per ingannare il tempo? Ad un certo punto mi viene in mente qualcosa, a cui non avevo mai pensato prima d'ora. Apro il mio borsone e frugo fra i vestiti. Trovo il mio poster di The Walking Dead e i ricordi riaffiorano. Quei momenti felici, sereni, spensierati...
Scaccio una lacrima e continuo a frugare. Trovo il piccolo diario in fondo ai vestiti e lo apro. Rubo una penna a Bethany e comincio a pensare a cosa potrei scrivere; picchetto la penna sui fogli e arriccio le labbra, pensosa.
Ho un'idea e inizio subito a scrivere:

Giorno 1

Scorte: in buono stato. Quattro sacchetti rimanenti. Tre casse d'acqua minerale.
Meglio trovare altre scorte. Non vi si trova molto.
Armi: sei pistole e tre fucili. Ricariche: due ricariche x arma.
Temperatura nella norma, i nostri abiti sono sufficienti. Non abbiamo bisogno di nulla per ora, non scarseggia nulla.

Ok, non è chissacchè...ma almeno mi servirà per tener conto delle provviste. Ho scritto "Giorno 1" perchè considero il primo giorno di conteggio dei nostri averi. Speriamo in bene.
Siamo messi molto bene con tutto. Sono contenta. Purtroppo però non durerà molto, prima o poi dovremo andare alla ricerca di altre scorte, o di armi. I proiettili non sono infiniti, dobbiamonusarle con prudenza e... awww
Sbadiglio assonnata. Le palpebre si fanno pesanti così come il resto del corpo. Incredibile. Il minimo sforzo del mio cervello mi fa stancare. Sorrido all'idea. Metto via tutto è restituisco la penna a Beth, poi mi accascio vicino a lei infilandosi sotto le coperte calde. Stare così mi fa male al collo, le ragazze hanno preso tutti i cuscini. Accidenti!
Tiro fuori dal mio borsone il mio giaccone invernale pesantissimo. È morbido, caldo e pulito. Non lo sarà per molto. Lo appallottolo creando una specie di cuscino e ci appoggiò la testa. Non è proprio la stessa cosa...ma va bene.
Chiudo gli occho e sogno un mondo migliore, dove tutto va bene, dove tutto è come prima.

Quella notte riuscii a dormire per la prima volta. Era la prima notte che non avevo passato in bianco. Tuttavia la nostra sicurezza se ne sarebbe andata presto e di dormire non ce ne sarebbe stato il tempo. Quella fu la prima volta che usai questo quaderno. Non avevo pensato fino ad ora altro modo per intrattenermi. Non sapevo che tra poco il quaderno non sarebbe stato più solo un modo per addormentarmi, ma il mio unico modo per tenermi in contatto con la realtà.

Vengo svegliata da qualcuno che mi scuote leggermente il braccio e mi chiama :《Jane. Jane!》. Apro gli occhi di scatto e mi ritrovo Beth seduta vicino a me.
《Finalmente ti sei svegliata! Allora hai dormito stanotte!》sussurra piano piano, più del solito. Sono troppo assonnata per interagire.
Mi gratto la nuca e mi tiro a sedere:《Mmh... che ore sono?》
《Le otto meno un quarto.》 Guarda il SUO orologio con sguardo indecifrabile. Le parole sono appena percettibili.
《Perchè parli a bassa voce!?》 Chiedo col suo stesso tono.
《Promettimi di mantenere la calma. Beh, vedi...il fatto è che... insomma... siamo in un momento particolare....》
Ma che dice? Sono stanca e non voglio indovinelli appena sveglia. 《Vai al punto.》
Sbuffa e abbassa lo sguardo, ma non risponde. Allora per irritarla alzo la voce.
《Dimmi che succede! Guarda, alzo la voce e non succede nulla! Fors...》
Lei mi si avventa addosso e mi tappa la bocca. Poi porta l'indice davanti alla bocca
《Zitta! Senti, siamo in una zona molto abitata, il che vuol dire zombie! Dobbiamo fare silenzio o li attiveremo!》
《Ah.》 Arrossisco e mi sistemo la coperta. Prometto di fare silenzio e mi scuso. Caspita, me lo ero dimenticata. Ops!
Le altre ragazze sono addormentate come lo ero io. All'improvviso mi ricordo di una cosa. 《Perchè mi hai svegliata, comunque?》
《In teoria volevo che mi aiutassi a svegliare le altre, ma...》
Mi tiro su di scatto:《Ok, ok. Ma perchè hai furia di svegliarle?》
《Te l'ho detto. Fuori ci saranno un sacco di zombie, dobbiamo essere pronte a reagire se si accorgessero di noi.》
《Sì, ma hai pensato al fatto che se siamo tutte sveglie, facciamo più rumore che da addormentate?》
《Ah. Già.》
Le sorrido e alzo gli occhi al cielo. 《Lasciamole dormire.》
Così restiamo noi due sveglie nel furgone con Will che ha già dato il cambio a Beck.
《Mmh...strano.》 borbotta a bassa voce lui, ma non abbastanza da non permetermi di sentire.
《Cosa?》
《Siamo in centro abitato, e dovrebbero essercene molti di quei...cosi. E invece? Niente.》
Rifletto qualche secondo:《Potrebbe essere l'orda di ieri? Non è che magari si è spostata?》
《Sí...è ragionevole come cosa. Potrebbe anche darsi.》
《E comunque, non sei contento? Una scocciatura in meno!》
Sorride. Ho ragione. Io ho sempre ragione. Mi sporgo verso il cruscotto per avvicinarmi al parabrezza; voglio vedere dove siamo.
Beth appoggia le braccia sul sedile dove dorme Zack e il menu sopra di esse, anche lei per vedere la strada. Le case strette strette tra loro, la strada sembra infinita, con tutti quei vicoletti. Non vola una mosca in città, il che mi fa rabbrividire, cosí è ancora più inquietante.
《Non vedo l'ora di uscire da qui.》 Will sembra stanchissimo, ci credo; guida tutto il giorno a parte quando cambia con Beck. Quello stronzo di Zack non fa nulla per noi, e si prende anche il posto più comodo.
Quadro le varie lancette dietro il volante.
《La benzina sta per finire.》indico la lancetta che indica la scarsità di benzina.
《Già. Verso la fine del percorso possiamo fermarci a fare gasolio, una piccola pausa per me, una controllatina al cibo e poi si riparte》 l'ultima parola é seguita da un sospiro.
Mi sporgo ancora di più《Senti, se ti va, possiamo fare cambio dopo quella pausa, ti va? Stai guidando da giorni, ti serve un po' di riposo.
《Se proprio vuoi, va bene. Grazie.》
Gli sorrido e volgo lo sguardo verso la mia amica, che si è messa a sedere già da un pezzo.
Passano alcuni minuti, e Kayla si sveglia.
《Già sveglie?》
《Da un po'...》 risponde l'altra.
Do il buongiorno a Kayla e continuo a parlare con Will.
《Questo pallone gonfiato si deciderà a dare una mano? 》indico L'Idiota con un gesto del mento e il mio interlocutore sbuffa.
《Te l'ho detto, lamentarsi non serve a nulla. Lui ci ha aiutato in qualche modo, anche se voi non lo vedete, noi sì. Io e Beck abbiamo passato anni in camera con "L'Idiota" e...anche noi la pensavamo come voi ragazze, ma poi...il nostro parere è cambiato.》
《Nel senso che è peggiorato?》scherzo e gli do una pacca sulla spalla. Accenna un mezzo sorriso, nulla più.
Cambia argomento in fretta:《Manca ancora un pezzo prima di arrivare alla meta, alle 8:00 faremo colazione. Va bene?》
Faccio sì con la testa e pongo fine alla conversazione con un grugnito.
《Beh, penso che mi metterò a leggere. Per passare il tempo.》 Kayla rompe il silenzio e apre lo zainetto, permpoi sfilare via il libro.
Il mio stomaco borbotta per l'ennesima volta e ne ho proprio abbastanza.
《Alzatevi! Ho fame!》 Mi alzo di scatto e scuoto le altre ragazze chiamandolo ripetutamente, sempre tenendo il tono della voce non troppo alto.
Lara apre per prima gli occhi, seguita dalle altre due.
《Ma...ti pare questo il modo di svegliarci!?》
《Senti, Diana, non mi va di discutere, ho fame e non intendo minimamente aspettare un minuto di più i vostri comodi. Mangiamo.》
Seccatissima tiro fuori il sacchetto delle scorte e Will accosta. Sveglia i due ragazzi e porge loro la colazione.
《Scusate, ragazze. Mi sono svegliato tardi, non volevo farvi aspettare...》
Stella risponde subito:《Tranquillo, capiamo. Hai guidato tutta la notte, dovreste essere stanchi entrambi.》 Sorride dolcemente a Beck, che ricambia imbarazzato.
Io invece non capisco chi abbia dato il permesso a Jane di svegliarmi così bruscamente!》
《Senti, non mi va di discutere. Chiudi la bocca, riempila con il panino, non importa, solo...taci.》
Ma perchè fa così la difficile Diana oggi? Argh! Non mi va di pensarci, ho altro di cui preoccuparmi.
Kayla apre il sacchetto e tira fuori i panini, poi sospira;
《Ragazze, il cibo comincia a scarseggiare, solo l'acqua è in regola, non per fare l'uccellaccio del malaugurio ma...》
《Dobbiamo prendere altro cibo o resteremo senza.》Beth finisce la frase in modo secco, non da lei.
Tuttavia ha ragione. Per adesso è abbastanza, ma se continuiamo così, finiremo presto le scorte.
《Ci sarà un supermercato qui intorno?》 Lara fa spallucce con faccia acciggliata.
Stella risponde subito, credevo desse una risposta sensata, ma...
《Andiamo a fare shopping!?》Stella lancia uno strillo e Diana le tappa la bocca, seccata, ottenendo come risposta l'espressione stizzita dell'amica. Una cosa giusta l'ha fatta.
《Certo, Stella! Andiamo a fare shopping! Che ne dici di comprareuna bella borsa? Non credo che la cassiera-zombie ce la farà pagare tanto, non credi? Fuori c'è solo una cinquantina di zombie nascosta per i vicoli, ma non importa!》rispondo sarcastica. Alzo un po' la voce e le mie amiche mi fanno cenno di abbassarla. Ops.
Lo sguardo di Stella era tra l'imbarazzato e l'arrabbiato, non sapeva cosa rispondere di offensivo per attenuare la vergogna. Meglio. Non mi va di discutere ancora.
《Cerco su Google Maps un negozio alimentare.》 Kayla prende il cellulare e comincia a digitare;《Cavolo! C'è poca connessione! Il mio cellulare non riesce...il vostro?》
Tutti noi proviamo coi nostri ma otteniamo lo stesso risultato.
《Non ci resta che controllare ai finestrini. Magari ci passiamo davanti...》 Questa è l'unica soluzione che mi viene in mente.
Gli altri sono d'accordo e dopo aver fatto (finalmente) colazione, ci appiccichiamo ai finestrini a controllare.
Intanto discutiamo sul da farsi una volta trovato il negozio per una buona oretta, finchè Stella non scorge qualcosa:《Ragazzi! Ho trovato qualcosa!》
Tutte le facciamo cenno di tacere, poi andiamo tutte a controllare.
《Will, accosta.》Gli dico, e lui ubbidisce come un cagnolino.
《Beh, non sembra male, magari troviamo qualcosa.》
《Sì, dai. Non è ancora così grave da trovare tutti i negozi saccheggiati, la situazione è ancora sotto controllo....》
La frase di Stella sembra più una domanda di un'affermazione.
E comunque la risposta è no.
《Come posto può andare.》
《E allora andiamo!》 Lara prende il suo fidato piccone e fa per aprire il furgone, così io raccatto il coltello. La cara Beth fa per prendere la pistola, ma entrambe la fermiamo.
《Senti, non dobbiamo fare casino, potremmo attirare l'attenzione...Meglio se la lasci lì.》
La sua espressione, all'inizio confortata, cambia di colpo e diventa decisa.
《No, vengo con voi. Prendo anch'io il piccone e vi do una mano.》 Testarda. Io e Lara ci scambiamo uno sguardo d'intesa. Lei allora trova un compromesso:《Va bene, ma tu farai da guardia. Se per caso arrivasse "qualcosa" ci avvisi e usi il piccone, intesi?》
Beth accetta e finalmente usciamo. La strada è deserta e ai lati ci sono svariati condomini e negozi di ogni tipo. Entriamo in quello adocchiato, pare ancora intatto. Le luci simo però spente e all'interno non si vede nessuno.
Le porte si aprono con un cigolio. Bethany resta fuori come promesso, mentre noi due entriamo.
《Bene, cominciamo.》
Lei risponde con un sussurro:《Ok. Prendiamo anche l'acqua. Tutto ciò che può servire. Io controllo le corsie a sinistra, tu a destra.》
《Va bene.》
Ci dividiamo e all'improvviso ho paura, paura che dietro l'angolo ci sia qualcosa di inaspettato. Procedo a piccoli passi, e dall'altra parte sento quelli di Lara, il che mi rincuora. Gli scaffali hanno ancora qualcosa, ma purtroppo ce ne sono alcuni completamente vuoti. Gli avranno distribuiti agli abitanti, sicuro.
Trovo qualche scatoletta di tonno, biscotti, un po' di pane. Tutte cose che si conservano facilmente. Ma se prendessi solo quelle cose non basterebbero per una sola settimana. Pensa. Jane, pensa.
Giro nei vari reparti, e ne trovo uno che espone ombrelli, asciugamani, cose da viaggio...insomma, le solite tre cosette in più, che vendono anche i negozi alimentari.
Non so perchè sto guardando, ma mi cade l'occhio su un minifrigo da viaggio.
È una scatola azzurra che in teoria dovrebbe contenere ghiaccio.
Ho un lampo di genio.
Faccio una corsetta e seguo il rumore di passi per trovare Lara. Quando finalmente la trovo mi viene un colpo. Lei è ferma, davanti a me e quando si gira mi fa cenno di fare silenzio. Davanti al reparto surgelati, c'era uno zombie che gironzolava in cerca di qualcosa. Lara cercava di imitare la sua andatura, in modo che il rumore dei passi del coso copra i suoi. Tiro fuori il coltello e mi avvicino di soppiatto, seguita da Lara. All'improvviso gli tironun calcio dietro al ginocchio e finisce a terra. Lei lo immobilizza e mi fa cenno di colpire.
Oddio. Mi mette agitazione il dover fare una cosa del genere. Sparare è un conto, questione di un attimo. Basta premere il grilletto. Ma accoltellare, è tutt'altra cosa! Ho visto di tutto su The Walking Dead, ma farlo è diverso, più difficile. Mi sento debole, non voglio farlo! Ma devo farlo a sangue freddo. Prima o poi dovrò imparare. Mi servirà per proteggermi, e se non tiro fuori le palle adesso non succederà mai più.
Alzo il coltello e glielo convinco in gola. Seguito da un altro, e un altro ancora. Geme e si domina, tentando di liberarsi invano. Quando si ferma e siamo sicure che sia del tutto finito lo lasciamo perdere e spiego a Lara il mio piano:
《Se togliessimo il ghiaccio dai frigoriferi, lo potremmo mettere qui dentro, così possiamo prendere del cibo da metterci dentro.》
《Si ma prima o poi si scioglierà.》
《Non importa, almeno lo avremo per un po' a disposizione.》
《Va bene, ma facciamo in fretta.》
Vado a prendere il minifrigo e la raggiungo. Apriamo quelli del negozio e iniziamo a togliere il ghiaccio. Lo gratto via col coltello e lo inserisco all'interno del nostro. È un lavoro lungo, ma ogni tanto don un'occhiata allo zombie steso a terra, non si sa mai.
Lara fa lo stesso e in poco tempo riusciamo a riempirlo.
《Adesso va' a prendere un po' di cibo.》
Lara torna con formaggio, salumi in vaschette e altro, addirittura dei dadini di carne da mettere con la pasta.
Mettiamo tutto dentro e ci avviamo verso l'uscita; proprio in quel momento Beth sta correndo verso di noi.
《Ragazze, ce ne sono quattro fuori! Uscite alla svelta!》
Corriamo fuori e gli zombie nominati da Bethany si stanno avvicinando.
Per fortuna sono abbastanza lontani da permetterci di andare via.
Passiamo loro davanti senza che se ne accorgano e andiamo verso il furgone a passo svelto. Mai correre con degli zombie vicino, loro se ne accorgono. Saliamo e carichiamo tutto. In fretta e furia chiudiamo le porte e Will parte subitissimo.
《Per un pelo! Beh, Jane, ci è andata bene!》
《Beh, sì! Direi proprio. Grazie Beth, sei stata brava. 》
Sorride compiaciuta e ci chiede cosa abbiamo preso. Mostriamo il bottino a tutti e finalmente il cibo non è un problema. Lara ha preso anche l'acqua, ma ne era rimasta poca in negozio.
《Qui c'è...un minifrigo!?》Diana rovista al suo interno e dal suo sguardo capisco che ha ancora fame.
Finalmente ti sei decisa di comprarne uno nuovo!》Beth ride, seguita da Kayla e da me.
Le altre ragazze resta o perplesso, il che mi fa ancora più ridere.
《Comunque credete che il ghiaccio riesca a durare?》continua Diana.
《Ma certo. Il ghiaccio non serve per conservare il cibo, ma per raffreddare il liquido della borsa, che regge ancora di più. Sono sicura.》
《Speriamo in bene.》
《Will, ce l'ho fatta!》
Kayla è stata tutto il tempo al cellulare, ci ha prestato attenzione sono Aspen eravamo entrate, ma subito dopo ha continuato a digitare.
Non ci avevo fatto caso, ormai sono abituata a vederla attaccata al telefono o ai libri.
Ormai ci ho fatto callo.
Mostra il dispositivo a Will che si volta un secondo verso di lei.
《È fantastico! Quindi che si dice?》
《Allora... il benzinaio più vicino...si trova all'uscita della città, e se continuiamo così lo raggiungeremo...in quattro ore.》 Subito dopo spiega a noi tre che durante il nostro saccheggiamento lei abbia cercato di connettere il telefono a Internet per collegarsi a Google MAPS.
《Hey, Beth, guarda sul tuo orologio che ore sono, cortesemente.》Un'altra risata da parte di tutte e tre, e risponde:《 Le 11:53. A mezzogiorno si mangia ancora!》
《Arriviamo verso le tre!》Kayla sorride contenta《Usciremo da qui molto presto...non vedo l'ora!》
Subito dopo cambia espressione e torna a leggere un libro. Mancano poche pagine alla fine.
《Te ne serve uno nuovo, eh?》Le chiedo. Si morde il labbro inferiore.
《Già. Ma che ci puoi fare? Ora come ora andarsene in giro per librerie non sembra un'ottima idea.》
《Avresti potuto avere più libri se fossi rimasta a scuola... Non è che...》
《Non mi sono pentita di essere venuta con voi, non lo farò mai. Meglio viva ma senza libri di...morta.》
Le sorrido e mi alzo. Scavalco a fatica il sedile dove c'è Zack.
《Beck, alzati, vai pure dietro con le ragazze. Prendo il tuo posto.》
Cerca di opporre resistenza ma insisto e vinco, come sempre.
《Come mai questo cambio?》
Will mi sorride. Ha un bel sorriso, uno di quelli che non vuoi smettere di guardare. Ma che ho appena pensato?
《Ma... dal benzinaio da cui andremo... c'è un autogrill per caso?》
《Sì, credo, perchè?》
《Pensavo di dare un'occhiata... Non si sa mai...》
《Ottima idea! Ma non dovevi guidare?》
《Posso fare entrambe le cose.》
Ha uno sguardo dubbioso, ma accetta. Perfetto, perfetto.
Chiacchiero con lui per ben quattro ore di fila, con intervalli segnati da riposini e qualche silenzio imbarazzato.
Quando finalmente arriviamo all'autogrill mi sento molto eccitata, finalmente guiderò! E farò ciò che ho in mente.
《Siamo arrivati!》 Beck si alza ad aprire le porte. 《Noi ragazzi andiamo a prendere il gasolio, ci sarà da qualche parte...》
Svelta svelta esco dal furgone e vado da Kayla facendola scendere dal furgone. Laprendo in disparte mentre le altre vanno a sgranchirsi le gambe.
《Senti, ho bisogno di un favore. Potresti stare al posto del guidatore per un po'? Ho intenzione di entrare nell'autogrill, i ragazzi lo sanno, ma ho bisogno che tu prenda il mio posto. In caso di emergenza guiderai, intesi?》
Confusa mi guarda negli occhi accigliata.
《Dai, per favore!》
《Ok... va bene.》
Le sorrido soddisfatta. La stringo forte forte per farle coraggio e mi allontano. I ragazzi vanno alla ricerca di gasolio, mentre io entro nell'edificio.
Tutto silenzioso e inquietante, bene. Sono contenta che tutto sia come dev'essere, inquietante, che ti faccia cavare sotto dalla paura.
Vado in giro col coltello in tasca e scorrazzo in giro, arraffando biscotti e patatine qua e là. In effetti c'è ancora abbastanza in giro, Stella ha ragione più o meno. Siamo ancora all'inizio della tragedia che verrà e ancora un briciolo di quello che era c'è ancora.
Ecco! Finalmente i soliti libri e riviste che ci sono negli autogrill.
Cerco ancora in giro e prendo un paio di libri e molte riviste.
Sento uno strascicare e un verso lugubre; ecco, come da copione. Dietro al bancone c'è uno zombie che striscia sul pavimento. Non lo avevo visto, né sentito, eppure lui ha avvertito la mia presenza. Caspita.
Ha una divisa, il che mi fa supporre che sia un commesso di quell'autogrill. Mi correggo: lo era. Accellero il passo e sbatto il piede contro delle lattine e ora ha accelerato anche lui. All'inizio penso di scappare via ma poi mi blocco.
Meglio porre fine alle sue sofferenze; uno in meno nel mondo, un problema in meno. Tiro fuori il coltello e gli vado incontro. Fa per afferrarmi il piede, ma glielo metto in faccia schiacciandola. Il coltello fa il suo dovere: prende il posto del piede e si infila in gola. Bleah! Lui smette di mugugnare e mi sento più tranquilla. Afferro le lattine e corro via, sperando che non ce ne siano altri.
《Jane!》 Bethany mi viene addosso e Kayla arriva poco dopo.
《Hey... rieccoti.》
《Kayla è stata tutto il tempo al posto di guida, come mai?》
Faccio spallucce.
《Tieni Beth, queste sono per te e le altre ragazze.》Prende le riviste tutta fremente.
《Grazie! Che bello! Sei la migliore, ma come mai?》
《Così...》
《Beh, grazie.》Beth se ne va dalle altre a distribuire le riviste e resto sola con Kayla.
《E... questi sono per te.》
《Ah!》I suoi occhi si illuminano di stupore 《Grazie, Jane!》
Le porgo i libri e se li tiene stretti come se fossero dei tesori.
《Adesso hai qualcosa per ammazzare il tempo.》
Mi sorride e contraccambio. Fa per andarsene, ma poi si volta verso di me:《Sai, stare al volante, anche se da fermi, è stato... divertente. Credo che prima o poi ti darò il cambio.》
Faccio cenno di sì e se ne va dalle altre. Io vado lentamente verso il furgone, proprio quando sono a metà strada Beck, Will e (non ci credo) Zack escono con dei fusti di benzina in spalla.
《Dove li avete trovati?》
《Là dentro, nell'ufficio.》Will mi indica il posto e sorrido.
《Ti posso aiutare?》 Perchè l'ho chiesto?
《Se vuoi...》
Prendo un fusto e me lo carico sulle spalle.
《Grazie, Jane. Fai tanto, qui, non ti stanchi mai?》
《Naah... è divertente aiutare i miei amici.》
Gli do una pacca sulla spalla facendo barcollare il fusto che aveva sopra.
《Oh, scusa...》Mi agito imbarazzata e pure il mio si smuove facendolo cadere a terra. Per fortuna non si è aperto. Che figura! Stupida, stupida, stupida!
《Tutto ok? Ti serve una mano?》
《No no,》 la mia faccia è un peperone e cancellerò il passo per evitare ulteriori figuracce.
Kayla prende il fusto e lo posa dentro il furgoncino, chiamando le altre ragazze perchè aiutino i ragazzi.
Abbiamo ben sei fusti. Che botta di culo.
Una volta caricato il tutto, entriamo nel furgone. Stavolta vado io alla guida e Kayla si siede vicino a me.
《Levati.》Beth manda via Zack dai sedili posteriori e ci si siede:
《Da quanto tempo non tengo le chiappe su qualcosa di morbido!》
《Jane, hai pensato che non dormirai?》
《Sì, Kayla. Non importa. Tanto faccio fatica a dormire la sera.》
《E se ti dessi il cambio?》
《Quanti ne dobbiamo fare al giorno?》
《Eddai! È per ringraziarti dei regali.》
Sbuffo. Testarda anche lei.
《Va bene, Kayla. Ma sei sicura di riuscirci?》
《Certo!》
Diana ci interrompe:《Scusate ragazze, ma abbiamo deciso che ci fermero stasera. Noi e i ragazzi abbiamo pensato che sarebbe ora di far riposare le ruote.》
《Ma che? Scusa ma così io Guido pochissimo! E poi non è pericolo fermarsi la notte in un posto che conosciamo?》
《Sì, ma il furgone e da giorni che è in movimento. Dovremmo lasciar riposare il motore.》Will mi ha mentito. Beh, non proprio mentito, ma comunque non è giusto! Dovevo guidare tutto il tempo, e invece mi tocca fermarmi la notte!
《Me lo potevi dire, Will!》
Lo fisso dallo specchietto retrovisore e incrocia il mio sguardo, che evito con gioia.
Non risponde e fa spallucce.
《Scusa Kayla, ma oggi non guiderai. Sarà per una prossima volta.》
Fa il segno "ok" e continua a guardare la strada.
Dopo pochi chilometri finalmente lasciamola città e ci aspettano bei campi verdi.
I palazzi alti e grigi lasciano posto agli alberi e finalmente vedo il sole.
Abbiamo superato il peggio,ora possiamo rilassarci un po'.
Chiacchiero sia con Beth che con Kayla, mentre le ragazze leggono le riviste che ho regalato loro.
I ragazzi invece sono più vivaci. Parlano e bevono le lattine che honpreso all'autogrill. Beck lucida il fucile, lo fa sempre.
Zack fissa il muro, non so a cosa pensi, e sinceramente non mi interessa.
《Ehm, scusate...》
《Che c'è, Beth?》 Mi giro verso di lei e ha una faccia rossa come un peperone. Ma che le prende?
《Devo fare pipì.》 Sussurra.
《Proprio ora?》
Arrossisco ancora di più e non posso fare a meno di alzare gli occhi al cielo. Accosto e le dico di fare in fretta. Diana le fa da guardia visto che non ha fatto nulla tutto il giorno e io scendo per vedere se arrivano. Resto fuori dietro il furgone e mi stiracchio sotto il sole. Un leggero vento mi scompiglio i capelli e sento sotto il mio piede il rumore di carta.
Qualche foglio di giornale cerca di libersi sotto il peso del mio piede, così lo raccolgo.
Oh, no...
Vedo arrivare Beth e Diana a passo svelto.
《Fatta tutta?》 Quando arriva le do una pacca sulla spalla.
Grugnisce ma sorride.
Metto i fogli di giornale in tasca senza farlo vedere e le due entrano.
Torno a bordo e ripartiamo tranquillamente, mentre Beth prende dal kit di pronto soccorso un disinfettante per le mani.
Kayla sta già leggendo uno dei libri, e sembra finalmente tranquilla.
Gli alberi aumentano sempre di più, come la nostra serenità.
Le ore passano monotone e in fretta.
Quando il sole ormai è già calato, ceniamo con un po' di formaggio e prosciutto.
Da quanto tempo non mangiavo così!
Purtroppo mi tocca mangiare mentre guido, ma non importa; resto dell' idea che fermarsi per troppo tempo non sia una buona idea.
《È ora di dormire ragazzi!》
Stella tira fuori coperte e cuscini e tutti quanti si stendono. Beth è la più comoda, prima o poi voglio andarci anch'io lì.
Quando tutti dormono tiro fuori il giornale dalla tasca. Lo nascondo un po' con la coperta che mi hanno dato le ragazze.
La notte diventata fresca, per fortuna che ognuno di noi ha una coperta.
Questo è il quotidiano, e nonostante le lettere siano sbiadite riesco a leggere gran parte del testo.

Charlie è ufficialmente fuggito dal laboratorio, la polizia è alla ricerca ma sembra introvabile.
In più è stato scoperto che Mark Olivak possa aver
Quindi appena verrà trovato tribunale fuggito.

Dannazione! Non riesco a leggere il resto della frase! Che Charlie fosse fuggito lo sapevamo già ma.... Mark che c'entra? Cosa può aver fatto?
Sembra ricercato ma per quale ragione? Probabilmente ha combinato qualcosa, ma cosa? Mark ha combinato sicuramente qualche cazzata.
Rimetto il giornale In tasca e tiro fuori il diario.

Giorno 2
Scorte: in abbondanza; salumi, formaggi, pane, spuntini; tanta acqua e bibite.
Armi: poco utilizzate. In buono stato.
Le serate si fanno fresche, la temperatura scende durante la notte. Giornate un po' afose.
Non abbiamo bisogno i nulla.

Promemoria: capire cosa ha combinato Mark Olivak.

Che bello. Ora sì che c'è tutto ciò che ci serve. Tutto è secondo la norma.
Gli occhi si appesantiscono. Chiudo il diario e lo infilo nello zaino.
Reclino il sedile e mi tiro la coperta sotto il mento;
Finalmente tranquilli. Finalmente pace.
Lascio che gli occhi si chiudano e che il sonno si impossessi di me.

Finalmente riuscimmo a uscire dal pericolo indenni. Eravamo più al sicuro,i ragazzi erano più tranquilli, ma io non lo ero. Sono sempre stata attenta a queste cose. Non avevo ancora la pace completa. Ciò che mi rassicurava di più era la quantità di cibo che eravamo riusciti ad ottenere quel giorno, ma sapevo che prima o poi ce ne sarebbe avuto di nuovo bisogno;
A rincarare la dose era quello stupido scienziato che aveva fatto chissacchè.
Avrei dovuto dirlo agli altri? Temevo che si sarebbero preoccupati. Che reazione avrebbero avuto? Io consiglio di restare chiusi in casa avrebbe fatto impazzire Beth, e probabilmente anche Kayla. Il doversi separare da ciò che ci è più caro è molto doloroso. La vita normale, quella vera, era però lontano dalle mura. Se fossimo rimasti lì sarebbe andato tutto storto.
Ma c'erano ben altri problemi a cui pensare, quelli che ancora non mi preoccupavano,che non avrei mai potuto prevedere.

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