CAPITOLO 10
Quella mattina il mio corpo è saltato circa quattro volte e si è schiantato rumorosamente, lasciandomi dei bei lividi. Sento Will dire:《Scusate, questa strada è piena di buche.》
Non mi va di perdonarlo, il io sonno è sacro.
Niente letto comodo, niente doccia risanatrice, niente colazioni gustose piene di marmellata, e soprattutto, niente Emie.
Tiro su la schiena, sorretta dalle braccia e da un fianco.
Stanno dormendo quasi tutti, eccetto Beth, appoggiata in un angolino a massaggiare il sedere:《Mi fa male il culo... troppi sobbalzi.》
Sorrido tra me e me, un lato positivo di una strada mal asfaltata allora c'è!
《Ci siamo svegliati per lo stesso motivo quindi, ma le altre come hanno fatto a non sentire 'sti salti?》
Alzo le spalle《Hanno il sonno pesante, quando dormono non sentono un accidenti...》
Diana si tira su leggermente, con aria scocciata《I sobbalzi non li sento, ma voi sì! È state certe che siete ancora più fastidiose!》ha l'aria infuriata, e anche se non mi interessa minimante, sto zitta.
Quasi come se mi avesse letta nel pensiero, Beth mi fa, bisbigliando:《Il fatto di aver lasciato la casa Anderson l'avrà turbata...》
Turbata? Boh. Non importa. A me manca Emie.
Le ragazze si sono svegliate da un po' e siamo in una piccola ape, su una strada mal curata e qualche albero ai lati. Intorno a noi c'è un sacco di verde.
《Che ne dite di mangiare un po'?》detto questo Lara apre lo zaino e tira fuori frutta e formaggio. Mi porge un pezzetto e lo afferro, grata.
Ho già fame, ed è appena mezzogiorno e mezza.
Nella mia scuola ero solita mangiare a circa l'una, dopo le lezioni, spesso io, Beth e Kayla girovagavamo tra le varie macchinette, ma non prendevamo mai nulla.
Quando arrivavamo nella nostra stanza, ci riunivamo in cucina e Bethany ci preparava da mangiare, erano sempre spaghetti.
Dopo mangiato facevamo direttamente e i compiti senza perdere un secondo e a volte terminavamo un po' tardi. Così per andare a prendere una merendina alle macchinette dovevamo sempre fare a turni.
Dopo i compiti passavamo il resto della giornata come perfette asociali stravaccate sui rispettivi letti a sfogliare riviste, leggere libri o aggiornare il profilo Instangram.
Ora...ora niente.
Dopo ciò che è successo ogni nostra routine quotidiana è sparita, e la nostra sicurezza anche.
Mi mancano quei giorni felici. Mi manca tutto.
Dopo quel breve pasto iniziamo a parlare e io me ne sto in un angolino.
Asociale. Come sempre.
Tutti blaterano, e io mi sento soffocare. Non ne posso più di questi spazi ristretti.
Ormai le mie giornate non sono altro che viaggiare in un posticino minuscolo e continuare così finchè non viene sera.
Alzo lo sguardo e osservo il tettuccio. 《Si può rimuovere questa roba?》indico.
Kayla mi osserva《Sì, certo. Perchè?》un'idea mi balza in testa all' istante.
Osservo con attenzione e noto un gancetto, con attaccato l'uncino del telone.
Lo sposto e il telone si tira su, rivelando sopra le nostre teste un cielo limpido e un sole bellissimo. Che bello...
Tutti sussurrano. Diana non perde l'occasione di strillarmi qualcosa, di dirmi quanto sia stupido ciò che ho appena fatto《Ci possono vedere! Non è sicuro!》mi dice.
Ma tanto me ne frego.
È così bello...
Beth alza le spalle《Un po' d' arietta non può farci male, godiamocela finchè non arriva l'autunno, no?》
Tutti concordano.
Le temperature si abbassano a ritmo impercettibile, tra un po' non potremmo più stare così, dovremmo godercelo.
Il vento mi sfiora la pelle delicatamente, e mi provoca un brivido di piacere.
Così bisogna viaggiare...
Nessuno zombie nei dintorni, solo prati verdi e un sole splendente.
Tutti i Survival sembrano contenti quanto me, e da il buonumore di Diana e l'approvazione di tutto il gruppo, posso quasi pensare che questo possa essere un viaggio addirittura rilassante.
Le ore scorrono veloci, e la giornata prosegue con regolarità, nessun imbroglio, nessun pericolo, nessuna scocciatura.
I ragazzi hanno dato il cambio e ora Lara guida affiancata da Beth.
Kayla regge il suo telefono, e guarda la mappa, mentre Stella le da alcune indicazioni.
Mi avvicino di soppiatto《Che fate?》domando.
Sembrano entrambe molto concentrate, e non sembrano ascoltarmi. Per farmi sentire tossicchio e ripeto la domanda. Una delle due alza la testa《Stiamo cercando la zona in cui si trova la casa in cui vorrebbero andare.》
Stella pizzica lo schermo e rilascia più di una volta. Mi avvicino e guardo i nomi scritti in grasserto sopra una mappa completamente verde. Ci sono tre parole, a distanza di pochi chilometri.
《Allora...qui ci sono Green Street e altri due dai nomi impronunciabili... Atre...no, non ci riesco... Allora Stella? Qual' è tra queste?》
Stella ridacchia《Per tua fortuna, l'unica che hai detto!》
Kayla sorride e inizia a cercare informazioni sul paese, se così si può definire.
Pochi minuti dopo si chiarisce la voce e alza lo sguardo dallo schermo 《Ecco ciò che dicono riguardo a Green Street: è una piccola zona situata in collina, lontana dall'area urbana. Lì si recano spesso perosne che vogliono allontanarsi dalla vita cittadina, e iniziare un'avventura nel verde più totale. Ci sono pochissimi negozi, quasi tutti alimentari e le case sono circa una decina, tutte distanziate tra loro. Insomma, ho guardato nel blog e questo è tutto ciò che ho trovato. Ci sono alcune foto in allegato.》
Gira il cellulare e ci lascia guardare. E vero, è tutto verde, tanta campagna, poca gente. Bello, direi. Mi piacerebbe vivere lì.
Stella osserva le immagini e chiede《E quanto mancherebbe?》
Kayla sembra imbarazzata《Non so di preciso, ancora un bel po'. Farò alcune ricerche.》promette.
L' altra annuisce e cala il silenzio. Ognuno trova una sua occupazione e nessuno fiata.
Appoggio la testa all' indietro e mi godo il silenzio.
La brezza leggera mi fa venire la pelle d'oca e mi smuove leggermente i capelli.
Me ne resto lì, avvolta nel piacere, nella pace più totale.
L'unico rumore è quello del motore dell'ape. Un ronzio solitamente snervante solitamente, ma questa volta non riesco quasi a sentirlo, tutto è come ovattato.
Ore dopo, a mio rammarico, il silenzio viene interrotto dalla voce di Stella《Quanto manca per arrivare alla casa, Kayla?》lei digita, in imbarazzo e cerca informazioni a velocità supersonica. Il volto avvampa, dando chiari segni di non saper dare una risposta precisa. 《Mmh... tra... ehm...domani?》
La sua è più una domanda di una risposta e Stella incrocia le braccia, sbuffando.
Kayla è intimidita《È che non ci sono informazioni, qui... la mappa è abbastanza rudimentale. Non so dirti quando arriveremo, ci vorrà ancora...un po'.》
L'altra sembra aprir bocca per lamentarsi, ma Lara allarga le braccia《Stop!》sembra un arbirto《Kayla, se trovi qualcosa faccelo sapere, Stella, dovevi proprio interrompere questo fantastico silenzio?》
《Volevo solo sapere quando arriveremo a casa, dato che voi non vi prendete la briga di farlo!》
Alzo il braccio e allargò le dita per bloccarle 《State. Zitte.》
Cartellino giallo.
Tutto tace, sui volti delle mie compagne compaiono sguardi seccati, imbarazzati e rilassati.
Kayla prende il telefono e inizia a cercare, per evitare figuracce la prossima volta.
Passiamo l'intera giornata su quattro ruote e il sole cala lentamente. Will prende la radio 《Ascoltiamo il telegiornale!》preme un pulsante e la macchinetta si accende.
Ci arriva una valanga di informazioni.
Le temperature domani si abbasseranno di pochi gradi, ma non è un problema.
I negozi stanno chiudendo man mano che passano i giorni, e non si esce quasi mai di casa a Hittenville.
La situazione sembra migliorare leggermente, e si sta costruendo questa cella per i cosi.
Sono all'inizio dei lavori, stanno cercando di velocizzare i tempi, ma è difficile.
Il giornalista dice《La città sta per essere chiusa per eliminare tutti i morti, gli abitanti di Hittenville sono rinchiusi in casa e tra due settimane sarà proibito categoricamente lasciare la città.》sussultiamo tutti insieme.
Stella alza le spalle《Per noi non è affatto un problema...non c'è da preoccuparsi!》
Beth alza gli occhi al cielo《Sì, ma pensa a quelli che vivi no lì!》
L'altra fa per ribattere ma Diana le zittisce《Ascoltiamo.》
L'uomo, che non ha mai smesso di parlare, viene finalmente ascoltato《Fuori città pare si sia formato un gruppo de "I Cacciatori di Taglie" non si sa quali siano i suoi scopi ma probabilmente... Mark... uccidere...》
Perfetto. Ancora.
Beck《Non ci posso credere: ancora?》
Io non fatico a crederci《Qui c'è qualcosa che puzza.》
Lara aggrotta la fronte.
《Non saprei.》dice.
Io starei attenta a quel tizio, mi dà l'idea di un grandissimo cagasotto, e di un uomo spregevole.
Ce ne stiamo lì a fissare la radio mentre va a farsi benedire per l'ennesima volta, senza neanche cercare di sistemarla; ormai abbiamo capito il giochetto.
Spengo il marchingegno e torno a fissare il cielo, noncurante di tutto.
Beth sta leggendo un giornaletto che le ha regalato mamma Anderson, Stella chiacchiera con Diana su come sarà la loro casa, Lara intaglia un legnetto, Will parla con Beck di non-so-cosa e Kayla è appiccicata al cellulare.
Le dita scivola frettolose sullo schermo, quando a un tratto grida《Eureka!》
Sobbalziamo e a Beth a momenti viene un infarto 《Ma che ti prende?》
Lo sguardo dell'amica è piena di trionfo《Ora so quanto manca per arrivare alla casa!》
Stella batte le mani《Quanto?》
Kayla dice《Arriveremo esattamente domani! Bando imprevisti. Come avevo detto prima!》
Bando imprevisti!? Odio quella parola: imprevisti.
Ora come ora non sappiamo mai cosa può succedere. Se arrivano quei cosi, tutto si complica, speriamo in bene. Scacciato il pensiero e faccio a Kayla《Non sbagli un colpo.》
Fa un sorriso a trentadue denti. È strano però, il viaggio sembra tutta una missione per raggiungere case, e sembra...boh, non so come dirlo, ma pare che giri tutto intorno a questo. Trovare un posto sicuro: la legge nata appena abbiamo messo il naso fuori dalla scuola.
Non so che dire...
Domani arriveremo alla casa, e avremo ancora un po' di pace, e pensare che abbiamo appena lasciato un'altra casa.
Mangiamo un po' e tiriamo fuori le coperte, dato che la temperatura inizia a scendere.
Mi copro le spalle e la pancia, e quandonip sole inizia a calare, mi tocca rialzare la tendina.
Ce ne stiamo ingabbiati lì, con coperte sparpagliate in giro e cuscini qua è là.
Stella commenta《Sembra un pigiama party.》
Fermiamo il veicolo accostati a un lato della strada, accendiamo una lucetta e aspettiamo che scenda la notte. I ragazzi dormono davanti, coi finestrini alzati, i sedili reclinati e i fucili lì vicino.
Kayla si avvicina il più possibile alla luce per leggere, mentre Beth chiacchiera con Lara. Io mi raggomitolo sotto le coperte e me ne frego di tutto.
Rigiro tra le mani il taccuino e annoto tutto.
Giorno 3
Cibo: abbastanza
Acqua: tanta
Stiamo per raggiungere la casa si Stella. Arriveremo domani.
Ok, sempre meglio che niente. Stringo il taccuino al petto e qualche foto esce dalle pagine. Mi appisolo per qualche minuto.
Mi sveglio all'improvviso, non credo di aver dormito tanto, tiro fuori la testa dalle coperte. Le altre stanno dormendo, e la luce è ancora accesa.
Guardo il cuscino e vedo l'angolo di un fogliettino. Lo prendo e lo avvicino alla luce.
Torneremo mai al nostro caro whisky? Inizio a pensare di aver trovato una nuova tradizione.
Se così fosse, è la miglior tradizione di sempre.
È da parte di Will. Afferro la penna e scrivo sul retro.
Mi rendo conto però di non saper cosa scrivere.
Ci rifletto su, poi scarabocchio una frasetta.
Anch'io. Aspetto la bottiglia.
Molto profondo, penso sarcastica.
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