Quest'anno mi è stato affidato un compito importante.

Sono stato filo conduttore dello spettacolo di danza della mia scuola, intitolato SurReal, che racconta lo scontro, nel cervello di un bambino, fra il regno della fantasia e il regno della realtà.

Questo bambino, nello spettacolo, ero io, ed è stato per me un vero onore interpretare questo ruolo.

Senza l'ausilio di parole, ho dovuto usare il mio corpo per esprimermi e trasmettere l'emozioni di una scena.

Lo spettacolo è andato in scena il 29 Maggio 2018, riscuotendo un grande successo.

Lo stile di quest'anno, per le coreografie di danza accademica, si è modificato in teatrodanza, una corrente di danza da considerare a sé che unisce gli elementi espressivi e poetici del teatro ai movimenti del corpo che insegnano la danza moderna e contemporanea.

Proprio per questa sua poeticità, il danzatore riesce a esprimersi e a far arrivare al pubblico delle emozioni che vengono percepite più a livello teatrale che musicale.

La storia che è stata narrata coi nostri corpi, però, è pur sempre una storia.

Non so quale fosse il messaggio integrale che gli altri coreografi della scuola volevano trasmettere con le loro coreografie e i loro ballerini, ma so di certo le emozioni che ha provato il mio personaggio Luca durante questo viaggio.

Lui, infatti, è qui con noi, e ve lo racconterà in questa piccola raccolta di storie brevi di SurReal.