Capitolo 6

Le immagini di quella giornata appena trascorsa mi trapassavano la mente.

Tyler era stato davvero carino con me. Mi aveva aiutato a riprendermi e se non l'avessi convinto di stare seriamente bene non mi avrebbe lasciata andare.

Il suo comportamento però mi disturbava, la prima volta che l'avevo visto sembrava quasi sul punto di urlarmi contro, di mandarmi a quel paese per aver posto fine alla rissa che stava avvenendo.

La luna piena illuminava debolmente la stanza, la finestra aperta lasciava svolazzare le tende all'interno della camera per la leggera brezza autunnale che colpiva il mi corpo coperto da un leggero lenzuolo.

Non riuscì a prendere sonno, mi  girai e rigirai più volte nel letto, cercando la posizione perfetta, ma qualcosa sembrava tenermi sveglia, come se stessi aspettando qualcuno.

Decisi dunque di alzarmi, magari una boccata d'aria mi avrebbe aiutato a prendere sonno.

Afferrai la mia morbida coperta in cotone ed uscì dalla stanza in punta di piedi.
Uno dei regolamenti del college diceva che, girovagare per i corridoi dopo le ventidue era severamente vietato e io stavo già infrangendo una delle regole più importanti.

Avvolta nella mia coperta uscì dal retro del college, un grande bosco prendeva vita a pochi metri di distanza dalla struttura. Qualcosa catturò la mia attenzione, una figura alta, ben impostata  correva verso il fitto bosco.

Stavo per rientrare dentro quando un urlo agghiacciante mi congelò il sangue nelle vene. Mi girai lentamente: grida di dolore provenivano dal bosco, e prima che me ne rendesse conto i miei piedi si stavano muovendo da soli verso l'unico posto, che alle due della notte, era meglio non visitare!

Quasi inciampavo in un ramo mentre cercavo di seguire i lamenti.

La luce della luna attraversava i rami che si intrecciavano sopra la mia testa, creando dei giochi di luce.

La vista era davvero minima ed ero tentata di ritornare al college quando, ahimè, inciampai nella coperta troppo lunga per il mio corpo minuto. Caddi in ginocchio, una smorfia di dolore si fece spazio sul mio viso, pulì le mie mani dalla terra e dalla foglie secche, e quando alzai lo sguardo pronta a rimettermi in piedi, due grandi occhi rossi mi stavano fissando.
La luce fioca della luna mi permise solo di scorgere un muso, nero come la pece; Quello che sembrava un lupo si stava avvicinando a me lentamente.

Ottimo!
Ragazzina uccisa a brandelli da un lupo, trovato il suo corpo in un bosco.
La mia mente viaggiava alla velocità della luce creando dei film in grado di vincere un Oscar e prime pagine su tutti i giornali.

Il fiato caldo dell'animale batteva contro il mio viso e piccoli ruggiti fuoriuscivano dalla bocca aperta, dove, lunghi canini bianchi spiccavano nel buio del bosco. Il mio corpo si era paralizzato, tremavo come una foglia smossa dal vento. La mia mente era in subbuglio e non riuscivo a realizzare.

Ringraziai il cielo quando il lupo, dopo un interminabile sguardo al mio corpo inerme davanti a lui, si girò e corse via, lasciandomi lí, ancora stupefatta.

POV'S TYLER.

La notte incombeva sul college portando con sé la luna piena.

Dovevo affrettarmi a raggiungere il bosco o sarebbe finita male.

Percepì la temperatura del mio corpo alzarsi riscaldando ogni singola parte della mia pelle.
Iniziai a correre sfrecciando tra gli alberi e quando la luna fu abbastanza in alto illuminando il piccolo spaziale privo di alberi dove mi ero fermato per prendere fiato, un grido di dolore lasciò le mie labbra.
Le mie ossa iniziarono a deformarsi strappando così i miei vestiti, la mia pelle si riempì di peluria, scura e folta peluria, artigli sostituirono le mie unghie e il dolore divenne insopportabile, mi accasciai per terra.

Diversi interminabili minuti dopo la mia natura era cambiata, ciò che succedeva ogni luna piena era accaduto.

I miei sensi erano tutti in allerta, percepivo piccoli passi farsi sempre più vicini.
Iniziai a camminare a mia volta verso la fonte del rumore, e poi la vidi, una ragazza era accovacciata per terra.

La rabbia e la voglia di uccidere sostituivano tutti le altre emozioni, non riconoscendo niente e nessuno.
Ero pronto ad azzannare la ragazza, ad ucciderla senza pietà ma quando quest'ultima alzò lo sguardo incrociando il mio, qualcosa mi fermò.

Riconoscevo quella ragazza.

Il suo sguardo era carico di paura, potevo percepire il suo battito aumentare, tremava come una foglia, la sua fronte midida di sudore e il suo viso era pallido.

Mi avvicinai appena e dopo aver scrutato il suo corpo, una forza a me sconosciuta mi obbligò a scappare da lei.

Per la prima volta  avevo messo da parte la mia natura, qualcosa si era acceso in me costringendomi ad andarmene, lasciando inerme il corpo della ragazza accovacciato per terra.

Mi nascosi nel buio della notte, dietro un enorme tronco, osservando ogni movimento della ragazza.
Si alzò in fretta e indietreggió appena guardandosi intorno e certa di essere da sola iniziò a correre verso il college. Qualcosa però, mentre correva verso il college era rimasta appesa in un ramo di un albero.

Lentamente mi avvicinai, annusando il suo odore, così familiare che impregnava la coperta.
Afferrai quest'ultima  tra i denti e lentamente mi avviai verso la mia piccola tana, dove passavo la maggior parte del tempo ad ogni luna piena.

La notte passò in fretta, e alle prime luci dell'alba dopo essere ritornato il Tyler di sempre, avvolsi la coperta intorno alla mia vita, così da potermi coprire, e con passo leggero e svelto rientrai al college.

Raggiunta la mia camera, mi affrettai a vestirmi e dopo aver scritto un bigliettino e aver piegato la coperta in quattro togliendo eventuali tracce di terra, raggiunsi la porta della camera della ragazza, poggiando per terra ciò che le apparteneva.
Rimasi lì, di fronte alla porta di camera sua, in silenzio. Avrei dovuto bussare e farle sapere che qualcuno aveva lasciato la sua coperta lì? No, forse non c'è n'era bisogno. Detto ciò mi girai e tornai in camera mia, aspettando che la voce della direttrice desse il via a una nuova giornata.

-Spazio scrittrici-
Scusate davvero per il ritardo, ecco a voi il sesto capitolo.
Spero vi piaccia, buona lettura! :)
SERVAME16

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