Capitolo 2
Quando iniziai a fare forza aprendo quella pesantissima e possente porta alta almeno quattro metri, notai immediatamente il brulicare di ragazzi che alla vista potevano avere la mia stessa età, afferrai le mie valigie e feci un passo avanti guardandomi intorno.
Iniziai a camminare verso il centro dell'entrata dove alla fine si innalzavano due grandi rampe di scale che si dividevano andando l'una dalla parte opposta dell'altra. Immediatamente notai un ragazzo seduto su uno dei gradini più alti della rampa sinistra, giocava con un vortice d'aria proprio nel palmo della sua mano.
Mi guardai intorno sconvolta. Poi una ragazza dai capelli neri corvini e dalla pelle molto chiara, si divertiva a vedere gli altri ragazzi scivolare sulla lastra di ghiaccio che lei stessa spostava a suo piacimento.
Scossi appena la testa meravigliata e dopo aver fatto un giro su me stessa, osservando tutto e tutti, una donna non molto giovane si presentò a me.
《Bella Thorne, giusto?》
La sua voce era soave quasi impercettibile. I suoi occhi erano estremamente bianchi, nessuna pupilla, i suoi capelli altrettanto bianchi, indossava una specie di uniforme con il logo del college io, mi limitai ad annuire e ad accennare un piccolo sorriso.
《Io sono Juliane Sanchez e sono la preside del college.》
Dopo quella piccola presentazione, la donna uní le mani davanti a sé e fece un piccolo cenno con la testa.
《 La prego, mi segua.》
Stavo afferrando le mie valigie ma una donna anziana lo fece per me, la guardai leggermente stranita, cosa voleva fare con le mie valigie?
《Non si preoccupi, porterà lei le sue valige nella sua rispettiva camera.》 Intervenne la donna.
《D'accordo, la ringrazio.》
E detto ciò iniziai a seguire la donna che si dirigeva verso una piccola porta. Mi lasciò entrare per prima nello studio e dopo che la signora Sanchez fece lo stesso, si accomodò sulla sua poltrona dietro un imponente scrivania e iniziò a parlare.
《Signorina Thorne, lei si trova all'École des superpuissances de Àrsene più prestigiosa di sempre. Come tutti quei ragazzi là fuori possiede delle qualità sorprendenti, riesce a percepire la morte, non è così?》
Era quasi una domanda retorica la sua, annuì mentre mi mettevo comoda sulla sedia di fronte alla scrivania.
《Qui imparerà a controllare il suo potere, a farlo crescere e magari a svilupparne degli altri!》
Un sorrisino si fece spazio sulle labbra sottili della donna, poi continuò a parlare.
Mi porse un foglio che teneva in mano da quando l'avevo vista, afferrai quest'ultimo e iniziai velocemente a far scorrere i miei occhi sopra le righe.
《Lì, ci sono tutti gli orari delle lezioni che dovrà seguire, sono state scelte a secondo della sua qualità, la sua camera è la duecentodue, ala ovest... Ah, una cosa signorina, le persone comuni non riescono a vedere il college, le consiglio vivamente di non parlarne con nessuno!》
Alzai gli occhi fino ad incontrare lo sguardo della donna mentre mi alzavo e piegavo in quattro il foglio conservandolo dentro la tasca dei miei jeans.
《La ringrazio ancora, arrivederci Signora Sanchez.》
Mi girai e raggiunsi la porta uscendo così dalla stanza. La campanella trillò e in un battito di ciglia l'entrata, le varie scale e i corridoi si svuotarono completamente, non mi bastava che cercare la mia camera.
Salì quei gradini raggiungendo così l'ala ovest. Le porte si susseguivano una dopo l'altra e dopo diversi minuti raggiunsi la mia stanza. La chiave era già infilata dentro la toppa, dunque feci scattare la serratura ed aprì la porta in legno. La stanza non era male, molto ampia e luminosa... feci un passo ed entrai dentro la camera chiudendomi la porta alle spalle.
Le mie valigie erano poggiate vicino all'armadio. Il letto ad una piazza e mezza stava attaccato al muro, un ampia finestra dava sul bosco nel retro del college, e ciò che notarono i miei occhi, fù un altra porta, dunque mi avvicinai ed aprì quest'ultima: un bagno! Un bagno in camera, perfetto! Era davvero molto graziosa.
Dopo aver ispezionato la stanza da cima a fondo e dopo aver notato che sulla scrivania avevo già tutti i libri che mi servivano per quest'anno, decisi di sistemare tutta la mia roba dentro l'armadio e nel piccolo bagno. Il cellulare iniziò a vibrare dentro la borsa, mi affrettai a rispondere dato che mia madre non era molto contenta del fatto di avermi mandato lontana da casa e non volevo farla preoccupare ulteriormente.
Dopo aver parlato del più e del meno, io e mia madre ci salutammo. La giornata passò in fretta, rimasi la maggior parte del tempo in camera, mi sarei presa un giorno per studiare il college e magari fare amicizia. Il buio mi avvolse completamente, la prima notte fuori da casa mia, la prima notte di un altra vita!
-Angolo scrittrice:
Salve, sono la 'scrittrice' come state? Spero che il capitolo vi sia piaciuto, sono ancora all'inizio e non voglio scoraggiarmi quindi se volete lasciare un commento o una stellina, fate pure!
Più in là vi spiegherò diverse cosine, ci sentiamo guys!
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