Capitolo 13

POV'S TYLER.

《Tyler, perché non ci troviamo un bel posticino dove stare da soli?》

Mi ritrovavo in questo seminterrato pieno di ragazzi e ragazze ubriachi e strafatti. L'aria era irrespirabile, fumo e alcool l'avevano resa densa e sembrava quasi difficile riconoscere i volti dei miei compagni. Scossi la testa a Nathalie che non faceva altro che sedurmi con le sue parole. In un altro momento non ci avrei pensato due volte, mi sarei alzato e l'avrei trascinata in una delle stanze messe a disposizioni per noi, per darle ciò che voleva.

Afferrai il mio bicchiere e lo portai alle labbra.

《Amico, qui non ci sto più nei pantaloni... Se proprio non vuoi, vado io!》

Disse Harry mentre afferrava la mano di Nathalie, scomparendo tra la folla di ragazzi. Scossi appena la testa sorridendo ironicamente per poi girarmi  e guardare verso l'entrata. Un puttana, ecco cos'era Nathalie... ma nel suo mestiere ci sapeva fare.

Ciò che notai dopo, mi lasciò letteralmente di stucco.
Bella stava entrando, i suoi occhi vagavano all'interno del locale, sembrava spaesata. Al suo fianco un ragazzo le stava parlando ma i suoi occhi erano già piantati nei miei. Cosa diavolo ci faceva qui? E poi perché con un ragazzo come lui?

Il nostro legame fu interrotto dal quel fottuto Nicholas che si piazzò davanti a lei. Portai il bicchiere alle labbra e mandai giù il liquido tutto d'un fiato, riportando poi velocemente lo sguardo all'entrata ma lei non c'era più. Mi alzai dal comodo divano, letteralmente infastidito, sicuramente non sapeva chi era quel ragazzo e cosa facesse. Raggiunsi un angolo del seminterrato che mi sembrava più tranquillo cercando di intravedere la ragazza dai capelli rossi.

Dopo diversi tentativi di scorgerla tra la moltitudine di ragazze, la vidi: Victoria la stava trascinando verso un gruppetto di ragazzi che stavano organizzando un gioco infantile e fottutamente stupido, e a volte pericoloso se si è davvero ubriachi.

La serata continuò così, avevano costretto Bella a fare di tutto e di più ma a lei sembrava non dispiacere, anzi stava al gioco. Il mio sguardo si spostava da Nicholas a lei, da lei a Nicholas, e la rabbia ribolliva in me. Come poteva un ragazza così docile essere in compagnia di uno schifoso demone?

《Nicholas! Ahm... Devi... Portare Bella in una stanza. Hai dieci minuti per fare quello che vuoi di lei. Se non tornate dopo dieci minuti significa che siete andati a letto insieme!》

Cosa?! Cazzo, no. L'espressione di Bella diceva tutto come quella schifosamente maliziosa di Nicholas. Dovevo fermarli. Non so cosa mi stia succedendo o cosa mi stia spingendo a fermare quella ragazza, ma una forte attrazione mi costringeva ad essere quasi protettivo nei suoi confronti.

《Cosa stai facendo Bella? È pericoloso, sei brilla, non farlo.》

Oltre a non sapere con chi aveva a che fare era anche abbastanza ubriaca.

《Torna pure dalle tue amichette, Tyler. Non ho bisogno che tu mi protegga, so farlo da sola.》

E detto ciò mi superò raggiungendo il ragazzo che nel frattempo era entrato in una di quelle stanze. La guardai per l'ultima volta prima di vedere la porta chiudersi dietro di lei.

Iniziai a fare avanti e indietro nel piccolo corridoio indeciso su cosa fare. Dovevo bussare? Irrompere nella stanza? Mi passai una mano tra i capelli dopo aver controllato svariate volte l'orologio che avevo al polso.

Una manciata di minuti dopo sentì la porta aprirsi. Mi fiondai su di lei osservandola, cercando qualche indizio che mi facesse capire che non avevano fatto nulla.

《Cosa ti ha fatto? Spero per voi che abbiate solo parlato, perché sennò...》

《Mi spieghi qual'è il tuo problema, Tyler?》 Alzai gli occhi al cielo. Nicholas è il mio fottuto problema.

《Un demone. Sul serio, Bella. Un demone? Vuoi andare a letto con un demone?!》

La mia voce andò alzandosi. I suoi occhi si spostarono sul mio collo dove la mia vena pulsava abbastanza da farsi notare. La vidi sussultare, sicuramente spaventata dalla mia reazione.

《Un ché? Tyler, non sei mio padre né mia madre né un mio tutore. Posso fare quello che voglio e non sarai di certo tu a rovinarmi la festa.》

Potevo percepire la rabbia nella sua voce. Mi superò e afferrando Nicholas per un braccio andò via.

POV'S BELLA.

Usciammo dal locale; Di Victoria non c'era neanche la minima traccia così decisi di digitare velocemente un messaggio.

《A chi scrivi?》 Chiese Nicholas mentre portava alle labbra una sigaretta.

《A Victoria, dovevo ritornare al college con lei, l'ho avvisata che sono con te, e che è tutto okay.》

Accennai un sorriso mentre seguivo il ragazzo verso l'auto scura. Non era stata un ottima scelta quella di andare via dal locale con un perfetto sconosciuto, ma il comportamento prepotente e strambo di Tyler mi aveva letteralmente mandato fuori di testa.

Victoria però mi aveva assicurato di non preoccuparmi e che Nicholas era un bravo ragazzo.

《Ti ucciderà.》 Dissi osservandolo attentamente. Mi rispose scrollando le spalle buttando poi fuori dalle sue labbra quella piccola nube di fumo.

《Dovremmo morire tutti prima o poi!》

《Non è una buona scusa!》

Ridacchiai mentre entravo dentro l'auto. Sistemai il vestitino che aveva lasciato scoperta fin troppa pelle. Potevo sentire gli occhi di Nicholas bruciare sul mio corpo e non era una buona sensazione.

Accese il motore e facendo retromarcia uscì dal parcheggio. Il tragitto fu abbastanza silenzioso, una cosa strana però c'era: una moto non aveva fatto altro che seguirci per tutto il tempo ed io avevo uno strano presentimento.

《Puoi accostare per favore?》 Chiesi con fin troppa convinzione. La sicurezza di dover scendere si fece sempre più forte in me e quando Nicholas fermò l'auto, vidi dallo specchietto retrovisore che la moto aveva fatto lo stesso. Scesi dall'auto e quando mi avvicinai rimasi letteralmente di stucco. Tyler ci aveva seguito per tutto il tempo.

《Ci stavi seguendo?》

Alzai un sopracciglio incrociando le braccia al petto. Il ragazzo scese dalla moto e misi le mani in tasca.

《Non lo so, sto facendo questo?》

Ah, l'arroganza!!
Alzai gli occhi al cielo e feci per girarmi e ritornare in macchina ma la mano di Ty mi afferrò un braccio e mi costrinse a girarmi. Adesso eravamo così vicini, percepivo il suo calore, la luce fioca del lampione illuminava a metà il suo volto lasciando l'altra metà completamente al buio.

《Bella, vieni con me... Nicholas non è come sembra.》
Il tono di Tyler era supplichevole. Stavo per ribattere, ma Nicholas mi precedette mettendosi tra me e il ragazzo.

《Quale è il tuo problema Hoechlin?》

Scattò il ragazzo dando una leggera spinta a Tyler così da aggiungere più distanza tra i nostri corpi.

《Sei tu il mio problema, demone.》

Sputò acido Tyler, le sue mani si strinsero in due pugni. Avevo già sentito quella parola e di certo non era una buona cosa.

《Un demone?》

《Lascialo perdere Bella, torniamo al college.》
Intervenne Nicholas afferrando un mio braccio facendo forza.

《Lasciami Nicholas, mi fai male!》
Dissi strattonando il mio braccio dalla sua stretta, mi avvicinai a Tyler mettendomi dietro di lui, come se potesse proteggermi da un imminente attacco. Nicholas mi guardò per qualche secondo, si passò una mano tra i capelli ed andò via.

Tyler si girò  poggiando una mano sulla mia guancia. Il suo tocco era dolce, la sua mano calda e morbida. Era così vicino, talmente vicino da sembrare di sentire il suo battito che batteva all'unisono con il mio.

《Grazie...》 Riuscì a sussurrare prima che le sue labbra si passassero sulle mie.

-Spazio autrici-
Ragazze, come va?
Vi è piaciuto questo capitolo? Spero proprio di sí!
Lasciate un vostro commento o qualche stelline, fanno sempre piacere!
Piccola parentesi, con l'inizio della scuola e io Monica non sappiamo quando riusciremo ad aggiornare, se due volte a settimana o una, ma state tranquille, aggiorneremo di sicuro!
Al prossimo capitolo ;)

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