Le isole dei lucertoloni

Apro gli occhi e grido accorgendomi che sono tra le nuvole e sto cadendo a una velocità pericolosa. Mi stringo a Baymax e gli scuoto la testa chiamandolo. Ma i suoi occhi formano una linea orizzontale. Si è spento? No no no no no! Non so quanto i miei microbot ci metterebbero a raggiungerci. Premo lo sportellino della memoria sul suo petto e sto attento che le schede non volino via. Ecco, dopo l'impatto contro di me le schede si sono spostate. Le sistemo entrambe e chiudo lo sportello.

Baymax si riaccende e mi guarda. "Ciao Hiro."

"Baymax! Stiamo cadendo, vola!"

Mi aggancio alla sua schiena e lui accende i razzi ai piedi.

Attraversiamo le nuvole e scorgiamo delle isolette, e atterriamo su una di queste.

Scendo da Baymax e guardo il cielo, poi mi giro e osservo l'ambiente marittimo intorno a noi. "Baymax, dove siamo?"

"Non lo so Hiro. Comunque, percepisco civiltà da quella parte." e indica un punto al di là di due colonne di roccia.

Sospiro e cerco di tranquillizzare il mio cuore. "Ok, però aspetta un attimo." Mi siedo e mi tolgo il casco.

Baymax mi osserva. "Hai bisogno di acqua. Purtroppo quella intorno a noi è salata, e non farebbe bene al tuo organismo."

"Lo so." Mi brontola lo stomaco. "E ho fame."

"E sei stanco." aggiunge lui.

Si siede accanto a me e tolgo il casco anche a lui, finendo a gambe all'aria.

Si volta verso di me. "Ti manca già."

Sto per ribattere, ma poi sospiro e mi passo una mano tra i capelli. "Sì."

La sua testa gira dall'altra parte e si alza di scatto.

"Che c'è?"

Non mi risponde. Poi qualcosa di grosso e nero gli salta addosso, e insieme rotolano lontani.

"Baymax." Afferro il casco e mi preparo a seguirlo.

Ma poi mi sento chiamare. "Fermo!"

Mi volto: c'è un ragazzo in armatura e con un casco da vichingo, deve avere sui vent'anni, ha i capelli lunghi e castani e gli occhi verdi, una delle sue gambe è di ferro.

Mi squadra e mi punta contro una spada. "Chi sei e da dove vieni?"

"Sono Hiro. Vengo da San Fransokyo."

"Non lo conosco."

"Peccato, è una bella città." mormoro.

Lui non si scompone. "Tu e il tuo drago volete farci del male?"

"Drago?" chiedo confuso.

"Sì." continua avvicinando la punta dell'arma.

"Non vogliamo farvi del male, stavamo combattendo contro un mostro e ci ha spazzati via, così abbiamo perso coscienza."

Il ragazzo esita, poi abbassa la spada. "Sono Hiccup. Scusa per l'attacco ma di questi tempi..."

"Lo so lo so: di questi tempi il male è sempre in agguato."

Hiccup sbuffa divertito.

Mi gratto la testa. "Senti, cos'è che ha attacco il mio amico."

Lui si da una botta sulla tempia. "Giusto, Sdentato. Andiamo prima che..."

Ma dagli alberi escono Baymax e una creatura poco più bassa di lui, nera con il muso tondo e due possenti ali, il termine della coda è mezzo artificiale, i suoi occhi sono grandi e verdi. Baymax lo sta coccolando e l'altro sorride e rizza le squame.

Hiccup sorride. "Hiro, lui è Sdentato, il mio drago."

"Drago!" esclamo. Wow, un drago!

Sdentato si accorge di me e in due balzi mi raggiunge, mi butta per terra e inizia a leccarmi. Tento di toglierlo ma è troppo grosso.

Alla fine Hiccup lo spinge via e mi aiuta ad alzarmi. "Sdentato! Scusalo. Sdentato, sai che la bava non va via facilmente."

Faccio una smorfia di disgusto mentre tento di togliermi la bava. Inutile.

Hiccup guarda con curiosità Baymax. "Che razza di drago è?"

"Non è un drago, ma un robot." Mi accorgo che è confuso e inizio a spiegargli cos'è un robot.

Lui sembra capire poco, ma poi porge la mano a Baymax, che ricambia. Abbassa lo sguardo sulla gamba di ferro. "Ti manca un arto."

"Baymax!" lo richiamo.

Ma Hiccup sorride. "Sì, durante una battaglia di sei anni fa, e io ho ferito Sdentato quando ancora non eravamo in pace coi draghi." Mi guarda. "Sai, secondo me voi due siete due tipi speciali."

"Anche tu non sembri uno normale."

"Non lo sono." ride lui. "Sentite, volete venire con noi al villaggio di Berk? Potete restare fin che ne avrete bisogno."

Annuisco. "Grazie."

Baymax è tornato a coccolare Sdentato. "Bimbo squamoso."

Scoppio a ridere e Hiccup mi segue. Monta su Sdentato e io mi aggancio a Baymax.

"Ah senti." mi dice "Può darsi che vi prendano per degli stravaganti, quindi non badate a come vi guarderanno."

Spicchiamo il volo e seguiamo Sdentato e Hiccup verso un villaggio di capanne su un promontorio. È davvero molto bello.

Scendiamo al centro del villaggio e tutti gli abitanti accorrono e ci guardano con curiosità. "Devo ignorarli?" chiedo cercando di sorridere.

Hiccup sbuffa. "Non è stata una buona idea atterrare nel centro." Tutti gli abitanti sono zitti e lui inizia a parlare, spiegando chi siamo. Tutti rimangono affascinati dalle nostre armature e da Baymax. Io mi accorgo con stupore che ogni abitante è seguito da un drago, tutti di razze diverse.

Hiccup mi sorride. Ma d'un tratto si sentono dei lamenti e dalla folla spunta fuori una signora anziana con un abito lungo, che parla in una lingua a me sconosciuta. Si inginocchia davanti a Hiccup e indica il cielo. Seguo il suo dito e scopro il piccolo vortice nero che è apparso. 'No.'

La vecchia ora indica me e Baymax e ci guarda con odio. Hiccup ci squadra come le altre persone.

Hiccup ci ha portati nella sua capanna e ci ha lasciato dei sacchi morbidi per dormire. Sto seduto sul mio, pensieroso.

Hiccup si gratta la testa e sorride. "Allora, cosa ne pensi di Berk?"

A quel punto esplodo: "Che fra poco non ci sarà più! Ed è tutta colpa mia." Gli spiego che cosa causano i vortici oscuri.

Lui si rabbuia.

"Non merito di stare qui. Dovrei tornare ad Anima."

"Cos'è Anima?"

"La mia Fazione."

"Ma Dream non è divisa in Fazioni."

Mi balza il cuore in gola. "Dream?"

"La nostra Terra."

Scatto in piedi e mi prendo la testa tra le mani.

"Vieni da un'altra Terra?"

"Da Disney."

"Incredibile!"

"No! Non possiamo attraversare le Terre, per questo il vortice è apparso."

Hiccup sospira e si avvicina, poi posa le mani sulle mie spalle. "Non importa da dove vieni. Hai bisogno di aiuto, e io sono sempre disposto ad aiutare gli altri."

"Non dovresti."

"Perché no? Per essere un ragazzino sei sveglio, e mi stai anche simpatico. E poi non credo che Sdentato si separerebbe tanto facilmente da Baymax." aggiunge indicando i due che dormono stretti in un angolo.

Hiccup mi arruffa i capelli e io sorrido ricordando che lo faceva anche Tadashi.

Hiccup si allontana verso il suo letto e io mi affaccio alla finestra. Osservo le stelle e mi sale un groppo in gola. Perché Baymax deve avere sempre ragione?

Punto lo sguardo su una stella. Non riesco a trovare la Stella dei Desideri.

Deglutisco e dico: "Mi manchi, amore mio."

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