Lucifero vs Angelo

Non appena Lucifero scomparve da dietro la porta questa si chiuse automaticamente bloccando Blake all'interno dello stanzino del bagno nel quale, un istante dopo, comparvero anche Zodiac e Hannibal.

<< Che sta succedendo ragazzino, dov'è il padrone? >>
<< Zitto ! >>

Blake si sollevò sulla spalla la maglia coprendo il succhiotto fatto da Lucifero e mise l'orecchio contro la porta per cercare di sentire quello che stava accadendo dall'altra parte. Lucifero stava parlando con qualcuno, qualcuno di nome Angelo, la sua voce era fresca come un bicchiere d'acqua d'estate, il demone aveva ragione, stavano parlando di lui !

<< È in quel bagno, vero ? Perché non lasci che io lo guardi ? Stai giocando sporco, anche se è l'unico discendente di quella persona, prima di tutto il resto, lui è il mio protetto !!! E poi vuoi davvero farmi credere che qualcuno, che non sia una delle tue concubine, ha scalfito il tuo freddo cuore a forma di prugna secca !!! >>

<< Quello che provo per il mio piccolo non c'entra nulla con Lui, sono millenni che l'ho superata. Per quanto riguarda l'affare della " prugna secca " , chi lo sa, beh, si può dire che non è come tutti >>

" Ma di cosa stanno parlando ? Questo tizio sta dicendo che ... Lucifero mi ... amerebbe ? "

Il ragazzo sentì il proprio cuore esplodergli nel petto, voleva saperlo con tutto sé stesso anche se la risposta era piuttosto logica, lui era un passatempo, niente più per quel demonio senza cuore, ma prima che il giovane potesse sentire il resto della discussione, la porta gli venne sbattuta in faccia e si ritrovò nuovamente con il sedere sul pavimento del bagno. Rimase lì per qualche secondo fissando l'immagine divertita di Lucifero che gli porgeva una mano nel tentativo di farlo rimettere in piedi. Blake accettò l'aiuto, ma si ritrovò immediatamente tra le braccia del demone che lo baciò senza alcun preavviso, come al suo solito. Non appena si separarono il ragazzo poté finalmente vedere in volto lo sconosciuto. Era leggermente più basso di Lucifero, i suoi capelli non erano lunghi quanto quelli dell'altro, ma erano biondi quasi sul bianco, ed i suoi occhi erano blu scuro, niente a che vedere con quelli glaciali del demone, i tratti gentili e la pelle morbidamente candida, tutto in lui lo avrebbe sicuramente definito come " celestiale "

<< Ma, tu chi sei ? >>
<< Oh, beh, io sono il tuo angelo custode Blake, se ti va puoi chiamarmi Angelo >>

Lo stupore di Blake però si spense in fretta, bastò che Lucifero gli scostasse di lato capelli corvini per fargli perdere la concentrazione ed il nuovo arrivato sembrò accorgersene immediatamente.

<< Sai Blake, è bello poter finalmente parlare a quattrocchi, tu probabilmente non lo immagini, ma ... Sono anni che ti osservo, ho vegliato su di te da quando sei nato e conosco ogni cosa che ti riguarda. Se solo non avessi fatto quel patto forse saresti stato il mio più grande successo, invece adesso sei così ... sporco >>

Il ragazzo spalancò gli occhi e sentì le mani del demone appoggiarsi sulle sue spalle e massaggiarle con dolcezza, che stesse, per caso, cercando di ... aiutarlo e proteggerlo ?

<< T-tu c-come ... >>

Lucifero allora si fece avanti impedendo a Blake di potersi difendere dalle accuse che Angelo gli stava lanciando. Il ragazzo si sentì al sicuro, era così bello avere qualcuno che lo difendesse, arrossì al pensiero che Lucifero lo stesse facendo per lui, anche se sarebbe benissimo potuta essere una reazione alla boriosità del biondo, forse lo aveva fatto infuriare.

<< Credevo che la superbia non fosse una delle vostre principali, ma non penso che tu abbia qualche diritto speciale sul destino di Blake e ... non è colpa mia se non hai fatto tu il primo passo come avresti dovuto. Se ha avuto il desiderio di mettersi con me per movimentare un po' la sua vita noiosa significa che hai fallito. L'hai protetto bene dalle mie grinfie fino ad ora, ma adesso ci penserò io a renderlo felice, non dimenticare le mie parole. Lui è mio adesso >>

Lucifero mise una mano intorno alla spalla del ragazzo e poi lo baciò sulla guancia e sul collo prima di trasportarlo con la forza nelle sue stanze.

<< Ma che ti è saltato in mente ? Ci conosciamo solo da ieri sera e già mi considero una tua proprietà !?! >>

Blake si separò immediatamente da lui e corse dal lato opposto della camera, voleva evitare in tutti i modi che gli eventi della notte prima si ripetessero.

<< Perché mi hai riportato qui ?!? Io dovrei essere a scuola adesso, non posso mica sparire come se niente fosse, ho una media da mantenere e poi devo parlare con Emily per risolvere la situazione che si è creata prima ... >>

L'altro lo stette ad ascoltare per un po', quelle reazioni così timide e sensibili lo fecero incendiare, così si avvicinò al ragazzo prendendolo tra le braccia e facendogli adagiare la testa sul proprio petto. Il tepore che veniva dal demone scaldò il corpo del giovane che subito si rilassò, come rapito dalle sue carezze ed ipnotizzato dalla sua voce seducente, questa volta Lucifero lo avrebbe avuto totalmente in sua balia, non ci sarebbe stata possibilità di fuga, nessun errore.

<< Non pensare alla scuola, né ad Emily, mai più. La tua media resterà eccellente ho già risolto tutto e, per quanto riguarda quel tizio ... >>

Lucifero fece mettere Blake contro un muro e gli bloccò ogni movimento, per quanto il ragazzo tentasse di muoversi, la forza dell'altro era sovrannaturale.

<<  ... devo preoccuparmi sul suo conto e comportarmi da ossessivo, psicopatico e geloso oppure mi posso fidare di te piccolo ? >>

<< I-io non voglio che tu faccia così, ma non è un tua scelta se devo parlargli o meno, in fondo sono ... libero di fare quello che voglio >>

Lucifero passò le mani tra i capelli del ragazzo e lo baciò profondamente sulle labbra togliendo a Blake il respiro, per quanto quei gesti gli provocassero emozioni sempre più confuse ormai il giovane umano ci si era abituato ed adesso non cercava più di evitarli. Non appena si separarono il ragazzo aveva già il fiatone ed il suo cuore era caldo della passione di Lucifero, ma non era ancora sicuro di volersi fidare, l'idea di essere lì solo come sfogo sessuale lo stava facendo impazzire.

<< Non capisco, perché ti comporti così ? Le carezze e tutto il resto, non immaginavo facesse parte del nostro accordo ... Avrei avuto un luogo in cui rifugiarmi dalla mia vita di tutti i giorni, ma farlo con te ...  >>

Il volto di Lucifero era imperscrutabile, era impossibile capire cosa gli passasse per la testa, se fosse arrabbiato o confuso, magari anche divertito, Blake non riusciva minimamente ad intuire le sue emozioni e gli dava fastidio, anche se in fondo si conoscevano solo da un paio di giorni, non c'era da stupirsi.

<< Te lo avevo detto del pedaggio, adesso sei a casa mia, non ti ho ancora stuprato e sei fortunato che non ti costringo minacciando la tua famiglia di morte >>

Il demonio lo prese per il polso e lo fece stendere sul proprio letto, era morbido e confortevole proprio come Blake lo ricordava, gli piaceva quel posto, se non fosse stato per la parte che veniva dopo. Lucifero si mise a cavalcioni su di lui levandogli la maglia e lasciando il ragazzo a petto nudo sotto di sé. Blake fece di tutto per coprirsi, non sopportava l'idea di ciò che stava per succedergli, ma poi, mentre Lucifero stava già succhiando passionalmente il suo collo, ecco l'illuminazione. Blake appoggiò le mani sul petto dell'altro e lo spinse piano per staccarlo, il demone lo guardò coi suoi occhi glaciali ed il ragazzo sorrise.

<< Questa volta non sono venuto io qui, mi ci hai portato tu quindi teoricamente non dovrei pagare alcun pedaggio ! >>
<< Oh ... >>

Lucifero gli sorrise maliziosamente appoggiando una mano sul cavallo dei pantaloni di Blake, accarezzandolo voracemente e facendo sussultare il ragazzo che prese ad ansimare ed inarcare il corpo come per chiederne di più.

<< ... sai, hai ragione piccolo, in effetti non sei venuto qui di tua spontanea volontà ... Ma adesso ci penserò io a risolvere questo piccolo problema >>

Disse infilando la mano nei boxer del giovane e sfregando con più forza fino a quando non sentì il suo membro diventare eretto e bagnato sotto le sue carezze, Blake non riusciva a sottrarsi, nemmeno capiva più se volesse che Lucifero la smettesse o meno.

<< L-Lucifero ... B-basta ... sto per ... >>

Blake strinse le gambe quando sentì la mano del demone che si allontanava lasciandolo con l'erezione ancora visibile, il ragazzo ora aveva un bel problema da risolvere.

<< Ora sì che verrai ... ti convincerò a restare mio piccolo Blake e farai ciò che voglio finché starai qui >>

<< V-vi prego ... devo, devo ... >>

<< Voglio che tu lo faccia qui, davanti a me, masturbati piccolo >>

Il demone gli fece scivolare i pantaloni ed i boxer lasciando in bella vista il pene duro del ragazzo che ormai aveva assunto la tonalità delle fiamme più pure del suo regno. Blake era rimasto allibito dalla richiesta, ma il dolore stava diventando sempre più forte e così capì che ormai non riusciva più a trattenersi.

<< Adesso vediamo quanto sei bravo cucciolo >>

<< Non voglio ... >>

Blake chiuse le gambe, il basso ventre gli stava andando a fuoco dal desiderio, non poteva più resistere, gli faceva male, doveva liberarsi.
L'altro si stancò di attendere, afferrò le ginocchia di Blake spalancandole e prese a masturbarlo mentre il giovane, obbediente, copiava i suoi movimenti, navigando ormai in un mare di lacrime, tra il piacere e l'orrore di quello che stava facendo.
Lucifero prese il membro del ragazzino tra le mano e cominciò ad accarezzarlo sempre più velocemente e passionalmente, non smise fino a quando Blake non sembrò sul punto di esplodere. Le lacrime cominciarono a rigare le lacrime del giovane che, in poco tempo, cominciò a liberare piccoli fili di sperma sul petto del demone sopra di lui. Era un'immagine così perfetta che il signore degli inferi si avvicinò all'orifizio del suo piccolo inumidendolo con il seme di questo, era il momento, lo avrebbe posseduto e Blake non se ne sarebbe più potuto andare. Il ragazzo ormai divampava, l'imbarazzo era troppo grande per continuare a gestire quella situazione, mise le proprie mani su quelle di Lucifero che ancora stavano trafficando sul suo piccolo foro e lo guardò negli occhi mentre l'altro corrispose con uno dei suoi solito sorrisi.

<< Ti prego ... lasciami andare >>

La voce del ragazzo era irrimediabilmente rotta dai singhiozzi mentre la sensazione appiccicosa sul suo ventre gli ricordava ancora una volta di non star sognando. Lucifero si avvicinò alle guance di Blake e vi diede un lungo bacio prima di tornare a concentrarsi sul suo orifizio, lo desiderava così tanto ed averlo appena visto venire non migliorava la situazione.

<< Chiamami ancora Lu, come hai fatto quella volta davanti ad Emily. Voglio sentirtelo dire ancora ... apri le labbra piccolo mio, parlami mentre entro dentro di te ... >>
<< I-io non ... non posso >>

Il ragazzo si coprì ancora di più l'inguine e poi chiuse le gambe con tutte le proprie forze, l'idea di concedersi in questo modo al demonio lo spaventava a morte, anche se non ne capiva nemmeno il motivo.

<< Ma ... >>

Lucifero stette a guardare Blake e poi, scocciato, si allontanò, entrambi erano ancora evidentemente eccitati, il demone era arrabbiato nero, non sapeva nemmeno cosa lo trattenesse da scoparsi quel ragazzino in quell'istante, anzi no ... lo sapeva benissimo, ma gli faceva troppo male ricordarlo in quel momento.

<< Mi dispiace per averti fatto del male Blake, comunque credo che dovresti andartene adesso ... vai pure piccolo >>

Blake lo guardò, era confuso e grato nello stesso momento, ma non stette a polemizzare, andò in bagno a darsi una pulita, si vestì rapidamente e poi scomparve lasciando Lucifero da solo, di nuovo. Non appena la sua mente analizzò appieno ciò che aveva appena lasciato scappare, il demonio, si morse forte il labbro fino a quando non vi uscì un lungo rivolo di sangue nero.

<< Blake, mio piccolo, presto non riuscirai più a smettere di volermi, questa è una promessa >>

Detto ciò tirò un forte pugno alla parete provocandovi un grosso buco che, quasi subito, venne magicamente riparato.

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