Il Mio Principe

Quayn guardava sconvolto l'intera scena, tremante e preoccupato per Blake, accarezzandogli dolcemente i morbidi capelli scuri, non perché servisse a qualcosa, ma solo per calmarsi un po', per quanto sapesse che non avrebbe avuto alcun effetto, non riusciva a trovare una soluzione, era completamente in panico. Il suo amato fratellino stava morendo, lentamente, come un petalo che appassisce al suolo dopo essersi staccato dal meraviglioso fiore a cui appartiene, ma in quel momento, per il giovane discendente di Caino, non c'era nulla da ammirare, anzi. Il ragazzo appoggiò con delicatezza il fratello a terra, la lama della spada di Angelo gli aveva attraversato il torace ed ora una chiazza rossa andava espandendosi sulla sua vecchia maglietta, logorata e sporca di fluidi corporei, come tante piccole gocce di pioggia quando vanno a formare una pozzanghera sempre più ampia. Quayn cominciò a piangere disperatamente sul petto del fratellino spogliandolo ed usando poi la maglietta per comprimere la ferita, il petto di Blake che si alzava ed abbassava sempre più di rado ed i suoi occhi che si spegnevano mano a mano che lo spirito lo abbandonava. Nonostante il poco tempo che avevano passato insieme, il giovane dai capelli viola aveva da subito il desiderio che cresceva forte nel proprio cuore: avrebbe tanto voluto passare il resto della propria vita a difendere quel fragile ragazzo dai capelli corvini, per proteggerlo ed essere il fratello migliore del mondo, ma ora Blake stava morendo, lui, povero debole mortale, da solo non avrebbe potuto farci nulla, non aveva abbastanza potere ... Non era mica un arcangelo del paradiso o ... Il ragazzo si volto verso Lucifero, il signore dell'inferno era ancora steso a terra davanti a loro, l'uscita dell'etere dorato che andava diminuendo lungo il suo tronco, stava evidentemente guarendo !

<< Lo so quello a cui stai pensando discendente di Caino >>

Disse l'essere dannato con la sua voce calda e passionale, alzandosi a fatica usando la forza delle proprie braccia scolpite. Non toglieva gli occhi di dosso dal suo amato Blake nemmeno per un istante e si muoveva lentamente verso di lui fino a quando non gli fu sdraiato accanto, le dita lunghe e sottili che accarezzavano i capelli corvini del giovane addormentato con grande amore ed attenzione.

<< Sì, lo posso guarire >>

Sorrise il diavolo scorrendo con il polpastrello sul roseo labbro superiore del ragazzo, era molto più ruvido di come lo ricordava, ma questo fattore non aveva la minima importanza per lui, presto tutto sarebbe tornato come prima, beh, forse non tutto. Lucifero baciò la fronte del fragile fagottino che gli stava accanto tremante e si avvicinò due dita al proprio petto usandole per raccogliervi le ultime gocce dell'etere che ormai aveva smesso di sgorgare dalla sua ferita che si era rapidamente richiusa.

<< C-che intendete fare per aiutarlo ? >>

Balbettò nervoso Quayn, il cuore nel petto molto più leggero all'idea che il suo fratellino si sarebbe salvato, la parola del signore dell'inferno era una sola, lo aveva letto in uno dei libri datigli da Angelo, quindi non c'era nulla da temere. Il discendente di Caino si sedette accanto al viso addormentato di Blake e gli fece appoggiare la testa sulle proprie ginocchia unite mentre intanto Lucifero si metteva a sedere sorridendo dolcemente.

<< Q-quell'etere ... >> indicò Quayn << Non vorrete mica ... >>
<< Esattamente, non c'è altro modo di salvarlo, ma tu dovrai aiutami. Non ci sarà un'altra possibilità, il Patto Definitivo è unico e non si può sbagliare >>

Il giovane deglutì, non poteva credere a quello che stava succedendo, era un evento straordinario che pochi avevano la fortuna di poter dire di aver visto e lui presto vi avrebbe assistito. Quayn sollevò leggermente il viso di Blake e gli aprì dolcemente le labbra sotto lo sguardo vigile di Lucifero, era logico che fosse così preoccupato, stava ufficialmente per svolgere il rito più importante dell'intera esistenza di un demone, per la prima e unica volta. Il diavolo portò la mano pulita sulla maglietta indossata dal discendente di Abele e la strappò facilmente, una volta eliminato il tessuto lurido e logoro, venne così rivelato ad entrambi i presenti, il petto scarno, piccolo e fragile di Blake, era così debole ed ormai in fin di vita che si sollevava sempre più di rado. Lucifero sapeva di non avere molto tempo così intinse l'indice nel proprio liquido vitale che aveva raccolto e lo passò sull'intero tronco di Blake disegnandovi,  con minuziosa precisione, un enorme pentacolo brillante d'oro.

<< Ora toccherebbe a te mio amato, ma permettimi di guidarti >>

Il signore dell'inferno prese la piccola mano di Blake e ne sporcò un dito con il sangue del giovane umano che ancora sgorgava dalla ferita infertagli da Angelo e poi portò le falangi del ragazzo al proprio petto tracciandovi il medesimo simbolo, nella stessa identica posizione. Quand'ebbe finalmente finito ormai al suo piccolo non restava molto tempo, si sarebbe dovuto sbrigare o lo avrebbe perso, come aveva perso Abele, ma questa volta non gli sarebbe venuto a mancare un essere che lo considerava solo come un grande amico, ma l'uomo che amava e che provava lo stesso per lui, non poteva permetterlo. Quayn intanto stava assistendo a tutta la cerimonia ammirando quei gesti precisi e le piccole accortezze apportate dal signore dell'inferno perché tutto andasse a buon fine, ma suo fratello era sempre più debole e poi il comportamento che aveva avuto Lucifero rivedendolo, così freddo ed infastidito, non si poteva certamente corrispondere al vero amore che il patto che stavano facendo richiedeva.

<< M-ma voi ... >>
<< Silenzio ! Non disturbare il mio rito ! Il Patto definitivo non è molto complesso, ma se errato può portare a conseguenze terribili ! >>

Lucifero portò le dita sporche del suo etere dorato alle labbra di Blake e quelle sporche di sangue cremisi del giovane alle proprie abbassandosi poi all'orecchio del suo piccolo e sussurrandovi con lentezza le parole del rituale, cantandole dolcemente, come fossero una ninnananna.

<< Mio Principe,
ti dono il cuore che mi batte nel petto,
per farti risorgere
e metto la mia forza al tuo servizio contro coloro che vogliono il tuo male
Donami la tua vita
per purificare la mia debolezza
Sii mio, appartienimi
così come io appartengo a te
Questo patto indissolubile
mi fa tuo e ti fa mio in eterno
Con questo bacio lo confermiamo >>

E così il diavolo si abbassò su Blake leggermente, per qualche secondo i loro visi rimasero a pochi millimetri di distanza l'uno dall'altro, come sospesi nel tempo, in un completo silenzio quasi irreale. Solo il respiro di Quayn, così pesante e nervoso per la situazione che gli si stava parando davanti si sentiva nell'aria, era così imbarazzato, si sentiva terribilmente di troppo in mezzo a quella coppia magnificamente perfetta, così sollevò leggermente Blake e lo mise dolcemente tra le braccia di Lucifero. In quella scena così calda il diavolo non riuscì ad attendere un secondo di più, avvolse il suo amato nel suo amorevole ed avvolgente abbraccio, e lo baciò attirando possessivamente le labbra del più piccolo alle proprie e gustandosi avidamente il sapore del giovane addormentato che si mischiava al suo nel contatto tra loro. Non ci volle molto, lento e debole, il corpo di Blake cominciò a riprendere vigore mentre la pelle di entrambi cominciava a rilasciare una strana luminescenza scaldandoli di un tenero tepore, il petto del ragazzo tornò ad alzarsi ed abbassarsi in modo più regolare e sano mentre il suo braccio si sollevava aggrappandosi saldamente alla spalla del proprio signore. Nonostante non avesse ancora ripreso i sensi il corvino riusciva a sentire il richiamo del proprio signore e si strinse a lui mentre i pentacolo sui loro petti andavano sparendo attraverso la pelle, passando nei loro corpi e marchiando così i loro spiriti fino a fermarsi sulle loro schiene, neri di pece, nel luogo dove sarebbero rimasti impressi per l'eternità. Al tocco di Blake, Lucifero ebbe un fremito lungo la spina dorsale, e sorrise, sentendo i punti in cui veniva sfiorato andare in fiamme, il suo piccolo stava bene, era vivo ed ora era in grado di sentire sulla propria cute ciò che il suo amato provava quando veniva sfiorato da lui, così meraviglioso, e la parte migliore, era che non avrebbe mai dovuto rinunciarci, mai più. Accadde tutto in un istante, la luce proveniente dai due aumentò ancora ed i capelli di entrambi cominciarono a mutare, quelli di Blake, partendo dalle radici alle punte si schiarirono fino a diventare completamente bianchi come la cenere mentre quelli di Lucifero, si accorciarono apparendo così più mossi e, in alcune ciocche disparate, perfino ricci. Fu una vera agonia dover abbandonare quelle labbra morbide che lo portavano al peccato, ma Lucifero lo sapeva che non doveva tirare troppo la corda, anche se il suo corpo si era ripreso, lo spirito di Blake doveva ancora riprendersi da quel periodo orribile.

<< Mio >>

Era una sensazione incredibile, per il diavolo era come tornare indietro nel tempo, come se i suoi poteri lo stessero riportando allo splendore che aveva avuto solo quand'era ancora l'angelo più amato e meraviglioso del Paradiso, un'emozione unica. Il diavolo si morse il labbro inferiore e passò le dita sul viso candido del suo amato e fra i suoi capelli, diventati morbidi e sottili come seta tra le sue dita, mai il signore dell'inferno aveva visto una creatura più bella, come aveva anche solo potuto pensare di non tenerlo più con sé ? Come aveva potuto disprezzare quel giovane da sogno che provocava in lui la stessa emozione che lui dava agli occhi di chi lo guardava, così attraente, così peccaminosa.

<< Candido come la cenere ... >>

E mentre lo diceva, il diavolo si sollevava in piedi abbracciando stretta a sé la creatura del suo patto, tenendolo seduto sul proprio braccio sinistro mentre il ragazzo stava accasciato sul suo petto, il viso affondato nell'incavo del collo, così prezioso, così fragile. La mano del demone passò allora sul petto di Blake e poi scese leggermente sulle cosce, tra di esse, provocando un leggero gemito nel giovane, Lucifero lo trovò così simile al pigolio di un pulcino che lo fece arrossire immediatamente.

<< ... Delicato come il petalo di un fiore fresco, appena colto, puro ... >>

E mentre Lucifero restava rapito da ogni piccolo movimento del suo piccolo, Quayn era diventato rosso come un peperone, si sentiva fuori posto in quella situazione così amorevole, ma terribilmente intima, non riusciva a credere a ciò che era appena successo. Quella trasformazione così improvvisa lo aveva spaventato a morte, le sue gambe ancora tremavano dal nervosismo, ma cercava comunque di darsi un contegno, un qualche briciolo dell'autocontrollo che gli era rimasto e così si avvicinò a Lucifero e Blake. Il ragazzo dai capelli violacei a cresta si tolse la felpa grigia a strisce nere che gli copriva le spalle e vi avvolse il corpo del fratello ottenendo in cambio un'occhiataccia da parte del diavolo, logico che preferisse vedere il suo amato completamente nudo, ma quella stanza era peggio di una ghiacciaia e, anche se ora Blake stava meglio, questo non significava che potevano permettersi di rischiare che si ammalasse.

<< N-non credete sia meglio riportarlo all'inferno ? Lì sarebbe sicuramente più al sicuro >>
<< Hai ragione ragazzo >>

Il diavolo guardò severamente il discendente di Caino e poi tornò a concentrarsi su Blake ed il suo sguardo si addolcì visibilmente, non riusciva a smettere di guardarlo, era troppo bello. La mano del braccio con il quale sosteneva il suo piccolo, si mosse delicatamente, le dita che si spostavano agilmente tra le natiche facendo gemere nuovamente il ragazzo che si aggrappò ancora di più al suo padrone infernale facendo comparire un grande sorriso sullo sguardo del diavolo.

<< Sentito amore mio ? Torniamo a casa piccolino e poi staremo sempre insieme, non ti lascerò più andare. Non temere, non sono più arrabbiato per la tua fuga, non dovrai avere più paura di me, anzi ... Non dovrai mai temere nulla >>
<< M-mi scusi ... >>

Lucifero girò di scatto lo sguardo, era così cupo ed arrabbiato che fece indietreggiare Quayn facendogli temere addirittura per la propria vita, ma nessuno si sarebbe mai più dovuto permettere di distrarre il demonio dal suo amore, per nulla al mondo, e per lui era importante metterlo in chiaro fin da subito. Quayn respirò profondamente ed alzò lo sguardo da terra di scatto guardando il demonio dritto negli occhi, stava quasi per scoppiare a piangere tanto era spaventato.

<< Cosa ? >>
<< I-io volevo chiedervi se ... Beh, se posso venire via con voi ! Lo so che sono il discendente di Caino e che quindi non avrei alcun diritto di chiedervi una cosa del genere, dato anche tutto quello che ho combinato a Blake e quello che il mio antenato ha fatto per gelosia al vostro amato Abele, ma ... Vi prego, posso venire via con voi ? Promesso, non vi darò alcun fastidio, non mi vedrete nemmeno, diventerò praticamene invisibile, mi basterebbe una cameretta, anche molto piccola con un bagno e qualcosa da mangiare ogni tanto, forse un libro o due per distrarmi, nient'altro, lo giuro ! Ma per favore, vi supplico, non lasciatemi qui ! E poi potrei anche rendermi molto utile, io ... >>

Il ragazzo parlava così velocemente a causa del nervosismo che Lucifero non aveva nemmeno il tempo di parlare per rispondere e così il demone dovette aspettare che Quayn restasse senza voce e con il fiatone prima di poter intervenire nella discussione.

<< Ok, veai à con noi. Mi sembrava logico, non potrei abbandonare il fratello del mio amato Blake nemmeno volendo. E poi, l'hai protetto, ho un grande debito di gratitudine con te >>
<< D-davvero !?! A-anche se sono il discendente di Caino !?! >>
<< Già, sì ... A proposito di questo ... >>

Il demone si grattò la nuca nervosamente e strinse ancora di più al petto il suo piccolo che, in risposta, si appallottolò ancor più possessivamente al suo petto e diede un leggero bacio sul suo petto facendolo sorridere ancora di più.

<< A proposito di questo ? >>
<< Vedi, io riesco a vedere l'essenza delle persone e delle creature che ho davanti, è così che ho scoperto fin da subito che il mio Blake era il discendente di Abele, ma tu ... >>
<< Ma io ... Cosa ? Lucifero, dimmelo, ti prego, cosa sono io ? >>

Il giovane appoggiò le mani sulle spalle dell'altro e lo scosse leggermente facendo allontanare di colpo il diavolo che non voleva rischiare di far svegliare Blake.

<< S-scusa, ma sono un tantino nervoso ... allora ? >>
<< Allora ... Tu non sei un discendente di Caino, anzi, come fratello gemello di Blake ... Tu sei ... Beh, sei un discendente di Abele >>

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