Conoscere Tutto
Lucifero aprì gli occhi strofinandoli leggermente con il dorso della mano e poi allungò il braccio sul letto, vuoto.
<< Come vuoto !?! >>
Il demone si sollevò a sedere e guardò verso la cucina, Blake non c'era, ma poi sentì la porta del bagno aprirsi e l'immagine del suo amato, totalmente nudo, avvolto nella sua giacca lunga si fece avanti. Quando i loro sguardi si incontrarono il ragazzo vide la preoccupazione e la rabbia nei suoi occhi così si avvicinò cautamente al letto e lo abbracciò.
<< Lu, ti ho fatto spaventare di nuovo, non è vero ? Scusami, ma ti prego, non punirmi >>
Blake prese tra le mani quelle del demone e se le portò sul basso ventre spingendole contro il suo membro, teneva gli occhi chiusi ed era così imbarazzato, ma sapeva che quello era un modo sicuro di ottenere il perdono dell'altro. Lucifero però tolse piano le mani e si avvicinò la fronte del giovane alle labbra.
<< Sto già benissimo così, non occorre piccolo mio. Ma dimmi, come ti senti oggi ? Sei ancora triste ? >>
<< N-no, sto bene ... è così strano, è come se il dolore fosse completamente sparito >>
Mentre il ragazzo cercava ancora di cancellare l'imbarazzo il demone lo afferrò per il polso, libero finalmente dal bendaggio, e baciò il pentacolo più e più volte, ricordando il patto che li aveva uniti. Lucifero se lo strinse al petto e prese a coccolarlo, era così felice con Blake, non avrebbe mai permesso che altri segreti lo facessero soffrire. Il suo legame con il suo Blake era così forte da tenere a distanza ogni altro pretendente che provava ad avvicinarsi, l'aveva dimostrato contro Mefisto, inoltre adesso che aveva cancellato il dolore del suo cucciolo sarebbero finalmente stati insieme, ma sfortunatamente c'era una cosa che il demone non aveva calcolato.
<< Lucifero >>
sussurrò il ragazzo sedendosi sul lettone accanto al demone e stringendosi al suo petto.
<< P-posso uscire ancora ? >>
Lucifero lo guardò mentre gli occhi azzurri del suo amato si socchiudevano lentamente fissando i suoi, come in una silenziosa preghiera. Il demone non era affatto felice di quella richiesta, adesso che Mefisto aveva visto Blake probabilmente tutto l'inferno sapeva di lui, non poteva correre il rischio che qualcuno parlasse troppo rivelando al suo piccolo la verità.
<< Ma ... sei uscito solo ieri mio piccolo Blake, non ti andrebbe di stare un po' nella stanza per oggi ? Non mi va molto a genio che gironzoli per l'Inferno dato il disastro dell'ultima volta >>
Il giovane aveva abbassato lo sguardo in segno di pentimento, sembrava così triste che fece stringere il cuore del diavolo, ma non poteva comunque permettersi di rischiare. Blake tirò si con il naso stringendosi ancora di più a Lucifero e facendogli gli occhioni dolci, era sicuro che se fosse rimasto dentro quella camera da solo, di nuovo, il ricordo ed il dolore per i suoi genitori si sarebbero fatti risentire ancora più forti. Doveva uscire ad ogni costo, anche se solo in giro per il castello, eccola l'idea giusta !
<< E ... e se facessi solo un giro per la casa ? Magari Zodiac, Albert e Pogo potrebbero venire con me per tenermi d'occhio, che ne dici Lucifero ? >>
Il diavolo stette a pensarci su per un po', ma bastò lo sguardo di Blake mentre gli baciava il collo e la linea del mento in modo sensuale per farlo cedere.
<< Uffa, e va bene piccolo, mi hai convinto, preparati e poi vai pure >>
Il ragazzo sorrise felice stringendosi in un profondo abbraccio con il diavolo, non vedeva l'ora di partire in esplorazione ! Tolse le coperte e, con un balzo, saltò giù del letto, corse ad aprire le ante dell'armadio, ma lo trovò totalmente vuoto.
<< M-ma ... >>
<< Piccolo, aspetta, ci penso io >>
Lucifero gli andò sul lato chiuse le ante, fece un piccolo occhiolino verso Blake facendolo arrossire e poi le riaprì. Sul fondo dell'armadio c'era un set completo di vestiti, dei boxer bianchi, una maglietta blu e dei pantaloncini corti fin sopra al ginocchio grigi pieni di tasche. Blake prese tutto tra le mani e si vestì rapidamente mentre Lucifero sorrideva nel vederlo inciampare nel tentativo di infilarsi i pantaloni. In meno di due minuti il ragazzo era pronto e quasi fuori dalla porta, la spalancò, ma prima di uscire si fermò sulla soglia e tornò indietro. Corse verso il demone cingendogli le braccia al collo e dandogli un leggero bacio sulla guancia.
<< G-grazie, io ... torno presto >>
<< Divertiti >>
E mentre lo diceva Lucifero gli accarezzò dolcemente i capelli, Blake gli sorrise e corse fuori, l'esplorazione poteva avere inizio !
Il giovane si mosse per i corridoi e le sale del castello, tutte rigorosamente in pietra, il pavimento lucido e nero sul quale i piedi nudi del ragazzo slittavano se per caso usciva dal percorso stabilito dal tappeto rosso. Girò per diverso tempo, ma i killer ancora non si vedevano, il ragazzo avrebbe tanto voluto che fossero lì a tenergli compagnia e magari lo guidassero in quell'ingarbugliamento di stanze illimitate e corridoi infiniti. Blake ebbe perfino il timore di essersi perso quando, distratto dall'ennesimo quadro raffigurante la vera forma di Lucifero torturare anime in pena, andò a sbattere contro qualcuno che stava per svoltare l'angolo.
<< Oh ... mi dispiace >>
Cercò di scusarsi il ragazzo seduto a terra, ma quando vide contro chi si era appena scontrato il suo sorriso si capovolse e lo prese un leggero tremore. Era un giovane dai capelli chiari e gli occhi verdi, lo riconobbe subito come quello che aveva incontrato nel parco qualche tempo prima, una delle concubine di Lucifero che erano andate a sgridarlo per la sua mancanza di "professionalità" nel soddisfare i "bisogni" del loro amato signore.
<< Ma guarda un po' chi abbiamo qui, il prezioso giocattolo del padrone è uscito a fare due passi, che carino >>
Il giovane si sollevò e squadrò la figura di Blake ancora seduto sul pavimento con gli occhi spalancati, incapace di dire o fare qualsiasi cosa tanta era la paura che sentiva.
" E se volesse farmela pagare per avergli portato via Lucifero ? Come potrei mai cavarmela contro un demone dell'inferno ? Sono proprio fritto ! Lucifero aveva ragione, sarei dovuto restare rinchiuso nella stanza insieme a lui invece di voler uscire a tutti i costi "
I pensieri del giovane però furono distratti da una risatina da parte dell'altro. Lo guardava con sufficienza, ma non sembrava intenzionato ad aggredirlo.
<< Allora discendente di Abele, ho sentito che presto farai il Patto Definitivo con il padrone, congratulazioni >>
<< Eh ? Guarda che probabilmente ti stai confondendo ... io non so proprio ... di cosa o di chi tu stia parlando >>
E fu allora che l'immagine di Zodiac comparve tra il giovane e il demone, separandoli, prima che potessero proseguire con il discorso, infatti bastò un'occhiata del killer per far allontanare la concubina.
<< S-sì, mi de-devo essere sbagliato, Scu-scusami >>
E così il giovane demonio scomparve in una nuvola di fumo nero lasciando Blake con un palmo di naso e tante domande senza risposta, ormai era una cosa tipica da quando aveva fatto il patto con Lucifero.
<< Accidenti ragazzino, ti serve proprio una baby-sitter, ma non capirò mai perché tocchi sempre a me ! >>
<< È bello rivederti Zodiac, non sai quanto ... E Albert e Pogo ? Loro dove sono ? >>
<< A scontare la propria pena eterna, come meritiamo tutti, questa, per me, è solo una piccola pausa. Allora, come ti sembra il castello per ora ? >>
Il killer avvicinò la mano destra al giovane e lo aiutò a sollevarsi in piedi, Blake rimase sconvolto dal fatto che, all'inferno, Zodiac fosse in tutto e per tutto una persona vera, tangibile anche per lui. Il ragazzo annuì e sorrise all'altro.
<< Grazie, il castello mi piace, e molto anche, ma ... Io volevo arrivare in cima per vedere l'inferno dall'alto ! >>
<< Come desideri, vieni ragazzino, ti ci porto io >>
Zodiac prese a camminare verso una direzione specifica e Blake gli andò dietro in silenzio guardandogli i piedi e divertendosi nel sentire il suono dei suoi passi.
<< È così strano, sembri quasi una persona come tutte le altre ... Come fai a sapere dove andare ? Per me questo posto è tutto uguale in qualsiasi direzione mi volti >>
Il killer svoltò e così i due si ritrovarono davanti ad una scala apparentemente infinita ed illuminata da fiaccole che fece venire il fiatone al ragazzo solamente guardandola. Blake però sentiva di aver bisogno di un po' d'aria quindi non stette a pensarci due volte e prese a salire i gradini rapidamente, anche due alla volta. In poco tempo superò Zodiac e continuò a correre fino a quando, circa cinque minuti dopo, non vide i contorni di una botola in legno. Vi appoggiò le mani e spinse con tutte le proprie forze, era molto più pesante di quanto si aspettasse, dovette riprovare ancora un paio di volte prima di riuscire ad aprirla. Al rumoroso spalancarsi della porta scura, il giovane fu investito dalla luce infernale, dovette coprirsi gli occhi con la mano per qualche secondo prima di potersi abituare. La prima cosa che fece Blake fu sedersi sul bordo in roccia a torre, con le gambe a strapiombo, ammirando il regno dell'eterno dolore con reverenza e una leggera paura.
<< Ehi ragazzino, come mai tutta questa fretta ? L'inferno non si ghiaccerà se aspetti un attimo in più >>
<< Scusa Zodiac, è solo che ... sentivo di aver bisogno di respirare un po', sai il ricordo dei miei genitori ... >>
Il giovane si morse il labbro inferiore che aveva cominciato a tremargli per il nervosismo. Le lacrime cominciarono a chiamare per avere anch'esse la propria libera uscita, ma il giovane le ricacciò rapidamente indietro. Doveva distrarsi in qualche modo, chiacchierare di altro e così gli torno in mente l'incontro con la concubina e capì cosa fare.
<< Cos'è il Patto Definitivo e perché la concubina mi ha chiamato discendente di Abele ? >>
Zodiac deglutì nervosamente e cominciò a sfregare fra loro le mani, Blake se ne accorse immediatamente, era ovvio che quello doveva essere un discorso molto importante, di cui però il killer non era tenuto a parlare.
<< Non importa, lo chiederò a Lucifero quando tornerò nella nostra stanza >>
<< Se vuoi ... Posso raccontartelo, ma tu dovrai promettermi che questo non cambierà nulla. Continuerai a provare per il padrone gli stessi sentimenti che provi adesso ! >>
A quelle parole Blake annuì serio e promise a sé stesso che avrebbe mantenuto la promessa fatta, anche se non poteva immaginare quanto difficile sarebbe stato.
<< Beh, cominciamo dall'inizio e quando dico inizio intendo l'inizio di tutto. Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e suo fratello Abele >>
<< È la bibbia ! Conosco questa storia !Abele era un pastore e Caino un contadino, per gelosia verso l'amore che Dio aveva verso il fratello, ma non verso di lui, Caino uccise Abele >>
Zodiac rimase qualche secondo a fissare Blake e poi scosse la testa.
<< Non è del tutto vero, Caino uccise Abele non perché Dio preferiva il fratello, ma perché colui che amava non aveva occhi che per Abele >>
<< Ma come è possibile ? Sulla terra non c'erano altri umani, solo loro ! >>
<< Io non ho mai detto che Caino era innamorato di un umano >>
Blake sollevò i piedi fissandoli tristemente, cominciava ad avere seriamente paura del discorso nel quale si stava andando a parare il killer, ma pregò con tutto il cuore di sbagliarsi. Zodiac si voltò verso di lui facendo incontrare i loro sguardi, si capiva dagli occhi di Blake che il ragazzo aveva, anche se involontariamente, capito tutto.
<< Blake, sì, sto parlando del padrone >>
Il cuore di Blake si fermò in quell'istante, il suo corpo era rimasto paralizzato a quella rivelazione e dei grossi lacrimoni si stavano formando agli angoli dei suoi occhi, non riusciva a spiegarsi perché sentire quel racconto gli stesse facendo così male.
<< Lucifero era ancora un angelo a quel tempo ed amava Abele con tutto sé stesso senza che l'altro si interessasse minimamente a lui. Lo desiderava così ardentemente che non ascoltava più nessun ordine impartito da suo padre , anzi, cominciò ad andargli contro per difendere il proprio amore, anche se non corrisposto >>
Sentendo quelle parole il ragazzo si sentì stringere il cuore, non era sicuro di voler sentire la conclusione di quella storia, era come se già sapesse come sarebbe andata a finire e le lacrime che gli scendevano lungo le guance non facevano che ricordarglielo.
<< Per far tornare fedele il proprio figlio, Dio spinse Caino ad uccidere suo fratello in modo che Lucifero non potesse più rivederlo. Per vendicare il proprio amato l'angelo più bello che il paradiso avesse mai visto organizzò una ribellione su larga scala, venendo così maledetto e spedito a portare il male nel mondo >>
Blake chiuse gli occhi voltandosi verso le fiamme cremisi che circondavano il castello e, sentendo sulla pelle il loro incandescente calore, si sentì morire dentro.
<< Ho capito ... sono il discendente di Abele, quindi ... il suo sostituto >>
Il ragazzo si sollevò in piedi corredo verso la scala seguito a ruota da Zodiac che cercava invano di fermarlo.
<< No Blake ! Non è affatto così, l'unica ragione che rende importante il fatto che tu sia il discendente di Abele è che altrimenti non saresti riuscito ad evocare il padrone ! >>
Vedere Blake fermarsi di punto in bianco spinse Zodiac a coprirsi la bocca, non avrebbe dovuto dirglielo ! Il ragazzo si voltò di scatto afferrando la tunica del killer e tirandolo verso di sé arrabbiato nero.
<< Vuoi dire che tutto quello che mi è successo è dovuto all'invaghimento di Lucifero per Abele ? I-io non ... no ho niente di ... speciale ? >>
Zodiac lo prese per le braccia e si avvicinò al suo viso baciandolo profondamente attraverso il sacchetto di carta che andò piano piano sparendo lasciando spazio alla figura di Lucifero.
Blake sgrano gli occhi in preda al panico e spinse via l'altro.
<< Blake, io ti amo molto più di quanto amavo Abele e ... S-sta bene piccolo ? >>
<< T-tu ... d-di nuovo ... >>
Le lacrime gli strozzavano le parole mentre indietreggiava fino alla parete lasciandocisi scivolare.
<< Piccolo mio ... >>
Lucifero avvicinò la mano al giovane per aiutarlo ad alzarsi, ma venne scacciato bruscamente.
<< NON MI TOCCARE MAI PIÙ ! IO TI ODIO ! TI ODIO ! >>
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